Lo chiamano un «atto di resistenza» fiscale contro quella che definiscono, senza mezzi termini, «una porcheria», cioè l’introduzione della Tares, la nuova tassa sui rifiuti. Per adesso sono otto sindaci, con la regia politica della Lega, ma l’appello è per tutti i Comuni bergamaschi: «Non è una battaglia politica, ma di civiltà» spiega il segretario provinciale del Carroccio Daniele Belotti. I primi cittadini «ribelli» hanno, metaforicamente, rimandato al mittente la circolare ministeriale in cui si formalizza l’invito agli enti locali di prevedere la riscossione della quarta e ultima rata di Tares, quella in cui è incorporato l’aumento destinato al governo (e in parte ai Comuni siculi e sardi), pari a 30 centesimi a metro quadro, entro il 2013. Palafrizzoni intanto «congela » il recapito del quarto bollettino ai residenti.
Cinque sindaci bergamaschi del Carroccio – Pierguido Vanalli (Pontida), Stefano Locatelli (Chiuduno), Paolo Nozza (Martinengo), Giovanni Malanchini (Spirano), Gianfranco Masper (Treviolo) – si sono ritrovati con il segretario provinciale Daniele Belotti per parlare di “disobbedienza fiscale”.
“I Comuni che rappresentiamo hanno approvato il regolamento per il pagamento della Tares fissando l’ultima rata a luglio 2014 – ha spiegato Masper-. E’ stato fatto in questo modo perché la legge prevedeva questa possibilità. Una circolare del Ministero delle finanze adesso ci dice invece che dobbiamo farla pagare entro il 2013 perché lo Stato non sa quanti soldi trasferire alla Regione Sicilia e alla Regione Sardegna. Riteniamo che questa giustificazione sia insufficiente per cambiare il nostro regolamento, che quindi non verrà modificato. I nostri cittadini potranno pagare entro il 2014”.
“Sempre più persone arrivano in Comune con bollette che non riescono a pagare –ha aggiunto Nozza -. Figuriamoci se poi lo Stato ci mette del suo con queste decisioni. Io penso che a volte le leggi siano fatte appositamente in maniera poco chiara, in modo che all’occorrenza ci si possa infilare dentro una postilla che possa sanare la situazione in zone sempre collocate al sud d’Italia”.
Questa è l’ennesima dimostrazione che le politiche a livello di Governo centrale sono scollegate dalle realtà del territorio –ha proseguito Giovanni Malanchini-. Per il ministero delle finanze gli unici comuni che hanno bisogno di qualcosa sono posizionati in Sicilia e Sardegna. Nel mio paese, Spirano, ormai si conta un fallimento al mese a livello di aziende”.
A chiudere la conferenza stampa Daniele Belotti, che ha annunciato la protesta che intendono seguire i sindaci leghisti: “La linea che stiamo adottando è quella della resistenza fiscale. O comunque di denunciare pubblicamente quella che è una porcheria. E’ una battaglia che vede la Lega in prima fila, ma assolutamente aperta alla partecipazione di qualsiasi altra amministrazione comunale. L’auspicio è quello che altri Comuni, anche non leghisti, che hanno posticipato il pagamento della Tares al 2014, possano mantenere quanto deliberato. Questa è una battaglia dei comuni virtuosi contro quelli spreconi. 150 anni fa abbiamo fatto l’Italia, ora vediamo di renderla un po’ migliore”.
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Chiuduno Verde
E’ denominato «Green Village» il progetto che prevede una serie di iniziative – installazione di pannelli fotovoltaici, utilizzo di lampade a led per l’illuminazione pubblica, organizzazione di incontri per sensibilizzare i cittadini al risparmio energetico -, che coinvolgeranno non solo Chiuduno, ma anche paesi limitrofi come Grumello, Telgate e Bolgare, i cui rappresentanti spiegheranno nei dettagli le azioni che intendono mettere in campo. Sarà inaugurata una colonnina posizionata nella piazzola di via Battisti, destinata alla carica di veicoli elettrici/ibridi, e verrà consegnata all’ufficio tecnico comunale una moto ibrida, funzionante sia a benzina sia con l’energia elettrica. «Diamo il buon esempio e incentiviamo i cittadini all’uso di fonti energetiche ecosostenibili» spiega il sindaco Stefano Locatelli.
Bacheche pubbliche. Anche a Bergamo necessita di una revisione
Il sindaco di Chiuduno Stefano Locatelli, in risposta alle accuse lanciate dall’esponente provinciale de “La Destra” sulle bacheche del paese manda alcune dichiarazioni attraverso un comunicato della Lega Nord di Bergamo. “Vorrei far notare al reggente provinciale de ‘La Destra’, Giuseppe Clivati, firmatario dell’esposto presentato in Procura, che quello che definisce come una ‘scippo’ altro non è che un tentativo, da parte della maggioranza, di regolamentare una volta per tutte l’utilizzo delle bacheche comunali, attraverso un regolamento adottato da gran parte dei Comuni”, dichiara.
Attraverso questo regolamento, prosegue il primo cittadino “abbiamo diviso equamente tra maggioranza e minoranze le spazio a disposizione nelle bacheche comunali, a prescindere dai partiti politici di appartenenza. La decisione è stata presa a seguito delle richieste, lecitamente avanzate da parte di associazioni e gruppi sportivi presenti sul territorio, di poter avere a disposizione degli spazi sulle bacheche. Capirà il signor Clivati che, essendo impossibilitati ad acquisirne di nuove, ci è sembrato quanto mai opportuno ridistribuire gli spazi nella maniera più equa possibile”.
Il sindaco Locatelli ritiene gravi e diffamanti poi dichiarazioni riguardo al compenso percepito in qualità di primo cittadino di Chiuduno: “Per quanto riguarda le indennità, per altro stabilite dalla legge vorrei ricordare a Clivati che altro non ho fatto che applicare il decreto ministeriale, come la maggior parte dei sindaci. Sono stato accusato di fare parte della ‘casta’ politica in quanto sindaco, con la sola differenza che l’indennità che percepisco è di 12 mila euro netti. Non al mese, ma all’anno: la stessa indennità di chi mi ha preceduto per i primi tre anni di mandato. Facilissimo fare demagogia e populismo. Ci hanno accusato di effettuare tagli al sociale ecc…, ma vorrei chiedere a chi tanto si è prodigato per criticare il mio operato e quello della Giunta dove sono questi tagli? Nell’assestamento di bilancio di novembre dove sono stati stanziati fondi per il sociale, lo sport e le infrastrutture: da giugno ad oggi abbiamo recuperato soldi per oltre 600 mila euro, risanando un bilancio disastroso”.
Meno demagogia e più coerenza è, infine, l’invito che Locatelli rivolge al reggente de ‘La Destra’: “Alle elezioni amministrative del 2006 a Chiuduno, Clivati era il mio candidato sindaco con il simbolo della Lega Nord – ricorda il primo cittadino -, simbolo grazie al quale era riuscito ad ottenere i voti per essere eletto in minoranza. Io sono risultato il primo consigliere eletto grazie alle preferenze ricevute. Ero il più giovane seduto in consiglio comunale, avevo 22 anni. Candidato a segretario della circoscrizione 17 (Seriate e Val Calepio), Clivati purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista) non è stato votato dai militanti della zona e, mentre io sono diventato segretario, lui è stato espulso dal movimento. Dopo meno di un mese si era già tesserato a ‘La Destra’, movimento fondato su idee piuttosto diverse dal credo che andava predicando. Anziché dimettersi da consigliere comunale, Clivati ha pensato di fondare il gruppo de ‘La Destra’ in Consiglio. Alle provinciali del 2009 non è andata meglio per il candidato Clivati, che alle ultime amministrative ha aderito a una lista civica in cui confluivano esponenti de La Destra (ben 4 candidati consiglieri provinciali!) e del PSI. Ahimè, nemmeno lì è stato eletto (cinque preferenze), e la lista non è riuscita ad ottenere nemmeno un seggio in consiglio comunale”.