Calderoli: “Onorato di aver bloccato il decreto Roma Capitale”

calderoli serio.jpgIl senatore bergamasco Roberto Calderoli, Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, commenta il provvedimento di Roma capitale emesso dal governo.   Il senatore bergamasco Roberto Calderoli, Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, commenta il provvedimento di Roma capitale emesso dal governo.”Sono onorato di aver bloccato nelle ultime due sedute del Consiglio dei Ministri il decreto legislativo sulle funzioni di Roma Capitale, perché quel decreto era impresentabile ed inaccettabile, come testimoniato, peraltro sia dalla contrarietà della Governatrice del Lazio, Renata Polverini, che aveva revocato in forma scritta l’intesa già sottoscritta a riguardo con il sindaco Gianni Alemanno, che dalla non condivisione di numerosi dicasteri. Stupisce che un Governo che a parole nasce per mettere in sicurezza i conti dello Stato e per promuovere la crescita del Paese approvi, come suo primo atto legislativo, un decreto che servirà soltanto a promuovere la spesa pubblica a vantaggio di una cicala che ha creato il più grande debito pubblico assoluto di un Comune nella storia, una cicala che ha già ricevuto troppo. Basta soldi a Roma!”. (BergamoNews,2-11-11)

Si scrive “Coesione territoriale”… si legge “Cassa del Mezzogiorno”

“Coesione territoriale? Quel ministero è contro il Nord”

pozzo.jpgIl Ministero della Coesione territoriale non piace a Roberto Calderoli, leghista e già Ministro per la semplificazione. Calderoli si è già espresso e ha affermato che voterà contro il governo Monti.
“Se il buongiorno si vede dal mattino allora è notte fonda e sarò felice di votare contro la fiducia al prossimo esecutivo”. E’ la dichiarazione di Roberto Calderoli, Lega, ex Ministro per la semplificazione, commentando la creazione del ministero della Coesione territoriale che aggiunge: “Nulla da eccepire contro la caratura dei nomi, ma il dicastero guidato da Barca è centralista, ed è stato creato per permettere a qualcuno di mangiare a sbafo”.

 

Ribaltone in vista, Calderoli contro la “banda Bassotti”

calderoli_roberto_1.jpg“Se fossero vere le indiscrezioni rispetto alla possibile composizione e agli eventuali sostenitori del futuro Governo di cui tanto si sta parlando allora saremmo di fronte ad un Esecutivo politico e non certamente tecnico”. Lo ha detto il ministro bergamasco per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli.

Secondo Calderoli si trarrebbe di “un Esecutivo di evidente connotazione ribaltonistica, che cancellerebbe in un colpo il bipolarismo, la politica e la democrazia che, con la scusa del bene del Paese e della tutela dei conti pubblici, si vogliono sostituire con i poteri della finanza, quegli stessi poteri che hanno rovinato le famiglie, le imprese e gli stessi conti pubblici. Ma la Lega Nord combatterà la futura ‘Banda Bassotti’ e farà un’opposizione durissima”.

Lega contraria a inciucci da Prima Repubblica

stucchi pp serio.jpg “La Lega Nord è determinata, sia nel ribadire alcuni punti fermi, come quelli sull’inviolabilità dei diritti acquisiti per le pensioni di anzianità, sia a fare la sua parte in Parlamento per far sì che gli impegni presi con l’Ue diventino fatti concreti. Restiamo indisponibili, invece, a qualsiasi forma di governo alternativo a quello esistente”. Lo ha detto il parlamentare bergamasco della Lega Nord, Giacomo Stucchi.

“Fatta questa premessa – continua l’esponente leghista – qualunque provvedimento avesse contenuto il maxi emendamento al disegno di legge di stabilità, approvato dall’ultimo Consiglio dei Ministri, è difficile spiegare ai mercati e ai partner europei la differenza che passa nel nostro sistema legislativo tra decreto legge, emendamento e disegno di legge. Si tratta di strumenti legislativi difficilmente “traducibili” in un linguaggio europeo che, soprattutto in questo momento, guarda più alla sostanza delle cose che non alle sfumature, e direi anche storture, del nostro sistema legislativo”.

Stucchi : la crisi? Se ne esce solo con le riforme

stucchi1.jpgIl mostruoso debito pubblico che ci portiamo dietro non è opera del governo Berlusconi, così come il ritardo sulle riforme strutturali non è certo addebitabile ad un esecutivo che proprio sui grandi cambiamenti (a cominciare dal federalismo fiscale) ha improntato la sua azione di governo. Se non partiamo da questi punti fermi rischiamo davvero di non venirne più fuori”. Così il parlamentare della Lega Nord, e Segretario dell’Ufficio di Presidenza di Montecitorio, Giacomo Stucchi, in un articolo pubblicato sul suo blog.
“Tutti quanti i protagonisti dell’opposizione – scrive l’esponente leghista – dai sindacati ai segretari di partito, dagli osservatori agli intellettuali, sembrano invece marciare nel senso opposto. Il crollo della borsa di martedì scorso, che non ha riguardato solo il nostro Paese ma il mondo intero, e che ha avuto come probabile causa determinante l’annuncio della Grecia di voler indire un referendum, la dice lunga su quanto siano strumentali le posizioni della sinistra. Anche i più distratti capiscono infatti che in una fase di estrema volatilità del sistema economico e finanziario planetario, che purtroppo dura ormai da mesi, qualsiasi parola o annuncio da parte dei governanti europei può determinare vere e proprie tempeste sui mercati di tutto il mondo. Ed è per questo – conclude Stucchi – che bisogna dimostrare coi fatti, e non solo a parole, come è solita fare l’opposizione, di volere approvare quelle riforme che sono indispensabili al Paese per tirarlo fuori dai guai.