In Bergamasca 15 milioni per curare i clandestini

Vaccinazioni, interventi d’urgenza, traumi, ferite, semplici cure. Anche le persone senza permesso di soggiorno, irregolari e per lo più clandestini, necessitano di assistenza sanitaria. La possono trovare in ogni ospedale della Bergamasca perché la salute è un diritto di tutti, che siano cittadini italiani, immigrati regolari oppure clandestini.
La Lega Nord è l’unico partito da sempre attento all’immigrazione irregolare ed ai problemi che da essa derivano, non ultimo quello economico. Lo Stato è costretto a sostenere spese notevoli anche per curare i clandestini; risorse che ricava anche dai ticket pagati dagli italiani.
Matteo Sasalvini tribuno.jpglvini in un recente incontro con sindaci e dirigenti della Lega in Bergamasca ha ricordato anche questa situazione citando un dato: “Per curare con farmaci ed esami gli immigrati senza permesso di soggiorno, negli ospedali bergamaschi vengono spesi 15 milioni, in quelli milanesi 60 milioni e, se non si pone un freno, queste cifre son destinate ad aumentare. Gli italiani non vengono informati di questi aspetti della clandestinità, ma noi ora diciamo basta”.  IN PERIODO DI CRISI, DARE PRIORITÀ AI NOSTRI NON È RAZZISMO, MA BUONSENSO.

Maroni: “Lo Ius soli non passerà mai. Intanto sono ripresi gli sbarchi”.

maroni-300x225.jpg“Lo ius soli non passera’ mai. Anche perche’ in Parlamento non c’e’ una maggioranza su questa proposta: il governo potrebbe saltare”. Roberto Maroni, leader della Lega Nord, interviene sulla proposta del ministro Kyenge. “L’immigrazione e’ un tema che chi ha responsabilita’ di governo dovrebbe maneggiare con cura, perche’ quando si fanno certe affermazioni e’ inevitabile che ci siano conseguenze. Io non faccio alcun collegamento tra le proposte della ministra Kyenge e l’incredibile episodio di Milano: quell’immigrato e’ un pazzo’, chiarisce il leader della Lega riferendosi ad Adam Kabobo, il ghanese irregolare che ha aggredito sei persone al quartiere Niguarda. Ma ‘quando si mandano messaggi cosi’ forti e’ inevitabile che qualcosa succeda’.
Dopo le parole del ministro dell’Integrazione sull’abolizione del reato di clandestinita’ e sullo ius soli, ‘le organizzazioni che prosperano sul traffico degli immigrati hanno capito che potevano riprendere le loro attivita’ criminali. Sara’ un caso – fa notare l’ex ministro dell’Interno- ma sono ripresi gli sbarchi a Lampedusa. Arrivano dalla Tunisia con i gommoni: se vengono da li’ sono clandestini, non profughi come potrebbero essere i libici”.

Clandestini a casa col decreto Maroni

clandestini-150x150.jpg«Con grande soddisfazione l’Aula ha approvato il decreto Maroni, in cui è inserita la norma che estende a diciotto mesi il periodo massimo di trattenimento nei Cie. Un provvedimento che permetterà di identificare i clandestini e rispedirli a casa, visto che nessuno di noi vuole mantenerli a spese dello Stato con vitto e alloggio». Lo ha detto Matteo Bragantini dopo la conversione in legge del decreto sui rimpatri e la libera circolazione dei cittadini comunitari. Nel nostro Paese, ha spiegato l’esponente del Carroccio, «devono venire solo le persone che possono inserirsi, che conoscono la lingua e a cui possiamo trovare un lavoro. Dal momento che questo ultimamente scarseggia anche per i nostri cittadini, il messaggio che dobbiamo trasmettere è di non venire in Italia, perché si troverà solo la fame, con un costo per tutti i cittadini italiani». Il nostro decreto, ha sottolineato Bragantini, «prevede per la prima volta anche l’espulsione dei cittadini comunitari per motivi di ordine pubblico e sicurezza se permangono sul territorio nazionale in violazione delle prescrizioni della direttiva sulla libera circolazione, e grazie a un emendamento della Lega si è alzato anche il reddito minimo che un comunitario deve avere perché dovrà anche dimostrare le risorse per pagare un alloggio».
Per Marco Maggioni, durante la discussione in Aula, «grazie alla dichiarazione di voto del collega Sandro Gozi, abbiamo capito che la sinistra non vuole le espulsioni dei clandestini». I cittadini, ha ribadito, «devono sapere che il Partito democratico vuole aprire le frontiere e riempire il Paese di immigrati irregolari».
Federico De Cesare per Legablog

Crimine abolito : COSA CE NE FACCIAMO DI QUESTA EUROPA ?

ED ECCO ANCORA UN PERCHE’ DELLO SCETTISMO DELLA LEGA SU QUESTO TIPO DI UNIONE EUROPEA CHE CI CONTROLLA LA LUNGHEZZA DEI CETRIOLI, CHE CI VOLEVA TOGLIERE I CROCIFISSI ED ORA VUOLE RIEMPIRCI DI CLANDESTINI…. 

scarcerazione.jpgAnche a Bergamo gli effetti della sentenza della Corte di giustizia europea del 28 aprile, che ha bocciato la pena detentiva per i clandestini che non si allontanano dall’Italia dopo l’ordine del questore. Sono già almeno tre gli immigrati che sono stati scarcerati e fra questi Mohamed, il  tunisino condannato per quattro volte nel giro di due mesi per violazione dell’articolo 14 della Bossi-Fini e la conseguenza della decisione europea sarà l’uscita dalle carceri di tutta Italia di decine di immigrati clandestini.
Gli immigrati vengono affidati alle questure, che valutano caso per caso. La legge prevede che saranno oggetto di un nuovo provvedimento di espulsione in base al quale potranno essere accompagnati coattivamente alla frontiera; nel caso questo sia impossibile, potranno essere trattenuti in un centro di identificazione, salvo che, prima della detenzione, non abbiano raggiunto già il limite massimo di tempo previsto dalla legge, oppure i centri siano già pieni; in questi due ultimi casi – che come facilmente intuibile sono i più diffusi per ragioni logistiche, scarsità di mezzi e difficoltà di identificazione certa – scatta l’ordine di allontanamento. Chi non obbedisce a quell’ordine non potrà più essere arrestato.
Il ministro Roberto Maroni ha annunciato una rapida contromisura tramite un decreto che sarà prestissimo sottoposto al consiglio dei ministri.

Clandestini, il tribunale riammette le nozze

Sei senza permesso di soggiorno? Ti puoi sposare lo stesso. Il tribunale di Ragusa ha emesso una sentenza che potrebbe creare non pochi problemi alla legge Maroni e alle ordinanze dei sindaci che vietano il matrimonio tra clandestini e cittadini italiani. Il caso si aperto con la causa intentata da due 24enni di Ragusa, un albanese senza permesso di soggiorno e la sua compagna italiana, a cui è stato impedito di sposarsi in base alla nuova circolare.
I due però non si sono dati per vinti e hanno fatto ricorso in tribunale. Che ha stabilito che la legge viola il diritto di matrimonio. “la libertà di sposarsi (o di non sposarsi) e di scegliere il coniuge in assoluta libertà – si legge nella sentenza -, riguarda la sfera dell’autonomia e dell’individualità e, quindi, una scelta sulla quale lo Stato, che tutela la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, non può interferire”. Egentian, questo il nome del protagonista, e la compagna sono così tornati in Comune e si sono sposati. Il precedente siciliano potrebbe ora aprire la stura a una serie di ricorsi in tribunale, anche in Bergamasca dove la legge è stata anticipata dalle tante ordinanze emesse dai primi cittadini. Precursore di questi provvedimenti è il Comune di Caravaggio. Il sindaco Giuseppe Prevedini però non è preoccupato. “Io non celebrerò mai un matrimonio combinato, sentenza o non sentenza – spiega – la legge c’è e noi rispettiamo quella. Loro sono liberi di sposarsi in Albania oppure a Ragusa. Vuol dire che faremo una bella freccia sulla cartina e diremo di andare a sposarsi là”.
(da BergamoNews, 22-04-2010)

MA I GIUDICI FANNO LE LEGGI O DOVREBBERO SOLO FARLE RISPETTARE ??