Le Mura di Bergamo : come mascherare un reale disinteresse e la voglia di disimpegno

mura x blogCS MuraLa lontananza e la crisi economica rendono impossibili sia l’interessamento che investimenti dello Stato sui nostri beni culturali e, solo grazie alla legge sul Federalismo demaniale, arriva l’offerta gratuita della proprietà.
L’interesse per la proprietà rappresenta oggi lo spartiacque tra coloro che amano il maggior monumento della città e coloro che accampano vari argomenti per coprire il proprio disinteresse per l’argomento. La Lega Nord ha presentato ben tre Ordini del Giorno e la discussione in Consiglio Comunale svelerà presto coloro che hanno a cuore la bellezza della città solo a parole.
E qui di seguito un riassuntivo di quanto fatto fatto e proposto dai rappresentanti della Lega Nord per le Mura di Bergamo :   Riassuntivo – Le Mura

Uno sguardo al lavoro dei nostri deputati

RIFORME: Salvini , grazie alla Lega Nord ABOLITI SENATORI a vita

images“Col voto determinante della Lega Nord, in commissione alla camera è stato approvata l’abolizione dei senatori a vita. Bene! E se dimettessero anche Monti e compagni, non sarebbe male”. Lo scrive su twitter il leader della lega Nord , Matteo Salvini, commentando l’esito del voto in commissione Affari costituzionali della camera che ha cancellato dal DDL di riforma i 5 senatori nominati dal capo dello stato.

la Lega darà credito solo alle riforme costituzionali

Stucchi con bandiere.JPG“In tutti i provvedimenti governativi all’esame del Parlamento, dove il Carroccio non si è mai tirato indietro per un confronto costruttivo finalizzato a portare a casa il massimo risultato per la nostra macroregione, non c’è traccia di una sola riforma strutturale in grado di incidere davvero sui malesseri della nostra economia”. Lo ha detto il senatore bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi.
“Rimane ancora una carta da giocare, per la quale il governo Letta merita ancora un po’ di credito, ed è quella delle riforme costituzionali” conclude il presidente del Copasir.

Contrastare l’apertura di nuove sale slot : la Lega porta il caso anche in Parlamento

gioco malato.jpgDopo aver partecipato partecipato a numerosi incontri con i cittadini ed organizzato convegni, il Capogruppo della Lega Nord Alberto Ribolla ed il Segretario Cittadino e Consigliere Luisa Pecce avevavno presentato ben cinque ordini del giorno in Comune sulle problematiche legate alle sale slot. L’argomento è stato ora portato in Parlamento dai deputati leghisti Cristian Invernizzi e Paolo Grimoldi con la seguente interrogazione al Ministero degli Interni :
Premesso che:
• Il settore del gioco d’azzardo legale è la terza impresa italiana per giro d’affari, con quasi 100 miliardi di euro di fatturato, in continua crescita;
• dopo Giappone e Regno Unito, l’Italia è il terzo Paese al mondo per volume di gioco;
• i giocatori in Italia sono 15 milioni: 3 milioni sono a rischio dipendenza ed 800 mila sono i  malati;
• la tassazione sulle slot machines è bassissima: nel 2005 era pari, in media, al 29%; oggi è, in media, dell’8%;
• da un lato lo Stato guadagna 8 miliardi dal gioco d’azzardo, dall’altro però ne spende 5-6 per curare i giocatori affetti da dipendenza, ignorando in sostanza gli effetti devastanti sulla società;
• i problemi connessi all’apertura di sale slot sono molteplici: degrado e problemi di ordine pubblico, schiamazzi notturni, gravissimi problemi e costi sociali, costi affettivi, con famiglie rovinate dal gioco ma soprattutto aumento e diffusione della criminalità organizzata;
• la criminalità organizzata guadagna con il gioco d’azzardo più che con gli altri traffici illeciti, in quanto il gioco d’azzardo è meno rischioso e più redditizio;
• la criminalità organizzata agisce attraverso prestanome, pressioni sui gestori, la pratica dell’usura, il riciclaggio di denaro di dubbia provenienza, e l’adescamento di nuovi affiliati insospettabili, ovvero i giocatori malati;
• in molte città, tra cui Bergamo, il problema è molto sentito: le sale slot sono in continua crescita;
• alcune di queste sale sono a pochi metri da scuole, oratori e da contesti particolarmente delicati per l’ordine pubblico;
• i residenti, i commercianti, gli insegnanti delle scuole ed i parroci, fortemente preoccupati, sono intervenuti, supportati dai quotidiani locali, con diverse iniziative volte a scongiurare l’apertura di queste sale (raccolte firme, riunioni, assemblee pubbliche) ed è in programma una manifestazione davanti alla Prefettura di Bergamo;
• il Comune di Bergamo, così come molti altri comuni, ha approvato alla fine del 2012 il regolamento “Disposizioni per la valorizzazione del commercio negli ambiti del tessuto urbano consolidato” che vieta, tra l’altro, l’apertura di sale slot nei borghi storici e a 400 metri dai luoghi di culto, ospedali, case di cura, cimiteri, caserme, scuole di qualsiasi ordine e grado ed insediamenti destinati all’educazione ed allo svago di bambini e ragazzi;
• l’autorizzazione per l’apertura di nuove sale slot è però concessa, a norma di legge, direttamente dal Questore, in quanto licenza di pubblica sicurezza;
• difatti, una recente Circolare del Ministero degli Interni afferma che il rilascio delle licenza di pubblica sicurezza alle sale può avvenire “eventualmente anche in contrasto con regolamenti comunali che, se adottati, non possono interferire con la competenza dell’autorità di pubblica sicurezza”;
• le Questure autorizzano l’apertura di nuove sale esclusivamente sulla base di tre requisiti previsti dalla legge nazionale: il titolare della sala non deve avere precedenti penali, la sala deve avere accessi controllabili e deve essere presente un sistema di videosorveglianza;
• se i Comuni limitano in qualche modo, con regolamenti od ordinanze, queste attività, nel 90% dei casi i Tar hanno bocciato questi provvedimenti (es. Vicenza, Milano, Verbania…);
• ciò ha comportato, nei fatti, una proliferazione delle sale senza che i Comuni possano intervenire, ad eccezione dei controlli;
• la tutela dell’ordine pubblico e della salute pubblica è da intendere anche come prevenzione delle condizioni che potenzialmente le minacciano;
• la scelta operata alcuni anni fa dal legislatore nazionale di rimettere al mercato la regolazione del numero di sale dedicate ad ospitare slot e vlt si scontra con le esigenze dei Comuni, ai quali non si può impedire ogni possibilità di intervento;
• oltre 160 Sindaci hanno aderito al “Manifesto dei Sindaci per la legalità” per chiedere maggiori poteri;
• numerosissimi Comuni stanno affrontando questa problematica e hanno recentemente organizzato a Pavia la prima manifestazione nazionale no-slot:-
Si chiede se il Ministro non ritenga opportuno ed urgente modificare la normativa relativa al rilascio delle licenze per sale slot VLT in modo tale da permettere ai Sindaci di esprimere parere preventivo e vincolante per l’apertura di nuove sale e di regolamentarle in particolar modo per quanto attiene la vicinanza a luoghi sensibili e orari di apertura.

Patto stabilita’: Maroni, via entro l’anno o disobbedienza

maroni nuovo.JPG“Se entro fine anno il Governo non modifica il patto di stabilità, dall’anno prossimo ci sarà obiezione o disobbedienza fiscale nelle regioni del Nord”. Lo ha ribadito il Presidente della Regione Lombardia e Segretario della Lega Roberto Maroni, a margine della festa del 2 giugno a Varese, ricordando l’impegno illustrato il 7 aprile a Pontida coi presidenti di Veneto e Piemonte. ‘Questa sarà la prima grande battaglia del Nord’, ha aggiunto.
‘Sulle riforme questo Governo ha la politica del gambero. E’ partito in pompa magna ma poi non farà niente’. Ne è convinto il leader della Lega, Roberto Maroni. A margine delle celebrazioni per il 2 giugno a Varese, ha detto che se il Governo Letta ‘come penso non cancella l’Imu, non impedisce l’aumento dell’Iva e non cancella il patto di stabilità, se ne deve andare a casa’.
‘Ci sarà l’obbligo per noi di ridurre i costi, abbiamo approvato un bilancio che ha chiuso la fase della Tanzania: la fase nuova prevede un dimagrimento delle spese, tagliando quelle non finalizzate alla attività politica’: lo ha spiegato Roberto Maroni parlando con i giornalisti a margine delle celebrazioni del 2 giugno in piazza a Varese. ‘Questo ho detto al Federale e questo farò – ha concluso – Il resto è solo una interpretazione dei giornali’.

Governo Letta : UN’ASTENSIONE CON IL BENEFICIO DEL DUBBIO

di Giacomo Stucchi

Stucchi serio nuova.JPGDel neo governo Letta (peraltro appoggiato dalla medesima maggioranza politica del governo Monti) non ci sono piaciuti alcuni passi inziali, come la creazione di un Ministero dell’Integrazione, che temiamo foriero di potenziali dannose politiche sociali, né  l’ omissione nelle dichiarazione programmatiche del presidente del Consiglio di riferimento chiaro al nostro progetto di costruzione della Macroregione del Nord, ed è anche per questo che non abbiamo votato la fiducia. Tuttavia è la parola “attesa” quella più adatta  a spiegare l’astensione  della Lega Nord. Attesa non perché imprese e famiglie hanno ancora tempo a disposizione prima che delle misure risolutive vengano prese per venire incontro alle loro difficoltà, né perché il Nord ha tempo da perdere prima che il governo centrale si accorga (una volta per tutte!)  che 50 miliardi di euro l’anno sono davvero un po’ troppi da versare a uno Stato che in cambio dà davvero poco o nulla,  ma soltanto perché è il momento storico a richiedere tale atteggiamento nei confronti del governo Letta. Il Carroccio oggi guida le tre principali regioni del nord e non può in modo miope sbattere la porta in faccia a un premier che tra i punti del suo programma propone, tra l’altro, l’istituzione di una Convenzione costituente sulle riforme, anche con l’introduzione  del Senato federale, o l’adozione di misure incentivanti per le imprese che assumono. Si tratta di provvedimenti  ai quali siamo molto interessati, a prescindere dal governo che li dovesse adottare, e per questo all’esecutivo  Letta riconosciamo quanto meno il beneficio del dubbio. Un beneficio, si badi bene, che non sarà certo illimitato ma confinato sia da un orizzonte temporale, sia da un programma che, per quanto ci riguarda, rimane quello votato in Lombardia da milioni di cittadini che hanno dato fiducia alla Lega  e al suo progetto di trattenere il  75% delle imposte sul territorio, di  riformare in chiave federalista e moderna il fisco,  di razionalizzare la spesa pubblica adottando da subito i costi standard.

La crisi non ferma la distribuzione di previlegi..

I lavori della Commissione bicamerale per il federalismo fiscale sono fermi al palo ma…

roma.jpgDecreto Roma Capitale, al Campidoglio privilegi da “super Comune”. Solo il Carroccio contrario alla risoluzione unitaria firmata Pd-Sel-Pdl-Sc

È passata ieri al Senato con 193 voti a  favore, 12 contrari e 46 astensioni, la risoluzione unitaria  Pd-Sel-Pdl-Sc sul decreto legislativo che corregge e integra il  decreto su Roma capitale del 18 aprile 2012. Le tre risoluzioni  presentate inizialmente da Pd, Pdl e Lega (le prime due avevano  ottenuto parere favorevole del governo, rappresentato dal ministro  Filippo Patroni Griffi), si sono ridotte a due, poiché Pdl e Scelta  Civica hanno sottoscritto una risoluzione comune con Pd e Sel. Il via  libera dell’aula alla risoluzione comune ha fatto decadere il  documento della Lega. Favorevoli tutti i gruppi tranne la Lega che ha votato contro e il Movimento 5 Stelle che si è astenuto.

Leggi l’intero articolo su : http://www.lapadania.net/articoli/decreto_roma_capitaleal_campidoglio_privilegi_da_ldquosuper_comunerdquo.php

 

Gli 8 punti (in testa) di Bersani

Una lucida analisi degli 8 punti del PD, vista da sinistra, e tratta dall’editoriale di Luca Ricolfi su la Stampa dell’ 8/3…. vien subito da pensare : per fortuna la Lombardia si è presa ancora delle chances scegliendo Maroni !!!

otto-punti,“..ho letto attentamente gli 8 punti programmatici di Bersani. Ebbene, lo dico subito, io sono sconcertato perché, più li leggi e li ascolti, più ti accorgi che nei dirigenti del Pd nulla, ma proprio nulla è cambiato dopo il voto. Non sono cambiati gli slogan, non sono cambiati i programmi, non sono cambiati gli atteggiamenti. Non sono cambiati i rituali, non sono cambiati i ragionamenti, non è cambiato il linguaggio. Non c’è nessuna idea veramente nuova. Solo tanta supponenza, e una completa incapacità di capire come si viene percepiti dagli altri. Questi dirigenti dimostrano, con il loro modo di parlare e di atteggiarsi, di non avere la minima idea di come la gente li vede. Se potessero entrare anche solo per qualche minuto nei nostri cervelli avrebbero uno shock: scoprirebbero che non solo non li apprezziamo, non solo li troviamo irritanti, ma siamo semplicemente increduli. ..questo programma che dovrebbe “cambiare l’Italia”, studiarlo parola per parola, provare a capirne la logica… è una cartina di tornasole perfetta dell’incapacità di cambiare o, se preferite, dell’incapacità di concepire il cambiamento al di fuori delle furbizie della politica. ..ripresa di temi cari al Movimento Cinque Stelle (misure anti-casta, “banda larga”, “ottimizzazione ciclo dei rifiuti”, “recupero aree dismesse”, etc.), ma silenzio assoluto sulla sua proposta chiave (condivisa anche da Matteo Renzi), e cioè l’abolizione del finanziamento pubblico dei partiti. Su questo il punto 3 di Bersani si limita a dire: “Legge sui partiti con riferimento alla democrazia interna, ai codici etici, all’accesso alle candidature e al finanziamento”. Formulazione farraginosa e vuota, da cui si può dedurre solo che il finanziamento resta in piedi e si tratta unicamente di fissarne l’entità, in totale spregio del risultato del referendum che lo aveva abolito giusto vent’anni fa. Che cosa è il “codice” della politica? L’essenza del codice della politica è la preferenza per le formule astratte, generiche, involute, vuote o meramente intenzionali. Espressioni che si limitano a comunicare l’attenzione per un tema o per un problema, senza indicare una soluzione praticabile ma soprattutto comprensibile. Esempio: se dico “metto 100 euro al mese in più nella social card e i soldi per farlo li trovo aumentando la benzina di tot centesimi al litro”, il cittadino può gradire oppure no, ma capisce perfettamente di che cosa stiamo parlando. Ma che cosa può capire se gli prometto “l’avvio della universalizzazione delle indennità di disoccupazione”? O se gli garantisco “avvio della spending review con il sistema delle autonomie e definizione di piani di riorganizzazione di ogni Pubblica Amministrazione” ? O se gli prometto un “programma pubblico-privato per la riqualificazione del costruito” ? O se mi limito a dire che farò una legge, o introdurrò nuove norme, su un problema, un ambito, un tema? Gli “8 punti” di Bersani grondano di leggi, norme, misure, piani, revisioni e rivisitazioni su tutto e su tutti: “misure per la tracciabilità”, “rivisitazione delle procedure di Equitalia”, “revisione degli emolumenti”, “legge sui partiti”, “legge sulla corruzione”, “norme efficaci sul voto di scambio” “norme sui conflitti di interesse”, “norme contro il consumo del suolo”, “norme sulle unioni civili”, “norme sull’acquisto della cittadinanza”, “contrasto all’abbandono scolastico”, “piano bonifiche per lo sviluppo delle smart grid”. Ma a chi parlate? E che cosa credete di comunicare, se non la vostra pretesa di occuparvi un po’ di tutto, e quindi la nostra certezza che finirete per combinare ben poco? .. Ognuno degli 8 punti si articola in 5 o 6 proposte non sono perciò 8, ma 50… Quel che manca non sono le idee, ma un gruppo dirigente capace di scegliere le cose da fare e che non fabbrichino i programmi politici al servizio delle alleanze che intendono costruire, ma che costruiscano le alleanze al servizio del programma che intendono realizzare.”

Qui finisce l’articolo senza per altro accennare al fatto che quegli in quegli 8 punti si mettono sullo stesso piano l’emergenza del lavoro con le unioni civili e la cittadinanza agli extracomunitari…

il nuovo accodo con il PDL

stucchi ufficiale.jpgStucchi: “Bene l’accordo con il Pdl, contiene tutto ciò che la Lega riteneva imprescindibile”

“Esprimo la mia soddisfazione per l’accordo siglato con il Pdl, un accordo che contiene tutto ciò che la Lega Nord riteneva imprescindibile”. Lo afferma l’onorevole Giacomo Stucchi, Vice Segretario Federale della Lega Nord.  “Con la candidatura di Roberto Maroni – prosegue Stucchi – abbiamo il miglior candidato, quello giusto per la Lombardia e i per tutti i lombardi, e grazie a questo accordo abbiamo messo le basi per realizzare l’EuroRegione, concretizzare il progetto di mantenere nei nostri territori il 75% delle tasse pagate dai nostri cittadini e poter utilizzare queste risorse per far crescere le nostre regioni.  Ed è fondamentale, per noi, che l’accordo preveda esplicitamente che Silvio Berlusconi non sarà il candidato premier: in questo modo tutte le nostre condizioni sono state accettate, abbiamo portato a casa il miglior accordo possibile. E ora avanti: vinciamo la Lombardia e realizziamo l’EuroRegione del Nord!”

Stucchi: “Bersani-Vendola, più tasse per tutti”

stucchi,governo-tecnico,Dalla caduta del governo Berlusconi e dal successivo insediamento di Monti a Palazzo Chigi, con l’appoggio della strana maggioranza costituita da Pd-Pdl e Udc, molta acqua è passata sotto i ponti della politica. In tutto questo periodo la Lega Nord è stata l’unica seria e concreta forza di opposizione al governo dei professori, denunciando da subito, dentro e fuori il Parlamento, le gravissime conseguenze sociali ed economiche che l’approvazione di provvedimenti profondamente vessatori, recessivi e illiberali, avrebbero comportato. Quindi, se a due settimane dal Natale i consumi non decollano non è per caso ma perché le tasse che il governo ha introdotto negli ultimi dodici mesi hanno lasciato pochissimi euro in tasca ai cittadini; se le piccole e medie aziende continuano a licenziare non è perché gli imprenditori hanno smesso di fare il loro mestiere ma perché, tra le altre difficoltà, si sono dovuti confrontare con un governo che non è mai venuto incontro alle loro esigenze. Per avere un’idea del nostro grado di avversità alla cosiddetta agenda Monti basta pensare che nessuno dei provvedimenti così come approvati dai tecnici, dalla riforma delle pensioni a quella del mercato del lavoro, dalla patrimoniale sulla casa (ipocritamente chiamata IMU) a gran parte delle misure contenute nella legge di stabilità (nella quale peraltro adesso stanno confluendo gran parte dei provvedimenti in scadenza), sarebbe mai entrato in un programma di governo targato Lega Nord. Ma c’è di più. Il governo tecnico non solo ha drogato la democrazia, avendo di fatto esautorato un esecutivo legittimamente eletto dal popolo, ma ha anche fatto il gioco di uno dei partiti che lo hanno sostenuto, il Pd, che all’ombra del Professore ha potuto interpretare due ruoli: quello di governo, determinando anche l’adozione di misure tipicamente di sinistra, come la nuova iniqua tassazione sulla casa; e quello di opposizione, promettendo al suo elettorato, che intanto accorreva ai gazebo per le primarie, una maggiore giustizia sociale. Ma adesso che il giochetto è finito la sinistra deve venire alla scoperto e dire agli elettori cosa intende fare, se mai avesse la possibilità di varcare la soglia della stanza dei bottoni. La sensazione, che di giorno in giorno diviene sempre più certezza, è che il ticket Bersani-Vendola, espressione diretta dei partiti romani e dei loro apparati più consolidati, abbia in serbo per i cittadini solo una nuova raffica di tasse e balzelli, con l’intento di impinguare le casse dello stato centralista ma anche di compiacere un’ Europa sempre più a trazione tedesca e sempre meno dei popoli. E contro questo progetto la Lega Nord è pronta a battersi in campagna elettorale.

Le malefatte del governo “tecnico”

Il rapporto Debito/PIL che è il maggiore indicatore (non certo le SPREAD, che sotto i governi della prima repubblica aveva superato abbondatemente i 700 punti) è arrivato ora a + 8 punti !!… un record per la nostra repubblica… quello peggiore della storia in un anno (sotto il governo di centro-sinistra di Craxi) aveva segnato un record di + 4 punti !!!!

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Comunicato Stampa

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Martedì 4 dicembre 2012

CALDEROLI – LEGGE ELETTORALE: “POSSO SALVARE UN FERITO MA NON RESUSCITARE UN MORTO. RINUNCIO ALL’ACCANIMENTO TERAPEUTICO…”

“Posso salvare un ferito ma non resuscitare un morto.
Ho fatto di tutto perché si arrivasse ad un’approvazione della nuova legge elettorale ma a questo punto mi rendo conto di essere rimasto da solo e pertanto rinuncio all’accanimento terapeutico…”

Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, Responsabile Organizzativo Federale e responsabile del Territorio per la Lega.

Election Day: Maroni ad Alfano, si voti il 10 febbraio

maroni e microfoni.jpgFissare l’Election Day al 10 febraio, in concomitanza con il voto per le regionali. E’ la proposta che da Genova Roberto Maroni lancia ad Angelino Alfano. “Condivido la proposta del segretario del Pdl Alfano di fare l’election day per risparmiare 100 milioni di euro. Ma gli faccio una proposta: siccome il 10 di febbraio sono gia’ fissate le elezioni regionali, facciamo l’Election Day il 10 di febbraio, anticipando la scadenza della legislatura” ha detto il segretario della Lega Nord, “Questa e’ la soluzione che aprirebbe nuovi e interessanti scenari” nel rapporto tra il partito e il Pdl.A margine della convention del partito a Genova, Maroni ha detto che l’Election Day il 10 febbraio “si puo’ fare ad una condizione: che il segretario Alfano e il Pdl tolgano il sostegno al governo Monti subito dopo l’approvazione della legge di Stabilita’. Cosi’ il governo Monti cade, si sciolgono le Camere prima di Natale e si va al voto il 10 di febbraio, con l’election day. Avra’ il segretario Alfano il coraggio di dar seguito alle parole dette? Mi auguro di si. Lo fara? temo – ha concluso Maroni – di no”.