«Orio: senza regole, stop crescita»

L’Assessore all’Ambiente Massimo Bandera, frena l’aeroporto: «Non basta insonorizzare le case, limitate il rumore»
Bandera 3.jpg«Se non si rispettano le curve isofoniche, niente crescita per l’aeroporto». Da Palafrizzoni parte un altolà allo sviluppo senza regole di Orio. «Esigiamo che Sacbo sia altrettanto brava sul versante ambientale, e non solo su quello del mercato» spiega Massimo Bandera, assessore all’Ambiente. «Chiediamo a Sacbo comportamenti più virtuosi e non solo interventi di mitigazione» prosegue. Perché da un primo sommario esame delle curve isofoniche del 2011 si sarebbe rilevato uno sforamento: in pratica sono state interessate nuove abitazioni  non  comprese  nei tracciati. In teoria si potrebbero insonorizzare e climatizzare, ma da Palafrizzoni arriva l’altolà: «È una logica che non accettiamo: basta agire sui ricettori, bisogna intervenire sulla fonte, cioè sull’aeroporto». Anche perché nel frattempo la crescita prosegue, con tassi anche preoccupanti come quelli rilevati nello scorso aprile (più 15,1 per cento) che hanno  allarmato  il  Comune.
L’extrema ratio può anche essere fermare la crescita. Le curve isofoniche comprendono già lo sviluppo possibile, e oltre non si può andare.

«Lavoreremo ancora a favore di Colognola»

Bandera: l’ok è un buon risultato atteso da anni «Ora ci sono dei punti fermi, li miglioreremo»

Verde (padano) e Assessore all’Ambiente. Massimo Bandera incassa il via libera alle curve isofoniche con una certa qual soddisfazione: «Erano 10 anni che il territorio aspettava una regolamentazione certa dell’inquinamento acustico dell’aeroporto, e sono convinto che questo sia un buon risultato». Conseguito tra l’altro di corsa: «Fin dal nostro insediamento a Palazzo Frizzoni nel giugno 2009 siamo andati all’attacco, insistendo affinché si convocasse la Commissione aeroportuale e si approvassero le curve». Procedura chiusa in meno di un anno e mezzo.