Dimitri Donati di Seriate è il nuovo presidente del Parco regionale del Serio. Succede a Gianfranco Gafforelli, sindaco di Calcinate e presidente dell’ente da sette anni. Donati, della Lega Nord, con i 34 anni è il più giovane presidente del Parco del Serio dalla sua costituzione, avvenuta nel 1985. Era già nel Consiglio di amministrazione eletto nel 2009. L’assemblea che si è tenuta nei giorni scorsi nella Rocca di Romano è stata un plebiscito per Donati:hanno votato unanimemente i 28 soci del Parco, 26 Comuni bergamaschi e cremonesi e le rispettive Province.
La Lega conquista così per la prima volta la presidenza del Parco del Serio, mentre il nuovo Cda è composto da Giovanni Scandelli in rappresentanza della Regione, Basilio Monaci, Ernesto Zaghen e Alfonso D’Alesio. La componente cremonese è in maggioranza con i consiglieri Scandelli e Zaghen del Pdl e Monaci del centrosinistra, mentre la componente bergamasca vede oltre al presidente leghista Donati, D’Alesio del Pdl. L’assemblea si è svolta senza intoppi grazie a un accordo per una presenza bipartisan nel nuovo Consiglio di amministrazione.
«Desidero ringraziare il segretario provinciale della Lega Cristian Invernizzi, il sindaco di Seriate Silvana Saita e l’assessore Achille Milesi per aver sostenuto la mia candidatura», ha detto il neopresidente che ha annunciato di voler assegnare deleghe a tutti i consiglieri e di voler operare in continuità con la gestione precedente, con una particolare attenzione all’educazione ambientale
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Cultura locale. La Provincia punta sul teatro
Saranno targate Provincia di Bergamo due nuove produzioni che debutteranno al Teatro Sociale, rispettivamente il 30 aprile e il 28 maggio prossimi nell’ambito del programma «La casa delle arti».
Rappresenteranno il fiore all’occhiello dell’attività dell’assessorato alla Cultura, identità e tradizioni guidato da Giovanni Milesi.
Prende corpo dunque, grazie ad un finanziamento di oltre 50.000 euro, quell’azione, a sostegno della tradizione locale, ampiamente dichiarata nelle linee programmatiche di via Tasso.
La scelta è caduta sui progetti di Teatro Prova con «I se möf!! Il cinematografo arriva a Bergamo», prima nazionale, e dell’associazione Arlecchin Bergamask con «Frotule e strambotti». Il tutto corredato da un contributo dell’Università di Bergamo che proporrà sul territorio un ciclo di conferenze dedicato alla commedia dell’arte. «L’identità e le tradizioni bergamasche che intendiamo valorizzare – sottolinea Milesi – passano anche da quelle forme di intrattenimento che propongono al pubblico di oggi, attraverso intelligenti innovazioni, la cultura e gli elementi caratterizzanti della nostra comunità con particolare attenzione alla Commedia dell’Arte ed al teatro popolare».
I contributi regionali
Sempre in campo culturale la Giunta provinciale ha deliberato di suddividere su 90 dei circa 100 richiedenti il contributo regionale di oltre 99.000 euro: i fondi andranno a eventi che vanno dalla valorizzazione del patrimonio storico culturale alle feste patronali, passando per conferenze e ricerche. «I criteri per la scelta – ha spiegato l’assessore Milesi – hanno valutato l’importanza dell’iniziativa, l’investimento di chi l’ha promossa, l’interesse culturale locale e la sintonia con la programmazione provinciale».
Dalla cultura come forma di attrattiva turistica al turismo vero e proprio: 120.000 euro nell’arco del prossimo biennio, grazie ad un bando regionale che copre l’importo al 50%, sono stati infatti stanziati per la creazione di una rete di sistema che coinvolga gli 11 Iat (uffici di informazione e accoglienza turistica) provinciali. «L’obiettivo, anche attraverso gli strumenti informatici, è quello di creare un dialogo – sottolinea l’assessore provinciale al turismo, Giorgio Bonassoli – in modo che le attività e le iniziative di un ufficio turistico possano diventare un’opportunità e una valenza anche per altri».
Attenzione al turismo
Punta sul turismo anche il neonato parco locale di interesse sovracomunale (Plis) del «Monte Bastia e del Roccolo» nei comuni di Scanzorosciate e Villa di Serio: 6,5 chilometri quadrati che si collegano a ovest con il Parco del Serio e a est con quello della Valle d’Argon. «Un’iniziativa molto interessante – a dichiararlo è Pietro Romanò, assessore all’Ambiente – che non solo salvaguarda il territorio dal punto di vista naturalistico ma che lo rilancia recuperando la sentieristica esistente, individuando nuovi percorsi, uniformando gli interventi edilizi e valorizzando le realtà agricole anche attraverso la produzione d’eccellenza del moscato di Scanzo». (da Eco di Bergamo,1-3-11)