Le Mura di Bergamo : come mascherare un reale disinteresse e la voglia di disimpegno

mura x blogCS MuraLa lontananza e la crisi economica rendono impossibili sia l’interessamento che investimenti dello Stato sui nostri beni culturali e, solo grazie alla legge sul Federalismo demaniale, arriva l’offerta gratuita della proprietà.
L’interesse per la proprietà rappresenta oggi lo spartiacque tra coloro che amano il maggior monumento della città e coloro che accampano vari argomenti per coprire il proprio disinteresse per l’argomento. La Lega Nord ha presentato ben tre Ordini del Giorno e la discussione in Consiglio Comunale svelerà presto coloro che hanno a cuore la bellezza della città solo a parole.
E qui di seguito un riassuntivo di quanto fatto fatto e proposto dai rappresentanti della Lega Nord per le Mura di Bergamo :   Riassuntivo – Le Mura

la Lega darà credito solo alle riforme costituzionali

Stucchi con bandiere.JPG“In tutti i provvedimenti governativi all’esame del Parlamento, dove il Carroccio non si è mai tirato indietro per un confronto costruttivo finalizzato a portare a casa il massimo risultato per la nostra macroregione, non c’è traccia di una sola riforma strutturale in grado di incidere davvero sui malesseri della nostra economia”. Lo ha detto il senatore bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi.
“Rimane ancora una carta da giocare, per la quale il governo Letta merita ancora un po’ di credito, ed è quella delle riforme costituzionali” conclude il presidente del Copasir.

Governo Letta : UN’ASTENSIONE CON IL BENEFICIO DEL DUBBIO

di Giacomo Stucchi

Stucchi serio nuova.JPGDel neo governo Letta (peraltro appoggiato dalla medesima maggioranza politica del governo Monti) non ci sono piaciuti alcuni passi inziali, come la creazione di un Ministero dell’Integrazione, che temiamo foriero di potenziali dannose politiche sociali, né  l’ omissione nelle dichiarazione programmatiche del presidente del Consiglio di riferimento chiaro al nostro progetto di costruzione della Macroregione del Nord, ed è anche per questo che non abbiamo votato la fiducia. Tuttavia è la parola “attesa” quella più adatta  a spiegare l’astensione  della Lega Nord. Attesa non perché imprese e famiglie hanno ancora tempo a disposizione prima che delle misure risolutive vengano prese per venire incontro alle loro difficoltà, né perché il Nord ha tempo da perdere prima che il governo centrale si accorga (una volta per tutte!)  che 50 miliardi di euro l’anno sono davvero un po’ troppi da versare a uno Stato che in cambio dà davvero poco o nulla,  ma soltanto perché è il momento storico a richiedere tale atteggiamento nei confronti del governo Letta. Il Carroccio oggi guida le tre principali regioni del nord e non può in modo miope sbattere la porta in faccia a un premier che tra i punti del suo programma propone, tra l’altro, l’istituzione di una Convenzione costituente sulle riforme, anche con l’introduzione  del Senato federale, o l’adozione di misure incentivanti per le imprese che assumono. Si tratta di provvedimenti  ai quali siamo molto interessati, a prescindere dal governo che li dovesse adottare, e per questo all’esecutivo  Letta riconosciamo quanto meno il beneficio del dubbio. Un beneficio, si badi bene, che non sarà certo illimitato ma confinato sia da un orizzonte temporale, sia da un programma che, per quanto ci riguarda, rimane quello votato in Lombardia da milioni di cittadini che hanno dato fiducia alla Lega  e al suo progetto di trattenere il  75% delle imposte sul territorio, di  riformare in chiave federalista e moderna il fisco,  di razionalizzare la spesa pubblica adottando da subito i costi standard.

il nuovo accodo con il PDL

stucchi ufficiale.jpgStucchi: “Bene l’accordo con il Pdl, contiene tutto ciò che la Lega riteneva imprescindibile”

“Esprimo la mia soddisfazione per l’accordo siglato con il Pdl, un accordo che contiene tutto ciò che la Lega Nord riteneva imprescindibile”. Lo afferma l’onorevole Giacomo Stucchi, Vice Segretario Federale della Lega Nord.  “Con la candidatura di Roberto Maroni – prosegue Stucchi – abbiamo il miglior candidato, quello giusto per la Lombardia e i per tutti i lombardi, e grazie a questo accordo abbiamo messo le basi per realizzare l’EuroRegione, concretizzare il progetto di mantenere nei nostri territori il 75% delle tasse pagate dai nostri cittadini e poter utilizzare queste risorse per far crescere le nostre regioni.  Ed è fondamentale, per noi, che l’accordo preveda esplicitamente che Silvio Berlusconi non sarà il candidato premier: in questo modo tutte le nostre condizioni sono state accettate, abbiamo portato a casa il miglior accordo possibile. E ora avanti: vinciamo la Lombardia e realizziamo l’EuroRegione del Nord!”

Stucchi: “Bersani-Vendola, più tasse per tutti”

stucchi,governo-tecnico,Dalla caduta del governo Berlusconi e dal successivo insediamento di Monti a Palazzo Chigi, con l’appoggio della strana maggioranza costituita da Pd-Pdl e Udc, molta acqua è passata sotto i ponti della politica. In tutto questo periodo la Lega Nord è stata l’unica seria e concreta forza di opposizione al governo dei professori, denunciando da subito, dentro e fuori il Parlamento, le gravissime conseguenze sociali ed economiche che l’approvazione di provvedimenti profondamente vessatori, recessivi e illiberali, avrebbero comportato. Quindi, se a due settimane dal Natale i consumi non decollano non è per caso ma perché le tasse che il governo ha introdotto negli ultimi dodici mesi hanno lasciato pochissimi euro in tasca ai cittadini; se le piccole e medie aziende continuano a licenziare non è perché gli imprenditori hanno smesso di fare il loro mestiere ma perché, tra le altre difficoltà, si sono dovuti confrontare con un governo che non è mai venuto incontro alle loro esigenze. Per avere un’idea del nostro grado di avversità alla cosiddetta agenda Monti basta pensare che nessuno dei provvedimenti così come approvati dai tecnici, dalla riforma delle pensioni a quella del mercato del lavoro, dalla patrimoniale sulla casa (ipocritamente chiamata IMU) a gran parte delle misure contenute nella legge di stabilità (nella quale peraltro adesso stanno confluendo gran parte dei provvedimenti in scadenza), sarebbe mai entrato in un programma di governo targato Lega Nord. Ma c’è di più. Il governo tecnico non solo ha drogato la democrazia, avendo di fatto esautorato un esecutivo legittimamente eletto dal popolo, ma ha anche fatto il gioco di uno dei partiti che lo hanno sostenuto, il Pd, che all’ombra del Professore ha potuto interpretare due ruoli: quello di governo, determinando anche l’adozione di misure tipicamente di sinistra, come la nuova iniqua tassazione sulla casa; e quello di opposizione, promettendo al suo elettorato, che intanto accorreva ai gazebo per le primarie, una maggiore giustizia sociale. Ma adesso che il giochetto è finito la sinistra deve venire alla scoperto e dire agli elettori cosa intende fare, se mai avesse la possibilità di varcare la soglia della stanza dei bottoni. La sensazione, che di giorno in giorno diviene sempre più certezza, è che il ticket Bersani-Vendola, espressione diretta dei partiti romani e dei loro apparati più consolidati, abbia in serbo per i cittadini solo una nuova raffica di tasse e balzelli, con l’intento di impinguare le casse dello stato centralista ma anche di compiacere un’ Europa sempre più a trazione tedesca e sempre meno dei popoli. E contro questo progetto la Lega Nord è pronta a battersi in campagna elettorale.

I costi della Politica

Stucchi, soldi ai comuni in rosso è premio all’inefficienza

Stucchi serio nuova.JPG“Quando si tratta di allargare i cordoni della borsa e usare i soldi del Nord per elargire denaro pubblico a chi dovrebbe invece rispondere per averlo sperperato a piene mani, Pd e Pdl si ritrovano alla grande”.
Così in una nota il vice segretario federale e deputato della Lega Nord, Giacomo Stucchi.
“Il dibattito in Parlamento per l’approvazione del decreto sui costi della politica – continua l’esponente del Carroccio – ha messo in chiara evidenza la matrice assistenzialista che accomuna governo e maggioranza e che porterà, ancora una volta, le realtà territoriali più sane e virtuose a dover pagare per le inefficienze amministrative di altri. In particolare, alcune norme del suddetto decreto prevedono più soldi ai Comuni in rosso, ed un anticipo di 50 milioni alle Regioni con squilibri finanziari. Qui non si tratta di nord o sud, e specificarlo non è mai superfluo, ma di incapacità, o peggio di incoscienza, da parte di amministratori che hanno assolto nel peggiore modo possibile al mandato affidatogli dai loro concittadini e che adesso, ironia della sorte, vengono quasi premiati dal governo con anticipazioni economiche”.

Caro Monti..non esiste solo l’Ilva…

Stucchi serio nuova.JPGIl parlamentare bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi ha presentato ieri in parlamento un ordine del giorno che chiama il governo a intervenire nell’annosa vicenda del cromo esavalente nella Bassa.
Il documento, accolto, impegna il governo a promuovere la bonifica delle acquifere dei comuni della provincia di Bergamo interessati dalla presenza di cromo esavalente, al fine di tutelare la salute dei cittadini”. Ecco il testo del documento.
“Molti territori della provincia di Bergamo sono interessati dall’inquinamento da cromo esavalente, immesso nelle falde acquifere dagli impianti industriali della zona; il cromo ed i suoi composti possono causare danni genetici e malattie cancerogene: un’esposizione eccessiva può colpire il sistema digestivo, i reni, il fegato, i polmoni, l’apparato respiratorio, la pelle ed essere causa d’aborti spontanei;
 ad oggi i comuni bergamaschi interessati dall’inquinamento da cromo esavalente della falda sono Verdellino, Arcene, Ciserano, Castel Rozzone e Treviglio, che attendono l’avvio delle opere di bonifica da anni, impegna il Governo a stanziare le risorse necessarie a bonificare le falde acquifere dei comuni della provincia di Bergamo interessati dalla presenza di cromo esavalente nelle stesse, al fine di tutelare la salute dei cittadini”.

FESTA LEGA NORD a CHIUDUNO

chiuduno.jpg

da giovedì 20 a domenica 23 Settembre
c/o Centro Fieristico “Palasettembre” –
via M. della libertà, CHIUDUNO

Saranno presenti:

Giovedì 20-set:
On. Matteo SALVINI
Segretario Naz. Lega Nord-Lega Lombarda
Giosuè Frosio
Consigliere Regione Lombardia

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Venerdì 21-set:
Roberto Pedretti
Consigliere Regione Lombardia
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Sabato 22-set:
Daniele Belotti
Assessore Territorio e Urbanistica Regione Lombardia
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Domenica 23-set:
On. Giacomo STUCCHI
Vice-Segretario Federale Lega Nord
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Lega Nord: “Spending review, a pagare è sempre il Nord”

thumbnail_3700728_spending-review(1).jpgA pagare il conto più salato, ancora una volta, sono i soliti noti, ovvero gli enti virtuosi che hanno dato per 60 anni”. A denunciarlo sono gli esponenti orobici della Lega Nord, che puntano il dito contro la spending review messa a punto dal Governo Monti: una manovra che penalizza le regioni operose e che non fa altro che confermare il centralismo, oggi persino anacronistico, che caratterizza questo Governo. “L’attuale decreto sulla revisione della spesa – spiega il deputato Giacomo Stucchi – si abbatte come una scure sulle Autonomie territoriali, sulle quali grava più del 72 per cento delle misure restrittive disposte dalla spending review: stiamo parlando di circa 7,2 miliardi in due anni. Solo nel 2012 parliamo di 700 milioni per le Regioni ordinarie e di 500 per le Regioni autonome, di 500 milioni per le Province e di altri 500 per i Comuni. La sola Lombardia, giusto per dare un’idea, da sola si ritroverà a subire tagli maggiori che tutti i Ministeri messi assieme”. La manovra, dunque, non elimina gli sprechi, ma colpisce in maniera lineare, senza criteri oggettivi: “Questo comporterà un ulteriore salasso – prosegue Stucchi – per le regioni del Nord, dove da anni si lavora per l’efficentamento della spesa: è chiaro che in un contesto di questo tipo risulta sempre più difficile trovare spazio per gli ulteriori tagli proposti dall’attuale Governo”.

Bergamo ne è un esempio: “Le precedenti manovre – rileva Alberto Ribolla, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Frizzoni – hanno già imposto tagli per 10 milioni e 300 mila euro. La nuova bozza proposta dal Governo dei Professori comporterebbe ulteriori tagli per circa 2 milioni di euro, rendendo praticamente impossibile l’erogazione di adeguati servizi ai cittadini e incidendo notevolmente sulla programmazione dell’attività amministrativa: ne è prova il fatto che il Governo ha intenzione di far slittare l’approvazione dei bilanci preventivi al 31 ottobre, praticamente a soli due mesi dalla fine dell’anno a causa della continua incertezza normativa. Questi tagli, tra l’altro sono effettuati tenendo conto dei consumi intermedi e non dei costi standard, avvantaggiando le amministrazioni con una maggiore spesa per il personale che sono quelle del Centro-Sud. Inoltre, il Governo, per parare il colpo, ha destinato 800 milioni di euro ai Comuni tramite le Regioni, ma ancora una volta il contributo pro capite è decisamente più basso al Nord con 8, 40 euro per abitante in Lombardia e 5,88 euro in Veneto, contro 33, 95 euro in Sicilia e 49,13 euro in Sardegna. Tra l’altro, di questi 800, 500 sono stati girati da un fondo dell’Agenzia delle Entrate ed erano destinati ai rimborsi fiscali alle imprese”.
A pagare il prezzo più alto, quindi, sarà ancora la popolazione: “A subire gli effetti della spending review, che in realtà si configura come una Finanziaria mascherata – prosegue il capogruppo Ribolla -, sarebbero i cittadini e in particolare quelli del Nord, già reduci dal salasso dell’Imu”. Sono state infatti le amministrazioni settentrionali a trainare i versamenti dell’imposta. Lo confermano i numeri recentemente pubblicati su Il Sole 24 Ore: “Dalla classifica stilata dal quotidiano di Confindustria emerge che a guidare la lista dei più virtuosi sono le province del Nord – rende noto Stucchi -. Come era prevedibile i meno colpiti sono stati i cittadini meridionali “salvati dall’abusivismo edilizio. Basti pensare che a Reggio Calabria, dove è stata scoperta l’esistenza di 6.237 case fantasma, l’Imu è costata in media 80 euro a testa, contro 349 euro in Val D’Aosta dove la case non accatastate sono 10”. E anche nella sanità la spending review non salverà gli enti virtuosi: “Semmai – concludono Stucchi e Ribolla – condonerà quelli che ci marciano. Invece di ricorrere al federalismo dei costi standard, anche in questo caso sono stati applicati tagli lineari che non fanno altro che penalizzare i sistemi più efficienti, dove gli sprechi sono ridotti all’osso, se non addirittura inesistenti come nel caso della Lombardia”.

Stucchi è il vice di Maroni

stucchiGiacomo Stucchi è stato nominato vicesegretario di Roberto Maroni, responsabile dell’ufficio politico. L’annuncio è stato dato in via Bellerio. Nella squadra che affiancherà Maroni anche Federico Canerra di Treviso, nominato vicesegretario vicario, che si occuperà di scuola di formazione e selezione, ed infine Elena Maccanti, piemonetese, membro della giunta Cota.

La rivolta di Bianzano finisce in Parlamento

bianzano,stucchi,emigranti-libiciLa rivolta di Bianzano finisce in Parlamento. Lo preannuncia l’onorevole Giacomo Stucchi. «Un comportamento inaccettabile» quello dei profughi accolti nell’albergo della Val Cavallina secondo il deputato leghista. «Merita un atto ispettivo, non una semplice lettera al ministero. Oggi ci muoveremo per redigere un’interrogazione o un’interpellanza a Roma» continua. Stucchi è fermo nella condanna della rivolta dei profughi libici. «Le strutture di accoglienza e gli alberghi – spiega – hanno dato la loro disponibilità a ospitare i profughi e questa è la moneta con cui sono ripagati. Un albergo distrutto ed episodi di violenza: si tratta di un comportamento inaccettabile. Queste persone, fuggite dalla guerra, hanno il diritto di essere ospitate in condizioni dignitose, ma non possono arrogarsi il diritto di un’accoglienza a cinque stelle. Ci sono poi dei diritti, ma anche dei doveri, in primis quello di una buona educazione e del rispetto delle regole del Paese che li ospita». «Quanto accaduto – continua – ci porta a muoverci con una certa fermezza per richiedere un intervento del ministero dell’Interno. Non basta una semplice lettera che ponga la questione ma un vero atto ispettivo». Il caso di Bianzano rimette al centro dell’attenzione la gestione politica della presenza dei profughi in fuga dal conflitto libico. «Il conflitto però ora è finito – ribadisce Stucchi –: in Libia ci saranno libere elezioni. Si presuppone possa nascere una democrazia seppur rudimentale. Ci sono presupposti per ritenere che non siano più luoghi pericolosi e in cui è possibile rientrare». Il problema però è che i profughi sono stati accolti come richiedenti asilo politico e non con permesso di soggiorno umanitario e chi si è visto riconoscere lo status di rifugiato deve essere accolto e mantenuto nel Paese in cui ha richiesto l’asilo. Molti però non si vedono lo status riconosciuto perchè fuggono da una guerra ma sono per lo più emigranti in Libia da altri Paesi. Nulla insomma vieterebbe di rientrare nei loro Paesi di origine, per lo più dell’Africa centrale. Paesi con cui la maggiorparte non ha più contatti da tempo e da cui è fuggito per altre guerre e carestie. «Le convenzioni internazionali – prova a ipotizzare Stucchi – impongono che l’aiuto può essere dato dal Paese democratico più vicino al loro, e quindi potrebbe essere proprio la Libia ora a prendersene carico. Inoltre ritengo che non possiamo farci carico noi del fatto che non vogliono tornare nel loro Paese d’origine». Stucchi infine pone anche il problema dei fondi: «Mi chiedo adesso chi rifonderà i danni dell’albergo – conclude – visto che la politica dell’attuale Governo è quello di ritardare tutti i pagamenti il più possibile. Una politica miope che in generale compromette l’economia del Paese». (da Eco di Bergamo,4.7.12)

Carenza di organico della polizia a Bergamo: interrogazione della Lega

polizia-stradale.jpgI deputati bergamaschi della Lega Nord Giacomo Stucchi, Pierguido Vanalli e Nunziante Consiglio hanno presentato un’interrogazione parlamentare sulla carenza d’organico delle forze dell’Ordine di stanza a Bergamo. Ecco il testo :

“La Questura di Bergamo fatica, con il personale a disposizione, a controllare il territorio di competenza della Polizia Stradale con due volanti per turno.
Accade spesso, come ad esempio ieri 2/07/2012 nel turno che va dalle 19 all’1 di notte, che sul territorio bergamasco la Polizia Stradale non aveva nessuna pattuglia.
La carenza di organico in materia di sicurezza del territorio, più volte lamentata dagli interroganti, si acuisce nel periodo estivo a causa della legittima fruizione delle ferie da parte degli addetti del settore; tale insufficiente pattugliamento del territorio bergamasco favorisce conseguentemente il moltiplicarsi di episodi di violenza, criminalità e di altre azioni illegali.
Chiediamo al ministro dell’Interno se non ritenga opportuno incrementare l’organico in dotazione presso la Questura di Bergamo, al fine di controllare adeguatamente il territorio bergamasco e tutelare la popolazione”.

SI RIPARTE DAL FEDERALISMO

stucchi,proposta-federalista,Chissà se nelle ultime ore qualcuno nel Pdl avrà pensato all’estate 2010 quando, dopo la fuoriuscita dei finiani dal governo e dalla maggioranza, Umberto Bossi esortò il premier Berlusconi a spingere per andare rapidamente a votare e rimettere tutto nelle mani dei cittadini. Se il Cavaliere avesse ascoltato forse, nei mesi a seguire, molte cose sarebbero andate diversamente. Perché chiunque fa politica deve sempre tenere a mente che l’elettore non deve essere mai preso in giro e chi lo fa, prima o poi, paga pegno. E’ quello che è accaduto al Pdl di Alfano che prima ha favorito la nascita del governo dei tecnici e poi, considerato la scarsa popolarità dello stesso, ne ha rinnegato la paternità. Non si può infatti essere eletti promettendo di togliere l’Ici e poi, dopo averla tolta, reintrodurla dopo qualche anno sotto altro nome ma con i medesimi odiosi intenti vessatori. Che peraltro non hanno nulla a che vedere con l’imposta sulla casa prevista nella riforma sul federalismo fiscale, che costituiva una parte importante del programma elettorale del governo Berlusconi. L’elettore non ha abboccato e ha punito ugualmente il Pdl perché si è sentito preso in giro; ha quindi colto la prima occasione utile per farlo capire con l’unico mezzo di cui dispone: la scheda elettorale. A ciò certo si aggiunga che, trattandosi di elezioni amministrative, a contare sono state soprattutto la credibilità dei singoli candidati. Un aspetto, quest’ultimo, che in questa tornata elettorale ha costituito un punto di forza per il Carroccio, che lascia ben sperare per il futuro, nonostante si sia scatenata un’offensiva mediatico-giudiziaria senza precedenti nei confronti della Lega Nord. Dove abbiamo fatto buona amministrazione, o dove abbiamo presentato facce nuove, la Lega Nord ha tenuto. Sicché, a risultati acquisiti, e con i ballottaggi ancora da giocarsi, possiamo dire che la Lega Nord c’è! Con una marcia in più, rispetto alla situazione pre-elettorale, che consiste nella matematica certezza che a consentire al nostro Movimento di continuare ad essere un punto di riferimento per il Nord sono la qualità di una corretta e onesta amministrazione e il nostro progetto federalista. Guardando, infatti, in casa d’altri, tanto a destra quanto a sinistra, o tra gli eletti del Movimento di Grillo, non ci pare emergere alcunché di rivoluzionario, né di risolutivo, per venire a capo della questione settentrionale. Il nostro progetto federalista era e rimane l’unica alternativa possibile alla subalternità del nord rispetto ad uno Stato centralista. Si riparte da qui, quindi, e dai nostri amministratori sul territorio, per costruire il futuro di un Carroccio che oggi, più che mai, vuole portare a casa una volta per tutte la riforma federalista. Autonomia, autogoverno e libertà per le nostre comunità sono obiettivi possibili.

Giacomo Stucchi

Voto, la Lega incassa il colpo.Ma il verde non sbiadisce

bandiera lega.jpgLa Lega incassa il colpo del minitest elettorale del 6-7 maggio, ma dice che è ancora in piedi ed è pronta a ripartire. Anzi, si mette sui banchi e impara la lezione delle urne: divisi si perde (lo insegnano Mozzo, Villongo, Curno), i bravi sindaci vincono (vedi Brembate Sopra e Capriate), le squadre unite anche (Cisano). Ergo: valorizziamo i bravi sindaci anche all’interno del movimento. La morale, però, parte forte di una Bergamasca in cui il verde non sbiadisce: la Lega ricorda che governa con sindaci propri in 52 Comuni, ed è in maggioranza in altre 19 amministrazioni. L’appuntamento più importante a stretto giro di boa – per ora confermato al Teatro Gavazzeni di Seriate – è il 25 maggio, quando i sindaci lumbard della Lombardia si raduneranno con i triumviri per rilanciare la protesta fiscale contro l’Imu e l’azione territoriale. Poi verrà la stagione dei congressi (1-2-3 giugno quello federale a Bergamo, il 30 giugno e il 1° luglio quello nazionale; in mezzo la ricarica di Pontida, il 10 giugno). «E qui – rilancia il deputato Giacomo Stucchi – la Lega cambierà radicalmente faccia, non in termini di proposta politica (i valori di riferimento restano quelli che ci ha insegnato Umberto Bossi), ma nel modo di essere “sindacato territoriale”, per allargarci anche al di là di chi è strettamente leghista. Dobbiamo trasformare il consenso ottenuto dai nostri bravi amministratori (a Cisano, Brembate Sopra, Capriate) in consenso politico». Nei congressi si deciderà anche se, in futuro, si continuerà a correre da soli o si tornerà col Pdl. «Per questi ballottaggi – si augura Stucchi – spero venga lasciata libertà a ogni singola realtà comunale». (Eco di Bergamo,9-5-12)

Calderoli e Stucchi, l’incontro con Martinelli

martinelli.jpgIl senatore Roberto Calderoli, Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, e l’onorevole Giacomo Stucchi hanno incontrato, nel carcere di Bergamo, Luigi Martinelli, l’imprenditore che giovedì pomeriggio si è barricato all’interno della sede dell’Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia prendendo in ostaggio 15 persone.
Calderoli e Stucchi, pur condannando fermamente l’azione messa in atto dal Martinelli, azione che ha portato al coinvolgimento di tante persone estranee alla sua vicenda e al conseguente choc da esse subito, hanno scelto di incontrare Martinelli sia nel tentativo di comprendere i motivi che possano portare un cittadino a gesti così estremi – e non isolati, considerando i numerosi casi di suicidi che si sono verificati negli ultimi mesi tra gli imprenditori – sia per testimoniare personalmente la loro vicinanza rispetto a cittadini che, come lui, si trovano in situazioni di questo genere.
“Situazioni estreme, causate anche dall’esasperazione nei confronti di uno Stato che sembra veramente considerare il cittadino solo alla stregua di un suddito da spremere. Intanto durante il colloquio è emerso che il Martinelli aveva un debito non per 1000 euro, dunque una cifra esigua, come scritto dai media, ma di 44mila euro, dunque una cifra ben più consistente”, spiega a riguardo lo stesso senatore Roberto Calderoli che aggiunge: “Nel corso del nostro colloquio abbiamo messo a disposizione dell’interessato la possibilità di essere difeso da un avvocato di fiducia, individuato nella persona di Matteo Brigandì, il quale ha già manifestato la sua piena disponibilità a difenderlo. Da parte nostra, come Lega Nord, ribadiamo il nostro totale impegno per provare a cambiare uno Stato che al momento sembra non riconoscere il diritto al cittadino di poter vivere e lavorare senza essere strangolato dall’oppressione di una tenaglia fiscale che sta portando al limite la sopportazione dei cittadini, come dimostrato dai tanti gesti estremi cui purtroppo stiamo assistendo nelle ultime settimane”.
Gli stessi Stucchi e Calderoli hanno poi avuto un colloquio telefonico con il dipendente dell’Agenzia delle Entrate tenuto a lungo in ostaggio dal Martinelli, Carmine Mormandi, al quale hanno espresso la loro solidarietà per l’accaduto, sincerandosi al contempo sulla sua situazione dopo questa traumatica esperienza.

Prossimo Congresso, Invernizzi : Stucchi candidato ideale

invernizzi congresso.jpgIl segretario provinciale della Lega Nord, Cristian Invernizzi, interviene sulla candidatura del parlamentare bergamasco Giacomo Stucchi alla segreteria della Lega Lombarda lanciata domenica scorsa dall’ex ministro Calderoli in occasione dell’assemblea dei militanti orobici ad Alzano Lombardo: «Non ne facciamo una questione territoriale – afferma Invernizzi –, ma credo che Bergamo possa dire la sua sulla candidatura per la segreteria; e se il prossimo segretario sarà bergamasco, di certo, sarà Stucchi». Il congresso della Lega Lombarda è in programma dall’1 al 3 giugno proprio a Bergamo. Il segretario uscente Giancarlo Giorgetti, ricorda Invernizzi, «ha già ricoperto l’incarico per dieci anni e ha già annunciato l’intenzione di non ricandidarsi. Ora credo che Bergamo possa dire la sua e Stucchi è la figura più autorevole e con le carte in regola per ricoprire la carica». Quella di Calderoli, chiarisce Invernizzi, «non è stata una boutade: il nome di Stucchi gira ormai da tempo. Poi, certo, da qui alla scelta definitiva c’è di mezzo un congresso. Del resto lo stesso Stucchi deve ancora scegliere in modo definitivo».