La Lega Nord “prende casa” anche a Gazzaniga

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Alla presenza di una settantina di militanti e sostenitori sabato scorso Matteo Salvini ha inaugurato la sede Lega Nord Gazzaniga. Presenti il segretario di sezione Alberto Ongaro, il commissario della Val seriana Roberto Pedretti, il segretario provinciale Cristian Invernizzi, il senatore Nunziante Consiglio e il consigliere regionale Roberto Anelli. Salvini ha ribadito l’importanza di aprire le sezioni sul territorio per aver un maggior contatto con la popolazione. Prima di Gazzaniga Salvini aveva tenuto un incontro ad Alzano Lombardo per ascoltare le esigenze degli amministratori locali. Sono emersi importanti spunti per le prossime battaglie della Lega. Occupazione, patto di stabilità, sostegno alle famiglie e contrasto al governo che vorrebbe cancellare la Bossi Fini. Il tour seriano di Salvini si è concluso a Villa D’ogna per la presentazione della lista Fantoni Sindaco In vista delle prossime elezioni amministrative. (BergamoNews,14-5-13)

L’omologazione obbligatoria ?

Che cosa stride nelle troppe uscite «politically correct» di Boldrìni e del neoministro Cécile Kyenge.
Il razzismo è abominevole e il sessismo una forma di sottocultura. Sicché fa bene il ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge a rivendicare il suo essere nera e non «di colore», a esibire la fierezza della sua storia congolese. Com’è ineccepibile l’indignazione del presidente della Camera Laura Boldrini nel denunciare la mercificazione del corpo femminile e la discriminazione sessuale.
Eppure, c’è qualcosa che stona nelle ravvicinate sortite di Boldrini e Kyenge, ipocrisie e disinvolture tali da essere imbarazzanti.
Perché, per esempio, la presidente della Camera (che già si stupì per la povertà in Italia nel corso di un funerale di un suicida) ha atteso di venire ingiuriata e minacciata in rete per accorgersi del lato ombra del web? Sono anni che internet è uno spazio di libero linciaggio dove già altri profili istituzionali sono stati virtualmente massacrati. Anche donne, cui certo non sono state risparmiate ferocie sessiste. Forse che qualcuno è più uguale di qualcun altro?
ministro del congo.JPGQuanto al ministro Kyenge: integrazione e multiculturalità non fanno rima con relativismo culturale e nemmeno con ius soli. E 37 fratelli sono una bella comunità ma la poligamia del padre, marito di quattro mogli, non è un valore in questa area culturale che ha codificato la monogamia e la cavalleria.
È discriminante sottolineare questa differenza? Non c’è bisogno di avere letto Pascal Bruckner sul masochismo occidentale per ritenersi vaccinati di fronte a certe esagerazioni, per capire la strumentalità di certe posizioni o per cogliere il confine tra un giusto allarme e un fuor d’opera. 
(Riccardo Paradisi – Panorama 58)

No a soluzioni che creano seri problemi al traffico cittadino

Ztl Borgo San Leonardo. la Lega Nord non cede : “Chiederemo lo stralcio”

via s-bernardino.jpgI pannelli elettronici della zona a traffico limitato di borgo San Leonardo hanno cambiato scritta. Ora si può leggere “prove tecniche”, segnale inequivocabile di una prossima accensione. L’amministrazione ha programmato di testare le telecamere a maggio per dare seguito al piano di controlli telematici avviato un anno fa in Città alta, con conseguenti proteste a causa delle centinaia di multe comminate ogni giorno. La Lega Nord però non ci sta. Lo stralcio della ztl di borgo San Leonardo, dall’incrocio di via San Bernardino con via Greppi, passando poi per largo Cinque Vie e arrivando al Coin, era nel programma elettorale e non ci saranno ripensamenti. “Altro che telecamere, non vogliamo la ztl perché lo abbiamo promesso a residenti e commercianti del quartiere che abbiamo consultato anche negli ultimi mesi – spiega il capogruppo del Carroccio Alberto Ribolla -. La pensano come noi anche molti consiglieri del Popolo della Libertà e della Lista Tentorio. Sia chiaro: non ci riferiamo a piazza Pontida, dove è giusto che la ztl continui ad esistere come da tanti anni a questa parte. Quella di borgo San Leonardo invece crea solo danni”.
La Lega è pronta presenterà emendamenti al piano urbano del traffico per chiedere di abrogare la ztl. E lo stesso farà per gli altri punti contestati nei mesi scorsi a Gianfranco Ceci, assessore alla Viabilità. “Zona 30 di Longuelo, no all’estensione oraria dei parcheggi dalle 8 alle 20, no alle corsie preferenziali, nuovi parcheggi in via Frizzoni – continua Ribolla – sono punti su cui non faremo passi indietro”. (BergamoNews,11-4-13)

La Provincia di Bergamo prima in trasparenza

palazzo provincia.jpgLa Provincia di Bergamo è al primo posto nella classifica nazionale delle Province, pari merito ad altre 15, per la completezza delle informazioni che riguardano trasparenza e anticorruzione.
L’unica altra Provincia in Lombardia che fa compagnia a quella orobica è Varese.
Il risultato è pubblicato dal Ministero per la pubblica amministrazione e semplificazione nel sito “La Bussola della Trasparenza dei siti web” (http://www.magellanopa.it ), lo strumento che rileva se i contenuti pubblicati dai siti della Pubblica amministrazione rispondono ai requisiti di pubblicazione web dei contenuti definiti nelle linee guida del Governo.
Infatti, per la Provincia di Bergamo il risultato c’è: 100% di soddisfazione la percentuale di aderenza ai contenuti stabiliti che la Bussola riporta, a fianco a 42 faccine verdi, sorridenti, per i 42 indicatori stimati, a dimostrazione del buon lavoro svolto dall’Amministrazione provinciale. (da BergamoNews,4-4-13)

La SCOZIA verso l’indipendenza

imagesCA0AJOYI.jpgGiovedì 18 settembre 2014 il popolo scozzese sarà chiamato alle urne per un referendum che potrebbe cambiare la storia della propria nazione e ridisegnare, seppur parzialmente, la geografia europea: in quella data gli scozzesi decideranno se la Scozia rimarrà parte della Gran Bretagna o si proclamerà indipendente.
L’annuncio è stato dato in Parlamento dal premier scozzese Alex Salmond, leader del partito nazionalista Snp e tra i più grandi sostenitori dell’indipendenza della Scozia, che ha invitato a riflettere sul privilegio concesso all’attuale generazione, niente meno che scegliere il futuro del Paese. Una semplice domanda, “La Scozia dovrebbe essere un Paese indipendente?”, che conclude un percorso iniziato nel 1999 quando la Scozia è tornata ad avere il proprio Parlamento ad Edimburgo. Al fianco di Salmond e dell’Snp in questa battaglia si sono schierati i Verdi, convinti che l’indipendenza vorrebbe dire costruire una Scozia migliore, in grado di gestire direttamente i propri introiti (soprattutto quelli legati al petrolio del Mare del Nord) e di avere il futuro nelle proprie mani.
Ferma sulle proprie posizioni l’opposizione con Laburisti, Conservatori e Liberaldemocratici che ammoniscono i promotori del referendum che, in caso di esito positivo, toglierebbe alla Scozia ingenti finanziamenti stanziati da Londra. L’ufficialità del referendum è solo una formalità: manca l’ok del Parlamento dove, però, Salmond può contare sulla maggioranza assoluta. Nel frattempo è già stata approvata una legge che permetterà l’estensione del diritto di voto nel referendum ai 16enni e ai 17enni: se dovesse vincere il fronte del “sì”, l’indipendenza sarà effettiva a partire dal marzo 2016 e nei due mesi successivi verrebbero organizzate le elezioni politiche.