Non ci sarà un disegno di legge per prevenire la commissione di reati gravi su internet ma si procederà alla realizzazione di un codice di autoregolamentazione tra tutti i soggetti coinvolti. Lo ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni dopo un incontro al Viminale con i gestori delle reti internet e i rappresentanti dei social network. “Ci siamo impegnati a costituire un tavolo con tutti i soggetti intervenuti, che sarà riconvocato a metà gennaio, per discutere le nostre proposte e valutare la possibilità di trovare una soluzione e cioè un codice di autoregolamentazione piuttosto che una norma di legge”. Il governo sembra dunque intenzionato a rivedere la decisione di intervenire per legge su una materia che, come ha detto lo stesso Maroni, è molto delicata perché va a incidere sulla libertà di espressione dei cittadini. La strada da seguire – ha sottolineato il ministro – è quella di cercare un accordo tra tutti, definendo un codice di autoregolamentazione che coinvolga tutti i soggetti interessati, evitando interventi d’autorità ma ottenendo ugualmente il risultato. Un codice che dovrà essere approvato “in tempi rapidi, per combattere il proliferare di gruppi che inneggiano all’omicidio, al terrorismo e alla mafia”. Se, alla fine, un’intesa si troverà, prosegue Maroni, si tratterà di “un grande accordo di responsabilità fra tutti gli operatori e sarebbe il primo caso al mondo” di una sorta di compromesso tra la necessità di “tutelare la libertà di espressione del pensiero e quella di rimuovere contenuti che integrino gravi reati”.
Maroni pensa a regolamentazione per il web
Maroni pensa a regolamentazione per il webultima modifica: 2009-12-23T18:54:00+01:00da
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