Tares. Anche una tassa comunale nel gioco delle tre carte per coprire i buchi del Sud

belotti serio -conferenza.jpg Lo chiamano un «atto di resistenza» fiscale contro quella che definiscono, senza mezzi termini, «una porcheria», cioè l’introduzione della Tares, la nuova tassa sui rifiuti. Per adesso sono otto sindaci, con la regia politica della Lega, ma l’appello è per tutti i Comuni bergamaschi: «Non è una battaglia politica, ma di civiltà» spiega il segretario provinciale del Carroccio Daniele Belotti. I primi cittadini «ribelli» hanno, metaforicamente, rimandato al mittente la circolare ministeriale in cui si formalizza l’invito agli enti locali di prevedere la riscossione della quarta e ultima rata di Tares, quella in cui è incorporato l’aumento destinato al governo (e in parte ai Comuni siculi e sardi), pari a 30 centesimi a metro quadro, entro il 2013. Palafrizzoni intanto «congela » il recapito del quarto bollettino ai residenti.
Cinque sindaci bergamaschi del Carroccio – Pierguido Vanalli (Pontida), Stefano Locatelli (Chiuduno), Paolo Nozza (Martinengo), Giovanni Malanchini (Spirano), Gianfranco Masper (Treviolo) – si sono ritrovati con il segretario provinciale Daniele Belotti per parlare di “disobbedienza fiscale”.
“I Comuni che rappresentiamo hanno approvato il regolamento per il pagamento della Tares fissando l’ultima rata a luglio 2014 – ha spiegato Masper-. E’ stato fatto in questo modo perché la legge prevedeva questa possibilità. Una circolare del Ministero delle finanze adesso ci dice invece che dobbiamo farla pagare entro il 2013 perché lo Stato non sa quanti soldi trasferire alla Regione Sicilia e alla Regione Sardegna. Riteniamo che questa giustificazione sia insufficiente per cambiare il nostro regolamento, che quindi non verrà modificato. I nostri cittadini potranno pagare entro il 2014”.
“Sempre più persone arrivano in Comune con bollette che non riescono a pagare –ha aggiunto Nozza -. Figuriamoci se poi lo Stato ci mette del suo con queste decisioni. Io penso che a volte le leggi siano fatte appositamente in maniera poco chiara, in modo che all’occorrenza ci si possa infilare dentro una postilla che possa sanare la situazione in zone sempre collocate al sud d’Italia”.
Questa è l’ennesima dimostrazione che le politiche a livello di Governo centrale sono scollegate dalle realtà del territorio –ha proseguito Giovanni Malanchini-. Per il ministero delle finanze gli unici comuni che hanno bisogno di qualcosa sono posizionati in Sicilia e Sardegna. Nel mio paese, Spirano, ormai si conta un fallimento al mese a livello di aziende”.
A chiudere la conferenza stampa Daniele Belotti, che ha annunciato la protesta che intendono seguire i sindaci leghisti: “La linea che stiamo adottando è quella della resistenza fiscale. O comunque di denunciare pubblicamente quella che è una porcheria. E’ una battaglia che vede la Lega in prima fila, ma assolutamente aperta alla partecipazione di qualsiasi altra amministrazione comunale. L’auspicio è quello che altri Comuni, anche non leghisti, che hanno posticipato il pagamento della Tares al 2014, possano mantenere quanto deliberato. Questa è una battaglia dei comuni virtuosi contro quelli spreconi. 150 anni fa abbiamo fatto l’Italia, ora vediamo di renderla un po’ migliore”.

Patto di Stabilità: Vanalli, la maggioranza tradisce i piccoli Comuni

vanalli.jpg“Abbiamo presentato un ordine del giorno per differire la data di entrata in vigore del Patto di stabilità interno per gli enti locali con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, dal Governo fissata al 1 gennaio 2013. Ancora una volta, però, Pd, Pdl e Udc, nonostante ad ogni occasione sia in tv che sui giornali si straccino le vesti in favore dei piccoli comuni, al momento di votare hanno loro voltato le spalle, respingendo il nostro ordine del giorno”. Lo afferma l’onorevole Pierguido Vanalli, capogruppo della Lega Nord in Commissione Affari Costituzionali, dopo che la maggioranza ha bocciato un odg della Lega Nord al decreto legge in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali. “L’applicazione del Patto di stabilità interno anche ai Comuni con una popolazione tra i 1.000 e i 5.000 abitanti – conclude Vanalli – porrà un ulteriore freno allo sviluppo e agli investimenti all’interno di questa piccole amministrazioni ed avrà ricadute negative anche e soprattutto sulle spese di investimento ma, evidentemente, tutto questo non interessa né al Governo né tanto meno alla sua maggioranza parlamentare”.

La sfida di Pontida. Il sindaco Vanalli non presenta il bilancio

vanalli,pontida,bilancio-comunale,A meno di un mese dalla scadenza per l’approvazione del bilancio di previsione 2012 (31 agosto), il sindaco di Pontida Pierguido Vanalli, parlamentare della Lega Nord, conferma la volontà di non predisporre il documento. La scelta risale al Consiglio del 13 aprile quando il primo cittadino aveva comunicato questa volontà, con la revoca della delibera di Giunta sulla bozza di bilancio, adottata il 5 dicembre 2011. Il sindaco aveva giustificato la scelta «per non raddoppiare le tasse ai cittadini, alla luce del decreto “Salva Italia” adottato dal governo Monti, con l’istituzione dell’Imu». «Il Comune di Pontida – sottolinea l’onorevole Vanalli – non ha alcuna intenzione di deliberare il bilancio, perché non vuole deliberare le aliquote Imu, la cui applicazione è destinata a gravare sui cittadini con il conseguente raddoppio delle tasse. Il federalismo fiscale doveva portare a maggiori disponibilità per i Comuni, invece si va in una direzione opposta… Di conseguenza sarà il commissario nominato dal prefetto, dopo il 31 agosto, a decidere sulla predisposizione del bilancio. Saranno ben evidenti così le responsabilità su decisioni destinate a tartassare i nostri cittadini». Proprio qualche settimana fa il consigliere Rolando Medolago, capogruppo di «Insieme per Pontida» (all’opposizione), ha invitato il sindaco a «presentare il bilancio, perché l’arrivo del commissario comporterà decisioni destinate a gravare sui cittadini, non solo per l’Imu». Ma il sindaco ha confermato questa decisione anche in un colloquio con il prefetto Camillo Andreana. Alla scadenza del 31 agosto, in applicazione dell’articolo 141 del testo unico degli enti locali, il prefetto dovrà nominare un commissario ad acta per la predisposizione del bilancio. Poi, nell’ipotesi di non approvazione del Consiglio, si procederà con lo scioglimento del Consiglio comunale e la nomina di un altro commissario, in attesa di nuove elezioni. (Eco di Bergamo,3-8-12)

Aspettando Pontida. Il «terreno sacro» nell’amarcord degli anni d’oro

prato Pontida 3.jpgSono un po’ come i templari col Santo Graal. Guardiani di una tradizione e di un simbolo che ormai sanno di leggenda. Bastano i nomi – Ovidio, Giovanni, Franco – , perché a Pontida tutti li conoscono. Sono i tre custodi storici del pratone leghista. Inavvicinabili. «Sè sè, ciao, ciao», liquidano bruscamente l’intervistatore. Col solleone o con la tempesta sono lì a curare e tagliare l’erba, contrastare i raid dei graffitari e porvi rimedio quando il danno è fatto. Hanno tra i 50 e i 70 anni, militanti tuttofare, che non tradirebbero mai la causa del Nord, che per loro significa rendere inespugnabile il «sacro suolo» dei raduni. Sono in attesa della data di quest’anno, per quel momento deve essere tutto in ordine, tutto perfetto. «Pontida si farà, è il nostro cuore, la nostra identità, il nostro popolo», ha assicurato il segretario federale Roberto Maroni, annunciando che giorno e ora (probabilmente a metà ottobre) verranno stabiliti nel Consiglio federale. Il count down è iniziato. E col conto alla rovescia anche il filo dei ricordi si snoda e le aspettative crescono. Nel 2004, per la malattia del Capo, l’appuntamento venne annullato. Capitò solo un’altra volta, nel 2006, annus horribilis per la Lega, segnata da pesanti sconfitte dalle elezioni al referendum sulla devolution. Nel 1993 ci furono addirittura tre «Pontide» e nessuna nel luogo storico per l’impraticabilità del prato. Nel 1995 si fece il 26 novembre. Fu un’edizione particolare, perché venne riconosciuto ufficialmente il nucleo indipendentista, fondato qualche mese prima a San Pellegrino da Borghezio. Chi quel prato l’ha calpestato a ogni edizione (si partì nel 1989-1990, con Luigi Moretti, primo segretario provinciale e primo parlamentare della Lega) sa che qui ci si può aspettare di tutto. Lacrime, fischi, applausi. Una cartina tornasole impietosa e ruspante dei manifesti lumbard. Il popolo di Pontida (che negli anni d’oro ha raggiunto le 100 mila presenze) reclama la sua Woodstock padana. Che da quel primo palco ricavato dal rimorchio di un camion è arrivata ad avere impianti e attrezzature sempre più sofisticate. L’organizzazione (dal ristoro ai parcheggi, dal montaggio allo smontaggio) è sempre saldamente in mano bergamasca, mentre la parte degli stand e delle esposizioni (con gadget sempre più fantasiosi) è sotto l’ala federale. Cos’è Pontida per i leghisti? «È un luogo simbolo da pellegrinaggio – risponde l’assessore regionale Daniele Belotti, un vero recordman, che vanta il “sempre presente” –. La cosa bella per far capire quanto i leghisti ci tengano e siano attaccati al pratone è che, dopo la manifestazione, per terra non si trovi una carta. Se qualcuno la butta, qualcun altro la raccoglie. È una forma di rispetto». Per lui – che dal 1994 è anche il «regista» e lo speaker ufficiale della kermesse, condendo con sottolineature pepate i vari passaggi – l’edizione storica resta quella del 1997: «Si è fatta in mezzo metro di fango. Anche nei giorni prima si è lavorato in condizioni difficilissime». La più emozionante? «Sicuramente quella del 2005, il ritorno del capo. È stata la più intensa dal punto di vista emotivo». È d’accordo Pierguido Vanalli, sindaco di Pontida: «Quell’anno Umberto Bossi, a sorpresa, venne una settimana prima a vedere se stava andando tutto bene nell’organizzazione. Fu la sua prima uscita ufficiosa post malattia. Per l’occasione si è fermato a cena e a vedere uno spettacolo di burattini. Fu una visita inattesa che ci emozionò tutti». Vanalli ricorda quando «passavo in bici a vedere i raduni e non ero ancora militante. Momenti che hanno sicuramente contribuito a farmi entrare nel movimento. Pontida è da sempre il luogo dove vengono lanciate le iniziative politiche della Lega; ma è anche un test per capire gli umori della base». A qualcuno resta il rammarico di non averci fatto il Centro culturale del Carroccio in quell’area (negli Anni Novanta si stava concludendo l’acquisto dei terreni ad opera di una fondazione della Lega, ma l’operazione naufragò per veti dall’alto) e dice, «per rispetto della storia, il raduno si deve alla Liga veneta. Fu Franco Rocchetta a suggerire a Bossi il nome di Lega Lombarda. Da lì nacque l’idea della commemorazione storica di Pontida». (da Eco di Bergamo,8-7-12)

Carenza di organico della polizia a Bergamo: interrogazione della Lega

polizia-stradale.jpgI deputati bergamaschi della Lega Nord Giacomo Stucchi, Pierguido Vanalli e Nunziante Consiglio hanno presentato un’interrogazione parlamentare sulla carenza d’organico delle forze dell’Ordine di stanza a Bergamo. Ecco il testo :

“La Questura di Bergamo fatica, con il personale a disposizione, a controllare il territorio di competenza della Polizia Stradale con due volanti per turno.
Accade spesso, come ad esempio ieri 2/07/2012 nel turno che va dalle 19 all’1 di notte, che sul territorio bergamasco la Polizia Stradale non aveva nessuna pattuglia.
La carenza di organico in materia di sicurezza del territorio, più volte lamentata dagli interroganti, si acuisce nel periodo estivo a causa della legittima fruizione delle ferie da parte degli addetti del settore; tale insufficiente pattugliamento del territorio bergamasco favorisce conseguentemente il moltiplicarsi di episodi di violenza, criminalità e di altre azioni illegali.
Chiediamo al ministro dell’Interno se non ritenga opportuno incrementare l’organico in dotazione presso la Questura di Bergamo, al fine di controllare adeguatamente il territorio bergamasco e tutelare la popolazione”.

Finanziamento ai partiti, la maggioranza fa melina

vanalli cv.JPG“Alla faccia della velocità con cui la maggioranza ha propagandato questo provvedimento che doveva nascere ed essere approvato direttamente in Commissione i relatori ancora oggi hanno presentato una ventina di emendamenti al testo base già trasmesso all’Aula”. A dichiararlo è il deputato del Carroccio Pierguido Vanalli, capogruppo della Lega Nord in Commissione Affari Costituzionali in merito al provvedimento sui finanziamenti e i controlli ai partiti. “Questa – precisa Vanalli – è l’ennesima dimostrazione che non c’è chiarezza nei partiti di maggioranza e nemmeno tra i partiti di maggioranza e il Governo anche per esempio sul tema della quantificazione delle detrazioni fiscali. Tutto ciò – sottolinea il deputato leghista – dimostra a maggior ragione come fosse necessario dare un senso logico a tutta la normativa cominciando nel definire attraverso l’attuazione dell’art.49 cosa fossero i partiti, definire poi come si finanziano e per ultimo definire i controlli di questi finanziamenti, eventualmente pubblici come vogliono loro oppure esclusivamente privati come invece propone la Lega”. “Bressa e Calderisi (relatori del provvedimento) – prosegue Vanalli – hanno deciso che la norma sui finanziamenti e controlli ai partiti venga di nuovo modificato dopo che in Commissione si era votato il mandato ai relatori sul testo definito. A questo punto, come nel classico gioco delle tre carte, compaiono e scompaiono i finanziamenti pubblici e le detrazioni fiscali, con il risultato sperato dalla maggioranza di confondere i cittadini e passare per salvatori della Patria, spacciando così il finto dimezzamento dei rimborsi elettorali come cosa fatta. Constatiamo – conclude Vanalli – che rimane solo la Lega Nord a sostenere la completa abolizione dei finanziamenti pubblici”.

Sindaci sul piede di guerra, “Non siamo i vostri esattori”

vanalli.jpg«L’Imu è stata voluta dal governo, che venga    questo   governo,   in ogni comune, ad imporla ai cittadini». Il grido di battaglia contro l’imposta si alza forte da Pontida, cittadina simbolo del leghismo e a lanciarlo è il sindaco leghista Pierguido Vanalli.  Scontato,  visto  l’atteggiamento   del   Caroccio verso Mario Monti.      Un po’ meno scontato è il coro di no che arriva, da destra e sinistra, dai sindaci delle  grandi  città  italiane.  «L’Imu è stato un errore perchè si è voluto mascherare una patrimoniale   necessaria   solo sul  sistema  immobiliare  e scaricandola sui sindaci che sono diventati esattori», dice da Roma Gianni Alemanno. Che avverte Palazzo Chigi: «A Roma le rendite catastali sono pesantissime, sono esplose. Il rischio è che molti cittadini non avranno i soldi per pagare l’Imu».  Gli fa eco da Firenze il primo  cittadino  Matteo  Renzi.  L’Imu, spiega, significa prendere «un sindaco e metterlo a fare lo sceriffo. Questa tassa dovrebbe chiamarsi “Ista” e non  Imu,  Imposta  di  Stato.  Inoltre, secondo Renzi, «il governo non ha fatto bene i conti, li ha fatti un po’, come si dice da noi, “a cazzotto”. E questo è un atteggiamento che fa girare le scatole ai cittadini».   Il sindaco di Firenze, infine, polemizza con Annamaria Cancellieri per il suo invito ai primi cittadini di evitare scioperi fiscali, ricordandosi di indossare la fascia tricolore.  «Il  ministro  dell’Interno, usa «più un tono da maestrina   che   da   rappresentante delle istituzioni» – dice Renzi – «non abbiamo bisogno di lei per saperlo, cara ministro».  Intanto Piero Fassino, sindaco di Torino ricorda come il 50 per cento del gettito dell’Imu finirà nelle casse dello Stato e questo è inaccettabile. Contro l’Imu si spende anche il Governatore del Piemonte Roberto Cotache spiega  quali  sembianze  potrebbe   prendere   l’urlo   di guerra  dei  sindaci  leghisti. Secondo Cota non ci sarà alcuna rivolta fiscale. Ma i comuni leghisti, annuncia, abbasseranno  l’aliquota  sulla prima casa al minimo «con gli strumenti previsti dalla legge e introdurranno una serie di esenzioni». E il governo, intanto, annuncia che forse ci saranno  modifiche  all’Imu.  Ma,  come  spiega  il  sottosegretario  all’Economia  Vieri Ceriani,  solo  a  partire  dal 2013. (Repubblica,4-5-12)

«Con i profughi vandalismi litigi e molestie»

untitled.jpg«Cittadini molestati da profughi ubriachi, episodi di violenza, vandalismi e prepotenze». A scrivere a Berlusconi e al ministro dell’Interno Maroni, per un’interrogazione a risposta scritta, sono i parlamentari bergamaschi della Lega Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Nunziante Consiglio e Pierguido Vanalli. Da ormai tre mesi, l’Ostello dei Tasso di Camerata Cornello ospita una ventina di profughi fuggiti dalla Libia. Ma parte della comunità locale non ha accettato di buon grado l’arrivo degli extracomunitari. Lunedì l’ultimo episodio: un profugo, probabilmente sotto l’effetto dell’alcol, ha rotto il lunotto posteriore di un’auto parcheggiata vicino all’Ostello. Ferito è stato medicato all’ospedale. Sul posto anche i carabinieri. «Dall’arrivo dei profughi – scrivono i parlamentari – la sicurezza dei cittadini è continuamente messa a repentaglio dai violenti litigi tra loro. I cittadini, molestati dai profughi ubriachi, non sporgono denuncia perché intimoriti dalla obbligata convivenza. E le forze dell’ordine sono chiamate spesso a intervenire per cercare di arginare atti vandalici e prepotenze». Nell’interrogazione si chiede quindi quando i profughi potranno trovare una diversa sistemazione. Sulla vicenda interviene anche il capogruppo di minoranza Alex Galizzi che parla di «popolazione preoccupata per il futuro della vita quotidiana del paese».

Poste disagiate a Bergamo. La Lega scrive al ministro.

vanalli,consiglio,stucchi,poste,galimbertiI parlamentari della Lega Nord – Nunziante Consiglio, Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano e Pierguido Vanalli – hanno presentato ieri un’interrogazione a risposta scritta al ministro dello Sviluppo economico per sollevare il problema dei disagi ai cittadini arrecati dal trasferimento di alcuni servizi presso gli uffici postali di via Galimberti 5. I Lumbard hanno sollecitato, attraverso il ministro Paolo Romani, Poste Italiane ad «assumere le opportune iniziative, al fine di evitare continui disagi».
«Avevamo – ricordano – già segnalato l’inopportunità del trasferimento dell’ufficio postale da via Pascoli, in pieno centro, a via Galimberti, nel quartiere di Redona, per il ritiro delle raccomandate, indicando i disagi per gli utenti per il raggiungimento della zona periferica. A tali disagi si aggiunge la recente chiusura dell’adiacente parcheggio della struttura e la difficoltà di accesso per anziani e disabili».

Dicono di Pontida

A Pontida! A Pontida! Sono pronti 150 pulmann, 200 dicono in Federazione provinciale. Più le auto, le moto, le bici. A gruppi. Come tutti gli altri, più degli altri anni. Mentre tutta Italia strologa su che cosa dirà il Bossi nazionale, se strapperà con Berlusconi, se dirà che dobbiamo mollare la Libia per risparmiarci un miliardo di euro e un milione di profughi, se… a Pontida la vita scorre come al solito. «Cominceremo a montare questa sera», spiega Simone Parigi, responsabile dei giovani padani, 800 duri e puri che lavoreranno come matti per sistemare il video di «Avanti verso la libertà», un treno Freccia “Verde” proiettato accanto al palco di 50 metri, e i 72 gazebi. Tutto in tempo per la serata di domani, grande raduno dei giovani leghisti dai 15 ai 30 anni, tra musica, cibo, canti e «un cantautore bergamasco» Che comincia per b? «Magari. Ma è una sorpresa». Ma il Bossi lo contesterete? «Contestarlo? E perché? Ci mancherebbe. Che certe cose debbano cambiare, è certo. Ma aspettiamo il messaggio, ci sarà di sicuro. E noi saremo in prima fila, a migliaia. I giovani aumentano tutti gli anni»….. (Eco di Bergamo)

A Pontida il primo militante è arrivato ieri alle 11, in camper, con tre giorni di anticipo. Michele Novarina, 60 anni, idraulico di Torino, cammina avanti e indietro a pochi metri dal palco che è già montato. «Sono sempre il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarmene – sostiene –. Quest’anno ho lasciato a casa la moto e sono venuto in camper. Sto qui a tenere il posto al gruppo di Alessandria, che arriverà domani». Che cosa si aspetta domenica il signor Michele? «Ci vuole una scrollata, Bossi dovrebbe guardare meno a Berlusconi e più alla gente. Noi abbiamo un programma e non possiamo più perdere tempo…. (Eco di Bergamo)

«Pontida è sempre stato un momento importante, dove si sono lanciate iniziative nuove e dove, in alcuni casi, si sono raccolti i cocci di ciò che non era andato bene. Ma è sempre stato un momento di festa e lo sarà anche questa volta, indipendentemente da cosa dirà Bossi». Il sindaco di Pontida nonché parlamentare Pierguido Vanalli, leghista, non ha dubbi: anche quest’anno il popolo del Carroccio risponderà in massa all’appello della Lega, schierandosi al fianco del suo leader. «Abbiamo gli alberghi pieni, centinaia di pullman confermati, arrivano i motoraduni e i grupponi in bici da tutto il Nord. E non pioverà!…… (Eco di Bergamo)

“Per capire sino in fondo il significato che per i leghisti ha il raduno di Pontida bisogna prima soffermarsi sul rapporto che i militanti hanno con Umberto Bossi. Un rapporto indissolubile, che si dimostrerà tale anche quest’anno, perché Bossi è la Lega e la Lega è Bossi. Il movimento non esisterebbe senza il suo capo e la sua guida.”. Lo ha detto il parlamentare bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi……(BergamoSera)

Gli onorevoli della Lega regalano prodotti tipici bergamaschi ai ministeri

pirovano-stucchi-ecc.jpgAnche per questo Natale i deputati leghisti eletti in provincia di Bergamo Ettore Pirovano, Giacomo Stucchi, Pierguido Vanalli e Nunziante Consiglio hanno deciso di ringraziare i funzionari e responsabili di alcuni enti, ministeri e del Parlamento per la collaborazione alla soluzione delle problematiche interessanti la comunità orobica. I quattro hanno donato loro dei cesti contenenti dei prodotti tipici bergamaschi (formaggi vari della Valle Brembana e salumi tra cui il prosciutto crudo di Ardesio). Oltre ai soggetti sopra citati, i cesti di prodotti tipici sono stati recapitati, sempre senza nessuna spesa per le casse pubbliche, anche ad alcuni ristoranti di Roma specializzati nella valorizzazione dei prodotti tipici come il ristorante “Gusto” che si sono resi disponibili alla loro promozione.

Spot della Rai contro i dialetti : “Offensivi”

vanalli.jpgcaparini.jpgL’onorevole bergamasco Pierguido Vanalli, deputato della Lega Nord, è protagonista di uno spot  in onda su Telepadania, che fa il verso allo spot Rai che prende in giro i dialetti italiani. La tv leghista ha studiato una campagna anti canone in cui alcuni deputati invitano i cittadini a non pagare la tassa annuale. “Mi sa che il canone ia paga so de sura, chi sota ol canone ia paga mia” – una delle battute del sindaco di Pontida e parlamentare leghista. “Mentre la Rai ridicolizza i dialetti, TelePadania li valorizza – afferma Davide Caparini, segretario di presidenza in Commissione Vigilanza Rai. Le lingue locali sono una cosa seria come lo sono i soldi dei contribuenti che, ancor piu’ in un momento di crisi, meritano rispetto”.  I nuovi messaggi, in onda da oggi, sono visibili anche sul sito www.padanianet.com e hanno come protagonisti i parlamentari del Carroccio che si esprimono nelle loro lingue locali, lombardi e veneti. Le note del Va’ Pensiero, una cornice di bandiere col Sole delle Alpi e il messaggio “di ridicolo c’e’ solo il vostro canone, non le nostre lingue” sono la conferma che “TelePadania e’ la tv che parla più lingue. Anche la Tua”.

I deputati leghisti interrogano il ministro

Caso Valbrem

I deputati Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Consiglio Nunziante e Pierguido Vanalli (Lega Nord) hanno presentato un’interrogazione a risposta orale al ministro del Lavoro e al ministro dell’Economia e delle Finanze sulla chiusura annunciata dalla Ronal della Valbrem che mette a rischio 117 posti di lavoro (96 a Lenna e 21 a Presezzo).
Nel documento si ricorda che la cessazione dell’attività «colpirebbe duramente la comunità brembana, in particolare la zona dell’alta valle, già seriamente in difficoltà e gravemente impoverita del tessuto produttivo» e che alla Valbrem è in corso «cassa in deroga» fino al 26 novembre, dopo che a luglio era terminato il periodo di cassa integrazione straordinaria. La chiusura inoltre è stata paventata nonostante che l’azienda avesse sottoscritto con i sindacati «un processo di ristrutturazione che riguardava i 160 lavoratori allora in forza, grazie al quale si garantiva comunque il mantenimento dei siti produttivi di Presezzo e Lenna».
Ai ministri si chiede se «intendono invitare la multinazionale Ronal, proprietaria di Valbrem, a valutare soluzioni alternative alla chiusura attraverso l’istituzione di un tavolo di confronto, richiamandola al doveroso rispetto dell’accordo siglato nel 2009, cui far partecipare anche i rappresentanti istituzionali delle comunità coinvolte oltre che quelli dei lavoratori, mettendo a disposizione tutte le risorse necessarie per garantire comunque la continuità del reddito ai lavoratori interessati». (da Eco di Bergamo,22-10-2010)

Fondi Università: la Lega chiede conto al ministro

università.jpgL’Università di Bergamo finisce in parlamento. Sono stati i parlamentari leghisti Giacomo Stucchi, Pierguido Vanalli, Nunziante Consiglio e Ettore Pirovano a presentare un’interrogazione al ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini per venire incontro alle richieste di fondi dell’ateneo bergamasco, avanzata a mezzo stampa dal rettore Stefano Paleari.
“Quest’anno gli iscritti sono 1600 (300 in più rispetto all’anno scorso) – si legge nel documento -; l’ateneo orobico punta ad offrire tutti gli strumenti per diventare protagonisti nel mondo del lavoro e nella società, grazie alla collaborazione di tutte le facoltà, per offrire agli studenti e alle famiglie bergamasche un’offerta formativa capace di sviluppare professionalità in grado di guardare con fiducia oltre la crisi; che all’aumento degli studenti è seguito un taglio dei trasferimenti dallo Stato, conseguenti alla riforma Gelmini, che sono stati quantificati dal rettore Paleari in 15 milioni di euro e che spetterebbero di diritto all’Ateneo bergamasco, come sono a disposizione di altre università del Paese con la stessa struttura ed eguale offerta formativa”.
Per questo i parlamentari della Lega interrogano il ministro per sapere se “ritenga urgente verificare i motivi che hanno generato un taglio dei trasferimenti verso l’Ateneo bergamasco, rispetto ad altre università del Paese, nonché erogare tempestivamente il contributo spettante allo stesso, al fine di evitare discriminazioni e consentire un adeguato percorso formativo ai giovani orobici”. (da Bergamosera, 12-04-2010)

L’Istituto di cerealicoltura resti a Bergamo

Salvare l’Istituto Sperimentale per la cerearicoltura di Bergamo dal previsto trasferimento in provincia di Lodi. E’ questo lo scopo di un’interrogazione parlamentare presentata dai parlamentari della Lega Nord Stucchi, Consiglio, Vanalli e Pirovano al ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia.

“L’attività delll’Istituto – si legge nel documento – è stata principalmente indirizzata allo studio di problematiche agronomiche del mais, scelte varietali, miglioramento genetico, fisiologia della produzione, genetica di base, biologia molecolare e manipolazione degli acidi nucleici con le nuove tecnologie dell’ingegneria genetica. La Sezione di maiscoltura di Bergamo è stata costituita nel 1920, grazie al contributo di diversi enti e istituzioni locali e dal 1968 è parte dell’Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura. Fin dall’inizio la stazione ha contribuito allo sviluppo della maiscoltura italiana con la creazione di varietà adatte alle condizioni pedoclimatiche nazionali e, nell’immediato dopoguerra, con l’introduzione e l’adattamento dei mais ibridi”.

“Attualmente – prosegue – il centro svolge attività di ricerca prevalentemente indirizzata al miglioramento genetico del mais e particolarmente curato è il settore scientifico, che riguarda l’approccio genetico alla produttività. L’Istituto potrebbe essere sposato dalla Provincia di Bergamo alla Provincia di Lodi, il che rappresenterebbe una grave perdita per l’agricoltura bergamasca, considerando inoltre l’incognita lavorativa per le 35 persone a cui il centro dà lavoro”.

Per questo la Lega chiede al ministro di “verificare la possibilità di confermare al permanenza del Centro nella Provincia di Bergamo, nell’ottica di un rilancio dell’attività di ricerca avanzata nel settore dell’innovazione genetica dei vegetali.(da Bergamosera,03-02-2010)

I deputati leghisti “ambasciatori” di prelibatezze orobiche

leghisti vari.jpgFar vedere a Roma quanto di buono si produce a Bergamo. E’ la ragione che ha spinto i deputati bergamaschi della Lega Nord Giacomo Stucchi, Nunziante Consiglio, Pierguido Vanalli e Ettore Pirovano a consegnare ai funzionari della Commissione attività produttive della Camera e ai dirigenti dei vari ministeri delle confezioni regalo natalizie, contenenti formaggi tipici della Valle Brembana (Branzi, Monte e Strakitunt), prodotti dalla “Latteria sociale” di Branzi.

“Ambasciatori delle bontà bergamasche”, potremmo chiamarli. Il presidente della Provincia di Bergamo, durante la consegna delle confezioni ha ricordato come il formaggio Branzi è originario della Alta Val Brembana e prende il nome del comune di Branzi situato alla confluenza delle tre Valli Alte del fiume Brembo. I deputati del Carroccio hanno spiegato che questa valle bergamasca, meta di turismo estivo ed invernale, ha in comune con le altre zone alpine una secolare tradizione zootecnica che si mantiene vitale ancora oggi, nonostante la tendenza al progressivo abbandono dell’attività agricola in queste aree montane.

Giacomo Stucchi, Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati, ha ribadito l’importanza di voler continuare su questa strada anche in futuro, promuovendo la conoscenza di tutti gli ottimi formaggi bergamaschi. Inutile dire che il costo per i pacchi regalo è stato sostenuto dai diretti interessati e non è stato speso nemmeno un euro di denaro dei cittadini. (BergamoSera, 18-12-09)

Decreto sull’acqua

“Decreto sull’acqua, a Bergamo cambierà poco o niente”

Il varo del decreto sull’acqua tramite voto di fiducia, decreto che ha scatenato proteste e polemiche da parte delle opposizioni, ma che ha fatto storcere il naso anche ai parlamentari leghisti, non modificherà la situazione bergamasca legata a Uniacque società (ormai operativa anche se ancora vanno concluse alcune operazioni) che gestisce l’acqua di tutta la provincia.
Lo assicurano i parlamentari del Carroccio Pierguido Vanalli ed Ettore Pirovano, quest’ultimo peraltro presidente della Provincia di Bergamo che, come tale, sovrintende l’Ato, l’Ambito territoriale a cui fanno riferimento le acque locali.
“E’ vero – ammette Vanalli – noi leghisti da sempre siamo in prima fila nella difesa dell’acqua come patrimonio talmente prezioso da dover assolutamente rimanere in mano pubblica, e proprio per questo abbiamo già fatto modificare il progetto di legge al Senato, progetto che oggi è sicuramnete migliore  rispetto al tentativo di privatizzazione che si delineava all’inizio”.
Conferma Pirovano: “Sia chiaro che questa norma non consegna l’acqua nelle mani del privato. E’ migliorabile, ma intanto si passa dal 20 al 40 massimo per cento di possibile gestione da parte del privato, la maggioranza resta in mano pubblica. Questo è certo. Poi tocca al pubblico saper scegliere le persone giuste, preparate, dentro i consigli di amministrazione delle società: mi sembra che questo siamo riusciti a fare con le recenti nomine per l’Ato e per Uniacque a Bergamo”. (da BergamoNews,17-11-09)