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Circoscrizioni: è corsa contro il tempo. Voto entro l’11 aprile o spariranno. I nuovi confini modificati in extremis

L’Eco di Bergamo/24 marzo 2009

Prosegue imperterrito il dibattito sulle Circoscrizioni. Proprio quando i capigruppo si erano accordati per arrivare in aula e mettere ai voti le proposte di mantenimento di tre parlamentini, di mezzo ci si è messo l’intoppo tecnico.
In Consiglio si sarebbe dovuti arrivare, con due sedute ad hoc, questa sera e giovedì. Dopo la Giunta della scorsa settimana si però è deciso di posticipare. Perché? La questione per una volta non è politica ma anagrafico-urbanistica e riguarda la sintonia fra i bacini elettorali e le suddivisioni territoriali delle nuove (sempre che nascano) circoscrizioni.

Nel mettere a punto una proposta sui confini delle tre aree, l’assessorato al Decentramento guidato da Ebe Sorti Ravasio aveva considerato l’ipotesi di «stralciare» alcune zone da una circoscrizione accorpandole a un’altra, senza necessariamente seguire l’unione di aree in blocco (ad esempio, nuova circoscrizione 1 uguale somma della 1 attuale più la 3). Si erano seguiti criteri più legati alle affinità e alle distribuzioni dei servizi, arrivando ad esempio a una nuova circoscrizione 1 costituita dalle attuali 1 e 3, più parte della 2. Ebbene, qui casca l’asino. Perché facendo i conti con le sezioni elettorali, la scorsa settimana è emerso un problema. Finché 1 e 3 si assemblano in blocco, tutto fila via liscio: i residenti interessati, sulla loro tessera elettorale avrebbero un numero di parlamentino che poi verrebbe associato automaticamente alla nuova area. Ma le aree stralciate? I residenti di quei quartieri sarebbero teoricamente collegati a un parlamentino, mentre la loro vecchia circoscrizione ufficiale confluirebbe in un altro. Un’incongruenza che la legge non accetta, che sta portando gli uffici a scervellarsi sulle soluzioni e la discussione a slittare.
Al vaglio due ipotesi. Uno: verificare il numero di abitanti residenti nelle aree «limbo» e capire se è possibile cambiar loro la tessera. Due (via più accreditata che punta sulla semplicità): niente stralci, ma aggregazione compatta di circoscrizioni per poi demandare le eventuali correzioni e sfumature territoriali alla prossima amministrazione, che avrà più tempo.
Anche perché il tempo è una questione primaria: il Consiglio comunale termina i lavori il 21 aprile, ma i comizi elettorali saranno convocati dalla prefettura a partire dall’11 aprile. Entro quest’ultima data, quindi, l’assemblea dovrà aver deliberato per fare in modo di comunicare in via Tasso se le consultazioni saranno solo amministrative o anche circoscrizionali. Quindi a Palafrizzoni è corsa contro il tempo: giovedì in Giunta l’assessore Sorti Ravasio dovrebbe presentare le soluzioni inoltrate dai tecnici e ipotizzare i confini. Vista la necessità di semplificare, sembra che la variante più gettonata sia quella di riunire nella nuova 1 le attuali circoscrizioni 1 e 3; nella nuova 2 le attuali 4, 5 e 6; nella nuova 3 la 7 e la 2. Dopo la Giunta tocca al Consiglio: voto riprogrammato per il 6 e 7 aprile. Se non si arrivasse a un pronunciamento, il 12 aprile per legge le circoscrizioni sarebbero cancellate.

Circoscrizioni: è corsa contro il tempo. Voto entro l’11 aprile o spariranno. I nuovi confini modificati in extremisultima modifica: 2009-03-30T06:54:00+02:00da
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