Dalla Provincia 40mila Euro per i lavoratori in mobilità

lavoratori-mobilità,provincia-bergamo,Tute blu in mobilità Dalla Provincia 40 mila euro Dalla Provincia 40 mila euro per i lavoratori metalmeccanici in mobilità di Treviglio e Ponte San Pietro. Il finanziamento, deliberato dalla giunta, è destinato a due progetti per la riqualificazione e il reimpiego di tute blu in mobilità, che prevedono di coinvolgere 230 lavoratori nella zona di Treviglio e 220 nell’Isola. Firmatari dell’intesa sono Provincia, Apindustria, Confìndustria, Imprese & Territorio, Cgil, Cisl e Uil. La gestione del processo sarà affidata ad Abf (Agenzia Bergamasca Formazione) di Treviglio e all’agenzia per il lavoro Umana. Nella nostra provincia da inizio anno nel settore metalmeccanico sono stati 998 i licenziamenti, contro i 440 del 2012. (da Eco di Bergamo,2-10-13)

Case di riposo a rischio. La Lega va all’attacco «Andremo a Roma»

belotti spiega.jpgLe case di riposo di Cene e Brembate Sopra sono comunali. Una battaglia fino a Roma per salvare le due case di riposo bergamasche, uniche due ad essere rimaste di proprietà pubblica cioè comunale, nella nostra provincia. Un percorso a tappe che punterà prima alla Asl, poi alla Regione e a Roma. Le due amministrazioni, Brembate di Sopra e Cene, chiederanno di allentare la morsa del patto di stabilità che sta rendendo loro molto difficoltoso poter continuare a tenere aperte le due residenze sanitarie per anziani, «Casa serena» (220 posti letto, di cui 35 riservati per i residenti), e Casa della Serenità (Cene) con 50 posti letto), entrambe gestite direttamente dai Comuni, utilizzando personale comunale. La campagna è stata presentata ieri nella sede provinciale della Lega Nord dal segretario provinciale Daniele Belotti, e dai sindaci Diego Locatelli (Brembate di Sopra), e Cesare Maffeis di Cene. «Il fatto che siano entrambe giunte leghiste è solo una coincidenza precisa Belotti . Quello che conta è far notare ancora una volta l’iniquità del patto di stabilità che va a detrimento dei comuni virtuosi». «I costi di gestione, personale compreso, delle due strutture, sono una voce consistente del bilancio comunale. A Brembate Sopra ad esempio, sono 8 milioni e 320 mila in un bilancio di 16 milioni. Sforare il patto è quindi inevitabile. Noi abbiamo chiesto, tramite il parlamentare leghista Giacomo Stucchi, di far approvare un emendamento per separare le spese relative alle case di riposo da quelle finalizzate ai servizi comunali puri. Non conteggiamole, cosi il patto non si sfora. Ma l’emendamento è stato più volte bocciato». «A Cene tra l’altro, abbiamo ottenuto un milione di euro per riqualificare la struttura, portandola in classe A aggiunge il sindaco . Abbiamo evitato in questi anni di esternalizzare i servizi a cooperative o di creare fondazioni come è stato fatto nel 99% dei casi, proprio per mantenere pubbliche, e dunque con rette più abbordabili, le nostre residenze sanitarie che adempiono anche a un ruolo ospedaliero oltre che di puro ricovero per anziani». «Nei prossimi giorni incontreremo la direzione generale dell’Asl e poi la Regione annuncia Belotti . Dopo proporremo la vicenda all’attenzione di Roma». (il Giorno.4,9,13)

La Provincia con la città per ” Bergamo Capitale della Cultura”

pirovano -cartello berghem.jpgDuecentomila euro. «E posso garantire che non è stato facile trovarli», assicura il presidente Ettore Pirovano. A tanto ammonta il contributo che la Provincia ha confermato di voler destinare al comitato per la candidatura di Bergamo a Capitale europea della cultura 2019. L’ok è arrivato nella Giunta provinciale di mercoledì, confermando così uno dei pochissimi contributi che l’ente, nel bilancio risicato di quest’anno, ha potuto destinare sul fronte delle iniziative culturali. E ora l’intenzione è di mettercela tutta per arrivare al traguardo e portare Bergamo alla ribalta d’Europa. I prossimi passi per portare avanti la candidatura nostrana sono già segnati: settimana prossima ci sarà un incontro per confrontarsi sul dossier di presentazione della candidatura, che va consegnato entro il 20 settembre (poi, entro i primi mesi del 2014 sarà resa nota la short-list della 4-5 città ammesse alla fase finale). Non solo: il 10 settembre Pirovano e il sindaco di Bergamo Franco Tentone incontreranno insieme il governatore lombardo Roberto Maroni. «La Regione – dice Pirovano – è molto interessata a confrontarsi con i candidati, a parlare di questa opportunità». Oltre a Bergamo, in Lombardia anche Mantova partecipa alla corsa per il prestigioso traguardo. E poi ci sono le altre realtà italiane con cui è aperta la sfida: da Ravenna a Urbino, da Siena a Matera, passando per Perugia-Assisi. Ce la faremo? Pirovano è ottimista: «Certo che sì. Puntiamo sul lavoro, che abbiamo sempre messo al centro qui nella nostra terra, e sulla cultura, che va valorizzata». E, in materia di ragionamenti sul da farsi, arriva anche un invito generazionale-strategico: «Mettiamo al centro i giovani, mandiamoli avanti per sostenere Bergamo in questa sfida. Nella burocrazia europea ci sono molti più giovani che da noi, è giusto che anche per questo portiamo in campo volti dinamici, freschi. Finora le procedure da seguire sono state molto legate a questioni burocratiche; noi per le firme andiamo bene, ma poi mi piacerebbe vedere in prima linea, per esempio, i ragazzi dell’università». (Eco di Bergamo,30-8-13)

Autobus, sconti agli studenti dal Comune e dalla Provincia

palazzo provincia.jpgBuone notizie per i pendolari degli autobus: dopo l’annuncio che le tariffe dei biglietti Atb non subiranno aumenti, l’Amministrazione comunale ha fatto sapere che per l’anno scolastico 2013/2014 sono in arrivo sconti per gli studenti abbonati residenti in città. E non è finita. Le agevolazioni non riguardano solamente il capoluogo: grazie al sostegno congiunto del Comune e della Provincia, anche chi dai paesi raggiunge il capoluogo per motivi di studio potrà contare su detrazioni dei prezzi della tratta urbana ed extraurbana. «Siamo in controtendenza rispetto alle altre città – commenta l’assessore alla Mobilità Gianfranco Ceci – a Bergamo non solo il costo del trasporto non cresce, addirittura diminuisce». Aggiunge il «collega» di via Tasso Giuliano Capetti: «Ci sembra importante aiutare le famiglie». La giunta comunale ha impegnato 90 mila euro per confermare gli sconti già applicati lo scorso anno (30 euro per la tariffa A – una zona, 40 euro B – due zone, 45 euro per C – tre, quattro e cinque zone e intera rete urbana). La delibera di ieri lo aumenta di 5 euro per ciascuna fascia: «È un intervento che riduce le tariffe – aggiunge Ceci – ci sarà un abbattimento dei costi per le famiglie». Gli alunni pendolari potranno contare anche su altre agevolazioni: «Grazie a una convenzione con l’Università di Bergamo – spiega Gianni Scarfone, direttore di Atb – ci sarà un ulteriore taglio del 10%». Altri sconti vengono assicurati agli abitanti in provincia che sfruttano sia il sistema cittadino che quello extraurbano: Palazzo Frizzoni ha messo a disposizione 75 mila euro per la riduzione di 35 euro dell’abbonamento urbano, via Tasso 135 mila euro per lo sconto del 15% della tratta extraurbana. Il contributo dalla Provincia è arrivato in extremis, a due settimane dall’inizio dell’anno scolastico con una variazione d’urgenza al bilancio di previsione, che dovrà passare in Consiglio comunale. «Ma la comunicazione alle aziende di trasporti che vendono gli abbonamenti è immediata – spiega Giuliano Capetti, assessore provinciale ai Trasporti -. L’urgenza è determinata dal fatto che prima non avevamo i soldi, ora li abbiamo recuperati tramite ribassi ed economie su opere di manutenzione». Per circa 1.500 famiglie significa ottenere una riduzione del 15% sull’abbonamento annuale, che si può quantificare in un risparmio che va dagli 80 ai 150 euro. «Con questa deliberazione – commenta Capetti – riusciamo a dare continuità al servizio di integrazione degli abbonamenti, come avviene ormai da sette anni, senza che vi sia un obbligo da parte della Provincia. Ci sembra, però, importante aiutare le famiglie che devono sostenere due abbonamenti. Il contributo, analogo del Comune per la parte urbana, abbatte i costi per gli studenti che arrivano in città con il servizio di trasporto pubblico extraurbano dalla provincia e qui sono costretti ad acquistare un secondo abbonamento per poter circolare con i mezzi pubblici». (Eco di Bergamo-29,3,13)

La Provincia di Bergamo prima in trasparenza

palazzo provincia.jpgLa Provincia di Bergamo è al primo posto nella classifica nazionale delle Province, pari merito ad altre 15, per la completezza delle informazioni che riguardano trasparenza e anticorruzione.
L’unica altra Provincia in Lombardia che fa compagnia a quella orobica è Varese.
Il risultato è pubblicato dal Ministero per la pubblica amministrazione e semplificazione nel sito “La Bussola della Trasparenza dei siti web” (http://www.magellanopa.it ), lo strumento che rileva se i contenuti pubblicati dai siti della Pubblica amministrazione rispondono ai requisiti di pubblicazione web dei contenuti definiti nelle linee guida del Governo.
Infatti, per la Provincia di Bergamo il risultato c’è: 100% di soddisfazione la percentuale di aderenza ai contenuti stabiliti che la Bussola riporta, a fianco a 42 faccine verdi, sorridenti, per i 42 indicatori stimati, a dimostrazione del buon lavoro svolto dall’Amministrazione provinciale. (da BergamoNews,4-4-13)

grazie Monti !

pirovano serio 2.jpgTagli tagli e ancora tagli in Provincia di Bergamo. Il presidente Ettore Pirovano ha fornito l’entità delle misure di riduzione che saranno applicate per il 2013. E’ previsto una riduzione dei costi di 17 milioni di euro. La Provincia taglierà su tutto: persino sui servizi postali, facendo un maggior uso di corrieri. Tnt, fa sapere la Provincia, verrà usata per spedire raccomandate e pacchi permettendo di risparmiare, si calcola, 43 mila euro.  Viste le entrate della Provincia che si aggirano intorno ai 2.279.000 e visti i mancati trasferimenti da Roma per 7.100.000 la Giunta ha tagliato fondi agli assessorati per un totale di 4.394.000.
Tagli impietosi, ma a detta del presidente Pirovano, necessari. In ogni caso l’edilizia scolastica verrà toccata il meno possibile mentre all’università sono stati tolti 450 mila euro. Vacche magre anche per Expo, ciclovia della Val Cavallina e Fondazione Donizetti.

dalla Regione il via al progetto di riqualificazione di Zingonia

belotti,zingonia,aler-bergamo,Zingonia sarà rilanciata con un progetto generale di riqualificazione urbana e sociale, condiviso dai Comuni di Boltiere, Ciserano, Osio Sotto, Verdellino e Verdello e dalla Provincia di Bergamo. Lo ha confermato l’assessore regionale alla Casa, Domenico Zambetti, al termine del Comitato tecnico che ha approvato l’Accordo di programma di Zingonia, alla presenza anche dei rappresentanti dell’Aler di Bergamo, di Infrastrutture Lombarde e dell’ Assessore al Territorio, Daniele Belotti. Il progetto prevede l’abbattimento delle torri degradate di Ciserano per fare spazio a verde ed edifici a uso terziario, direzionale, commerciale e sanitario. Sono previste azioni di riqualificazione dell’housing sociale, per le quali l’assessorato regionale alla Casa ha investito 5 milioni di euro e 1,7 l’Aler Bergamo. Nell’accordo di programma è compreso un «laboratorio sociale» per arrestare il degrado – anche edilizio – della zona, in particolare nell’area di Verdellino tra corso Asia e piazza Affari, e di un centro di sicurezza locale a Boltiere, la riqualificazione dell’asta stradale di corso Europa con la connessione delle reti di piste ciclabili e la messa in campo di strumenti per la gestione della viabilità e della sicurezza. «Pur in un periodo di grande difficoltà, grazie al gioco di squadra tra comuni, Provincia e Regione, stiamo rispettando la tabella di marcia – ha commentato l’assessore Belotti –. Questo intervento può essere veramente l’occasione per un grande rilancio di Zingonia, un progetto in cui anche i privati hanno l’occasione di fare la loro parte. L’area è in una posizione strategica ed è ricca di grandi eccellenze dell’imprenditoria bergamasca e lombarda».

Servizi urbani ed extraurbani verso l’integrazione a tutto vantaggio dell’efficienza

pirovano in ufficio.jpgSaranno i capoluoghi di Bergamo e Brescia a fare da apripista, in Lombardia, alla sperimentazione delle nuove Agenzie per il trasporto pubblico locale (Tpl) istituite con legge regionale nel marzo scorso, per superare l’attuale divisione tra servizi urbani ed extraurbani, ottimizzare e razionalizzare l’efficienza e migliorare la qualità di reti ed orari. In tutto ne nasceranno 5, corrispondenti ad altrettanti bacini. «Bergamo e Brescia – sottolinea però l’assessore ai Trasporti del Pirellone – sono le province che per prime hanno dato concretezza all’applicazione della nuova norma e a concludere l’iter di approvazione dello statuto. Questo ci consentirà di rispettare la tabella di marcia che prevede l’istituzione delle Agenzie entro il mese di ottobre, in modo da potere fare subito la procedura di gara integrata tra i servizi di trasporto pubblico comunali e quelli provinciali».  Per quanto riguarda Bergamo, alla costituzione dell’Agenzia concorreranno la Provincia, per il 48 per cento delle quote, il Comune, per il 42 per cento e la Regione, per il 10. La stessa congloberà la rete provinciale, che è suddivisa in tre “sotto reti” e quella urbana di Bergamo. «Siamo stati i primi – dice con soddisfazione il Presidente di via Tasso, Ettore Pirovano – perché siamo consapevoli che la gestione unica consentirà risparmi corposi sia alle amministrazioni locali che ai cittadini.
Speriamo che ciò basti a compensare i tagli del Governo e ad evitare l’aumento del prezzo dei biglietti». D’accordo anche l’assessore ai Trasporti, Giuliano Capetti: «La costituzione dell’Agenzia per il trasporto pubblico locale – dice – prelude alla nascita di un unico bacino provinciale nel quale la gestione sarà anch’essa unica. È una scelta che considero lungimirante, anche dal punto di vista dell’accorpamento di alcune realtà provinciali, considerato pure il riordino che si profila all’orizzonte per i nostri enti a livello nazionale». (Il Giorno, 8-8-12)

Stop ai rifiuti speciali. In Regione mozioni Lega anti inceneritore di Dalmine.

rea.jpgLa Lega Nord in Regione Lombardia è decisa a far sul serio per stoppare le attività dell’impianto si smaltimento rifiuti. Il gruppo del Carroccio ha presentato due mozioni (primo firmatario il bergamasco Roberto Pedretti) che, se venissero approvate, metterebbero i bastoni tra le ruote all’attività del’inceneritore. E’ l’ultimo colpo di una battaglia che dura da mesi, con l’apertura della Provincia a bruciare la spazzatura in altri impianti e i rapporti ormai logori con il Comune di Dalmine con il quale è in corso una causa milionaria.
I consiglieri leghisti chiedono la modifica della legge che consente di qualificare “speciali” tutti i rifiuti solidi urbani trattati con un semplice processo meccanico. Grazie a questo stratagemma la Rea nei mesi scorsi ha stipulato contratti per bruciare fino allo scorso giugno 10 mila tonnellate di rifiuti provenienti dalla Campania. Fumo negli occhi per la Lega Nord che ha fin da subito dichiarato di far di tutto pur di impedire l’avanzata della spazzatura dal sud. Le lettere dell’assessore regionale Daniele Belotti e le interpellanze alla Camera non sono servite a modificare la legge. Con la presa di posizione dell’intero Consiglio lombardo il pressing si farebbe più forte. Ma non è finita qui. Il Carroccio chiede anche lo stop di tutte le autorizzazioni di realizzazione e ampliamento di inceneritori in Lombardia in attesa del via libera definitivo al piano di gestione dei rifiuti. In questo caso si chiuderebbe definitivamente la partita sulla terza linea dell’impianto dalminese, negata sia dal Comune e dalla Provincia, ma ancora sul tavolo del Pirellone.

La Provincia «sfratta» la Prefettura

pirovano,prefettura-bergamo,«Non è uno sfratto, è una rescissione anticipata del contratto, nel pieno rispetto del decreto sulla spending review». Mette i puntini sulle «i», il presidente Ettore Pirovano, ma la sostanza non cambia: la Provincia inviterà, con ufficiale letterina, la Prefettura a trovare una sede diversa dai 2.600 metri quadri attualmente occupati in via Tasso. Il motivo si scova tra le righe (ma nemmeno troppo) del decreto governativo di cui ieri mattina, sull’imbufalito andante, hanno parlato in un incontro a Verona i presidenti delle Province lombarde, piemontesi e venete (destinate in comitiva a sobbarcarsi per quest’anno un taglio di 158 dei 500 milioni previsti a livello nazionale: un terzo del totale). Tra i temi c’era proprio quello delle amministrazioni dello Stato «ospitate» sul territorio. Affitto di 500 mila euro L’articolo 3 del provvedimento, infatti, stabilisce che gli enti locali «concedono alle amministrazioni dello Stato, per le finalità istituzionali di queste ultime, l’uso gratuito di immobili di loro proprietà». Ovvero, addio canone, che attualmente, nel caso della Prefettura di Bergamo, è di circa 500 mila euro l’anno. Così i conti, per Via Tasso, non tornerebbero più: «La Provincia ha affitti attivi e passivi. A fronte dell’entrata che riceviamo dalla Prefettura, c’è la spesa per le sedi che noi abbiamo in locazione: le principali sono quella dell’assessorato al Lavoro, in viale Papa Giovanni, e all’Ambiente, in via Camozzi – dice Pirovano –. Il costo è di poco meno di mezzo milione l’anno». Insomma, oggi le due voci si pareggiano. «Ma se dal prossimo anno la Prefettura non deve più pagare nulla, il discorso cambia, e viene logico pensare di spostare gli assessorati negli spazi che oggi questa occupa, per andare in pari. Altrimenti creerei un danno economico all’ente». E visto che il decreto dice pure che gli enti possono «recedere dal contratto, entro il 31 dicembre 2012, anche in deroga ai termini di avviso prestabiliti», la strada seguita sarà questa. «Scriveremo immediatamente, credo che quattro mesi di preavviso siano sufficienti – aggiunge Pirovano –. Penso che anche il prefetto sia consapevole che sta succedendo questo». (da Eco di Bergamo,24-7-12)

Amministrative 2012

amministrative-2012,maroni,gandino,In una situazione, a dir poco, confusa e non solo per le normative elettorali, domenica 6 e lunedì 7 Maggio, oltre 1000 paesi andranno al voto.  L’Onorevole Roberto Maroni, con un incontro pubblico, chiuderà la campagna elettorale a Gandino,  giovedì 3 Maggio. Ed ecco l’elenco dei candidati per la Lega Nord nel Bergamasco :

Albano Sant’Alessandro         Loredana Guarena
Brembate di Sopra                Diego Locatelli
Capriate San Gervasio           Mauro Dorici
Cisano Bergamasco                Andrea Previtali
Curno                                          Claudio Corti
Gandino                                      Pierina Bonomi
Mozzo                                         Alessandro Chiodelli
Nembro                                      Luca Morotti

Le Provincie trasformate presto in “bocciofile”

Pirovano incazzato.jpgIl copyright è del presidente della Provincia, Ettore Pirovano, autore di una letterina inviata nei giorni scorsi al governatore della Lombardia Roberto Formigoni. Obiettivo, offrire la disponibilità al Pirellone per «un affiancamento di due anni, periodo in cui lavorare insieme al trasferimento delle competenze della Provincia in modo indolore ed efficace». La galassia di questi soggetti, come è noto, è assai complessa (alla lettera è allegata esaustiva mappa delle partecipate a base di riquadri e freccette: l’effetto rompicapo è assicurato). E in generale il rischio, «se il passaggio di queste competenze alla Regione dovesse avvenire in modo improvviso, è il caos. Meglio, dunque, prepararsi per tempo, per evitare disagi ai cittadini».   Nella lettera alla Regione, Pirovano sottolinea che dovrà essere «indubbiamente» il Pirellone (e non i Comuni, come pure la legge consentirebbe) ad acquisire le funzioni ora esercitate dalla Provincia, per assicurarne «l’esercizio unitario».   Funzioni (alcune delegate dal Pirellone stesso) che spaziano in tutti i settori: anche attraverso le partecipate, Via Tasso opera in ambiti che vanno dalla formazione professionale ai trasporti, dalla viabilità al turismo, dai servizi e al ciclo idrico integrato, al settore ambiente, per esempio con i rifiuti e le cave.  Per questo, dice Pirovano, «bisogna muoversi per tempo». Per garantire al Pirellone «la piena conoscenza delle realtà locali gestite attraverso organismi strumentali della Provincia», il presidente esprime dunque la disponibilità a «consentire sin da subito il subentro della Regione Lombardia in qualità di socio nelle predette società e aziende pubbliche», per garantire «il necessario periodo di affiancamento».
La sottolineatura, nemmeno troppo tra le righe, è anche alla difficoltà che il passaggio comporterà. E infatti Pirovano ribadisce il disagio «profondo per la cancellazione di fatto delle Province, oltretutto con le modalità di un decreto convertito in legge, anziché attraverso una legge costituzionale». Ma allo stesso tempo, dice, «dobbiamo pensare ai cittadini, a evitare il marasma: quando sono arrivato qui, non ho trovato nulla in termini di passaggio di consegne, nemmeno uno che mi dicesse dove era il bagno. Non voglio lasciare la stessa situazione quando dovrò andar via». (da L’Eco di Bergamo,13-4-12)

L’osservatore padano : succede in Provincia

tri-colore.jpgIl Pdl e il Pd uniti si schierano lungo la stessa sponda per chiedere al governo, tramite il presidente della Provincia, una revisione del patto di stabilità, la cancellazione dell’obbligo di trasferire i «liquidi» nella tesoreria unica nazionale e che i Comuni e le Province possano usare i residui passivi.  Indice puntato, ovviamente, sull’Imu che non consente ai sindaci di usare i soldi per i servizi, ma trasforma i primi cittadini in «esattori» per conto dello Stato. Il documento, approvato all’unanimità dall’aula di via Tasso, è stato presentato ai colleghi da Matteo Oriani (Pdl) e Matteo Rossi (Pd). Se i punti sono stati condivisi dagli esponenti di ogni bandiera – non c’è stato nessun voto contrario – è anche vero che da sotto il «Sole delle Alpi» è partita qualche stoccata. Romualdo Natali ha parlato di «ipocrisia» rivolto ai partiti che in via Tasso presentano mozioni mentre a Roma sostengono il governo. Il presidente della Provincia Ettore Pirovano ha parlato dell’«ignoranza dei due rami del Parlamento e del ministero sulla gestione concreta e i problemi dei Comuni». Pirovano ha puntato l’indice sul fatto che «si sta cercando di incitare la popolazione a vedere dei centri di spreco fasulli per evitare di toccare i veri problemi della gestione della macchina pubblica. E lo sappiamo tutti dove sono: nell’ignoranza, il menefreghismo e il modo di pensare che siccome una cosa è pubblica non è di nessuno infischiandosene del suo costo».

la Provincia al lavoro sulle strade di accesso alla città

provincia,accesso-bergamo,Sul miglioramento dell’accessibilità a Bergamo dalla ex strada statale della Valle Brembana, dove si trova lo snodo Valtesse-Pontesecco, l’assessore provinciale alla Viabilità Capetti ha assicurato: «Gli uffici tecnici stanno elaborando una proposta che sarà inviata ai Comuni interessati». Poi, ci sarà una riunione con gli amministratori locali per condividere il documento e predisporre un protocollo di intesa. Infine, si lavora alla variante con Ponteranica che potrebbe essere sdoppiata «per ridurne i costi» e avere maggiori possibilità di ottenere un finanziamento.
L’assessore ha poi ricordato : per la Stezzano-Zanica : «l’impresa che si è aggiudicata i lavori sta predisponendo il progetto esecutivo dell’opera. Il tutto dovrebbe concludersi entro l’estate». Per la Treviolo-Paladina «l’Anas ha validato il progetto, ed è pronta presso gli uffici del settore la delibera che sarà iscritta tra gli ordini del giorno della Giunta per l’approvazione del progetto definitivo». Entro un mese e mezzo al massimo dovrebbe esserci il bando. Per la Paladina-Villa d’Almè, a febbraio è arrivato da Anas l’ok «definitivo e formale». Si ipotizza che in sei mesi sarà pronta la progettazione. Infine, sulla possibilità di utilizzare i ribassi d’asta per l’ultimo lotto, «l’interpretazione – ha aggiunto Capetti – è che tutti i ribassi d’asta debbano essere mantenuti dentro la progettazione complessiva», ma per avere una conferma ufficiale si dovrà chiarire definitivamente il punto con l’Anas.

Bella scoperta : Nel Sole delle Alpi non c’è reato

cividate,sole-alpi,Quel «Sole delle Alpi» disegnato con pietre colorate nella piazza di Cividate al Piano non costituisce abuso d’ufficio. A sostenerlo è, per la seconda volta, il pubblico ministero Franco Bettini, che ha inoltrato al tribunale di Bergamo la richiesta di archiviazione delle indagini sulla condotta del sindaco leghista Luciano Vescovi e dell’amministrazione comunale del Carroccio. 
Sembra volgere al termine, quindi, una querelle iniziata nel 2009. L’amministrazione comunale di allora, con il sindaco Vescovi al primo mandato, aveva ristrutturato piazza Papa Giovanni XXIII, il cuore di Cividate al Piano. Tra i vari lavori di rifinitura era anche spuntato il «Sole delle Alpi», disegnato con pietre incastonate nella pavimentazione. Protesta immediata da parte del comitato costituito ad hoc, «Amici della piazza» ed esposto alla procura della Repubblica.  «È un logo di partito», secondo il comitato. «No, è un simbolo delle nostre tradizioni», secondo il sindaco. Il dibattito nel paese bergamasco ha ripercorso, a tratti, quello di Adro e della scuola padana. Dopo aver analizzato l’esposto del comitato il pubblico ministero Franco Bettini, già a ottobre 2010, aveva optato per la richiesta di archiviazione. Ma a giugno dell’anno scorso il gip Vittorio Masia l’aveva respinta, chiedendo alla procura di approfondire e di verificare se l’Amministrazione comunale non avesse speso soldi pubblici per far realizzare in piazza il «Sole delle Alpi»: una spesa pubblica a scopi politici, che poteva configurare secondo il gip un abuso d’ufficio da parte del primo cittadino. Secondo la procura, però, non c’è stato alcun reato. Il «Sole delle Alpi» non è stato pagato con una spesa ad hoc dell’amministrazione, ma è semplicemente un disegno di pietre rientrato nei costi complessivi di ristrutturazione della piazza. (Corriere -Bergamo 21-3-12)