Casse piene ma bloccate. Nove milioni di fatture ferme

Sul tavolo di Comune e Provincia. Saldo anche a un anno. Via Tasso: «Frustrante aver fondi e non poter pagare. Le aziende sorreggono il sistema Italia»

patto-stabilità,debito-pubblico,cantieri-fermi,Una fattura sopra l’altra, documenti che si accumulano. Diventano buste, cartellette, faldoni.
«Quest’estate l’ho detto al sindaco e alla giunta: stiamo reggendo, ma è come una diga che rischia di venire giù…». In via Canovine, a Bergamo, ha sede l’assessorato ai Lavori pubblici del Comune. Il titolare Alessio Saltarelli parla delle imprese che ogni giorno (o quasi) si fanno sentire per chiedere conto dei pagamenti lumaca: «Fa rabbia sapere che in cassa i soldi ci sono, che non abbiamo mai avuto un conto fuori posto, e intanto dobbiamo dire alle imprese che devono aspettare, pazientare per avere ciò che gli spetta». Perché il patto di stabilità strangola gli enti pubblici, anche quelli sani, con i bilanci sacrificati sull’altare della riduzione del debito (che in gran parte arriva dallo stato centrale) con buona pace delle ditte al lavoro. Ogni anno si chiede di migliorare il saldo fra entrate e uscite, e mica di poco: nel 2012 Palafrizzoni deve comprimere la spesa di 13 milioni,la Provincia di 22 milioni. Una stretta di 35 milioni solo per i due principali enti orobici. Traduzione? Cantieri congelati, programmazione al lumicino, fatture che si accumulano.

(da Corriere della Sera-bergamo,7-3-12)

Economia e Fisco

stucchi,tremonti,riforma-fiscale,debito-pubblicoGiacomo Stucchi : “Il dibattito in corso nella maggioranza che vede il premier, con i ministri Bossi e Tremonti, al lavoro per trovare una soluzione che coniughi le esigenze di crescita dell’economia con quelle della stabilità dei conti da presentare all’Europa, non è una questione personale tra i tre. L’enorme debito pubblico accumulato da decenni di mal governo della Prima Repubblica. Il debito pubblico costituisce un fardello che ci portiamo dietro e con il quale qualsiasi governo deve fare i conti, non è stato creato dal centrodestra negli ultimi tempi, ma il Pd e il Terzo Polo fanno finta di non saperlo. L’aria da verginelle istituzionali che nulla sanno della politica degli ultimi decenni di questo Paese, non si addice né ai dirigenti del Pd né a quelli del cosiddetto Terzo Polo, il cui unico obiettivo è quello di poter fare l’ago della bilancia tra le due maggiori coalizioni per poterne ricavare delle posizioni di rendita politica”.

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