Conoscete “Tèra de Bèrghem”?

ldoyoulove.jpgL’associazione Téra de Bèrghem nasce il 15 Giugno 2005, una calda sera d’estate, quando un gruppo di amici sul sagrato della chiesa di San Vigilio ammirando lo stupendo paesaggio che si mostra ai loro occhi decidono di fondare un’associazione che si dedicasse a studiare e tutelare la cultura, la storia, le tradizioni e il territorio bergamasco.

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Dicono di noi : La Lega cittadina in Internet, web tv e nuovo blog

legablog.jpgLa Lega Nord cittadina sbarca in Internet con tanto di blog, pagina di Facebook, e web tv tramite YouTube. Internet è un’onda inarrestabile per la politica, a maggior ragione da quando il nuovo presidente degli Stati Uniti ha dichiarato più volte di aver vinto, in buona parte, la sua campagna elettorale, grazie a tutti gli strumenti messi a disposizione dal mondo digitale. Ed eccoli in salsa padana, per la città di Bergamo. C’è un nuovo blog, ovvero http://leganordbergamo.myblog.it con un link in grande evidenza ad una pagina di web Tv, subito ribattezzata da “Daniele Belotti come Berghèm Tv” come si legge nel comunicato del Carroccio. Il nuovo punto di partenza, per la web tv sono le interviste agli esponenti principali o ai semplici militanti fatte la serata del 21 marzo, con Umberto Bossi all’auditorium del liceo Mascheroni in Borgo Santa Caterina. Una settimana fa, inoltre, è anche stato aperto un canale su YouTube: http://www.youtube.com/leganordbergamo Per ora non è utilizzato, ma presto raccoglierà altri video  proprio su quella serata e su altri eventi. Attivata anche una pagina su Facebook che, almeno a giudicare dagli ultimi tempi, sarà uno dei principali strumenti per la campagna elettorale di tutti i partiti e i candidati. Il restyling della Lega cittadina online è stato opera del neo segretario Luisa Pecce Bamberga e Alberto Ribolla, che rispondono all’indirizzo info@legabg.org .(BergamoNews,26-03-09)

Bossi:”Le piccole imprese vanno aiutate”

ROMA – Bossi appoggia apertamente le richieste degli industriali e anche Berlusconi mostra un’apertura, anche se condizionata al rispetto dei conti pubblici. Il Senatùr, conversando con i giornalisti a Montecitorio, rilancia l’appello di Emma Marcegaglia. Il presidente di Confindustria chiede «soldi veri» per combattere la crisi economica? Secondo il ministro delle Riforme, va ascoltata. «Le piccole imprese devono essere aiutate – dice Bossi – perché se non si investe» in questo segmento «chiudono molte fabbriche». Dichiarazioni, quelle di Bossi, che arrivano alla vigilia dell’incontro tra il premier e la Marcegaglia. E sulla specifica questione, il leader della Lega passa la palla proprio al presidente del Consiglio: «Vedremo cosa diranno Berlusconi e Tremonti».

Eletto il nuovo Segretario di Sezione ed il Direttivo della Sezione di Bergamo

Mosaico riunione 18-04-08 08.JPGSegretario di Sezione Cittadina di Bergamo:  

 Luisa Pecce Bamberga

Membri del Direttivo di Sezione:

Roberto Cadonati, Riccardo Cortinovis, Giuseppe Epis, Enrico Facoetti, Massimo Leardini, Giovanbattista Marcarini, Manuela Paravisi, Guglielmo Redondi, Edoardo Rho, Alberto Ribolla.

Segreteria Lega di Bergamo : Bossi congela il suo angelo custode

bossi%2005.jpgDomenica la Lega di Bergamo eleggerà sette degli otto segretari che, per due anni, guideranno il movimento nelle circoscrizioni che dividono la provincia orobica secondo la geografia lumbard. All’appello manca quello del capoluogo. La sua scelta è stata rinvita a data da destinarsi. Negli ultimi giorni era spuntata l’ipotesi che in città le redini del movimento potessero finire a Maurizio Barcella, responsabile della Sicurezza del Senatur nonché suo capo di Gabinetto. Ieri sera, però, è arrivato il contrordine. I militanti bergamaschi, in vista delle amministrative della prossima primavera, voteranno ovunque, tranne in città  Il Carroccio ha messo gli occhi sulla Provincia (che ha guidato solo una volta, dal 1995 al 1999) ma deve fare i conti con gli appetiti degli alleati. Il presidente uscente, Valerio Bettoni non è più ricandidabile ed è quello che al ballottaggio del 2004 rifiutò l’apparentamento con gli uomini di Bossi, dopo una campagna elettorale tesissima, non piegandosi neppure dopo una telefonata di Berlusconi in persona, e i leghisti la presero così male che alcuni di loro annunciarono di voler votare per il centrosinistra. 
Negli ultimi tempi le acque si sono calmate ma il PdL non vuole mollare lo scranno provinciale e dato che il nuovo inquilino di via Tasso sarà eletto contemporaneamente al sindaco di Bergamo (che attualmente è del centrosinistra), ecco che la partita si complica. Se non ci sarà convergenza su un candidato leghista in via Tasso (Bossi ha già fatto il nome del deputato Ettore Pirovano) le camicie verdi sono pronte ad andare da sole. Pure in città, dove però non hanno mai sfondato.
La soluzione più probabile prevede la corsa di un lumbard per la Provincia (nella Bergamasca la Lega è il primo partito con più del 30%) e di un esponente del PdL per il Municipio. Chiaro che se l’accordo saltasse la Lega mostrerebbe i denti. Ecco perché Bossi vuole selezionare accuratamente chi dovrà gestire la partita. 
Nel capoluogo, fino al 2007, la Lega era stata guidata da Massimo Leardini, che poi aveva gettato la spugna per motivi di lavoro. Al suo posto era subentrato il commissario Lucio Brignoli, poi sostituito dall’ex Guardasigilli Roberto Castelli. Maurizio Barcella, 47 anni a gennaio, si era candidato consigliere comunale nel 2004, quando il Carroccio decise di non sostenere il sindaco uscente di Forza Italia Cesare Veneziani, schierando l’ex parlamentare Luciana Frosio Roncalli. La città passò al centrosinistra di Roberto Bruni, che riuscì a spuntarla nonostante il ricompattamento dell’allora Cdl al ballottaggio.
Barcella venne ringraziato pubblicamente dal Senatur nell’agosto 2004, quando il leader intervenne alla Bèrghem Fest di Alzano Lombardo, nel periodo in cui faceva la spola da una clinica e l’altra per riprendersi dal malore che lo aveva colpito pochi mesi prima, l’11 marzo. In quell’occasione l’Umberto si lasciò andare: “Ringrazio gli amici bergamaschi che mi sono vicini”. Loro, un pugno di fedelissimi, si commossero fino alle lacrime. Barcella spiegò ai giornalisti: siamo pronti “a risolvere ogni sua necessità perché questo è il nostro compito: seguirlo, affiancarlo, proteggerlo, rimanendo comunque nell’ ombra”. Un ruolo apprezzato particolarmente dalla moglie del ministro, Manuela Marrone. D’altronde vigilavano sul Senatur ovunque, stanze d’ospedale comprese. Pure di notte. Dopo il malore, giurava Barcella, “non l’abbiamo mai abbandonato e noi vogliamo restare, per dare la possibilità alla Manuela di tirare il fiato”. Bossi è così legato a Barcella che gli fa guidare anche l’inseparabile Volvo Verde con cui il ministro gira la Padania.(Libero e BgNews-16-10-08)