Roberto Calderoli prende per primo il microfono e lancia frecciate al sindaco di Roma Gianni Alemanno.“Il sindaco di Ponteranica, l’altro giorno, è stato sette ore sullo spazzaneve, vorrei portarlo a Roma per far vedere come si fa ad Alemanno. Se qualcuno pensa di fare la Capitale e poi non sono nemmeno capaci di spalare la neve noi non ci stiamo”. Poi su Alfano: “Il Pdl poteva tirare avanti perché prima aveva un candidato brianzolo, Berlusconi, ma cosa succederà quando ci presenteranno un candidato siciliano a casa nostra. Noi, a Milano, siamo andati in piazza Castello ma se toccano la legge elettorale per cancellare la Lega, ricordo ai nostri alleati, che c’è anche piazzale Loreto”. Umberto Bossi, che, dopo aver ricevuto una lunga ovazione, ha lasciato all’ex ministro dell’Interno l’onore di chiudere la serata, parla di ritrovata unione. “Sono contento perché sapevo che la gente voleva che i dirigenti della Lega non litigassero tra di loro – spiega il senatur – Noi non possiamo essere come gli altri, noi siamo diversi. Noi dobbiamo raggiungere un solo obbiettivo: liberare il nostro popolo, la nostra terra”. Bobo Maroni, applauditissimo, dopo aver ricordato i successi ottenuti con la passata coalizione, rilancia la corsa alle prossime elezioni comunali. “Abbiamo risolto tutte le questioni amplificate dai giornali. Ora passiamo all’attacco. La Lega è destinata a diventare il primo partito della Padania”. L’ex