Ex Enel e area Sace. Evitato lo stop Ok dalla Regione

L’Eco di Bergamo/24 marzo 2009

Gli interventi erano a rischio dopo le modifiche alla legge 12. Ma il Pirellone chiarisce: non vale per i Pii già adottati

Arriveranno in Consiglio per l’approvazione finale entro il 21 aprile, data in cui l’assemblea di Palafrizzoni chiuderà i lavori per cambio mandato elettorale. Arriveranno in Consiglio, ma la conferma si è avuta solo ieri. Stiamo parlando dei dibattutissimi Piani integrati di intervento che coinvolgono l’area ex Sace alla Conca Fiorita e quella dell’ex Enel di via Nullo.

Due piani in variante che sono stati adottati dal Consiglio fra dicembre 2008 e gennaio, ma la cui approvazione definitiva è stata messa seriamente in forse nelle scorse settimane. Questioni legate all’incandescente dibattito politico e alle volumetrie? Macché. La faccenda è tutta tecnica e si è sbrogliata solo dopo che il Pirellone ha fornito l’interpretazione ufficiale di una norma che, all’apparenza, sembrava invece stoppare l’approvazione dei Pii fino a quella del Piano di governo del territorio. Cosa che, in soldoni, a Bergamo (dove il Pgt è stato adottato a metà marzo) avrebbe significato lo stop per almeno un anno.
Pericolo di ricorsi a parte, il «congelamento» avrebbe creato più di una questione: il centrodestra a Palafrizzoni ha infatti remato contro ai due piani e il caso politico, con le elezioni di mezzo, sarebbe stato non di poco conto.
Una questione tecnica, si diceva. Perché mentre i fautori dei due piani e i detrattori si sono confrontati a suon di assemblee pubbliche, petizioni e pure osservazioni (decine quelle sull’area Sace, gran parte firmate dall’associazione Il Mosaico, meno numerose quelle pervenute in Comune sull’ex Enel), l’iter procedurale era fino a ora filato via nella logica di un legittimo contraddittorio politico. Il rischio di finire a gambe all’aria per i due interventi si è però fatto concreto nelle scorse settimane, il 10 marzo per l’esattezza. In quella data, infatti, la Regione ha apportato alcune variazioni alla Legge 12 (quella dedicata all’urbanistica e che sovrintende ai Pgt). Al comma 7 dell’articolo 25 si legge: «Fino all’approvazione del Pgt, i Comuni non possono dar corso all’approvazione di Programmi integrati di intervento in variante, non aventi rilevanza regionale, fatta eccezione per i casi di Pii che prevedano la realizzazione di infrastrutture pubbliche o di interesse pubblico di carattere strategico ed essenziali per la riqualificazione dell’ambito territoriale». Quanto sono strategici? «La Giunta regionale fornirà criteri entro 60 giorni». Il tutto però senza annullare la regola per cui l’approvazione di un Pii debba avvenire entro 60 giorni dalla scadenza del termine per le osservazioni, quindi comunque prima del pronunciamento della Giunta del Pirellone. Insomma, un bel pasticcio. E così sono andati in fibrillazione gli uffici dell’Urbanistica di Bergamo ma anche quelli dei Comuni di mezza Lombardia che a marzo si sono trovati con Pii adottati ma non ancora approvati. Inoltre, posto pure il pronunciamento del Pirellone per maggio, a Bergamo si sarebbe arrivati oltre i limiti anche dal punto di vista dell’operatività del Consiglio.
Dopo le modifiche alla legge 12, per due settimane buone gli uffici hanno navigato a vista, in balìa dei dubbi e alla ricerca di certezze. Tanto che al Pirellone è letteralmente piovuta una valanga di richieste di chiarimenti. Mentre ex Enel e piano Sace erano nel limbo, il titolare regionale all’Urbanistica, Davide Boni, aveva però iniziato a dissipare i dubbi ammettendo la nebulosità del comma e giudicando attuabili i piani adottati prima del 10 marzo. Ieri la conferma: sul sito del Pirellone la chiosa che dallo stop «sono fatti salvi i Pii già adottati al momento dell’entrata in vigore della presente legge. La nuova norma riguarda esclusivamente le proposte di Pii in variante allo strumento urbanistico generale, che rimarranno “congelate” fino all’emanazione dei criteri attuativi». Una circolare specifica ancora non c’è, ma nella contro il tempo per garantire il rispetto dell’iter, la specifica del sito internet pare aver rassicurato gli uffici di Palafrizzoni. Un ultimo esame delle osservazioni, poi si approda in aula per il rush finale.

Ex Enel e area Sace. Evitato lo stop Ok dalla Regioneultima modifica: 2009-03-30T08:58:00+02:00da leganord.b
Reposta per primo quest’articolo