Pm10, Bergamo corre ai ripari lavando le strade

Mezzi in azione di notte per pulire le polveri sottili
L’assessore Bandera: anche più controlli sulle caldaie

Vista così, trattasi di maglia nera che più nera non si può: in base ai dati Istat, rielaborati e presentati a Roma in occasione della Settimana europea della mobilità, la nostra città sarebbe tra le 30 peggiori d’Europa per inquinamento da Pm10. Nel 2008 – anno di riferimento per la classifica – Bergamo ha infatti sfondato per 75 giorni la soglia, posta dall’Unione europea, di 50 microgrammi di polveri sottili per metro cubo. Un risultato che ci spedisce tra gli ultimi della classe, in compagnia delle vicine Milano e Brescia e di un nutrito gruppetto di altre città italiane.
Le cifre fotografano però la situazione di due anni fa, e rispetto ad allora qualche progresso, dalle nostre parti, c’è stato: i 75 giorni di sforamento del 2008 sono diventati 63 nel 2009, e quest’anno, dice l’assessore all’Ambiente, Massimo Bandera, parrebbe per ora mantenersi in linea col precedente. «I dati Istat sono un po’ vecchi, nel frattempo qui c’è stata una tendenza al miglioramento – spiega l’assessore –. Poi, certo, bisogna tenere conto della situazione specifica della pianura padana: una delle aree più industrializzate d’Europa, con un’alta densità abitativa e una morfologia particolare. È fatta come un catino, e il fenomeno dell’inversione termica, da novembre a marzo, funziona come un coperchio, che limita il ricambio e la circolazione dell’aria. Per questo credo che andrebbe rivista la decisione comunitaria di imporre limiti uguali per tutti, senza tenere conto delle diverse situazioni. Ciononostante, a Bergamo i dati sulla concentrazione media di Pm10 nel corso dell’anno sono entro i limiti. Il problema si ha sui giorni di sforamento».
Di questi temi e delle possibili misure da intraprendere gli amministratori locali parleranno domani, in un incontro al Pirellone con l’assessore regionale all’Ambiente Marcello Raimondi. Sul fronte bergamasco, poi, Provincia e Comune di Bergamo stanno organizzando per fine mese un’assemblea dei sindaci, per valutare eventuali interventi nell’area critica. Intanto, Palafrizzoni studia un pacchetto di provvedimenti da mettere in campo per combattere le polveri sottili. Bandera ne anticipa un paio: «Con Aprica stiamo programmando un calendario di frequenti lavaggi delle strade a partire da ottobre – spiega –. I mezzi usciranno intorno alle 4 del mattino per lavare strade e marciapiedi: questo permetterà di portare via le polveri più pesanti, che si sono depositate durante la notte. Inoltre, avvieremo una campagna dedicata alle gomme delle auto, con possibilità di controlli gratuiti, per ricordare agli automobilisti che montare pneumatici ben gonfi riduce il consumo di benzina, ma anche l’abrasione sull’asfalto. Così si producono meno polveri. Si tratta di piccole azioni che da sole non risolvono il problema, ma aiutano a diffondere buone pratiche e a contenere l’immissione di polveri nell’aria».
Le buone prassi riguardano anche il fronte riscaldamento: «Grazie a una convenzione con la Provincia, intesificheremo i controlli sulle caldaie – prosegue l’assessore –. Stiamo inoltre valutando un’ordinanza per ridurre di un’ora gli orari di accensione del riscaldamento nei mesi più critici». Poi ci sono le misure (di cui si parla proprio in questi giorni, nel corso della settimana europea della mobilità) per promuovere l’uso di mezzi elettrici, e i «lavori in corso» per avere autobus a minor impatto, con l’acquisto di nuovi mezzi e con il montaggio del filtro antiparticolato sui circa cinquanta veicoli Euro 2 di Atb. «Al di là delle singole iniziative della città, tuttavia – conclude Bandera – resto convinto che questa sia una battaglia che va fatta su scala più ampia, con politiche comuni a tutta la pianura padana».   (da l’eco di Bergamo,21-9-10)

Pm10, Bergamo corre ai ripari lavando le stradeultima modifica: 2010-09-21T16:28:00+02:00da leganord.b
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