Sicurezza, venerdì incontro pubblico a Castione

Castelli pensieroso.jpgVenerdì 30 novembre, alle 21, a Bratto, è in programma un incontro pubblico sul tema della sicurezza. Organizzato dalla sezione Lega Nord di Castione della Presolana, l’incontro, avrà come obiettivo quello di discutere con la popolazione affrontando un tema oggi particolarmente importante, quello della sicurezza nei paesi, chiamando a confrontarsi sindaci, assessori e rappresentanti delle forze dell’ordine.
Nel corso dell’incontro, con inizio alle 21 presso il Palazzetto Congressi di via Donizetti, interveranno il senatore Roberto Castelli, ex Ministro di Grazia e Giustizia, Cristian Invernizzi, assessore alla Sicurezza del Comune di Bergamo e segretario provinciale della Lega Nord, Mauro Pezzoli, sindaco del Comune di Castione della Presolana, Roberto Anelli, sindaco di Alzano Lombardo, Lorenzo Mapelli, comandante del Corpo di polizia locale “Unione dei Comuni”, Giuseppe Maida, comandante della Compagnia e della stazione dei Carabinieri di Clusone. Introdurrà l’incontro l’onorevole Nunziante Consiglio.

Castelli: la cura Monti è inutile senza la reale difesa del made in Italy

“Nemmeno al Senato riusciamo a difendere il prodotto italiano. Al negozio di Palazzo Madama si vendono tazze made in China”.

castelli.jpgÈ la denuncia del senatore della Lega Nord Roberto Castelli, che è intervenuto in aula, in sede di dichiarazione di voto sulla fiducia al decreto sviluppo, con in mano una tazza con il logo del Senato e la confezione con la scritta “made in China”.
“I cinesi prosperano e le nostre aziende chiudono. Finchè non capiremo questo, ogni parola spesa sullo sviluppo sarà un’illusione. Dopo otto mesi questo è il bilancio disastroso della cura Monti: il debito, rispetto ad un anno fa, è cresciuto in termini assoluti di 80 miliardi di euro (un anno fa era al 120% del pil, oggi al 123); il livello di tassazione ha raggiunto il record mondiale del 55% (l’anno scorso era due punti in meno); la produzione industriale è in caduta libera, la disoccupazione ha raggiunto livelli mai visti negli ultimi 25 anni. La nostra industria manifatturiera versa in una crisi gravissima. Il nostro Paese è finito in una tenaglia che lo sta stritolando, le cui ganasce sono da un lato la crisi dell’euro e dall’altro la globalizzazione. Ci sono due numeri maledetti: 2 e 25. Il primo è il costo del lavoro di un’ora in Cina, 25 il costo del lavoro in euro di un’ora in Italia. Come fanno le nostre aziende a reggere questo confronto? Occorre che l’Europa imiti la politica degli Usa: Obama ha stampato trilioni di dollari per sostenere l’economia e ha messo barriere all’ingresso per i prodotti cinesi. Il risultato è che l’economia americana cresce e le aziende tornano a produrre in patria”

Stato-Mafia, Lega: indiscrezioni inquietanti, Severino venga in aula

Castelli pensieroso.jpg“Dalla stampa di questi giorni, sta emergendo in tutta la sua gravità non solo che ci fu una trattativa tra Stato e mafia sul 41 bis, ma che gli stessi attori di ieri oggi sono attori di una azione estremamente inquietante, ovvero il tentativo da parte di ambienti del Quirinale di intervenire sulle indagini in corso, per fini che non sono ancora chiari”. Lo dichiara il senatore della Lega Nord Roberto Castelli che aggiunge: “Le intercettazioni e i documenti finora emersi alimentano sospetti fortissimi. Per questo motivo la Lega Nord chiederà al Presidente del Senato Schifani che inviti in aula il Ministro della Giustizia Severino per riferire sull’argomento.Vogliamo sapere come hanno agito e come continuano ad agire le cariche istituzionali più alte dello Stato in riferimento a uno dei misteri su cui troppo si è taciuto e sul quale oggi è inderogabile fare luce”

Monti e i “poteri forti”

castelli perplessoo.jpgGoverno, Monti: poteri forti a novembre non esistevano, oggi si lamenta perchè l’hanno abbandonato.

“A mio parere sono cambiate tre cose. Uno: i grandi ministri tecnici che evidentemente pensavano che governare questo scassato Paese centralista assistenzialista e parassitario fosse un gioco da ragazzi e che sarebbero bastate le loro persone per cambiare tutto, hanno sbattuto contro il muro dell’amara realtà. De: i “poteri forti” che prima non esistevano e che oggi evidentemente esistono, dopo mesi di piaggeria, salivazione ed entusiastico appoggio, si sono resi conto che di fronte alla dura realtà delle cifre e alle operazioni di mero maquillage (tipo la spending review) non riescono più nemmeno loro, per quel minimo di dignità che è rimasta, a dire che questo governo salva la patria. Tre: il virus della politica che alligna negli anfratti del Palazzo li ha ormai contagiati e quindi anche Monti ormai è preda delle peggiori consuetudini della politica politicante: voltafaccia e smentite di se stesso”. Mio papà, lecchese doc, diceva: “a cuntà so di ball ghe vÖl una gran memoria”

Due giorni di congresso per la Lega al Palacreberg

bandiere lega.jpgSi aprirà venerdì alle 19 al Palacreberg di Bergamo l’ottavo congresso nazionale della Lega Lombarda che si chiuderà il giorno successivo con l’intervento del Presidente Federale Umberto Bossi.
La giornata di venerdì vede gli interventi del segretario nazionale Giancarlo Giorgetti e del presidente nazionale Roberto Castelli. Sul palco parleranno poi il commissario nazionale del Movimento Giovani Padani Eugenio Zoffili, il vicepresidente della Regione Lombardia Andrea Gibelli e il presidente del gruppo regionale della Lega Nord Stefano Galli.
Sabato 2 giugno i lavori si apriranno alle 9,30 con gli interventi dei triumviri Roberto Maroni, Roberto Calderoli e Manuela Dal Lago. A seguire parlerà il presidente federale Umberto Bossi e, a conclusione, l’intervento del segretario nazionale che risulterà eletto al termine di questa due giorni di congresso.

Castelli: “Padani sveglia”

robertocastelli.jpgSiluro dell’ex ministro leghista Roberto Castelli, da Cisano Bergamasco, nei confronti del governo Monti. “Mentre il premier Monti ci dice quanto è bello e quanto è bravo e annuncia ai creduloni che sta salvando l’Italia, il debito pubblico italiano aumenta di un milione di euro ogni 6 minuti, giorno e notte, 24 ore su 24”. L’ex ministro punta inoltre a mettere in luce una situazione politica sempre più in disordine: “Vedo che nascono ovunque nuove sigle partitiche tipo Forza Lecco o Forza Verona. Da leghista ortodosso ne lancio un’altra: “Padani Sveglia“. ” Castelli conferma quindi tutto il malumore leghista nei confronti dell’esecutivo “dei professori”, al quale il Carroccio non ha mai voluto dare alcun appoggio, fin dalla nascita. (da Bergamosera,29-3-12)

Marò: Castelli, dove è finita la tanto declamata credibilità internazionale del governo?

Castelli pensieroso.jpg“La vicenda dei due marò italiani prigionieri in India ha dell’incredibile. Sono stati compiuti una serie di errori tragici, a cominciare dal fatto che i due militari, in barba d ogni norma di diritto internazionale, sono stati abbandonati vilmente nelle mani degli indiani – dichiara il senatore della Lega Nord Roberto Castelli-. Nessuno ci ha ancora spiegato chi è stato ad impartire l’ordine di far entrare la nave in acque territoriali indiane e di farli sbarcare. Ma la decisione dei giudici indiani di tradurre in carcere i due uomini oggi ci obbliga ad agire con estrema decisione.

Media, opinion leaders e opinion makers, uomini di Stato e di governo, associazioni imprenditoriali ci hanno ripetuto per mesi come un mantra che “finalmente il governo ha ritrovato la sua credibilità internazionale”, che “finalmente l’Italia conta”, che dopo tanto tempo “viene ascoltata in Europa”.
Peccato che alla prima prova dei fatti il governo tecnico si riveli un enorme fallimento internazionale, a dimostrazione di come sia difficile passare dalle parole alla realtà. Ora, anziché promettere cibo italiano ai due illustri detenuti, Monti e i tecnici chiamino i loro amici di Bruxelles e difendano a gran voce la battaglia del nostro Paese e la dignità dei due militari”.

Castelli abbandona la trasmissione di Santoro

castelli.jpgTrasmissione “Servizio pubblico” (?!?!?), puntata dedicata a “La rivolta dei forconi”,  ospiti di Michele Santoro, oltre a Castelli, Enrico Letta del Partito Democratico, e Maurizio Zamparini del Movimento per la gente. In collegamento dalla Sardegna, Sandro Ruotolo dal comune occupato di Siliqua, in provincia di Cagliari. Già all’inizio il senatore del Carroccio ed ex ministro della Giustizia, Roberto Castelli si era lamentato del “solito pubblico schierato”. Poi aveva avuto un vivace botta e risposta con alcuni lavoratori siciliani, uniti nella protesta insieme a quelli sardi. “La Sicilia è quella che spreca di più – aveva detto Castelli -. Voi avete 23 mila dipendenti pubblici, mentre in Lombardia ce ne sono solo tremila”. Infine, dopo l’ennesima scorretta contestazione rivoltegli da un operaio sardo, l’esponente leghista ha abbandonato lo studio televisivo di Michele Santoro. Arrivederci e grazie.

Castelli, sulla guerra in Libia falsità propagandistica dalla Nato

castelli perplessoo.jpg”La falsità propagandistica della Nato è veramente senza vergogna. Già quando Gheddafi era ancora in sella era evidente a tutti che l’intervento della Nato era un’azione belligerante a favore di una fazione contro l’altra e che la scusa propagandistica della difesa della popolazione civile era solo una foglia di fico per coprire bombardamenti che hanno causato la morte di decine di civili, donne e bambini”. Lo dichiara il viceministro alle Infrastrutture e senatore della Lega Nord, Roberto Castelli.

”Ma adesso, mentre la maggior parte del territorio libico e’ in mano ad insorti che si stanno macchiando di delitti contro l’umanità, come da piu’ fonti denunciato, dire che bisogna continuare a bombardare per questioni umanitarie – conclude Castelli – supera persino il Grande Fratello di Orwell”.

Castelli frena gli annunci sulla Pedemontana

Castelli1-300x225.jpg«Gli squilli di tromba del presidente Roberto Formigoni e dell’assessore Raffaele Cattaneo sulla firma dell’atto aggiuntivo della Pedemontana hanno portato sfortuna e a tutt’oggi l’atto non è ancora stato firmato».
Lo dichiara il vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Roberto Castelli che aggiunge: «L’atto non è ancora pervenuto sul tavolo del ministro Tremonti, a causa di alcune indispensabili passaggi burocratici necessari alla firma stessa. Sarà mia cura seguirli passo passo affinché in tempi brevi questa firma possa essere apposta».

Castelli contro spot della Rai: “Denigra il dialetto lombardo”

castelli perplessoo.jpgIl sottosegretario della Lega: “Se questo deve essere il modo per festeggiare l’unita’ d’Italia, da oggi mi metto il lutto al braccio’.

Il vice ministro della Lega Nord senatore Roberto Castelli all’attacco dello spot della Rai: “Ho appena assistito a un vergognoso spot della Rai stupidamente offensivo nei confronti dei lombardi, in cui si denigra il nostro dialetto. Nello spot, evidentemente di autore romanesco, un prete sposa due personaggi parlando in dialetto lombardo, i quali non capiscono cosa dica il prete. Intanto io l’ho capito perfettamente e mi sento offeso perchè il mio dialetto viene denigrato. In secondo luogo rilevo che non e’ stato scelto ne’ il dialetto romano ne’ quello napoletano, le due lingue ufficiali della Rai. Se questo deve essere il modo per festeggiare l’unita’ d’Italia, da oggi mi metto il lutto al braccio”.

Calderoli, Castelli, Formula 1

Ferrari sconfitta: Calderoli e Castelli all’attacco di Montezemolo.
Quella attuata dai box della Ferrari è stata una “strategia demenziale”. Il ministro per la Semplificazione Normativa, il bergamasco Roberto Calderoli, analizza così le ragioni della sconfitta del Cavallino. E, mentre applaude l”ottimo Fernando Alonso», sfoga la sua delusione di tifoso sul presidente Luca Cordero di Montezemolo: “Ci ha fatto vergognare di essere tifosi della Rossa – dice – entro sera ci aspettiamo le sue dimissioni”. «La Ferrari – sostiene l’esponente del Carroccio – è riuscita a perdere un Mondiale di fatto già vinto grazie alla demenziale strategia operata dai box. E visto che a perdere questo titolo sono stati gli strateghi ai box, e non certo l’ammirevole Alonso, chi è responsabile di questa disfatta deve andarsene e quindi entro sera ci si aspettiamo le dimissioni di Luca Cordero di Montezemolo, il quale, al posto di fare il grillo parlante della politica senza beccarne mai una, dovrebbe invece cercare di imparare dagli altri come si fa a gestire una vittoria nel Mondiale. Nel frattempo, se ne vada subito da Maranello, evitando di fare ulteriori danni alla Rossa che tutti noi abbiamo nel cuore».
castelli perplessoo.jpg“Se dovessi usare nei confronti della Ferrari e del dottor Montezemolo lo stesso metro di giudizio che egli usa nei confronti del nostro governo, dovrei dire che Alonso ha perso il mondiale a causa della gestione dilettantesca della corsa con il dottor Montezemolo ai box. Dico invece che mi dispiace molto e faccio i più sinceri auguri alla Ferrari di poter vincere l’anno prossimo”. Dichiara invece il vice ministro della Lega Nord, senatore Roberto Castelli.

E COMUNQUE : GIO’ I MAN DAL GRAN PREMI….

BOSSI a SOTTO IL MONTE

LEGA NORD – LEGA LOMBARDA

per l’indipendenza della Padania

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 FESTA LEGA NORD a SOTTO IL MONTE

presso Palatenda di Piazza S. Maria (struttura riscaldata)
dal 21 al 24 Ottobre.

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VENERDI’ 22
sarà presente

il Vice Ministro Roberto CASTELLI

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SABATO 23 OTTOBRE,

il Segretario Federale della LEGA NORD

On. UMBERTO BOSSI

sarà presente presso la Festa della LEGA NORD di SOTTO IL MONTE

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PADANIA LIBERA!!!

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Segreteria provinciale di Bergamo – Segreteria –
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Via Berlese, 1 – 24124 – BERGAMO (Padania) – tel. (035) 363.111 fax (035) 363.183

e-mail: info@leganordbergamo.org  – Internet: www.leganordbergamo.org

Vertice sul collegamento con l’aeroporto

Linea 2 del tram e treno per Orio, Provincia al lavoro

lanzani-pirovano b.jpg«Diciamo che qualcosa si muove…». Ettore Pirovano, presidente della Provincia, si dice soddisfatto del faccia a faccia con il viceministro alle Infrastrutture (e collega di partito) Roberto Castelli. Sul tavolo i finanziamenti per le linee del tram, passate e future.

«Ci sono ancora delle questioni pregresse da chiudere, relative al finanziamento per la linea della Valle Seriana», spiega Pirovano: «Lo Stato non ha ancora erogato 19 milioni di euro di finanziamento previsti». Una situazione che ha costretto Teb ad attivare degli affidamenti col sistema bancario per fare fronte ai pagamenti previsti. Ieri all’incontro con Castelli c’era anche Nunziante Consiglio, nelle duplice vesti di presidente della società del tram delle Valli e deputato leghista, insieme al collega d’aula Giacomo Stucchi, all’assessore provinciale alle Grandi infrastrutture, Silvia Lanzani e all’amministratore delegato Teb Gianni Scarfone. «Ad ogni modo pare che la questione sia prossima a sbloccarsi», prosegue Pirovano, che non esclude «che il contributo dello Stato al Piano d’investimenti per la linea della Valle Seriana passi dall’attuale 57 alla soglia massima del 60 per cento prevista dalla legge 211/92, il che comporterebbe altri 5,5 milioni per Teb».

Ma alle porte c’è la questione della linea T2, ovvero quella direzione Valle Brembana. Il costo della prima tratta funzionale (fino a Petosino, nel limite dei 100 milioni previsti dalle procedure) è di 92 milioni, compreso il materiale rotabile: «Ma sono una cinquantina i progetti depositati al ministero a livello nazionale». Il che non vuol dire che tutti passino le forche caudine della verifica dei requisiti: «Da qualche anticipazione si capisce già che diversi verranno scartati in quanto lacunosi: ad ogni modo i tecnici della Teb e quelli del ministero si confronteranno nei prossimi giorni per verificare che la nostra domanda abbia tutti i requisiti del caso» spiega Pirovano. Con l’auspicio (magari cinico ma realistico…) che il numero di chi si perderà per strada sia nettamente maggiore di chi verrà ammesso alla graduatoria finale. Utile sia per attingere ai (decisamente pochi) fondi attualmente disponibili che agli eventuali rifinanziamenti del capitolo di spesa.

Poi c’è un’altra questione delicata, quella del collegamento ferroviario con l’aeroporto di Orio al Serio: la scorsa settimana il gruppo provinciale del Pdl ha presentato un ordine del giorno per chiedere un ruolo attivo (da cabina di regia, testualmente) di Via Tasso in questa operazione dai costi e dalle modalità tecniche ancora indefinite. Questo alla luce di due fatti: l’inserimento dell’opera nel Dpef (documento di programmazione economico-finanziaria) 2010 del Pirellone e l’Expo 2015 alle porte. Nel frattempo a Palafrizzoni circola l’ipotesi di una soluzione alternativa: una monorotaia che costerebbe la metà di quanto ipotizzato. Nota bene, il range delle previsioni di spesa oscilla tra i 90 e i 160 milioni, quindi anche il concetto della metà è quanto mai indefinito. «Il 27 febbraio ci sarà il secondo incontro tecnico sul tema – annuncia Pirovano – dopo quello dello scorso autunno: Provincia, Comune, imprenditori, Sacbo (società che gestisce Orio – ndr), istituti di credito e mondo economico finanziario». L’obiettivo è arrivare «alla costituzione di una società sul modello di Brebemi, per poter arrivare all’elaborazione di un project financing». Soluzione tanto di moda concettualmente, ma dai risultati finora in chiaroscuro.