EXPO 2015:

untitled.pngL’Assessore Silvia Lanzani è lieta di invitare i cittadini all’evento EXPO :

 NUTRIRE IL PIANETA ENERGIA PER LA VITA

dialogo con lo chef Gianfranco Vissani alla scoperta della cucina attraverso i prodotti del territorio :  “PRODOTTI LOCALI E CUCINA TRADIZIONALE”

21 febbraio 2013 ore 11.00
presso il Palazzo della Provincia di Bergamo
via Tasso, 8 – Spazio Viterbi –

Bergamo è pronta per un leghista? “Credo proprio di sì”

IMG_0001.jpgCapogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale a Bergamo a 28 anni: un ruolo che Alberto Ribolla, a dispetto della giovane età, ricopre con dedizione e che lo porterà di fronte a decisioni importanti. La conoscenza della macchina amministrativa c’è, così come la verve polemica, marchio di fabbrica degli esponenti leghisti. D’altronde i maestri non gli mancano: a Palafrizzoni è circondato da gran parte dello Stato maggiore del Carroccio, “dal segretario provinciale Cristian Invernizzi, con cui ho condiviso l’esperienza della campagna elettorale per Giacomo Stucchi presidente della Provincia, all’ex assessore regionale Daniele Belotti, l’assessore provinciale Silvia Lanzani. Da tutti loro ho imparato molto e non posso che ringraziarli”. Oltre ad essere capogruppo in Consiglio è stato dal 2004 al 2010 nella direzione provinciale del partito, è stato coordinatore provinciale dei Giovani padani, senatore accademico in università e membro del coordinamento federale dei Giovani padani, iscritto al partito dal 2002. A poco più di un anno dall’entrata del vivo della competizione elettorale Ribolla fa un bilancio dell’attività in Comune e del rapporto con gli alleati del Pdl.
Come sta la Lega Nord? “Direi bene, la nostra presenza sul territorio è costante ed è quello che conta. Il numero di sezioni aperte è in continua crescita così come le persone che partecipano alle nostre riunioni. In generale non è un momento buono per la politica, cerchiamo di fare bene, impegnarci per la città, per il territorio. La politica deve restare una forma di volontariato che in certi casi può occupare molto tempo. Per fare un esempio, basta guardare il grande lavoro del nostro segretario cittadino Luisa Pecce, impegnata a tempo pieno. Oppure lo sforzo nell’organizzazione dei 200 gazebo per sostenere la campagna di Roberto Maroni. Nonostante il freddo e la neve eravamo in piazza tra la gente a raccogliere le firme e parlare dei problemi della città”.  Tentorio è davvero succube del Carroccio come sostiene l’opposizione? “Noi facciamo il nostro lavoro. Portiamo avanti il programma siglato insieme a Pdl e lista Tentorio con cui abbiamo vinto le elezioni. La nostra organizzazione è molto precisa, c’è un forte coordinamento tra la base e la sezione, tra consiglieri e assessori”.  Cosa chiederete a Tentorio nei prossimi mesi? “L’ambiente, che ha già portato avanti iniziative lodevoli in questi anni, non solo l’apertura di tanti parchi, piste ciclabili, ma anche attenzione generale al verde, alla qualità del vivere, oppure il piano neve. Altre questioni sono i lavori pubblici, portare avanti il programma di mandato con il polo intermodale, la Gamec. Sulla sicurezza è stato fatto tanto, continuiamo e vogliamo andare avanti a tenere d’occhio la questione della stazione. Sulla viabilità abbiamo sottolineato alcune questioni come la contrarietà alle corsie preferenziali oppure a certe  ztl e zona 30. Una delle nostre richieste è la certificazione Isee per gli extracomunitari  come da legge. Riteniamo che le nostre proposte non siano campate per aria, ma hanno basi fondate”.  Alla fine del mandato a Palafrizzoni sarete liberi anche voi di andare per la vostra strada? “Con il sindaco Tentorio si lavora bene. Spesso gli chiediamo di dare un’accelerata ad alcune questioni. Noi fino a fine mandato sosterremo questa maggioranza, crediamo di lavorare nel migliore dei modi nonostante la crisi e i continui tagli ai Comuni”. Bergamo è pronta ad avere un sindaco leghista? “Credo proprio di si. Abbiamo dimostrato di avere a cuore il bene della città e di avere persone, interne ed esterne all’amministrazione, che possono ricoprire quel ruolo, mettendo d’accordo anche altre componenti politiche e civiche cittadine, come fatto ad esempio a Verona”.  I colleghi in Consiglio regionale sono nell’occhio del ciclone per i rimborsi spese. “Non c’è nessuna polemica con i colleghi, ma come tutti sanno la realtà dei Comuni è ben diversa. Io non ho mai chiesto un rimborso. L’auto ce la paghiamo, idem il cellulare. Praticamente non abbiamo nemmeno uno stipendio, si parla di 200 euro netti al mese tra vari gettoni di presenza. Nonostante questo siamo tutte le sere in Comune, ma lo facciamo per il bene del territorio. Non abbiamo la possibilità nemmeno di offrire un buffet alla cerimonia delle benemerenze”. Maroni può farcela alle elezioni regionali? “E’ la miglior candidatura. Maroni è apprezzato, sia nell’ambito del centrodestra e centrosinistra, per l’attività che ha svolto da ministro, nella lotta alla mafia, ma non solo. Crediamo molto in lui”. (da BergamoNews,21-12-12)

Importante iniziativa della Provincia per l’Expò 2015

La Provincia di Bergamo premia le idee.

lanzani,giovani-expo,expo-2015,“I giovani e l’Expo” è l’iniziativa della Provincia di Bergamo, Settore Grandi infrastrutture, Pianificazione territoriale, Expo, promossa dall’ Assesore Silvia Lanzani, volta a coinvolgere le giovani generazioni nel percorso verso l’Expo 2015, che si svolgerà a Milano dal 1° maggio al 31 ottobre 2015.

Venerdì 19 ottobre dalle 9.30 alle 16.00, presso l’Auditorium del Liceo Mascheroni, via Borgo Santa Caterina, 13 di Bergamo.

Ha preso il via con una serie di attività di diffusione e comunicazione, a cui è seguita l’approvazione di un bando di premiazione per le 10 migliori idee sui temi dell’Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita”. Visto il successo della prima edizione, è stata approvata una seconda edizione del bando.
L’iniziativa ha avuto, fin da subito, il sostegno finanziario della Fondazione Istituti Educativi di Bergamo e della Fondazione della Comunità Bergamasca ONLUS e, dal 2012, di Sacbo Spa; ha inoltre potuto contare sul supporto dell’Ufficio scolastico di Bergamo.

Agricoltura. Un centro di ricerca per l’Expo

lanzani-pirovano b.jpgAgricoltura e nuove tecnologie con lo sguardo rivolto all’Expo. La Giunta provinciale ieri ha approvato il protocollo d’intesa con la Camera di commercio (che verrà siglato con il presidente Paolo Malvestiti) per la nascita di un centro di ricerca sulle nanotecnologie applicate all’agricoltura all’interno del Parco agricolo tecnologico nella Bassa, uno dei grandi progetti che Via Tasso sta portando avanti in vista dell’Expo 2015. «Con il protocollo – rileva Silvia Lanzani, assessore provinciale alle Grandi infrastrutture, pianificazione territoriale ed Expo – vogliamo dar vita a un comitato promotore per la creazione di un polo di eccellenza per le nanotecnologie alimentari con lo scopo di coinvolgere altri soggetti: centri di ricerca, università, aziende che producono beni e servizi necessari per l’applicazione di queste tecnologie». Un’idea che viaggia di pari passo con un progetto ambizioso, «di grande respiro» come quello del Parco agricolo tecnologico nella zona della Bassa bergamasca. «Area agricola unica» Un Parco che nasce in funzione dell’Esposizione universale del 2015, ma che vuole offrire prospettive che vanno anche oltre. «L’Expo è una vetrina. Dobbiamo far capire le grandi potenzialità che ha la nostra provincia», spiega l’assessore Lanzani. I confini del Parco saranno quelli delineati dalle grandi infrastrutture in arrivo: Brebemi, Pedemontana, Alta velocità, nuova autostrada Bergamo-Treviglio. «È un territorio unico nel suo genere, all’interno del corridoio Lisbona-Kiev, servito dalle grandi infrastrutture. L’obiettivo è valorizzare una zona unica anche dal punto di vista agricolo e ambientale». Il punto di partenza è già stato individuato: Treviglio, la frazione di Castel Cerreto. «La gran parte dei terreni sono di proprietà della Fondazione Istituti educativi con cui l’anno scorso abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa. Siamo partiti da lì, ma l’accordo che abbiamo sottoscritto è aperto, nel senso che chi vuole mettersi in gioco deve farsi avanti. Mi aspetto che altri soggetti importanti siano della partita». Intanto c’è la disponibilità dei terreni offerta dalla Fondazione Istituti educativi, che è proprietaria in gran parte di Castel Cerreto e Battaglie. «L’obiettivo – prosegue l’assessore – è recuperare in chiave moderna la funzione storica di una proprietà prestigiosa, rispettando chi vi risiede e ancora conduce un’attività lavorativa». Non solo mais Anzi, la sfida è più ampia: diversificare le produzioni, non solo mais (la coltura dominante nella zona), ma coltivazioni di nicchia, erbe officinali, coltivazioni millifere, la possibilità magari di produrre birra, utilizzando cereali coltivati dalla stessa azienda. E poi il recupero di alcune varietà di grani per porre le basi per una nuova gamma di prodotti per la panificazione e il recupero di varietà e razze autoctone. «Il Parco agricolo – prosegue l’assessore – è concepito come un contenitore di iniziative, progetti di ricerca e formazione». Un contenitore quindi, dove c’è un po’ di tutto. Citiamo qualcosa, ma in pentola bolle parecchio: fattorie didattiche, percorsi agro-didattici, agriturismi, strutture ricettive, un mercato agricolo a chilometro zero. «Nel Parco agricolo non si troveranno solo i prodotti della Bassa, ma di tutta la provincia. Vogliamo valorizzare i nostri prodotti tipici e le eccellenze agro-alimentari del territorio». Con un occhio all’Expo, e l’altro al futuro. (Eco di Bergmo,20.3.12)

Provincia : si discute sul collegamento Brebemi – Pedemontana

lanzani 2011.jpgL’Assessore provinciale alle Grandi infrastrutture Silvia Lanzani conferma: «La maggioranza dei sindaci è favorevole, l’autostrada che attraverserà la Bassa, collegando la Pedemontana con la Brebemi quindi si farà». Levate e Osio Sotto hanno manifestato dubbi.  Due no su dodici Comuni? Il bilancio dei pro e contro all’opera si farà martedì alla seconda conferenza dei servizi quando le amministrazioni comunali interessate dal tracciato faranno il punto con i funzionari di Infrastrutture lombarde e Autostrade bergamasche. Nelle ultime settimane molte osservazioni sono state recepite, altre no «perché insostenibili tecnicamente o economicamente. Se vengono chiesti dieci chilometri in galleria e i costi lievitano tanto da rendere insostenibile il piano finanziario, non se ne fa nulla – rileva l’assessore – ma dove si è riusciti si è cercato in tutti i modi di andare incontro alle esigenze dei lanzani,brebemi,ex-ipg,pedemontanaComuni.  L’assessore Lanzani entra nel dettaglio della posizione di Osio Sotto: «Non sono contrari all’opera nel complesso, ma al braccio che collega lo svincolo previsto all’altezza di Zingonia con il casello della Pedemontana. Ma l’ex Ipb non nasce come Bergamo-Treviglio, ma come collegamento tra Pedemontana e Brebemi. Questo tracciato è definito dal 2002 e inserito anche nel loro Pgt». La soluzione prospettata dal Comune della Bassa – ovvero costeggiare la futura circonvallazione ovest di Boltiere, collegando il casello della Pedemontana a uno svincolo previsto a sud di Boltiere – non è fattibile, spiega l’assessore: «I tecnici hanno detto no perché non è la modifica del tracciato esistente, ma un tracciato nuovo e diverso, che cade quasi totalmente su Boltiere, toccando anche Brembate. La modifica quindi non era possibile». Ma su una cosa l’assessore Lanzani non ha dubbi: «È un’opera strategica e stiamo lavorando giorno e notte perché sia quanto più condivisa dal territorio».

Lavori in provincia ed Expo

lanzani,orio,brebemi,expo,Concluso lo studio di fattibilità per il treno per Orio. Ora la parola passa alla costituenda associazione temporanea d’impresa, aperta ai rappresentanti degli enti che hanno partecipato al tavolo del comitato promotore, che dovrà presentare la proposta alla Regione. Per avere l’approvazione e avviare così le procedure di realizzazione del progetto che sarà attuato tramite project financing. L’asse previsto si stacca dalla Bergamo-Brescia per passare dalla Fiera. All’altezza dei parcheggi dello scalo ci dovrebbe quindi essere la stazione collegata con un tapis roulant di 500 metri fino all’aeroscalo. L’annuncio della conclusione dei lavori del comitato promotore è arrivato dall ‘Assessore alle Grandi infrastrutture, pianificazione territoriale ed Expo della Provincia Silvia Lanzani nel corso dell’incontro con le commissioni congiunte. Con una sorta di rispetto verso gli altri enti coinvolti, Lanzani ha preferito non scendere nei particolari del progetto o dei finanziamenti. Ha invece ripercorso i punti principali del lavoro svolto nel 2011 dai settori che guida. In particolare, ha ribadito che per l’autostrada tra Brebemi e Pedemontana (Ipb) si punta, attraverso il dialogo con i Comuni, a un progetto condiviso con il territorio. È stata inoltre implementata la campagna di comunicazione per l’Expo, proseguendo con il tavolo di coordinamento.

L’assessore Lanzani: vi spiego perché l’Expo è la nostra grande occasione

lanzani,expo-bergamo“L’Expo è la nostra grande occasione. Dobbiamo essere bravi a mostrare quello che sappiamo fare meglio. Abbiamo laghi, monti, la pianura, una tradizione enogastronomica di grande rilievo, una cultura agricola importantissima. Da qui siamo partiti per prepararci a questo grande appuntamento”. A parlare è Silvia Lanzani, assessore all’Expo della provincia di Bergamo che, in questa intervista a Bergamosera, spiega le ricadute positive che la manifestazione universale potrà avere sulla Bergamasca.

“L’Expo porterà anche da noi sviluppo occupazionale – spiega l’assessore della Lega – nel settore agricolo, in quello dell’artigianato, dell’alimentazione, nel turismo. Si tratta dell’evento più importante del decennio anche per la nostra provincia. Pensate che è previsto l’arrivo di 22 milioni di visitatori. E Bergamo, con la sua architettura, l’arte, la buona cucina è in grado di attirarli anche sul nostro territorio”.

L’Expo dunque potrebbe fare da volano al rilancio di un’economia come quella bergamasca che risente ancora pesantemente della crisi che attanaglia il paese. Una grande occasione, “perché occorre tener conto che la durata della manifestazione non è di un paio di giorni ma di ben sei mesi. Dobbiamo ‘catturare’ questi turisti mostrando loro tutto quel di positivo che in grado di produrre il nostro territorio”.

Per consentire un facile afflusso dei turisti in Bergamasca, la Provincia è impegnata a realizzare opere infrastrutturali determinanti per lo sviluppo anche delle nostre imprese. Si va dalla Pedemontana, alla Brebemi, passando per l’alta velocità ferroviaria, le autostrade bergamasche di collegamento e l’aeroporto, il parco agricolo tecnologico e le trasformazioni urbane, come quella dell’ex cementificio di Alzano. “Ci saranno trasformazioni importanti – prosegue l’assessore Lanzani – dal punto di vista infrastrutturale, ma anche economiche e sociali. Il nostro obiettivo non è quello di sviluppare un turismo di passaggio, ma vogliamo far sì che il turista si fermi per più giorni sul nostro territorio”.

“Vede, dobbiamo fare come Verona che, dopo Roma e Milano, è spesso la città più visitata dai turisti. Lo è grazie al balcone di Romeo e Giulietta, ma anche grazie al sindaco che è stato bravissimo nello sviluppare un’idea e l’ha saputa promuovere e veicolare in maniera straordinaria. Ebbene, anche la Bergamasca, ha tutte le potenzialità per ripetere quel miracolo. Il nostro territorio ha scenari naturali meravigliosi, storia, architettura, tradizione enogastronomica, cultura agricola. Abbiamo insomma tutte le potenzialità per fare dell’Expo la nostra grande occasione”. (BergamoSera,2-8-11)

«Expo, opportunità per la Bergamasca»

Erano numerosi gli imprenditori presenti all’incontro «Verso Expo Milano 2015. Prospettive di sviluppo per il sistema orobico» organizzato dall’associazione In-Oltre Onlus nello spazio Saps di Pentole Agnelli a Lallio.
«Abbiamo deciso di organizzare questa iniziativa – ha spiegato il presidente di In-Oltre, Sergio Mazzoleni – per dire grazie alle numerose aziende che hanno sostenuto la Cena delle stelle, serata benefica a sostegno dell’associazione presso Fase (Fabbrica seriana energia), con la partecipazione di tutti gli chef dei ristoranti bergamaschi premiati con le ambite stelle Michelin».
L’edizione 2011 della Cena delle stelle aveva ottenuto il patrocinio di Expo Milano 2015: «Non sarà una manifestazione soltanto milanese – ha detto Silvia Lanzani, assessore alle Grandi infrastrutture, Pianificazione territoriale ed Expo della Provincia di Bergamo –. La contiguità territoriale, il fatto di avere uno dei più importanti aeroporti italiani e l’importanza della rete infrastrutturale, che verrà completata entro il 2015, pongono il territorio di Bergamo in una posizione di assoluto privilegio, creando grandi opportunità per le nostre imprese».

Architetti di fama mondiale a Bergamo per l’Expo

palazzo provincia.jpgAlta velocità, Pedemontana, Brebemi, e autostrada di collegamento tra queste ultime. Sono i maggiori interventi che trasformeranno il territorio bergamasco in vista dell’Expo 2015.
E per cogliere al meglio le ricadute positive che accompagneranno l’evento, la Provincia di Bergamo ha promosso il convegno «Great 2011», che si terrà al Seminario vescovile venerdì 8 e sabato 9 aprile. Tra gli invitati al tavolo dei relatori, nomi di fama internazionale: Richard Meier, Oriol Capdevilla, Michele De Lucchi, Enzo Siviero, Massimo Venturi Ferriolo e Aymeric Zublena.
L’idea del convegno «nasce circa un anno fa – ha spiegato l’assessore alle Grandi infrastrutture, pianificazione territoriale ed Expo Silvia Lanzani – perché la provincia sarà terreno di grandi trasformazioni entro l’Expo 2015». Interventi importanti, per cui «ci sembrava giusto e opportuno – ha aggiunto – creare un dibattito con relatori di fama internazionale per discutere come queste grandi trasformazioni sono state percepite nelle altre parti del mondo».
L’importanza di conoscere le esperienze già realizzate in altri Paesi grazie alla presenza di grosse personalità è stata ribadita anche da Corrado Baldi, docente presso la facoltà di Architettura e società del Politecnico di Milano, che sarà il moderatore del convegno. «Vogliamo “copiare” da chi prima di noi ha creato opere importanti – ha affermato – coniugando l’aspetto economico, sociale e ambientale».
Un pensiero condiviso anche dal presidente della Provincia Ettore Pirovano che ha ricordato: «Nel mondo l’acqua calda è stata già scaldata», quindi il valore aggiunto si trova nel riuscire a portare nel territorio le esperienze positive realizzate altrove.
Sul sito internet dell’amministrazione provinciale si possono effettuare le iscrizioni e trovare tutte le informazioni sul convegno. (EcodiBergamo,22-3-11)

Lanzani a Clusone. «Expo, opportunità per tutti i giovani»

lanzani-pirovano b.jpg «Far conoscere l’Expo, avvicinare i giovani a una realtà di respiro internazionale e alle opportunità concrete che offre loro».
Questo l’obiettivo del convegno «La provincia verso l’Expo» tenutosi nell’aula magna dell’istituto «Fantoni» di Clusone. A parlare ai ragazzi, oltre al dirigente scolastico dell’istituto, Antonio Savoldelli, che ha presentato ai ragazzi i contenuti e l’obiettivo della giornata, l’assessore provinciale alle Grandi strutture, Pianificazione territoriale ed Expo, Silvia Lanzani.
All’incontro erano presenti studenti di quarta e quinta superiore dei vari corsi che compongono il Fantoni. «Spesso sono state evidenziate le negatività del progetto Expo – ha spiegato all’inizio del suo intervento Silvia Lanzani – invece che il suo incredibile potenziale: oltre alla creazione di 70.000 posti di lavoro e all’acquisizione di nuove professionalità, c’è anche l’idea di creare opere ed eccellenze che durino nel tempo».
La storica esposizione universale avrà come slogan «Nutrire il pianeta, energia per la vita» e secondo le stime attirerà a Milano tra i 21 e i 30 milioni di visitatori da tutto il mondo. Nel corso dell’incontro è stata sottolineata più volte l’importanza strategica della provincia di Bergamo in questo progetto, dovuta alla presenza di infrastrutture significative come l’aeroporto di Orio al Serio e alla futura creazione di nuove reti di trasporto, come le autostrade Brebemi e Pedemontana o l’Alta velocità.
Sono stati inoltre presentati alcuni di progetti messi in campo dalla Provincia in occasione dell’Expo, tra cui la valorizzazione dell’ex-cementificio Italcementi di Alzano Lombardo o la creazione di un Parco agricolo tecnologico nella zona di Treviglio.
«Ma la vera risorsa – ha affermato ancora Lanzani – sono i giovani. Con il progetto “I giovani e l’Expo” abbiamo dato voce alle idee innovative dei nostri giovani al tavolo dell’Expo, che si configura come una vetrina internazionale in cui Bergamo acquisirà un ruolo fondamentale». (Eco di Bergamo,8-3-11)

a proposito di Unesco…

Le minoranze hanno presentato un’ interrogazione al Consiglio Comunale con oggetto : “Chiarimenti in merito al “progetto UNESCO” :

        ”  … l’inserimento di Bergamo nei siti riconosciuti dall’Unesco è una grande opportunità per richiamare turisti….”

e, confidando nella memoria corta della gente, sperano di porsi come i difensori della valorizzazione della città.  Aldilà di tante chiacchere apparse nei vari anni sui giornali cittadini, è esattamente del 4 settembre 1995 la prima richiesta della Lega in Consiglio Comunale di maggiore attenzione  verso il patrimonio “Mura Venete”, del loro passaggio dal Demanio (che dal 1980 non presta sufficienti attenzioni) alla città, della valorizzazione di Città Alta e del discorso Unesco e complessivamente del “decoro” della città,  ripetendola poi negli anni successivi come, sul sito del Comune, si possono verificare, tra gli altri, a firma Lega Nord :

5 Ottobre 1999

          … Le mura non vengono adeguatamente valorizzate secondo l’importanza turistica che potenzialmente hanno…

          …mettere in atto le necessarie procedure  affinché  le Mure Venete di Bergamo vengano inserite fra i monumenti posti sotto la tutela dell’Unesco … (Redondi)

10 Novembre 2003

          …dal lavoro svolto dall’Osservatorio che il Comune ha costituito … iniziativa di proporre Città Alta come patrimonio riconosciuto dall’ Unesco… (Bordogna)

          … fondamentale proprio nell’ottica di una promozione turistica …(Lanzani)

3 ottobre 2005

          ..la Lega Nord da molti anni si impegna non solo per tutelare il grande patrimonio della città, come sono le mura, ma soprattutto per valorizzarlo…  (Redondi)

 ecc.,ecc,

Mura.JPGa parte il fatto che a livello parlamentare, solo i parlamentari della Lega hanno chiesto finanziamenti (sett.2001, febr. 2010) per la manutenzione e conservazione delle Mura Venete, rileviamo che nel 2005 la giunta dei “tempi bruni”, da poco installata, ha fatto piazza pulita di quanto messo in piedi precedentemente dietro pressioni della Lega ed ha poi cominciato a spendere soldi e spandere fumo portando il discorso Unesco dall’originale “Mura Venete”, il più costoso e vero gioiello della città,  (ed in subordine Città Alta) all’intera città e poi ai “siti” veneziani (che pone comunque Bergamo una tra tanti)… e lamentando, contemporaneamente, “ostilità” da parte di organi Unesco dimenticando invece quante altre città al mondo sono ben più preziose della nostra (anche senza torri d’assalto, senza i palazzi di 15 piani che ci volevano far sorbire o far crollare la Rocca o lasciando imbrattare i muri) e ponendoci su una strada tutta in salita che ben difficilmente ci porterà al fine.

Lettera firmata

La Provincia di Bergamo alla presentazione dell’Expo

lanzani castelli.jpgL’assessore alle Grandi infrastrutture della Provincia di Bergamo Silvia Lanzani, accompagnata dal coordinatore del Tavolo provinciale per l’Expo Paolo Nozza e dal funzionario del Servizio Expo Anna Lorenzetti, ha partecipato oggi alla presentazione Masterplan 2010 del luogo che accoglierà l’Esposizione universale 2015.

Al Teatro Strehler di Milano la società Expo 2015 Spa. ha esposto le caratteristiche del sito, progettato come espressione del tema “Nutrire il Pianeta”, Energia per la Vita, e disegnato da progettisti e neolaureati con il supporto di architetti di fama internazionale, Stefano Boeri, Ricky Burdett e Jacques Herzog.
Il sito espositivo, a pochi chilometri dal centro di Milano in un’area ricca di infrastrutture e tra le più accessibili dell’intera Regione Lombardia, è caratterizzato da una forte e coerente impostazione ecosostenibile. Gli edifici saranno progettati per essere smontati, riutilizzati o riciclati.

Sarà perseguita la massima efficienza energetica, dalla riduzione dei rifiuti non riciclabili, all’alta percentuale di raccolta differenziata, alla valorizzazione energetica, dalla riduzione dei consumi, all’utilizzo dell’acqua di falda, all’energia elettrica verde e autoprodotta all’interno del sito.

All’iniziativa sono intervenuti il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, il ministro della Difesa Ignazio La Russa, il viceministro alle Infrastrutture Roberto Castelli, il sindaco di Milano e Commissario straordinario di Governo per l’Expo Letizia Moratti, l’Amministratore delegato di Expo 2015 Spa Lucio Stanca, il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà e numerose altre personalità. (da Bergamosera, 27-04-2010)

Con i giovani l’Expo fa il tutto esaurito

In 500 all’incontro organizzato dalla Provincia per raccogliere idee e suggerimenti.

Ad un certo punto della mattinata, verso le 11, per motivi di sicurezza sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per impedire altri ingressi, in quanto l’auditorium del liceo Mascheroni era gremito in ogni ordine di posto, compresa la galleria sovrastante. D’accordo che nel pomeriggio – dopo il gradito buffet preparato dagli allievi cuochi dell’istituto professionale di via Gleno – il pubblico si è dimezzato, ma sono stati circa 500 i ragazzi di scuola media superiore e università che hanno accolto con entusiasmo l’invito della amministrazione provinciale – e in particolare dell’assessore Silvia Lanzani (Expo, Grandi infrastrutture e Pianificazione territoriale) – ad approfittare dell’occasione unica dell’Expo di Milano nel 2015 per proporre idee e progetti che potranno essere utili alla conoscenza e allo sviluppo del territorio orobico.

«In palio – ricorda Lanzani – ci sono premi per i progetti che saranno selezionati e che nel prossimo ottobre saranno presentati al tavolo di coordinamento provinciale costituito per la grande manifestazione mondiale. Chissà che qualcuno non venga ritenuto così interessante da essere anche realizzato».

I primi progetti sono già stati presentati ieri nel corso del lungo convegno che ha occupato l’intera giornata (folta la presenza dell’uditorio ma anche folta e qualificata la partecipazione dei relatori)…. (da Eco di Bergamo, 21-3-2010)

Intervista a Silvia Lanzani – Assessore Provinciale

«L’Expo non è un’idrovora con cui succhiare soldi, ma un motore».

Lanzani -eco.jpgSilvia Lanzani è l’unica donna della Giunta Pirovano, con tre deleghe che richiedono gli attributi: Grandi infrastrutture, Pianificazione territoriale ed Expo. Ma Silvia Lanzani, il volto gentile della Lega, da architetto non è digiuna da cantieri (come dimostrano gli elmetti nel suo studio) e cartine.
A disagio in un mondo maschile?
«C’è un rapporto cordiale e collaborativo, soprattutto con i consiglieri provinciali, vere “antenne” sul territorio».
Lei è anche consigliere a Palafrizzoni. La Lega ha il vizio dei doppi incarichi?
«Ho fatto campagna elettorale per il Consiglio comunale e sono stata la seconda eletta per voti nella Lega. Tanta gente ha scritto il mio nome sulla scheda, credendo in me, quindi sono felice di essere presente in città, dove sono nata e cresciuta e dove vengo da dieci anni di opposizione».
Non si pecca di presenzialismo?
«Non percepisco indennità doppia e nelle commissioni ho lasciato posto ad altri. Anzi, così posso essere un ponte di collegamento tra Comune e Provincia, che fin dall’inizio hanno dimostrato di essere coesi».
Grandi infrastrutture. C’è chi dice che abbia trovato tutto pronto: Brebemi partita, Tram pure, Pedemontana e Tav ai nastri…
«Ringrazio chi ha lavorato prima di me. Chi arriva dopo trova sempre qualcosa di fatto. Ma non bisogna abbassare la guardia finché le opere non sono concluse. Per questo, con molta umiltà, mi sono subito seduta al tavolo con tutti i sindaci e i colleghi assessori per affrontare i problemi ancora aperti».
Tram della Valle Brembana in primis.
«Il mese dopo il mio insediamento abbiamo preso in mano il progetto preliminare, seguito da vicino a Roma dai nostri parlamentari per cercare di ottenere i finanziamenti».
Finanziamenti che non ci sono ancora neanche per il collegamento ferroviario aeroporto-città, diventando oggetto di pressing anche da parte degli alleati del Pdl.
«Stiamo cercando di coinvolgere le parti economiche e sociali, oltre che l’aeroporto. Il 27 ci sarà il secondo incontro tecnico sul tema. Io e il presidente Pirovano abbiamo appena incontrato il viceministro Castelli proprio per reperire le risorse».
Con l’Expo arriveranno dei soldi per la Bergamasca? Nel protocollo d’intesa firmato con Stanca e la Moratti non se ne parla.
«È più importante dare dei soldi a un figlio o metterlo nelle condizioni di saperli guadagnare? Portare qui dei soldi a fondo perduto o portare migliaia di persone che mettono in moto idee ed economia?».
Vuol dire che ci sono poche speranze che arrivino fondi?
«Non sono una veggente e non so se arriveranno dei soldi, ma posso dire che stiamo guardando con la lente d’ingrandimento tutto ciò che ruota attorno all’Expo. La Moratti ha indicato il nostro protocollo d’intesa, che prevede il coinvolgimento della Provincia in tutti gli eventi dell’Expo, come un modello. In questo senso l’Esposizione sarà un utilissimo veicolo per sponsorizzare il nostro territorio. L’Expo più che un’idrovora con cui succhiare soldi va visto per succhiare visibilità».
Con quali idee?
«Non ci sarà nessun megaconsulente, cercheremo piuttosto di coinvolgere i giovani e l’Università. Comunque già aver portato nel cortile della Provincia una scultura che poi finirà a Ground Zero vuol dire portare l’immagine di Bergamo in tutto il mondo».
L’aeroporto gioco un ruolo chiave, ma con la Provincia ultimamente non è corso buon sangue.
«La Provincia, in quota Sacbo (la società che gestisce lo scalo, ndr), ha il dovere di dire la sua. Sul fatto poi che l’aeroporto sia un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo del territorio non ci sono dubbi».
Altra infrastruttura futura è lo stadio. Il Comune vi ha coinvolti?
«Non ancora, ma per gli aspetti viabilistici e di sicurezza credo che, sin dalla progettazione, oltre alla Provincia andranno coinvolte anche le forze dell’ordine».
Per quanto riguarda la pianificazione, il «vuoto» maggiore è il Piano del commercio.
«Sono in corso di elaborazione tanti Piani di settore per completare il Ptcp. Sul commercio, la posizione nei confronti della Regione è chiara: il sì o il no della Provincia devono avere un peso. La modifica della legge regionale sul commercio, proposta dal presidente Pirovano, ha già incontrato il consenso dell’Upl». (Eco di Bergamo, 17-02-2010)

Vertice sul collegamento con l’aeroporto

Linea 2 del tram e treno per Orio, Provincia al lavoro

lanzani-pirovano b.jpg«Diciamo che qualcosa si muove…». Ettore Pirovano, presidente della Provincia, si dice soddisfatto del faccia a faccia con il viceministro alle Infrastrutture (e collega di partito) Roberto Castelli. Sul tavolo i finanziamenti per le linee del tram, passate e future.

«Ci sono ancora delle questioni pregresse da chiudere, relative al finanziamento per la linea della Valle Seriana», spiega Pirovano: «Lo Stato non ha ancora erogato 19 milioni di euro di finanziamento previsti». Una situazione che ha costretto Teb ad attivare degli affidamenti col sistema bancario per fare fronte ai pagamenti previsti. Ieri all’incontro con Castelli c’era anche Nunziante Consiglio, nelle duplice vesti di presidente della società del tram delle Valli e deputato leghista, insieme al collega d’aula Giacomo Stucchi, all’assessore provinciale alle Grandi infrastrutture, Silvia Lanzani e all’amministratore delegato Teb Gianni Scarfone. «Ad ogni modo pare che la questione sia prossima a sbloccarsi», prosegue Pirovano, che non esclude «che il contributo dello Stato al Piano d’investimenti per la linea della Valle Seriana passi dall’attuale 57 alla soglia massima del 60 per cento prevista dalla legge 211/92, il che comporterebbe altri 5,5 milioni per Teb».

Ma alle porte c’è la questione della linea T2, ovvero quella direzione Valle Brembana. Il costo della prima tratta funzionale (fino a Petosino, nel limite dei 100 milioni previsti dalle procedure) è di 92 milioni, compreso il materiale rotabile: «Ma sono una cinquantina i progetti depositati al ministero a livello nazionale». Il che non vuol dire che tutti passino le forche caudine della verifica dei requisiti: «Da qualche anticipazione si capisce già che diversi verranno scartati in quanto lacunosi: ad ogni modo i tecnici della Teb e quelli del ministero si confronteranno nei prossimi giorni per verificare che la nostra domanda abbia tutti i requisiti del caso» spiega Pirovano. Con l’auspicio (magari cinico ma realistico…) che il numero di chi si perderà per strada sia nettamente maggiore di chi verrà ammesso alla graduatoria finale. Utile sia per attingere ai (decisamente pochi) fondi attualmente disponibili che agli eventuali rifinanziamenti del capitolo di spesa.

Poi c’è un’altra questione delicata, quella del collegamento ferroviario con l’aeroporto di Orio al Serio: la scorsa settimana il gruppo provinciale del Pdl ha presentato un ordine del giorno per chiedere un ruolo attivo (da cabina di regia, testualmente) di Via Tasso in questa operazione dai costi e dalle modalità tecniche ancora indefinite. Questo alla luce di due fatti: l’inserimento dell’opera nel Dpef (documento di programmazione economico-finanziaria) 2010 del Pirellone e l’Expo 2015 alle porte. Nel frattempo a Palafrizzoni circola l’ipotesi di una soluzione alternativa: una monorotaia che costerebbe la metà di quanto ipotizzato. Nota bene, il range delle previsioni di spesa oscilla tra i 90 e i 160 milioni, quindi anche il concetto della metà è quanto mai indefinito. «Il 27 febbraio ci sarà il secondo incontro tecnico sul tema – annuncia Pirovano – dopo quello dello scorso autunno: Provincia, Comune, imprenditori, Sacbo (società che gestisce Orio – ndr), istituti di credito e mondo economico finanziario». L’obiettivo è arrivare «alla costituzione di una società sul modello di Brebemi, per poter arrivare all’elaborazione di un project financing». Soluzione tanto di moda concettualmente, ma dai risultati finora in chiaroscuro.