Lega Nord, a Palazzo Frizzoni mantenute le promesse sull’Imu.

imu,ribolla,pecce,«La Lega Nord è molto soddisfatta per quanto fatto dall’amministrazione comunale in sede di approvazione del regolamento e aliquote Imu». A dichiararlo è Alberto Ribolla, capogruppo del Carroccio a Palazzo Frizzoni, il quale spiega che «il Comune di Bergamo, con l’approvazione del regolamento avvenuta in Consiglio comunale non solo ha mantenuto le promesse fatte in sede di bilancio, ma è riuscito anche ad ampliare le agevolazioni per artigiani, negozi e bar di vicinato, nonostante i continui tagli agli enti locali apportati dal Governo Monti».

Con l’approvazione del regolamento Imu e le relative agevolazioni la quota è scesa dal 10,6 al 7,6 «riuscendo anche ad andare al di là delle richieste avanzate dalle categorie interessate – rileva Ribolla -. Per quanto riguarda i canoni di affitto concordato la quota è scesa al 6 per mille e una diminuzione è stata introdotta anche per quanto riguarda i terreni agricoli».
«Particolare attenzione – aggiunge il segretario della sezione cittadina della Lega Nord e consigliere comunale Luisa Pecce – è stata riservata anche alle case Aler con la riduzione dell’aliquota. Questo oltre al mantenimento dell’aliquota base sulla prima casa al 4 per mille. A queste agevolazioni si aggiungono quelle introdotte nei confronti di anziani e disabili, categorie verso cui il Comune ha voluto fare di più andando anche oltre quanto previsto dalla legge nazionale».
Le osservazioni avanzate in sede di bilancio da parte della Lega Nord, dunque, sono state accolte: «Tra queste – spiega Ribolla – quella di inserire le previsioni dell’articolo 10 dello statuto dei contribuenti che hanno fatto errori in sede di compilazione dei moduli F24. Una richiesta nata dal riscontro della continua incertezza normativa causata dal Governo». Ad ogni modo, nonostante l’operato dell’amministrazione comunale, la posizione della Lega Nord nei confronti dell’Imu rimane molto critica: «Le firme raccolte nel fine settimana – prosegue il capogruppo del Carroccio – non fanno altro che confermare la nostra assoluta contrarietà a questa imposta centralista e al Governo che non solo l’ha introdotta, ma che ha disatteso l’ennesima promessa: contrariamente a quanto era stato dichiarato dai tecnici guidati da Monti, infatti, l’imposta a partire dal prossimo anno non tornerà nelle casse dei Comuni, ma continuerà ad andare al governo centrale».

Maroni : Contro l’IMU, rivolta fiscale

Maroni conf stampa.jpgLa Lega Nord lancia la rivolta fiscale contro l’Imu, facendo leva sugli oltre 500 sindaci del Carroccio. L’iniziativa è stata spiegata da Roberto Maroni, nel corso della campagna elettorale per le amministrative di domenica 6 maggio. L’iniziativa proposta dalla Lega verrà discussa anche nel corso del “Lega Unita Day”, secondo raduno leghista dopo la campagna di stampa diffamatoria che ha investito il partito, che si svolgerà a Zanica il primo Maggio contemporaneamente alla Festa dei Lavoratori padani.
“Promuoveremo la disobbedienza civile e l’opposizione fiscale ma faremo in modo da non mettere nei pasticci i cittadini. Coinvolgeremo tutti i nostri sindaci perché diano copertura a chi aderirà alla nostra iniziativa. La gente non dovrà scendere in piazza, ma farà obiezione fiscale contro queste assurde manovre del governo” ha detto l’ex-Ministro degli Interni.

Imu e Patto di stabilità: via alla protesta

Bene il consuntivo 2011 di Palafrizzoni. Facoetti: servizi mantenuti senza pesare sui cittadini.
Anche Bergamo con gli enti locali che scenderanno in piazza a Venezia contro il giro di vite

facoetti nuovo.jpgRispettato il Patto di stabilità senza tagli ai servizi per i cittadini e neppure aumenti delle tasse a carico dei residenti di Bergamo. Obiettivo raggiunto per l’ Assessore al Bilancio, Enrico Facoetti, che ieri dopo la Giunta ha presentato il rendiconto economico 2011 di Palafrizzoni. «Abbiamo ottenuto un risultato positivo rispetto ad altre amministrazioni che hanno sforato il Patto e nonostante la crisi economica del sistema Paese – ha spiegato Facoetti –: siamo riusciti a salvaguardare i servizi per i cittadini senza operare alcun taglio, ma allo stesso tempo non abbiamo messo le mani nelle tasche dei bergamaschi. Nessun aumento delle imposte, neppure l’adeguamento dell’Istat sulla tassa dei rifiuti». Il consuntivo si chiude con 16 milioni di avanzo (di cui otto dell’anno scorso) bloccati però dal Patto di stabilità e a fronte di un taglio dei trasferimenti dallo Stato di tre milioni e 900 mila euro. Imu: s’incamera a dicembre Bilancio positivo, per il 2011 appunto, mentre per il 2012 sarà inevitabilmente tutta un’altra storia. E il capitolo più di attualità (e di maggior peso) delle imposte che si riverseranno sulle tasche dei cittadini è quello dell’Imu, l’Imposta municipale unica. A questo proposito Palafrizzoni conferma la linea già presentata nei giorni scorsi, specificando che intorno all’imposta patrimoniale ci sono ancora molte incertezze nelle indicazioni del governo. Tre le tappe di pagamento: una prima il 18 giugno, la seconda il 17 settembre e il conguaglio a metà dicembre. Mentre le prime due tranche saranno pari a un terzo dell’imposta calcolata applicando l’aliquota di base (0,4% sulle prime case e 7,6% sugli altri immobili), Bergamo ha fissato per la terza tranche un’aliquota di base per la prima casa e per la seconda casa dovrebbe attestarsi sul 10,6 per mille. «L’introduzione dell’Imu – ha dichiarato Facoetti – da parte di Roma è a scapito degli enti locali. Si tratta infatti di un tributo locale prelevato dallo Stato, che ne incamera la metà. Così non c’è possibilità di sviluppo per il territorio. Difficile anche mettere a bilancio preventivo (che va presentato entro fine maggio, e che Palafrizzoni potrebbe anticipare già la prossima settimana ndr) una voce di cui avremo certezza sull’entità solo a dicembre». Alla manifestazione nazionale E il Comune di Bergamo non è il solo a manifestare perplessità su Patto di Stabilità e Imu: diversi Comuni dell’Anci, ieri al consiglio nazionale, hanno confermato la loro adesione alla manifestazione nazionale a Venezia il 24 maggio contro i capitoli ormai indigesti ai primi cittadini come l’Imu e il Patto di stabilità. E anche il sindaco Franco Tentorio ha dichiarato «di condividere le istanze dei comuni aderenti alla manifestazione nazionale. Invieremo – ha anticipato – una rappresentanza di Palafrizzoni a Venezia». (da Eco di Bergamo,19-4-12)

Imu, da imposta federalista a imposta centralista

LN - LL - Bossi - UFFICIALE.jpgLEGA NORD – LEGA LOMBARDA
per l’indipendenza della Padania
Via Berlese 1 -24124 BERGAMO (Padania)-
tel.035.363.111 – fax 035.363.183
e-mail: info@leganordbergamo.org – Internet:
www.leganordbergamo.org

— Bergamo 09/02/2012

Ribolla, Lega: “Imu, da imposta federalista a imposta centralista”

Lo Stato depreda il cinquanta per cento del gettito.
La Lega Nord chiede l’intervento dei parlamentari orobici

 

Fare in modo che la nuova Imu torni ad essere un tributo integralmente finalizzato a finanziare in maniera diretta  le amministrazioni comunali, in modo da favorire la loro autonomia finanziaria o che sia quantomeno innalzata la quota di gettito di spettanza comunale. A chiederlo, attraverso un Ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio comunale a Palazzo Frizzoni, è la maggioranza che punta il dito contro la reintroduzione da parte del Governo Monti dell’Imu sulla prima casa e il trasferimento allo Stato del 50 per cento sulle seconde case e sugli altri fabbricati. “Una misura che porterà ad un ulteriore perdita di risorse per tutti i Comuni, Bergamo compreso – dichiara il capogruppo della Lega Nord Alberto Ribolla -. In pratica, i cittadini pagheranno l’Imu al Comune (che per via delle modifiche statali sarà molto più alta della vecchia Ici), ma senza ricevere in cambio maggiori servizi, visto che qualora vi fosse un maggior gettito questo andrebbe nelle casse dello Stato. Inoltre, con il taglio dei trasferimenti, ai Comuni verrà sempre meno riconosciuto il ruolo di motori di sviluppo locale. Le amministrazioni locali, quindi, sono chiamate a mettere la faccia per un’operazione che ai Comuni non porterà alcun vantaggio: come si suol dire, oltre al danno la beffa”.

Attraverso l’ordine del giorno presentato dalla maggioranza viene dunque chiesto che i parlamentari orobici facciano il possibile per fare in modo che l’Imu possa almeno contribuire a rimpinguare le sofferenti casse comunali, per ridurre i tagli ai servizi offerti alla cittadinanza: “Attualmente i Comuni si trovano con le mani legate – prosegue Ribolla -. Gli enti  locali che abbasseranno l’aliquota sugli immobili diversi dalla prima abitazione, infatti, potrebbero arrivare a dare allo Stato qualcosa come l’ottanta per cento dell’Imu del proprio territorio. Tutte le agevolazioni e le detrazioni previste dalla precedente normativa sono eliminate e se il Comune volesse applicarle (come ad esempio la riduzione del 50 per cento sui beni locati) queste sarebbero a suo carico: in poche parole, sarebbe Comune a pagare il conto allo Stato.  La nuova Imu, dunque, stravolge completamente l’imposta così come pensata dal decreto federalista, caratterizzata da una forte manovrabilità da parte dei sindaci, costretti ora a raccogliere il denaro che servirà a Roma per rimpinguare le casse dell’erario. Risulta palese che siamo di fronte ad una manovra a tutti gli effetti centralista e contro gli enti territoriali, a cui la Lega dice no”.

A pagare il prezzo più alto, inoltre, saranno ancora una volta i Comuni come Bergamo e più in generale le amministrazioni del Nord Italia, che proprio  in questo momento stanno elaborando con grande difficoltà i bilanci preventivi: “Questo – spiega Ribolla –  perché il nuovo taglio, a differenza del passato,  sarà chiesto in proporzione alla distribuzione territoriale dell’Imu e non come accaduto fino ad ora in proporzione al fondo sperimentale assegnato, con una conseguente penalizzazione per i Comuni con un’alta autonomia finanziaria e un’elevata capacità fiscale come il nostro. L’imposizione Imu graverà ancora sui contribuenti del nord visto che in Italia ci sono ancora due milioni di immobili non accatastati.  Il catasto al Nord l’abbiamo, al sud invece….”

Segreteria Provinciale Lega Nord – Lega Lombarda

Ribolla, Lega Nord: “Riduciamo l’Imu sulla prima casa”

comune.jpg“Il Pd a Roma razzola male e a Bergamo predica ancora peggio”. Lo dichiara Alberto Ribolla, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Frizzoni, riferendosi alle affermazioni dell’esponente del Pd Elena Carnevali sulle aliquote introdotte dal Governo Monti. “Elena Carnevali chiede che non venga aumentata l’Imu sulla prima casa, per evitare che a pagare siano sempre i soliti. Richieste legittime, certo, ma da quale pulpito viene la predica – si chiede il capogruppo del Carroccio -? Tra coloro che hanno votato la manovra del Governo Monti, nella quale sono contenute la reintroduzione dell’Imu sulla prima casa e il trasferimento allo Stato del 50 per cento sulle seconde case e gli altri fabbricati, non ci sono anche gli esponenti del Pd? L’ex assessore, inoltre, ha la memoria corta visto che sembra non ricordare che l’amministrazione comunale di cui lei faceva parte nel 2005/2006 ha aumentato l’Ici dal 5,9 al 7 per mille e l’addizionale Irpef dallo 0,4 allo 0,7 per cento, per poi riportarla nell’ultimo anno dell’amministrazione di centrosinistra allo 0,6 per cento”.

Pura demagogica, dunque, quella dell’ex assessore Carnevali, che attribuisce all’ Assessore al Bilancio Facoetti parole mai pronunciate: “L’assessore Facoetti, contrariamente a quanto dichiarato dall’esponente del Pd, non ha ma detto di voler aumentare le tasse comunali. Anzi, la Lega Nord propone all’amministrazione comunale di ridurre, nel limite del possibile, l’aliquota base sulla prima casa sotto il 4 per mille. Oltre a questo abbiamo proposto di attuare una revisione dei servizi per razionalizzare la spesa, mantenendo quelli di cui usufruiscono i cittadini bergamaschi e chiedendo una compartecipazione su quelli erogati ai residenti nei Comuni dell’hinterland, come trasporto, cultura, istruzione, di cui in alcuni casi il Comune di Bergamo si fa totalmente carico” – spiega Ribolla, il quale ricorda che è stata chiesta anche la chiusura dello Sportello stranieri di Borgo Palazzo, il cui costo annuale è di 370 mila euro.

Ma non solo: “L’ex assessore chiede di eliminare “sprechi, orpelli e iniziative auto promozionali che il comune di Bergamo non può più permettersi” – prosegue Ribolla, che si chiede di cosa Carnevali stia parlando. “Non è certo l’amministrazione attuale quella che paga con uno stipendio dirigenziale, pari a oltre 100 mila euro l’anno, il responsabile della comunicazione del Comune, come invece avveniva durante l’amministrazione guidata dall’ex sindaco Bruni e di cui Carnevali faceva parte”.

Infine gli affitti: “Carnevali interviene anche sulle questione delle case affittate. A questo proposito vorremmo ricordare all’ex assessore che fu proprio il governo precedente e in particolare l’ex ministro Roberto Calderoli, a spendersi affinchè venisse introdotta la cedolare secca sugli affitti, una misura che ha ridotto la pressione fiscale sulle locazioni e che è stata ben accolta dagli operatori del settore immobiliare. Calderoli, inoltre, nel suo decreto sul federalismo municipale aveva dimezzato l’aliquota Imu per le locazioni: peccato che tale misura non sia stata riconfermata dal Governo Monti e da tutti coloro, Pd incluso, che hanno votato a favore di questa manovra”.

Questa Imu è una bella fregatura

Stucchi comizio b.jpg“Falsi benpensanti, e statisti dell’ultima ora, fanno finta di scandalizzarsi per le proteste della Lega Nord in Parlamento, o per quella che sta montando sui territori del Nord contro la reintroduzione dell’Ici. Una tassa che si chiamerà Imu ma che, occorre spiegarlo bene, non ha niente a che vedere con l’imposta prevista nel federalismo fiscale, dalla quale era esentata la prima casa, e pensata per lasciare più risorse sul territorio e non per far fare ai sindaci gli esattori di un Stato centralista e sprecone”. Così il deputato della Lega Nord, e Segretario dell’Ufficio di Presidenza di Montecitorio, Giacomo Stucchi, a margine dei lavori parlamentari.

“Con l’introduzione di questa “Imu” così strutturata – continua il parlamentare bergamasco – i Comuni, a conti fatti, ci possono rimettere e le amministrazioni cittadine, per non tagliare i servizi, saranno costrette ad alzare le aliquote, pagandone le conseguenze sul piano politico. Insomma – conclude Stucchi – si tratta di una bella fregatura, architettata dal Governo Monti per portare più soldi nelle casse dello Stato facendo fare il lavoro sporco, cioè l’aumento delle tasse sulla casa e della loro riscossione, ai sindaci”.