O forse il timore di finire sul banco degli imputati in caso di incidenti legati all’alta velocità. Ma cosa cambierebbe se nei prossimi giorni questa misura dovesse essere approvata dalla commissione Lavori pubblici del Senato? «Le società hanno paura e non si decideranno mai – dice il senatore Roberto Mura che insieme al collega Piergiorgio Stiffoni ha scritto la norma – e allora noi diciamo che sono obbligate ad alzare il limite per legge nei tratti a tre corsie dove c’è il tutor ». Nessun timore che una scelta del genere possa aumentare gli incidenti? «No – risponde Mura – perché i pericoli maggiori ci sono quando sulla stessa strada qualcuno va piano e qualcuno va forte. Alzando il limite e grazie all’utilizzo dei cruise control, che fissano la velocità di crociera, avremmo un flusso costante che fa risparmiare tempo ed aumentare la sicurezza. Naturalmente garantendo il rispetto dei limiti con il tutor». Ecco, se stavolta i 150 all’ora hanno qualche possibilità in più di essere tradotti in pratica è proprio grazie a questo sistema di controllo della velocità. A differenza dell’autovelox il tutor non perdona: quando è acceso colpisce chi corre troppo, non chi dimentica di frenare in tempo prima della macchinetta. Nei tratti dove è in funzione ha ridotto gli incidenti del 19 per cento e la mortalità del 51 per cento.
Un controllo reale, insomma, che potrebbe arginare quella sensazione di «tana libera tutti», di assenza totale di regole che spesso viene collegata all’arrivo di un limite più morbido. C’è poi un’altra ragione che fa salire le quotazioni dei 150. Se obbligate per legge, le società che gestiscono le autostrade non solo non potrebbero rifiutarsi di alzare il limite. Ma sarebbero molto più tranquille perché la responsabilità non sarebbe più loro ma dello Stato. (da BergamoNews, 7-12-09)
La Lega: in alcune autostrade a 150 km/h
La Lega: in alcune autostrade a 150 km/hultima modifica: 2009-12-07T19:45:00+01:00da
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