DI’ LA TUA in Agorà, lo spazio per le tue opinioni e commenti

Questo spazio è il vostro spazio. Potete proporre il vostro tema di interesse, la vostra opinione e potete discuterlo con gli altri bloglettori cliccando QUI.

DI’ LA TUA in Agorà, lo spazio per le tue opinioni e commentiultima modifica: 2009-03-28T16:37:30+01:00da leganord.b
Reposta per primo quest’articolo

8 pensieri su “DI’ LA TUA in Agorà, lo spazio per le tue opinioni e commenti

  1. Camera. Il Federalismo arriva in Aula
    18-03-2009

    ROMA. Passa in Aula alla Camera, con il sì del governo, la mozione a prima firma Dario Franceschini (nella foto Ansa) per dare respiro agli enti locali ‘strozzati’ dai mancati introiti dovuti alla cancellazione dell’Ici. Un ok che il Pd ha sempre definito come possibile discrimine del proprio atteggiamento parlamentare anche sul ddl sul federalismo fiscale.
    Eppure Franceschini e suoi, in un’assemblea del gruppo convocata ad hoc (alla quale, però, il segretario non partecipa perché occupato con la vicenda Rai) stabiliscono di non decidere sul voto finale sul ddl. L’ok alla mozione – si ragiona in ambienti Democrats – non può passare per un ‘voto di scambio’ sul federalismo fiscale. “Non c’é nessun collegamento – puntualizza Franceschini – tra l’accoglimento da parte del governo della nostra mozione e il voto del Pd sul federalismo. Quella è una valutazione di merito che faremo all’assemblea del gruppo”. Assemblea che, però, decide di riconvocarsi per sciogliere la riserva, con un voto, a ridosso dell’ok finale sul testo di martedì prossimo. “Il nostro atteggiamento sul voto finale – spiega il vice capogruppo Gianclaudio Bressa – sarà conseguenza dell’andamento dei lavori dei prossimi giorni”. L’orientamento prevalente nel gruppo, in ogni caso, resta quello per l’astensione anche se più di qualcuno avrebbe sottolineato la necessità di trovare la modalità giusta per motivare una scelta del genere, poco spendibile sia al nord che al sud.
    Anche il responsabile economico del partito, Pier Luigi Bersani avrebbe sottolineato la necessità di una “attenzione a come rendere evidente che cosa si porta a casa dal punto di vista dei principi”, citando ad esempio il settore della salute, sul quale, avrebbe detto “per il Pd un calabrese è uguale a un lombardo”. Ci sono poi singoli deputati che non nascondono che preferirebbero un altro tipo di scelta.
    Il ‘lettiano’ Francesco Boccia, ad esempio, sarebbe per il sì su un testo “frutto per l’80% di nostre modifiche”. Il rutelliano Pierluigi Mantini, invece, è per il no. Tanto da appoggiare la pregiudiziale di costituzionalità presentata dall’Udc al ddl e respinta dall’Aula. E’ lo stesso D’Alema, poi, a smentire le indiscrezioni di stampa su ipotetici malumori dei ‘suoi’ sull’astensione. “Una pura idiozia”, taglia corto. L’Idv, che nel voto finale in commissione si è espressa a favore del provvedimento, adotta lo stesso atteggiamento dei democratici. Il partito di Di Pietro, sottolinea in una nota il responsabile economico, Antonio Borghesi, “si riserva di decidere quale posizione assumere sul federalismo fiscale in base allo sviluppo dei lavori d’Aula”.
    Resta contrarissimo l’Udc con i giovani del partito che ieri mattina hanno manifestato davanti a Montecitorio contro il ddl. La Lega, intanto, sta a vedere. Il Senatur, Umberto Bossi, auspica l’astensione del Pd e spiega che in ogni caso la battaglia della Lega non si fermerà con l’ok al ddl. “Intanto portiamo a casa questo – è il suo ragionamento – poi il resto lo faremo. Non molliamo”. Nel frattempo, fra le novità di giornata sul testo va segnalato un emendamento del governo, che, secondo il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli, di fatto apre all’introduzione del quoziente familiare nell’ordinamento. La modifica prevede, infatti, che tra gli obiettivi della delega ci sia anche quello di favorire l’attuazione degli articoli 29 e 31 della Costituzione che prevedono, tra l’altro, l’agevolazione “con misure economiche”, della formazione di famiglie.

  2. Se devo essere sincero alcuni passaggi del testo non li ho proprio capiti, non perchè inconcepibili, ma perchè in materia politica non sempre sono all’altezza. Mi fa però enorme piacere che verso fine Aprile, se a Palazzo Madama approveranno il federalismo, finalmente si potrà parlare di Padania. Inoltre se non ho capito male i nuclei familiari potranno godere di “bonus” o qualcosa di simile, agevolazioni comunque…Ok. ( l’espressione americana è poco padana, ma efficace).

  3. Da un lato il Federalismo cercherà di dare autonomia al popolo padano, anche se in realtà l’italia non è spaccata con tale organizzazione amministrativa e fiscale, dall’altro c’è chi ha un’idea diversa, giustamente per il pluralismo delle idee, ma leggere che uno appartiene alla corrente di Tizio, l’altro di Caio, l’altro ancora di Sempronio non fa che accrescere in me l’amarezza per un paese che ha bisogno di certezze e non di peculiarità e particolarismi individuando nelle proprie radici “celtiche” ed insubri l’appartenenza ad un popolo con una sua sì specifica natura e cultura, ma non così frammentato quanto alle idee. “Tace krape, tace kò” dicevano i nostri vecchi ma quà è forse la, scusate, Babele politica. Quando Prodi inizialmente parlava di Federalismo lo intendeva come solidale, mi rammentava le cooperative ecosolidali di matrice cattolica, lui che veniva dalla Sx, ma solo un nome per definire la sua opinione in merito, poi all’interno le lotte intestine. Guelfi e Ghibellini, bianchi e neri, i Medici contro gli Sforza contro i Torriani contro la Repubblica veneta, i Gonzaga e gli Estensi. Scusate, ma la finiamo di farci la guerra e impariamo col De pretis il “trasformismo”, no, non il travestitismo, ma per risolvere problemi urgenti ed immediati, mettiamo da parte le ideologie e realisticamente, con il pragnmatismo, finiamo di litigare e risolleviamo le sorti di un Italia che tutti ci invidiano? Adesso qualcosa si muove, tanti sono in Abruzzo, ma per ogni cosa ci si deve comportare così, c’è un problema: rosso, verde, bianco, nero…risolviamo il problema comune nell’interesse di tutti!

  4. Federalismo maiuscolo per il Nostro obiettivo, credo, più grande. Fiscale perchè smettiamo di volerci del Male e pensiamo più a noi stessi. Roma pensi a sè con i suoi contribuenti, non è certo la Roma dell’antichità, Roma caput mundi, oramai…Che ne sarebbe del Nord se il Parlamentino lo facessimo quì da noi, a decidere chi nominare sulle cattedre saremmo noi senza spendere bollette telecom costosissime dove la maestra chiede: “Ma quanto dura la supplenza? E poi si assenta…”. I primi due anni di supplenza ho fatto 5 gg. e 70 gg. chiamato in plessi sperduti nelle campagne padane con una 126 che ogni tanto si fermava ed una volta mi sono pure trovato in mano la leva del cambio, senza mai chiedere passaggi a nessuno. Quando chiami il Ministero della Difesa a Roma non senti una voce arrogante che ti dice, onniscente, quello che già sai, ci vorrebbe una riforma delle forze delll’ordine perchè i Carabinieri al 90% sono del Sud, reticenti e millantatori come non mai. Le Nostre forze dell’ordine! Padane. I Nostri collaboratori scolastici, i vecchi bidelli, che non ti chiedono se l’acino d’uva lo raccoglie solo se l’allievo non l’ha sputato ma calpestato perchè lei ha schifo. ( Ma non ci sono i guanti? ).
    Io ho pulito, scusate, il sedere, ad una bambina Dubovitz ( h ) anche senza guanti, con la sola carta igienica! ( Come ins. di sostegno ).
    Vergogna!
    Padania libera!

  5. La bambina Dubowitz andava affidata ad una sssistente del Sud, che preferiva le prassie alimentari e la portava alla scuola materna, ex asilo, per insegnarle ad usare il coltello e la forchetta. Una bambina h che nella vita, forse, mi dico non mangerà mai da sola, anche se, in verità, glielo auguro. Ma quelle 6 ore non era meglio che le facesse di supporto a me cambiandole lei il pannolone e non io che non ho mai visto in vita mia com’è fatto un pampers? E’ vero anche che avrei potuto imparare, ma tre bambini h in tre plessi padani ( 30 Km di distanza tra i plessi col rischio di arrivare e non trovare il bambino h senza preavviso e ti dicono di fare come vuoi, ma che scuola Mariia Stella ( Scusa non Letizia ) Gelmini. Con un laboratorio di motoria da gestire in una palestra senza presa di corrente, quindi senza l’ausilio della musica, ma se vuoi fare un po’ di animazione motoria la musica non è indispensabile, ma certo è di aiuto, e poi una palestra senza elettricità, chiedi la prolunga non c’è e noi siamo entrati nell’Europa così!? Ha proprio ragione l’amica di Sx a chiedere più interventi nella cultura e nell’istruzione.

  6. Il Federalismo fiscale ci permetterà, spero, di usufruire di strumenti economici più consistenti per poter vivere più dignitosamente avendo investito in più di un titolo di studio. Personalmente è così, ma solo dopo venti anni sono entrato nella scuola pubblica facendo a gomitate con donne e uomini provvisti di un “diplomino”. Lo stipendio di un docente elementae appena entrato in ruolo è di circa 1.2000 euro, rispetto alla Germania o alla Gran Bretagna? Niente di niente. Devo andarnmene là, ovvio! Sta di fatto che tutti i Ministri della Pubblica Istruzione non hanno mai valorizzato chi possedesse una laurea in Pedagogia, quando ancora nessuno ce l’aveva, o pochi, ma erano prof o psicopedagogisti? Ora è obbligatoria la laurea in Scienza della formazione primaria con stage sul campo, però valutata 36 punti ed abilitante di per sè. Ci sono lauree e professioni supervalutate, lavorare in banca, con la laurea in Economia puoi ambire….per esempio. Con la laurea in Pedagogia rimani vita natural durante maestro elementare, con la tua laurea ed il diploma post-diploma in Scienze religiose in attesa di una terza qualificazione di studio, ma intanto sei semplicemente un insegnante di scuola elementare con un salario da 1.2000 euro. Un operaio appena assunto percepisce come me dopo 20 anni di precariato e quasi due lauree e la terza in arrivo!? Vorrei chiedere alla Ministra Maria Stella Gelmini cosa ne pensa? Provare a immettere nella ricerca chi ha un’esperienza simile? Opppure valorizzare il plus valore dell’essere Dottore in Pedagogia e diplomato in Scienze religiose? Ambirei a qualcosa in più che insegnare: red and yelllow, pink and green, orange and purple…o i numeri in Inglese! O alla funzione di psicopedagogista o vice-dirigente, responsabile o funzione strumentale del disagio o dello sport, della didattica o della metodologia….ma, mi perdoni la ministra, se non valorizziamo chi ha titoli di studio? Come facciamo a fare meritocrazia: l’anzianità di servizio o sarà il numero dei progetti a verificare e testare la quality? Tutte lì a dire ma io sono più brava per il corso di musica, di disegno, di teatro, di scrittura creativa, d’informatica e lì tutte a tirarsi i capelli! Si rende conto del grave errore: parlare di meritocrazia e bravura nella scuola!? Credo siano i titoli culturali a farne la differenza o facciamo decideere ai fanciulli o ai genitori, forse al dirigente o la capo-gruppo? Mi chiedo quanta ersperienza lei abbia della scuola,l’ On. Fioroni come medico, non molta, l’On. Moratti, ex dirigente e presidente Rai? Ma quando ci sarà un Ministro competente!? Chi si occupa del’Agricoltura sapppia almeno cos’è un piano quinquennale, non so, chi è Ministro della Famiglia conosca una donna ed abbia dei figli, chi Mniistro della Giustizia abbia idea cos’è una molestia sessuale o del’Interno conosca la Storia contemporanea…a me sembra lecito così.
    Jefferey

  7. Cari amici della Lega,

    sono ex forzista oraPdL, elettore convinto in sede nazionale, ma a Bergamo no, è impossibile votarli. Il partito, soprattutto la componente ex forzista, è scollegato dal territorio e dai problemi della gente, tutte le nomine sono dall’alto, l’unica preoccupazione che hanno è quella di occupare le poltrone di partito. La loro insignificanza è platealmente riconosciuta, al punto che il primo partito della bergamasca è rimasto ultimo nelle designazioni per le cariche di sindaco di Bergamo e di presidente della provincia, io credo per manifesta indegnità, oltre che per una storia lunga di assenteismo dove c’è da fare e di sconfitte. Vi sarebbe molto da precisare, naturalmente, ma non voglio approfittare dell’ospitalità.
    Ammiro il lavoro che fate sul territorio (con qualche ovvia distinzione), e la buona amministrazione che fate realizzate dove governate. Voterò volentieri il candidato Pirovano, lo voterei ancora più volentieri se corresse da solo, senza la palla al piede di alleati nullafacenti.

    Dario (Treviglio)

  8. In questo mio commento voglio esprimere il mio rincrescimento per le indagini sulle opinioni dei votanti il Sindaco di Bergamo, dove risulta vittorioso, ovvero, meglio specificare, dove le percentuali a suo favore sono a suo netto vantaggio. A questo punto, amici lumbard, fuori i denti, diamoci da fare per vincere! Il mio timore, forse infondato, è non riuscire a “spodestare”, perdonami Roberto, l’avvocato Sindaco del centro islamico e perfino del cimitero specifico per i musulmani ( Con tutto rispetto e non xenofobia, infatti sono dirigente di una squadra di calcio in cui giocano fedeli all’islam e insegnante alfabetizzatore. ), dell’inquinamento acustico di città alta per il parcheggio underground, della speculazione edilizia Sace etc….Basta! La sinistra ceda il passo a noi! Viva la Padania, Padania libera! Jeffrey.

I commenti sono chiusi.