quando il cambio passo inciampa…

150401pulizia porta s-giacomo bgnewsQuesta volta la maggioranza (val la pena di ricordare, per 2.000 voti) l’aveva fatta grossa… l’arroganza espressa tante volte con il rifiuto o i tentativi di impedire i dibattiti, l’aveva persino portata a bocciare una richiesta di pulire Porta S.Giacomo, imbrattata da stupidi, che sarà sicuramente uno dei biglietti da visita della città per l’Expo.
Non era bastato il no alla richiesta di proprietà delle Mura; e neppure il no alla richiesta di un valido coordinamento posto tra tutti (e sono tanti) i settori che dovrebbero avere cura del monumento; e neppure l’incredibile no posto alla richiesta di un minimo contributo ai volontari per ripagarsi vestiario e attrezzi… il tutto benché ben motivato dalla Consigliera Pecce e da tutti i componenti della minoranza in due ore di ben documentate spiegazioni. A questo punto bisogna dire che solo un evidente (e da alcuni, espresso) desiderio di non “perder tempo” per questo argomento… per questo insignificante 150402 pulizia s-giacomo -Ecoreperto storico che sono le nostre Mura ..  e di  disimpegno da parte della Giunta (nonostante quanto espresso nel programma elettorale) sono state le cause di uno scivolone che non sarebbe passato inosservato ai Bergamaschi, come per il resto, benchè ben mascherato dalle scuse propinate ai media e da questi, scientemente, ai cittadini. Si è corso ai ripari (e di questo non possiamo che felicitarci) … si è ripulita la Porta.. ma ora bisogna provvedere alla sorveglianza e a una campagna di rispetto per i monumenti e di dissuasione per gli imbrattatori… Sarà servita la lezione??

Le Mura di Bergamo : come mascherare un reale disinteresse e la voglia di disimpegno

mura x blogCS MuraLa lontananza e la crisi economica rendono impossibili sia l’interessamento che investimenti dello Stato sui nostri beni culturali e, solo grazie alla legge sul Federalismo demaniale, arriva l’offerta gratuita della proprietà.
L’interesse per la proprietà rappresenta oggi lo spartiacque tra coloro che amano il maggior monumento della città e coloro che accampano vari argomenti per coprire il proprio disinteresse per l’argomento. La Lega Nord ha presentato ben tre Ordini del Giorno e la discussione in Consiglio Comunale svelerà presto coloro che hanno a cuore la bellezza della città solo a parole.
E qui di seguito un riassuntivo di quanto fatto fatto e proposto dai rappresentanti della Lega Nord per le Mura di Bergamo :   Riassuntivo – Le Mura

Comunicato stampa : Bruni il cementificatore

e muro 1 L’ex sindaco Bruni difende l’indifendibile quando si tratta di cementificazione della città. Ora che si stanno cominciando a vedere i frutti del suo mandato tutti possiamo capire che il danno “cementificatorio” è ormai irreparabile e che si ripercuoterà per sempre sulla città, anche se in parte è ancora sulla carta. Del resto, come da parole degli allora assessori all’urbanistica e all’edilizia, si voleva “Bergamo al centro di una nuova megalopoli” e doveva scattare l’operazione” ripopolamento della città”!
I palazzi dell’Enel sono ancora più brutti e impattanti nella realtà che nei progetti: così ostruenti la vista di città alta, così stretti uno all’altro, mentre occupano tutta la superficie possibile, lugubri nello scuro del colore, pronti a sovraffollare il quartiere  e ad intasare il traffico.
Per quanto riguarda la SACE non abbiamo ancora dolorosamente assaporato tutto il peso dell’intervento che, vale la pena ricordarlo, prevedeva in origine più di 100.000 m. cubi di volumetrie tra produttivo, uffici, negozi e residenziale. Un’enormità in un quartiere che non a caso si chiama “Conca fiorita” e si distende ai piedi delle mura. Oggi vediamo costruita solo la cosiddetta palazzina degli uffici SACE, che peraltro è già di un piano meno rispetto al disegno iniziale, grazie alle trattative  condotte dall’amministrazione Tentorio che hanno decurtato l’intervento di 12.000 metri cubi e di tre piani di altezze per il  residenziale. Immaginate  comunque che, nonostante tutto il nostro impegno, avremo ancora due palazzi e due serie di edifici tutti di 7 piani , almeno 2 piani più degli edifici circostanti, ancora una volta impattanti sulla visuale di città alta. Un boccone amaro a perenne memoria…
Per quanto riguarda il Gleno, non ci si può gloriare nel giorno dell’inaugurazione della nuova struttura ( opera attesa dalla città), dimenticando che fortunatamente , per il momento, essendo state trovate altre soluzioni economico-finanziarie, la Fondazione non ha ancora deciso di realizzare gli edifici residenziali. Sono previsti l’esagerazione di quasi 115.000 metri cubi di residenziale e commerciale con edifici lunghi 100 metri ed alti 10 piani sui quali la Lega e il centrodestra  hanno sempre dichiarato la contrarietà a causa del consumo di suolo e per l’impatto paesaggistico. Altro che muro del PII Autostrada! Per il momento sembra che non ci sia fortunatamente l’esigenza né l’opportunità della realizzazione. Speriamo che almeno questo intervento possa esserci risparmiato.
Luisa Pecce, Consigliere comunale e segretario cittadino Lega Nord.

Ecosostenibilità, Ribolla: “Bergamo ai primi posti della classifica nazionale”

Ribolla Nord.jpg«La miglior risposta alle accuse di chi, a sproposito, indica Bergamo come una delle città maggiormente inquinate d’Italia, è nelle classifiche pubblicate oggi dal quotidiano Il Sole 24 Ore. Bergamo, infatti, si è guadagnata un lusinghiero quattordicesimo posto nella classifica nazionale delle città maggiormente ecosostenibili. Un risultato che ci deve rendere fieri e che è frutto dell’ottimo lavoro che questa Amministrazione comunale sta portando avanti nell’ambito dell’eco sostenibilità e della lotta agli sprechi». Lo dichiara Alberto Ribolla, capogruppo della Lega Nord a Palazzo Frizzoni. «Dai risultati pubblicati sul quotidiano – prosegue Ribolla – emerge che la nostra città non solo ha uno dei tassi di motorizzazione più bassi d’Italia, ma è anche al terzo posto (su 44) per la raccolta differenziata e per l’installazione di pannelli fotovoltaici sugli edifici comunali, al quarto per il teleriscaldamento, al diciassettesimo per le piste ciclabili e al sedicesimo per quanto riguarda la modalità alternativa. Le azioni messe in campo dalla Giunta, dunque, stanno producendo effetti concreti e tangibili anche nel campo “green” e del trasporto leggero, senza tuttavia, così come dimostrato dal Piano urbano del traffico approvato nelle scorse settimane, penalizzare gli automobilisti».

Rifiuti dal Lazio a Bergamo: «Una vergogna»

imagesCAZNT7RK.jpg«Manco fossero sacchi di patate, ma non verranno smaltiti in Lombardia».  Esprime così il disappunto dei cittadini lombardi l’Assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi commentando la notizia dell’arrivo di a Bergamo rifiuti dalla discarica di Malagrotta (Lazio).
«È una vergogna, la Lombardia si è impegnata a fondo ed è totalmente autosufficiente, non si può capire perché il Lazio non riesca a fare altrettanto e continui a sprecare denaro pubblico mandando rifiuti in mezza Europa». «In realtà – precisa l’Assessore – a Bergamo arriveranno non per essere smaltiti. L’Ares Ambiente Srl di Treviolo funge solo da intermediario e quindi i rifiuti prenderanno poi la strada di qualche impianto di smaltimento che ad oggi non ci è dato sapere: infatti né Ama né Ares Ambiente hanno comunicato alcunché a Regione Lombardia. Abbiamo rifiuti che vanno e vengono senza controllo solo perché gli viene cambiata un’etichetta (da urbani a speciali). Queste situazioni non possono più accadere: quel poco che sappiamo lo abbiamo appreso dai giornali, nessuno pensi che staremo a guardare senza fare tutto quanto in nostro potere».

Allo studio il Piano del traffico a Bergamo

Ribolla.jpgLa Lega Nord, anche grazie alle indicazioni ricevute da militanti, sostenitori e simpatizzanti dopo la mia precedente mail, sta predisponendo diversi ordini del giorno ed emendamenti per migliorare la viabilità della nostra città e per intervenire sul piano urbano del traffico. In agosto il gruppo consiliare li esaminerà per poi presentarli pubblicamente a settembre. Per ora ho ricevuto diversi feedback da chi mi ha fatto pervenire i propri suggerimenti. Colgo l’occasione per augurare a tutti una buona estate!

Alberto Ribolla
Capogruppo Lega Nord
Comune di Bergamo

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La Lega propone una mozione contro l’uccisione di animali per produrre pellicce

produzione-pellicce,mozione-pellicce,Mozione: divieto di allevare, catturare e uccidere animali per la produzione di pellicce

Premesse e considerazioni :
– La società europea, ed in particolare quella italiana, ha già dimostrato la totale avversione verso le attività di sfruttamento degli animali per la produzione di pellicce (come rilevato anche da Eurispes nel “Rapporto Italia 2011” e successivi, l’83% degli italiani disapprova tale pratica).
– Sono sempre più numerose le iniziative di contestazione fisica o telematica organizzate verso le amministrazioni comunali dove sono attivi allevamenti di animali “da pelliccia” ed avviate anche spontaneamente da singoli cittadini non afferenti a specifiche associazioni animaliste, costituendo frequenti problemi di ordine pubblico di difficile gestione e contenimento oltre che di concreto ostacolo alla quotidiana attività operativa degli uffici amministrativi.
– Il diretto coinvolgimento della maggioranza dell’opinione pubblica in pacifiche azioni finalizzate a rivendicare il diritto degli animali a non essere sfruttati per la loro pelliccia, è indice dell’evoluzione culturale e dei nuovi valori sociali sempre più diffusi tra la popolazione italiana.
– Gli Enti Locali non hanno il potere di vietare attività di allevamento di animali per la principale finalità di utilizzare la loro pelliccia.
– Per quanto gli allevatori possano rispettare le normative vigenti, sono di palese evidenza le numerose criticità delle modalità di stabulazione dei visoni in funzione alle esigenze etologiche di questi animali. Il visone è un animale acquatico, può immergersi sino a 5 metri di profondità e può nuotare sottacqua per circa 30m;  così come è anche un abile corridore sulla terra ferma dove, solitario e non in branco, occupa sino a 4 km di territorio. I visoni in allevamento vivono invece a migliaia (anche 20-30mila animali per impianto), a stretto contatto tra di loro e senza alcuna possibilità di riparo, non hanno alcuna possibilità di nuotare, e l’unico mondo che conoscono è fatto di una gabbia in rete metallica delle dimensioni di 2.550 cmq (circa 36x70cm e alta 45cm).
– E’ dimostrato che i visoni in allevamento manifestano spesso comportamenti innaturali e per periodi prolungati nel corso della giornata, come il succhiarsi o mordersi la coda o altre parti del corpo sino a procurarsi automutilazioni o gravi lesioni, oltre che a manifestare episodi di aggressione e infanticidio. Evidenze già documentate nel 2001 dal Comitato Scientifico per la Salute e il Benessere Animale della Commissione Europea nel report “The welfare o f animalskept for fur production”  che classificò le condizioni di detenzione degli animali “da pelliccia” negli allevamenti europei come “gravemente lesive del benessere animale”.
– Dalle immagini e dai filmati diffusi dalla LAV, reperibili in internet o comunque anche tramite i frequenti servizi giornalistici messi in onda dai telegiornali nazionali, è facile comprendere come l’incompatibilità della vita in gabbia dei visoni sia causa di gravi privazioni per questi animali.
– L’attività di allevamento di animali “da pelliccia”, ed in particolare dei visoni, è stata oggetto dello studio scientifico di LifeCycleAssessment condotto dalla società olandese di consulenza ambientale Ce Delft, pubblicato in Italia dalla LAV nel 2011 e intitolato “The environmental impact of minkfur production” . Da tale ricerca emerge come nel processo di lavorazione per l’ottenimento di un chilogrammo di pelliccia animale, la fase di alimentazione dei visoni risulta essere un fattore dominante in 14 effetti ambientali dei 18 presi in esame (tra i quali il cambiamento climatico, l’eutrofizzazione e le emissioni tossiche), e che tale produzione è causa di impatto ambientale maggiore rispetto alla produzione di un analogo quantitativo di prodotti sostitutivi anche di sintesi come l’acrilico e il poliestere.
– In Europa, l’allevamento di animali “da pelliccia” è un’attività in declino e sempre più Stati Membri stanno adottando provvedimenti normativi non solo restrittivi e disincentivanti, bensì veri e propri provvedimenti di messa al bando, come già fatto da:
– Inghilterra (2000, divieto per tutti gli animali);
– Irlanda del Nord (2003, divieto per tutti gli animali);
– Scozia (2003, divieto per tutti gli animali);
– Austria (2004, divieto per tutti gli animali);
– Croazia (2007, divieto per tutti gli animali effettivo dal 2017);
– Bosnia (2009, divieto per tutti gli animali effettivo dal 2018);
– Danimarca (2009, volpi effettivo dal 2024);
– Slovenia (2013, divieto per tutti gli animali effettivo dal 2015).
– Persino l’Olanda, che oggi costituisce il terzo paese al mondo produttore di pelli di visone con oltre 5 milioni di animali allevati all’anno, ha approvato a dicembre 2012 il divieto di allevamento di animali “da pelliccia” che sarà vigente dal 2024; mentre il divieto di allevamento di chinchilla e volpi per la produzione di pellicce era già vigente dal 2008.
– l’Italia con il Decreto Legislativo n.146 del 2001 consente e regolamenta l’attività di allevamento di animali da pelliccia disponendo, in modo controverso, che i visoni (unica specie allevata in Italia per tale finalità) debbano essere cresciuti confinati in gabbie della misura minima di 36 cm X 70 e altezza 45 cm mentre l’allevamento di altre specie animali e per la stessa finalità (che di fatto non esiste in Italia) dovrebbe avvenire in recinzioni con anche arricchimenti ambientali.
– E’ già stata presentata la proposta di leggedi “divieto di allevamento, di cattura e uccisione di animali per la loro pelliccia”, di cui è promotrice l’associazione LAV, al Senato (atto S62) e alla Camera (atto C288), sottoscritta da numerosi parlamentari di diversi schieramenti politici.
– A favore della proposta di legge “divieto di allevamento, di cattura e uccisione di animali per la loro pelliccia”, quasi 100.000 cittadini hanno già sottoscritto la petizione di iniziativa popolare indetta dalla LAV.

Il Consiglio Comunale di Bergamo impegna la Giunta Comunale e il Sindaco A TRASMETTERE AI PRESIDENTI DEL SENATO DELLA REPUBBLICA E DELLA CAMERA DEI DEPUTATI la richiesta di questo Consiglio Comunale a favore dell’approvazione della Proposta di Legge C288 e del Disegno di Legge S62 in materia di “divieto di allevare, catturare e uccidere animali per la produzione di pellicce”.

Alberto Ribolla (Capogruppo Lega Nord)

Lega Nord : “Tutelare ogni singola area verde di Bergamo”

ribolla nuovo.jpgIl capogruppo della Lega Nord in Comune Alberto Ribolla ha ribadito in commissione una questione di principio per la Lega nella discussione sui nuovi parcheggi dell’aeroporto: una spianata di asfalto come quindici campi da calcio, cinquemila posteggi a raso su un’area completamente verde,senza nemmeno un posto interrato, fortemente voluto da Sacbo in vista  dell’ampliamento già in programma.
“Chiederemo ai nostri assessori una variante generale del piano di governo del territorio che vada a tutelare tutte le singole aree non interessate da costruzioni – spiega Ribolla -. La nostra idea è di avere un totale impatto zero sulle aree verdi”. La proposta verrà studiata in Giunta e discussa con gli alleati. Si tratta di una posizione molto netta: niente costruzioni anche se previste dal Pgt. D’altro canto la linea della Lega in questo senso è sempre stata chiara. “Visto anche il periodo di difficoltà dell’edilizia vogliamo lanciare questo segnale – continua Ribolla -, per dare maggiori incentivi sui recuperi edilizi, per sfruttare le aree dismesse e magari proporre più incentivi per le ristrutturazioni e le classi energetiche. Le previsioni possono essere variate, questa è la nostra proposta”.

L’Ospedale de Berghèm

ospedale nuovo.jpgFinalmente ha cominciato a lavorare il nuovo ospedale pubblico dé Bèrghem, dopo anni di attesa. Cominciò tutto circa 20 anni fa’, quando si decise per il nuovo impianto.  Dove posizionarlo, come progettarlo e costruirlo e così via. Si scelse la zona della Trucca per la sua posizione strategica, vicino alla linea ferroviaria Bèrghem – Lècch e utile a servire un bacino di utenti della zona ovest della città e della provincia, altrimenti un po’ troppo isolata riguardo alla sanità pubblica.
Oggi, dopo problemi vari, tra cui il fallimento e l’indagine a suo carico della magistratura pugliese della DEC di Bari, società vincitrice dell’appalto per la sua costruzione, l’ospedale Papa Giovanni XXIII° parte.  Certo, ci sono ancora questioni burocratiche ed economiche da risolvere, visto che molte aziende bergamasche e del territorio non hanno ricevuto il pagamento delle loro prestazioni e forniture da parte della DEC, ma parte.
Sarebbe però importante che ai problemi citati non se ne aggiungessero altri per gli utenti e i dipendenti ospedalieri che, dell’ospedale sono la linfa vitale. Come gli stratosferici costi per il parcheggio delle vetture di chi vi si reca, per lavoro o per cure.  € 1,20 all’ora per un lavoratore sono quasi € 10 al giorno per 5-6 gg la settimana equivalgono a più di 2000 € l’anno. Più di uno stipendio.  Chi ci va per esami, cure o visite di malati non lo fa per divertimento, comunque il parcheggio dei parchi divertimento, così come quelli di Oriocenter e dei centri commerciali è gratis. I malati e i loro accompagnatori sono considerati inferiori a chi si può divertire o fare shopping, in nome del dio consumismo?
La Lega nord per l’indipendenza della Padania dé la sità dé Bèrghem chiede che venga drasticamente rivisto il costo dei parcheggi, servizio pubblico già pagato dalle nostre tasse, portandolo ad un costo massimo di € 0,50/h con una parte dello stesso gratuito per dipendenti e per coloro che debbono assistere qualcuno per molto tempo.
Non è impossibile fare come all’ospedale di Ponte S. Pietro : un parcheggio completamente gratuito ed uno a pagamento con tariffa di € 0,50/h. Sicuramente mantenendo in Lombardia il 75% delle tasse pagate dai lombardi sarebbe più facile.