Gruppo Consiliare della Regione Lombardia
LEGA LOMBARDA – LEGA NORD – PADANIA
COMUNICATO STAMPA
Tasse universitarie
Ribolla: “Inaccettabile divario sulle rette fra Nord e Sud”
Cecchetti: “In Regione più attenzione agli studenti lombardi”
In merito alla ricerca effettuata da Federconsumatori sulle tasse universitarie, sono intervenuti il coordinatore del Movimento Universitario Padano (MUP) della Lombardia, Alberto Ribolla e il Presidente della I Commissione Bilancio in Regione, Fabrizio Cecchetti.
“I dati resi noti da Federconsumatori – spiega Ribolla – nell’ambito del “Primo Rapporto Nazionale sui costi degli atenei italiani” dimostrano per l’ennesima volta che le preoccupazioni sollevate dalla Lega Nord e dal MUP sono concrete e necessitano di risposte reali. La ricerca evidenzia il grande divario esistente fra le rette delle università meridionali e quelle del Nord. Per citare qualche numero è possibile dire che gli atenei settentrionali sono più cari del 32% rispetto alla media nazionale; la percentuale può salire addirittura all’89% se rapportata con le tasse pagate al sud. L’importo medio delle rette pugliesi sulla fascia alta è infatti pari a 976,55 euro, mentre in Lombardia la cifra sale a 3.085,76 euro: una situazione di questo genere risulta insostenibile per gli studenti e le famiglie del Nord.
Oltre a tutto ciò non va scordato che le università meridionali, che certamente non brillano per efficienza, sono generalmente sovrafinanziate dallo Stato, mentre università come il Politecnico di Milano, riconosciute anche a livello europeo, sono costrette a forti tagli su servizi e attrezzature.
I parlamentari della Lega Nord, – conclude Ribolla – nonostante le resistenze di altri gruppi politici, hanno agito nella direzione di ridurre questo gap che penalizza e discrimina le regioni più produttive del Paese.”
“Purtroppo – dichiara Cecchetti – quanto evidenziato dal rapporto di Federconsumatori rappresenta solo una parte del problema. Gli studenti del Nord non soltanto sono costretti a pagare tasse universitarie nettamente più elevate rispetto a quelli del Sud, ma vengono anche discriminati per quanto riguarda l’assegnazione degli alloggi e l’attribuzione delle borse di studio. Queste sono le motivazioni per cui in Regione, nel Piano Regionale di Sviluppo approvato di recente, è stato fatto un richiamo esplicito al diritto allo studio per gli studenti lombardi. Attendiamo quindi la piena attuazione del federalismo fiscale e istituzionale che riteniamo essere gli unici strumenti capaci di mettere la parola fine alla disparità di trattamento che i nostri studenti sono costretti a subire.”
Ufficio Stampa
Milano, 13 ottobre 2010