Lega: accordi per assorbire gli appartamenti invenduti.

Palazzo Frizzoni 2.jpgLa Lega Nord in Comune presenterà un ordine del giorno collegato alla delibera sulla variante ai Piani di zona che verrà discusso il prossimo lunedì in consiglio comunale. Il documento mira da un lato al contenimento del consumo di suolo, chiedendo all’amministrazione comunale di non procedere ad autorizzare nuove costruzioni su aree verdi, dall’altro a promuovere accordi per assorbire gli 8000 appartamenti invenduti nel territorio della città di Bergamo, colmando così anche un problema sociale e di sicurezza (interi complessi vuoti) e aiutando gli imprenditori in difficoltà.
L’oggetto del documento è l’impegno ad acquisire gli alloggi invenduti nel territorio del Comune di Bergamo, destinandoli all’Edilizia economica e popolare, tutelando le aree verdi
Il Piano di zona per il decennio 2006-2016 ha individuato 26 ambiti di intervento, alcuni già attuati, altri in fase di realizzazione, altri ancora non attivati. Alcuni di questi ambiti non sono ancora in attuazione o neppure convenzionati e, tra di essi, ve ne sono alcuni che insisterebbero su aree verdi (intervento n. 38 via Daste e Spalenga; intervento n. 40 via Polaresco)
Essendo il fabbisogno di case in edilizia convenzionata è tuttora elevato, considerato che Regione Lombardia sta studiando interventi a sostegno della casa, attraverso l’assorbimento dell’invenduto mediante fondi immobiliari e la successiva messa a disposizione degli immobili a prezzo calmierato; recentemente è stato presentato anche un PDL “Nuove norme per il sostegno dell’edilizia residenziale pubblica mediante assorbimento dell’invenduto”; un intervento di questo tipo è già stato effettuato convenzionando parte dell’invenduto del comparto ex Magrini; l’assorbimento dell’invenduto permetterebbe inoltre di garantire immediata liquidità agli imprenditori edili in difficoltà, oltre a sanare i “buchi” che si sono creati in varie zone residenziali cittadine (ad esempio zona via A. Maj);
Considerato altresì che la tutela delle aree verdi ed il contenimento del consumo del territorio sono punti fondanti di questa amministrazione comunale; impegna sindaco e giunta a stipulare accordi con gli imprenditori edili e con le loro associazioni affinché gli alloggi invenduti nel territorio del Comune di Bergamo possano essere acquisiti e successivamente destinati all’edilizia economica e popolare a prezzo calmierato, senza un ulteriore consumo di suolo.

Il problema del consumo di suolo non va sottovalutato

belotti conf stampa.jpgNella nostra regione, dal 1955 al 2007 sono stati 235.737 gli ettari urbanizzati, con un incremento medio del +235% ed una crescita media annua delle aree urbanizzate del 4,52%. Record negativo spetta alla provincia di Bergamo, dove in 52 anni l’urbanizzazione è cresciuta del + 361% . Il pdl presentato dalla Lega Nord prevede, innanzi tutto, che il dimensionamento del fabbisogno immobiliare del PGT venga effettuato in funzione del reale andamento demografico: in via prioritaria si potrà costruire all’interno delle aree urbane già consolidate, in particolare riqualificando il patrimonio edilizio esistente dismesso o sottoutilizzato e recuperando le aree dismesse; solo secondariamente sarà possibile urbanizzare nuove aree. “Un altro aspetto innovativo del pdl – spiega il consigliere Daniele Belotti – riguarda l’obbligo di autocertificazione da parte dell’amministrazione comunale, in base a una serie di parametri oggettivi, del Piano di Governo del Territorio al fine di incentivare la pubblica amministrazione a raggiungere obiettivi di eccellenza in ognuno dei campi che interessano il governo del territorio. Come avviene per la certificazione energetica degli edifici, anche per i Pgt avremo così un dato sintetico e leggibile che, oltre a favorire la trasparenza e la comunicazione, offrirà ai cittadini la possibilità di valutare l’operato svolto dall’amministrazione. Tale dato potrà essere utilizzato infine anche nei bandi per l’erogazione di finanziamenti pubblici, favorendo le amministrazioni più virtuose nella politica di tutela e valorizzazione del proprio territorio. Da questo provvedimento trarrà sicuramente vantaggio anche il settore agricolo che, nella provincia di Milano per fare un esempio, ha visto tra il 1999 e il 2009, una contrazione dei terreni coltivabili del 14%. A tal fine, Infatti, è prevista l’invarianza della destinazione d’uso delle aree agricole. Altre novità importanti contenute nel progetto di legge sono la compensazione preventiva ambientale e un forte disincentivo per mettere un freno deciso ai centri commerciali e ad altre strutture di forte impatto, quest’ultimo attuato attraverso la ripartizione, ai comuni confinanti, del 20% degli oneri di urbanizzazione primaria e del 50% di quella secondaria.” “Con questo progetto di legge – conclude Daniele Belotti – cerchiamo infine di salvaguardare il territorio, tenendo presente al tempo stesso la necessità di tutelare un settore fondamentale, peraltro già in grossa difficoltà, qual è quello edilizio, un settore che occupa in Lombardia ben 375.000 persone.”