I furbi di Rifondazione

I rappresentanti orobici di Rifondazione comunista

I rappresentanti orobici di Rifondazione comunista chiedono a gran voce le dimissioni dell’assessore alla Sicurezza del Comune di Bergamo Cristian Invernizzi. «Nel ruolo di segretario provinciale della Lega Nord – spiegano – non ha dichiarato la verità circa l’appartenenza al suo partito di una delle quattro persone che la magistratura indica come responsabili dell’aggressione ai due camerieri immigrati avvenuta il 13 settembre a Venezia». «È falso – ribatte il diretto interessato –. Appena emersi i nomi non ho mai negato che si trattava di simpatizzanti o militanti della Lega. Non capisco proprio perché dovrei dimettermi».
Continua a tenere banco la vicenda che riguarda l’aggressione razzista in Laguna emersa una settimana fa. A far sentire la loro voce sono ancora i rappresentanti di Rifondazione Ezio Locatelli e Franco Macario per i quali la questione sta tutta in una dichiarazione di Invernizzi apparsa su giornali e blog: «Non so chi siano queste persone – aveva dichiarato – e mi auguro comunque che non siano militanti della Lega Nord. Ma se i fatti dovessero essere confermati e i responsabili fossero iscritti al Movimento, ovviamente prenderemo dei provvedimenti, perché non è tollerabile che i militanti della Lega si macchino di episodi di questo tipo, a maggior ragione nel corso di una manifestazione pacifica come quella di Venezia». «Il segretario della Lega ha dichiarato di non sapere chi fossero i 4 indagati bergamaschi – spiega Locatelli –. Una dichiarazione inverosimile. Uno degli indagati, infatti, è Fabio Vitali, 31enne di Cividate al Piano, dirigente locale della Lega, ovvero del Movimento giovani padani, nonché organizzatore di eventi pubblici».
A stretto giro di posta replica Invernizzi: «Le frasi prese in considerazione – chiarisce – fanno parte di una dichiarazione all’Ansa che risale alla data in cui sono uscite le prime indiscrezioni sull’episodio e non si sapevano ancora i nomi delle persone coinvolte. Mi è stato chiesto se li conoscevo e mi sono limitato a dire che non sapevo di chi si trattasse. Nella giornata successiva, emersi i nomi, ho subito confermato che 3 persone su 4 le conoscevo perché sono nostri militanti. Ad oggi non sono stati ancora condannati a nulla ma si sono già dimessi dal Movimento perché non vogliono trascinare la nostra realtà in una questione che non ha nulla a che fare con la politica. Se confermate le loro responsabilità
la Lega li avrebbe espulsi dal partito».
Rifondazione ha anche presentato un dossier nel quale si accusa
la Lega di «aver cercato subito di far sparire da Internet qualsiasi traccia su Fabio Vitali per nascondere la sua appartenenza alle camicie verdi». «Non abbiamo insabbiato proprio nulla – conclude Invernizzi –. Saputi i nomi, i giovani padani hanno ritenuto opportuno agire subito in modo chiaro cancellando chi non può più considerasi un referente del movimento».

(Eco di Bergamo, 30-10-09)

I furbi di Rifondazioneultima modifica: 2009-10-30T17:57:00+01:00da leganord.b
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Un pensiero su “I furbi di Rifondazione

  1. bisognerebbe invece chiedere l’interdizione per quei perfidi politici di sinistra che per anni hanno seminato odio e tensioni e che ora, messi fuori dalla gente dalle aule dei Comuni e Parlamento, continuano a produrre solo inutile parole e polemiche perditempo, manifestando chiari segni di incapacità di intendere la democrazia…

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