Calderoli lancia la “service tax”

Federalismo fiscale – Il nuovo tributo che andrà a sostituire i trasferimenti statali agli enti pubblici arriverà entro il gennaio 2011 attraverso cinque tappe.

Il governo intenzionato a creare la “service tax” che unificherà in un unico tributo la maggior parte delle tasse dei servizi immobiliari e che andrà a sostituire i vari trasferimenti statali, per una cifra intorno ai 16 miliardi di euro, cioè l’importo dei vari assegni che oggi arrivano agli enti locali dall’amministrazione centrale.. A confermarlo Roberto Calderoli, il ministro della Semplificazione, che spiega la modalità con cui si attuerà la riforma: cinque tappe partendo dal decreto sul federalismo demaniale passando per quello riguardante l’autonomia impositiva dei comuni, dei costi standard, della finanza regionale ed infine il collegamento con la riforma fiscale di Tremonti. Il tutto dovrebbe avvenire, secondo le previsioni del Ministro, entro gennaio 2011.
Per funzionare il tutto “dovrà reggersi su due gambe. La prima è la carta delle autonomie che avrà il compito di stabilire le funzioni delle province, comuni e città metropolitane, la seconda consiste nelle riforme costituzionali che prevedranno la riduzione del numero dei parlamentari, il varo del Senato federale ed il riparto delle competenze tra Stato e regioni”, spiega Calderoli.
Oltre al trasferimento dei tributi, il secondo motore delle entrate locali sarà spinto dalla compartecipazione soprattutto sull’Iva per responsabilizzare di più quelle amministrazioni poco efficienti che non favoriscono commercio e industria ed impoveriscono, di conseguenza, il gettito dell’imposta.
Convince in Confindustria, il programma del leghista. “ Il federalismo fiscale è un passo avanti – spiega il vicepresidente Bombassei al “Sole 24 ore” – E’ necessario per ridistribuire beni all’interno del Paese”. Storce il naso, al contrario, il Pd. “ Il governo parte con il piede sbagliato – l’analisi di Marco Causi, vicepresidente della commissione bicamerale – Cinque decreti non bastano perché resterebbero fuori questioni cruciali come ad esempio gli interventi speciali e la perequazione infrastrutturale”. (BergamoNews, 29-04-2010)

Calderoli lancia la “service tax”ultima modifica: 2010-04-30T20:16:00+02:00da leganord.b
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