«I bergamaschi han fatto un lavoro straordinario»

imagesCAJD7VK5.jpg«L’arrivo dei bergamaschi è stata come una visione per noi. La situazione è difficile, ma grazie a loro c’è speranza». A parlare è Riccardo Barotti, sindaco di Rocchetta di Vara, uno dei tanti centri della Liguria spezzato dall’alluvione. Il paese, a causa del crollo di un ponte, è rimasto isolato per tre giorni. Poi i volontari bergamaschi hanno aperto una via secondaria e sono riusciti ad arrivare a Rocchetta. Dove è stata ripristinata l’acqua corrente (anche se non è potabile) e l’energia elettrica. Ora c’è una nuova allerta meteo, e i rischi maggiori provengono dalle possibili frane e il pericolo di esondazione del fiume. Al fianco dei residenti, l’Associazione nazionale alpini (Ana) di Bergamo con le squadre di Protezione civile. Anche grazie a loro, si è riaccesa la speranza.
La gratitudine del sindaco di Rocchetta di Vara verso i volontari di Bergamo è palpabile: «Voglio ringraziare tutti i bergamaschi che sono arrivati qui per aiutarci». Con il loro lavoro, sono stati installati dei presìdi in tutte le frazioni del paese. Nonostante il forte impegno profuso da tutti, la situazione non è facile, in particolare sul fronte della viabilità, e per la presenza di alcune frane in movimento e il fiume ingrossato che si sta cercando di arginare.
Una situazione di instabilità che si aggiunge ai danni provocati nelle scorse settimane dall’alluvione: il fango e l’acqua che ha invaso le case, il ponte crollato, il paese ancora isolato (la strada alternativa è aperta solo ai mezzi di soccorso). «Quando sono arrivati i volontari bergamaschi – ha ricordato il sindaco Riccardo Barotti – eravamo isolati da tre giorni. Soli, in una situazione complicatissima e senza la possibilità di avere un collegamento telefonico stabile con il centro di coordinamento dell’emergenza». Appena arrivati, i bergamaschi hanno preso le redini del Centro operativo comunale per gestire l’emergenza. E, non meno importante, sono riusciti ad aiutare, definendo dei turni, anche i sanitari che lavorano nell’ospedale per malati psichici.
Tra i volontari bergamaschi, Marzio Moretti – che guida la squadra di Protezione civile di Endine Gaiano – è arrivato in Liguria subito dopo l’alluvione. Ripartirà oggi da Rocchetta di Vara, per ritornare qualche giorno dopo. Moretti ha ricordato l’arrivo in paese, che è stato possibile solo liberando una strada di montagna dai massi e dal fango. Anche adesso «tra i maggiori problemi – ha spiegato – c’è quello della viabilità. Per arrivare al centro di coordinamento, che dista solo pochi chilometri, dobbiamo percorrerne 32».
Il coordinatore della squadra ha lodato la popolazione, che «aveva già iniziato a lavorare, e ci ha accolto con grande fiducia». Moretti ha rilevato che «il fiume ora è a rischio, il livello dell’acqua si è alzato di sette metri, e ci sono tre-quattro frane molto grosse ancora in movimento». Non c’è però rassegnazione, ma voglia di lavorare. Con la speranza che l’allarme meteo passi presto. (Eco di Bergamo,7-11-11)

Nuova Unità Mobile per Orobicambiente.

IMG00093-20100919-0909.jpgCon grandi sacrifici e con l’aiuto di benemeriti benefattori, i Volontari di Orobicambiente sono riusciti a raggranellare quanto bastava per esaudire un altro grande desiderio : mettere su strada una seconda Unità Mobile che, non solo facilitasse il loro lavoro ma permettesse loro di svolgerne un maggior volume. L’Associazione ha già raccolto, in soli cinque anni, l’adesione di 370 soci e può contare sugli stimoli di tanta gente che li ha visti impegnati nel loro lavoro volontario con il ghiaccio, la pioggia ed il solleone per il decoro della nostra città. Alla benedizione e alla inaugurazione del nuovo mezzo era presente l’Assessore all’Ambiente Massimo Bandera, latore a tali encomiabili persone, esempio incomparabile del miglior carattere bergamasco, i migliori auguri di buon proseguimento anche da parte del Sindaco.