Facoetti: con la riforma più soldi al Comune

L’assessore al Bilancio: il federalismo sarà un’opportunità. «Solo dalla compartecipazione all’Iva previsti 5,5 milioni»

facoetti.jpg«Bergamo non subirà certamente svantaggi dal federalismo, anzi, sarà un’opportunità». Dopo Pd e Lega Nord, nel dibattito sulle ricadute orobiche del decreto in discussione in Parlamento interviene l’assessore al Bilancio di Palafrizzoni, Enrico Facoetti (anch’egli esponente del Carroccio).
Si parte dalla replica al Pd: «Il taglio di 3,9 milioni di euro per il 2011 nei trasferimenti statali non ha nulla a che fare col federalismo. Anzi: con le compartecipazioni previste dal provvedimento, si andrebbe sicuramente a porvi rimedio». Il nuovo sistema fiscale locale previsto dal federalismo (con l’introduzione dell’Imposta municipale unica che andrà a sostituire l’Ici) dovrebbe andare a regime dal 2014, ma intanto (se il provvedimento verrà approvato) si prevede già dal 2011 una fase transitoria di devoluzione ai Comuni di alcune entrate tributarie. Tra queste, il 30% delle imposte sui trasferimenti immobiliari e il gettito dell’Irpef sui redditi fondiari. E poi «la compartecipazione all’Iva, che ci vede, secondo le stime del Sole 24 ore, decisamente avvantaggiati. Si calcola infatti che a Bergamo arriverebbero circa 46,6 euro per abitante, che significa un totale di circa 5,5 milioni di euro», osserva Facoetti. La cifra va presa con le pinze, perché questa è una misura che tende a favorire le città del Nord, dove si paga più Iva, «e bisognerà quindi capire come avverrà la perequazione. Intanto, però, di certo partiamo da una buona base».
Lotta all’evasione fiscale
Vantaggi alle casse comunali dovrebbero venire pure dall’innalzamento (dal 33 attuale al 50%) della quota destinata ai Comuni che collaborano alla scoperta di casi di evasione fiscale. «Il Comune di Bergamo collabora già da tempo con l’Agenzia delle Entrate, e abbiamo già contribuito a scovare diverse situazioni contributive non corrette».
La nostra città è tra quelle che non potranno aumentare l’addizionale Irpef (è già allo 0,6%). Il provvedimento sul federalismo attribuisce però ai Comuni la facoltà di introdurre alcune nuove imposte (da quella di scopo, per realizzare opere pubbliche di particolare importanza, a quella di soggiorno). Siamo dunque destinati a un aumento della pressione fiscale? «Questo è forse l’unico rischio che si intravede nel provvedimento – osserva Facoetti –. Il federalismo, però, si gioca sulle scelte dei sindaci nel gestire la tassazione in base alle esigenze del territorio e nel produrre risultati. Saranno poi i cittadini a giudicare. La sfida è uscire dalla logica del trasferimento per arrivare a una collaborazione con lo Stato, per esempio sull’evasione fiscale».
Intanto, anche a Bergamo sono arrivati i questionari per valutare costi e servizi offerti dalla polizia locale: è questo infatti, uno dei primi settori che passerà, nei trasferimenti statali, dal meccanismo del fabbisogno storico a quello dei costi standard.
Di federalismo e delle sue ricadute orobiche si parlerà lunedì anche in Consiglio comunale.

Facoetti: con la riforma più soldi al Comuneultima modifica: 2011-03-01T14:44:00+01:00da leganord.b
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