Anche per la revisione delle Partecipate, la Giunta non rispetta le regole

consiglio comunaleI Consiglieri di minoranza in Consiglio comunale a Bergamo Alberto Ribolla, Stefano Benigni e Andrea Tremaglia, rispettivamente di Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia, intervengono sulla delibera approvata in Giunta che ha dato il via libera al nuovo piano di razionalizzazione delle società partecipate.
“Siamo rimasti stupiti dall’apprendere la notizia che la Giunta, guidata dal Sindaco Giorgio Gori, abbia approvato una delibera per dare il via al piano di razionalizzazione delle società partecipate” dichiarano i Consiglieri di minoranza Alberto Ribolla, Stefano Benigni e Andrea Tremaglia “non per il tema in sé, bensì per le modalità con cui questa operazione è stata portata avanti dall’Amministrazione”. “Su nostra proposta infatti il Consiglio comunale ha votato all’unanimità, ben due mesi fa, l’istituzione di un tavolo tecnico il cui compito sarebbe stato quello di vagliare singolarmente le società partecipate dal Comune di Bergamo e – una volta valutati costi, utilità, bilancio e operato degli amministratori – decidere eventuali tagli e la strategia migliore per la riduzione dei costi” spiegano i Consiglieri. (da BergamoNews, 25/03/15)

Partecipate, attacco di Pirovano:

Partecipate, attacco di Pirovano: costate 62 milioni, solo 3 i ricavi. Il presidente della Provincia: pronto il dossier sulle società create da Bettoni  «Se dovessimo venderle nessuno saprebbe valutare il loro valore effettivo».

pirovano.jpgIl peso delle società partecipate grava sul bilancio dell’Amministrazione provinciale. Tanto che il presidente Ettore Pirovano, senza troppi giri di parole, ha definito tragica la situazione creata da queste realtà che operano nei settori dell’energia, delle infrastrutture e dei servizi. Basti pensare che nel giro di cinque anni i fondi sborsati da via Tasso alle oltre quaranta società partecipate ammontano a circa 62 milioni di euro. Per contro, i ricavi ammontano a soli tre milioni di euro.
«Dal 2004 al 2009 la Provincia di Bergamo – ha dichiarato ieri il presidente Ettore Pirovano al termine della riunione della Giunta – ha erogato alle società partecipate 53 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti circa 8 milioni di euro di riduzione del capitale sociale. I ricavi ammontano a 3 milioni di euro. Nel giro di cinque anni, dunque, abbiamo sborsato 62 milioni di euro e oggi ci ritroviamo con delle società che se dovessimo vendere nessuno saprebbe valutare».

Il peso sul bilancio
E il peso delle società si fa sentire anche nel bilancio del 2010, documento che nei prossimi giorni sarà sottoposto all’esame delle commissioni, per poi approdare in Consiglio per il via libera che deve arrivare entro il 30 aprile. Un bilancio messo in difficoltà dalle partecipate che, ovviamente, anche nel 2010 continueranno a incidere sulle casse della Provincia: «Quest’anno dovremo sborsare qualche milione di euro per non fare fallire alcune società», ha annunciato Pirovano, sfogliando il dossier che sarà un allegato ufficiale dei documenti del bilancio di previsione per verificare le società a una a una. Dossier che è stato preparato come primo passo indispensabile per stabilire come procedere. Mentre per alcune infatti si è già in fase di scioglimento (ad esempio Abm nel 2010), per altre si è ancora in fase di valutazione. Certo è che per il presidente Pirovano e per la Giunta di via Tasso qualcosa va fatto: oltre alle società palesemente in perdita, infatti, ci sono partecipate il cui valore patrimoniale è ormai ridotto a cifre esigue e l’unica in attivo è Abm Calor.

Uno studio dell’università
A questo proposito ieri la Quarta commissione ha dato il via libera alla convenzione quadro con l’Università degli Studi di Bergamo in materia di didattica, formazione, ricerca e consulenza. In particolare l’Università si occuperà, come più volte auspicato dal presidente Pirovano, di effettuare uno studio accurato relativamente alle società partecipate. «Lo studio di cui è stata incaricata l’università – ha spiegato il presidente della Quarta commissione Maurizio Maggioni – servirà per avere un quadro più completo di queste società, ad informare su quello che è stato fatto fino ad oggi dalle partecipate e su quelle che potranno essere le prospettive future. Con questa convenzione le attività di sviluppo e ricerca condotte dall’università forniranno risorse e strumenti utili per il lavoro sviluppato in Provincia».
Interpellato sulle parole di Pirovano a proposito delle partecipate, l’ex presidente della Provincia Valerio Bettoni ieri ha preferito non replicare: si riserverà di farlo in questi giorni.
(da Eco di Bergamo, 13-04-2010 -Desirée Cividini)