Sul tavolo di Comune e Provincia. Saldo anche a un anno. Via Tasso: «Frustrante aver fondi e non poter pagare. Le aziende sorreggono il sistema Italia»
Una fattura sopra l’altra, documenti che si accumulano. Diventano buste, cartellette, faldoni.
«Quest’estate l’ho detto al sindaco e alla giunta: stiamo reggendo, ma è come una diga che rischia di venire giù…». In via Canovine, a Bergamo, ha sede l’assessorato ai Lavori pubblici del Comune. Il titolare Alessio Saltarelli parla delle imprese che ogni giorno (o quasi) si fanno sentire per chiedere conto dei pagamenti lumaca: «Fa rabbia sapere che in cassa i soldi ci sono, che non abbiamo mai avuto un conto fuori posto, e intanto dobbiamo dire alle imprese che devono aspettare, pazientare per avere ciò che gli spetta». Perché il patto di stabilità strangola gli enti pubblici, anche quelli sani, con i bilanci sacrificati sull’altare della riduzione del debito (che in gran parte arriva dallo stato centrale) con buona pace delle ditte al lavoro. Ogni anno si chiede di migliorare il saldo fra entrate e uscite, e mica di poco: nel 2012 Palafrizzoni deve comprimere la spesa di 13 milioni,la Provincia di 22 milioni. Una stretta di 35 milioni solo per i due principali enti orobici. Traduzione? Cantieri congelati, programmazione al lumicino, fatture che si accumulano.
(da Corriere della Sera-bergamo,7-3-12)