Stazione, si tratta su un parcheggio per i pendolari.

Palafrizzoni apre il confronto con le Ferrovie per l’area compresa tra la Sab e lo scalo merci.

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Nelle prossime settimane è in agenda un incontro con Centostazioni e Sistemi Urbani, società dalla variegata galassia delle Ferrovie: sul tavolo il progetto di sistemazione dell’area delle stazioni, aspettando che il nodo dell’appalto per il restyling dell’edificio di piazzale Marconi si sciolga. Di certo, dopo lo stop del Tar, i tempi si allungano oltremodo e non ce n’era proprio bisogno. Il progetto è quello da 3,5 milioni di euro finanziato per metà dalla Regione tramite fondi europei e prevede la completa ridefinizione delle aree e dei percorsi pedonali compresi tra piazzale Marconi, la stazione del tram e le autolinee. Pedonalizzazione degli spazi, aree riservate per taxi e autobus e una zona cosiddetta «kiss and ride», ovvero destinata al carico-scarico dei passeggeri in arrivo e partenza.
 «Per contro il nostro progetto sta andando avanti bene e prevede comunque già una trattativa con le Ferrovie: all’estremità sinistra della stazione c’è un muro che vorremmo abbattere: delimita un’area interna che potrebbe dare maggiore respiro ed organicità alla piazza rifatta. L’acquisizione dell’area delle ferrovie ci permetterebbe di definire meglio la zona riservata ai taxi, ma il bersaglio grosso è la porzione oltre il muro che corre parallela tra gli edifici della stazione e l’area Sab: potremmo ricavarci un’area di sosta per i pendolari: fino a 150 posti auto sui due lati, gestiti in convenzione».
Il che, aggiunto ai 200 che si dovrebbero ricavare con una struttura simile ai fast park (strutture prefabbricate, ma in questo caso con caratteristiche più adatte ai centri urbani) potrebbe risolvere in modo importante il problema della sosta dei pendolari alla stazione.