La crisi non ferma la distribuzione di previlegi..

I lavori della Commissione bicamerale per il federalismo fiscale sono fermi al palo ma…

roma.jpgDecreto Roma Capitale, al Campidoglio privilegi da “super Comune”. Solo il Carroccio contrario alla risoluzione unitaria firmata Pd-Sel-Pdl-Sc

È passata ieri al Senato con 193 voti a  favore, 12 contrari e 46 astensioni, la risoluzione unitaria  Pd-Sel-Pdl-Sc sul decreto legislativo che corregge e integra il  decreto su Roma capitale del 18 aprile 2012. Le tre risoluzioni  presentate inizialmente da Pd, Pdl e Lega (le prime due avevano  ottenuto parere favorevole del governo, rappresentato dal ministro  Filippo Patroni Griffi), si sono ridotte a due, poiché Pdl e Scelta  Civica hanno sottoscritto una risoluzione comune con Pd e Sel. Il via  libera dell’aula alla risoluzione comune ha fatto decadere il  documento della Lega. Favorevoli tutti i gruppi tranne la Lega che ha votato contro e il Movimento 5 Stelle che si è astenuto.

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Calderoli: “Onorato di aver bloccato il decreto Roma Capitale”

calderoli serio.jpgIl senatore bergamasco Roberto Calderoli, Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, commenta il provvedimento di Roma capitale emesso dal governo.   Il senatore bergamasco Roberto Calderoli, Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, commenta il provvedimento di Roma capitale emesso dal governo.”Sono onorato di aver bloccato nelle ultime due sedute del Consiglio dei Ministri il decreto legislativo sulle funzioni di Roma Capitale, perché quel decreto era impresentabile ed inaccettabile, come testimoniato, peraltro sia dalla contrarietà della Governatrice del Lazio, Renata Polverini, che aveva revocato in forma scritta l’intesa già sottoscritta a riguardo con il sindaco Gianni Alemanno, che dalla non condivisione di numerosi dicasteri. Stupisce che un Governo che a parole nasce per mettere in sicurezza i conti dello Stato e per promuovere la crescita del Paese approvi, come suo primo atto legislativo, un decreto che servirà soltanto a promuovere la spesa pubblica a vantaggio di una cicala che ha creato il più grande debito pubblico assoluto di un Comune nella storia, una cicala che ha già ricevuto troppo. Basta soldi a Roma!”. (BergamoNews,2-11-11)

Roma capitale? Ora ci vuole quella del Nord

Sì del governo a Roma capitale. La battuta di Bossi: «Ora ci vuole quella del Nord». Votate la città

 

Via libera del consiglio dei ministri al decreto su Roma capitale, mentre il premier smentisce qualsiasi «compravendita» di voti in vista della verifica di governo di fine settembre. Secondo quanto riferiscono fonti governative, Silvio Berlusconi ha negato di essere impegnato in «mercati e campagne acquisti» di parlamentari, dichiarandosi invece sicuro di poter contare su tutti i voti degli eletti nelle liste del Pdl e, aggiungendo, «probabilmente di qualcuno in più, di persone che hanno saputo apprezzare il nostro grande lavoro».

Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno ha annunciato che il provvedimento su Roma capitale, votato all’unanimità dal cdm, sarà pubblicato domani sulla Gazzetta Ufficiale. Si tratta, ha detto Alemanno, di «un primo passo necessario e importante per fare in modo che la nostra città abbia una governance adeguata, non solo al ruolo di Capitale d’Italia, ma anche al ruolo internazionale della città».

Con l’approvazione definitiva del provvedimento, nasce ufficialmente l’ente territoriale «Roma capitale», previsto dalla legge sul federalismo fiscale. D’ora in avanti il primo cittadino della Capitale può essere udito nelle riunioni del Cdm quando all’ordine del giorno sono in programma argomenti inerenti la città di Roma. In arrivo poi una cura dimagrante per la futura assemblea capitolina, che prenderà il posto dell’attuale consiglio comunale. I consiglieri passano da 60 a 48. Diminuiranno anche i municipi (vale a dire le ex circoscrizioni), da 19 a 15, ma avranno una maggiore autonomia amministrativa e finanziaria.

Prevista anche la possibilità per gli assessori di rientrare come consiglieri se decadono dal loro incarico e la procedura di urgenza nell’attività dell’assemblea capitolina su alcuni determinati provvedimenti. Alemanno, arrivato a Palazzo Chigi, ha voluto ringraziare il premier, il ministro della Semplificazione normativa, Roberto Calderoli e, ha aggiunto, «anche l’opposizione, in particolare il Pd, per l’appoggio fornito al decreto in parlamento».

«Roma capitale? Ora ci vuole quella del Nord». Così il leader della Lega, Umberto Bossi, commenta l’approvazione del decreto su ‘Roma Capitale” nel Consiglio dei ministri di oggi. Il Senatur scherza e si lascia andare ad una battuta: «Lo abbiamo votato solo perché il sindaco Alemanno è venuto piangendo», chiosa il ministro facendo riferimento alla presenza del sindaco di Roma a Palazzo Chigi dopo la firma del provvedimento.

Ieri Bossi aveva fatto emergere la sua contrarietà sul provvedimento. Interpellato dai cronisti a Montecitorio, il Senatùr aveva nicchiato sul via libera del Carroccio al decreto. «Vedremo, ancora lo devo studiare». Oggi poi il via libera accompagnato da uno scherzo ai danni del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. «Alla fine della votazione da parte del Consiglio dei ministri il presidente Berlusconi mi ha fatto entrare – racconta il primo cittadino della capitale – . Gianni Letta allora scherzando mi ha detto che ministri della Lega avevano votato contro, poi mi ha rivelato che invece sul decreto c’era stata unanimità. Io ho ringraziato tutti e ho abbracciato il ministro Calderoli, perché è stato determinante in questo processo». (da Sole24ore,20-9-10)