Seconde case nelle valli problema da risolvere

Assessore Bonassoli – Sono stati presentati i dati dall’osservatorio turistico della provincia di Bergamo. Uno strumento che fotografa nel dettaglio la realtà delle abitazioni turistiche nelle Orobie.

bonassoli 3.jpg“Le seconde case? Sono un problema. Non si può nascondere”. Sono stati presentati i dati dall’osservatorio turistico della provincia di Bergamo. Uno strumento che fotografa nel dettaglio la realtà delle abitazioni turistiche nelle Orobie: densità, utilizzo e implicazioni sulle destinazioni. Numeri significativi. Nelle località turistiche bergamasche le seconde case sono scarsamente utilizzate, una media di 70-75 giorni all’anno nonostante la quantità ingente di abitazioni. Moltissime anche case non occupate: in Valbrembana la percentuale è del 58,6%, 38,5% in valle Imagna, 56,9% in Valseriana superiorem 57,1% in val di Scalve, con una media delle Orobie di 43,5%. “Dobbiamo sensibilizzare gli amministratori – spiega l’assessore provinciale Giorgio Bonassoli – e questo osservatorio è il primo passo. Bisogna puntare maggiormente sull’economia diretta, soprattutto in momento di crisi economica come quello attuale”. Sul tema delle seconde case nei mesi scorsi è intervenuta anche la Regione Lombardia, decisa a imporre uno stop alla costruzione selvaggia nelle valli bergamasche. L’assessore al Territorio Daniele Belotti non risparmiò anche qualche tirata d’orecchie ai sindaci leghisti che amministrato Comuni in Valbrembana e Seriana. “L’assessore Belotti ha segnalato il problema – continua Bonassoli – noi cerchiamo di condividere con il territorio i progetti di riqualificazione”. (BergamoNews,4-4-11)