Via Quarenghi : Pranzo in strada contro il degrado

Una bella atmosfera, quella che si è respirata ieri pomeriggio lungo tutta via Quarenghi. I residenti della storica via del centro hanno portato tavoli e panche per la strada dando vita a un pranzo comunitario cui hanno partecipato più di 250 convitati. A organizzare l’iniziativa, al suo secondo appuntamento – il primo, un anno fa, aveva riscosso altrettanto successo – il comitato di via, presieduto da Giulia Martinelli: «L’ispirazione – ha commentato – ci è venuta dalle feste dei vicini che si organizzano nei cortili dei condomini di tante città italiane: ciascuno prepara qualcosa da mangiare e si scende tutti all’aperto a condividere il pasto con i vicini di casa. Qui abbiamo voluto cogliere due piccioni con una fava: anziché nei cortili, ci siamo trasferiti per strada e, oltre a cementare i rapporti tra i residenti, per un giorno ci siamo reimpossessati di una via che normalmente è teatro di spaccio e microcriminalità. Gente che vive qui da quarant’anni e che tutti i giorni deve fare i conti col disagio di abitare in una strada tanto problematica, almeno oggi si sente finalmente a casa propria e può passeggiare e chiacchierare con tranquillità là dove normalmente si corre via senza rivolgersi la parola l’un con l’altro».

In effetti, nonostante il grande spirito di solidarietà che unisce i residenti bergamaschi della via, una reciproca diffidenza continua a caratterizzare i rapporti con la parte extracomunitaria della cittadinza: ai tavoli allestiti lungo la strada, non sedeva praticamente nessuno dei tanti stranieri che abitano nella via e la sensazione è che, anche ieri, le due anime che convivono in questa zona della città si siano vicendevolmente ignorate.    «Noi li abbiamo invitati – ha commentato Giulia Martinelli – ma, salvo alcuni amici boliviani, non è venuto praticamente nessuno».

Un rifiuto che, più che tradire la scortesia degli invitati, rivela quanto siano difficili i rapporti e quanto è lungo il lavoro da fare perché in via Quarenghi si possa arrivare a vivere serenamente tutti i giorni dell’anno.