Passalacqua, il decano che scoprì la Lega

Morto a 67 anni. Passalacqua, il decano che scoprì la Lega

 

Il soprannome, piuttosto azzeccato e da lui gradito «Decano», glielo aveva trovato Umberto Bossi e, per i colleghi, da quel momento, Guido Passalacqua, giornalista morto a Milano all’età di 67 anni dopo una lunga malattia, era stato il Decano e basta. Un appellativo affettuoso, quello di Bossi, che si basava su due evidenze: l’aria da gentiluomo, con la sua inseparabile pipa, riflessivo e pacato e nel contempo disincantato, e la lunga assiduità agli eventi di cronaca relativi alla Lega. Passalacqua, nato a Brescia, vissuto per gli studi a Pavia e poi approdato al giornalismo a Milano, in effetti era stato tra i primi a capire e interpretare, per Repubblica, il fenomeno Lega negli anni ’80. Merito del suo gusto dell’analisi e dell’approfondimento e della sua passione da cronista, una caratteristica che mai lo ha abbandonato (come quei suoi quadernetti sempre pieni di minuti appunti) neppure quando dalla semplice cronaca passava all’analisi e al commento. Ieri appena si è diffusa la notizia della sua morte, proprio da quella Lega di cui tanto aveva scritto (compreso il recente libro «Il vento della Padania») e con la quale a onore del vero non aveva mancato di polemizzare anche aspramente, sono venuti messaggi di profonda commozione. «Sono colpito e addolorato – ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni – Guido infatti, prima di qualunque cosa, era un amico fraterno». «Passalacqua era un uomo dal pensiero libero – ha aggiunto –un grande professionista». Passalacqua aveva seguito le vicende di terrorismo e il 7 maggio del 1980 era stato anche gambizzato. (da Eco di Bergamo,10-9-10)

Passalacqua, il decano che scoprì la Legaultima modifica: 2010-09-11T10:31:00+02:00da leganord.b
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