Belotti : le ipocrisie del Pd sullo sgombero di via Rovelli

via Rovelli 2.jpg“Un comunicato pieno di squallido buonismo e becera ipocrisia”. Non usa mezzi termini il capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale Daniele Belotti per commentare la nota dei consiglieri comunali del Pd sull’azione di sgombero di alcune baracche in via Rovelli messa in atto la settimana scorsa dall’amministrazione comunale. “Il Pd – spiega Belotti – attacca l’assessore Invernizzi perché era presente, insieme agli agenti della Polizia locale allo sgombero della baraccopoli nei prati dietro il Mercato Ortofrutticolo. Ci vuole un bel coraggio a criticare un assessore perché è presente sul campo, a verificare di persona la situazione, affianco ai propri agenti. Una critica di bassissimo livello se arriva perfino a contestare il giaccone (della Protezione Civile) indossato da Invernizzi. Possiamo capire che per una giunta che per anni assecondava un comandante della Polizia locale che prestava servizio con camicie hawaiane e cappelli con orecchie da cocker, vedere un assessore con un giaccone della Protezione Civile possa essere difficile da comprendere, ma vi possiamo assicurare che basta un piccolo sforzo. Volete scommettere, poi, che se Invernizzi non fosse stato presente, veniva accusato di vigilare personalmente sugli sgomberi?”. “Riguardo alle accuse di effettuare sgomberi spettacolari ’senza indicare però come e se fornisca un riparo adeguato, se pure temporaneo, dai rigori dell’inverno a chi non ha casa’ e all’autoincensamento della passata amministrazione che ‘ha chiuso un campo rom senza bisogno però di spettacolarizzazione e trovando tutte le strade possibili per l’integrazione’ è bene ricordare, a chi ha perso la memoria, alcuni episodi del recente passato”, prosegue Belotti. “La spettacolarizzazione: in diversi sgomberi effettuati dall’ex sindaco Bruni e dall’assessore Guerini (es. 18/5/07, 30/11/07, 26/7/08, 23/4/09) è stata data comunicazione a giornali e televisioni che hanno così documentato l’intervento. Addirittura, negli ultimi mesi di mandato, la spettacolarizzazione aveva raggiunto livelli “hollywoodiani” come ad esempio il blitz all’alba del 23 gennaio 2009 all’ex Franchi con ben 13 pattuglie (10 della polizia locale e 3 della questura). Emblematica, inoltre, la dichiarazione dell’allora assessore alla Sicurezza Dario Guerini a commento della demolizione di alcune baracche in città il 30/11/07: ‘Nessuna tolleranza per insediamenti illegali’. L’assistenza: ma sono proprio sicuri i consiglieri del Pd di aver sempre “indicato un riparo adeguato” agli sgomberati? Dalle cronache dei giornali leggiamo: “Durante il blitz i senzatetto sono stati invitati a non rientrare negli stabili dell’ex Cesalpinia” (2/2/05), ma non è stato dato loro alcun riparo alternativo; “Mentre sarò al lavoro spazzeranno via la mia “casa”. Stasera non saprò dove dormire” diceva uno dei 30 rom sgomberati dalla baraccopoli di via Daste Spalenga il 18/5/07; ai 15 rom adulti e 3 bambini sgomberati in via Rovelli il 26/7/08 era stata garantita assistenza solo a due donne con i figli, gli altri niente. Qualcuno tra i 5 rom sgomberati l’altro giorno ha visto per caso dei bambini?”, prosegue il consigliere comunale della Lega. “E questi sono solo alcuni esempi. Rispetto a quanto dichiarato dai consiglieri del Pd che si attaccano perfino ai giacconi della Protezione Civile pur di contestare Invernizzi viene proprio spontanea una considerazione: ma quanta ipocrisia! Serve una dose abbondante di fosforo”, conclude Belotti. (da BergamoSera, 15-02-2010)

PASSO DOPO PASSO…

Sgombero in via Rovelli. Blitz della polizia all’alba.

via rovelli.jpgAll’alba di mercoledì 10 febbraio c’è stato un blitz della polizia in via Rovelli. Gli agenti, sei pattuglie della polizia locale e due della polizia di Stato, hanno fermato cinque persone (uomini e donne adulti di nazionalità romena, tra i 35 e i 40 anni) che sono stati portati al comando della polizia locale per l’identificazione. L’intervento è stato organizzato sia per una questione di ordine pubblico che per le condizioni igieniche in cui versava la baraccopoli. Presente allo sgombero l’Assessore all’Ambiente, Massimo Bandera, che ha dichiarato: «Il mio obbiettivo, con questo sgombero, era di eliminare dei rifiuti pericolosi depositati nella zona e riconsegnare a Bergamo un’area abbastanza sconosciuta alla cittadinanza. Ora resta il compito di prevenire l’abusivismo». Il commento di Cristian Invernizzi, assessore alla Sicurezza: «È inconcepibile che sul nostro territorio vivano bambini nella sporcizia più assoluta. Oltre ai motivi di ordine pubblico, esistono gravissime carenze di igiene, ci sono condizioni inumane e noi abbiamo il dovere di affrontare e risolvere il problema».

I mezzi della A2A hanno provveduto a sgomberare e ripulire tutta l’area, portando via i rifiuti con alcuni camion. In una baracca in legno c’era un angolo cottura con delle stufe molto pericolose, oltre che un salotto con un divano e sporcizia infiammabile di ogni genere. I cinque rom presenti sono stati destinatari di un ordine di allontanamento dal territorio nazionale da parte del Questore. I romeni, già conosciuti alle forze dell’ordine per reati predatori, sono stati denunciati a piede libero per danneggiamento aggravato, in quanto con l’accumulo incontrollato di rifiuti hanno danneggiato in modo importante il vicino corso d’acqua e i terreni circostanti di proprietà del demanio. Le operazioni sono terminate alle 13. La polizia locale è intervenuta anche sotto il viadotto di Boccaleone, dove c’è l’ex convento delle suore Clarisse e dove diverse persone dormono di notte, nella zona del sedime ferroviario e sulla circonvallazione. (da Eco di Bergamo, 10-02-2010)