Lega, militanti al voto per i delegati, 1.314 su 1.561

elezioni.jpgQuella che si dice fede politica. Emma Bartoli,  classe 1927, è stata la militante della Lega (anagraficamente) più anziana a presentarsi al seggio di via Berlese, per votare i delegati al congresso provinciale. A 85 anni la «pasionaria» ha voluto dire la sua. Il fortino della Lega a Redona – che ha accolto anche un piccolo rinfresco fatto in casa, con un ultimo scampolo di panettone – è stata una delle otto sedi dove il movimento ha votato – dalle 8,30 alle 12,30 – i 332 delegati che l’11 marzo potranno partecipare al congresso provinciale.
Affluenza dell’80% in città, dove allo scadere delle quattro ore di urne aperte si sono presentati 56 dei 72 aventi diritto. In totale – tra Bergamo e provincia (suddivisi nelle Circoscrizioni Valle Seriana, Valle Brembana-Imagna, Isola, Bassa, Media pianura, Laghi e Seriate) – hanno votato 1.314 militanti su 1.561, pari all’84,17%. Praticamente una risposta bulgara, con la gita fuori porta – semmai – rimandata al pomeriggio.
Non pervenuto l’ex ministro Roberto Calderoli, il votante più eccellente della circoscrizione cittadina. «Ma è assente giustificato, perché impegnato in Trentino», ne ha subito preso le parti la segretaria cittadina del movimento Luisa Pecce, che ieri ha presidiato il seggio col capogruppo di Palafrizzoni Alberto Ribolla. «Si è svolto tutto molto serenamente, senza intoppi», commentano. Presenti come «sentinelle» anche l’assessore provinciale Silvia Lanzani e quello comunale Enrico Facoetti. Raggiunti all’ora di pranzo anche dal segretario provinciale Cristian Invernizzi e dal deputato Giacomo Stucchi, che hanno votato, però, nelle loro circoscrizioni di appartenenza. Come si diceva la signora Bartoli, che si è presentata in compagnia del suo cagnolino, ed è arrivata a piedi («Ho approfittato del sole per una passeggiata») è stata la votante più su di età; mentre la più giovane è stata Paola Francione di 23 anni.
Tra città e provincia, la chiamata alle urne ha riguardato 1.561 militanti in tutto. Tra questi, appunto, ne verranno selezionati 332. «Dagli scrutini di ieri sono già usciti 300 nomi sicuri (i militanti che hanno ricevuto dalle tre alle sei preferenze) – fa il punto Invernizzi – mentre ne ballano circa 32 che ora, a parità di preferenze (due), dovranno essere valutati sull’anzianità di iscrizione al movimento. Tra oggi e domani le operazioni dovrebbero concludersi. Agli eletti, si aggiungeranno i 68 aventi diritto, tra i membri del direttivo provinciale, tutti i segretari di sezione e di circoscrizione, i parlamentari, i consiglieri regionali e provinciali».
Sono quindi 400 i delegati che l’11 marzo parteciperanno al congresso provinciale, dove ci sarà la seconda scrematura, quella per scegliere gli inviati al congresso nazionale, che si dovrà fare entro giugno. Salvo deroghe per il segretario in carica Giancarlo Giorgetti (in scadenza del secondo mandato), in pole per la successione c’è il deputato bergamasco Giacomo Stucchi. Nella rosa dei papabili, però, c’è anche l’europarlamentare Matteo Salvini. Entrambi maroniani, è difficile che si arrivi a un duello interno: più facile che uno dei due debba fare un passo indietro. Le alternative sono il vicepresidente del Consiglio regionale Andrea Gibelli o il deputato Davide Caparini. La marcia verso giugno è iniziata. (da Eco di Bergamo,27-2-12)