I costi della Politica

Stucchi, soldi ai comuni in rosso è premio all’inefficienza

Stucchi serio nuova.JPG“Quando si tratta di allargare i cordoni della borsa e usare i soldi del Nord per elargire denaro pubblico a chi dovrebbe invece rispondere per averlo sperperato a piene mani, Pd e Pdl si ritrovano alla grande”.
Così in una nota il vice segretario federale e deputato della Lega Nord, Giacomo Stucchi.
“Il dibattito in Parlamento per l’approvazione del decreto sui costi della politica – continua l’esponente del Carroccio – ha messo in chiara evidenza la matrice assistenzialista che accomuna governo e maggioranza e che porterà, ancora una volta, le realtà territoriali più sane e virtuose a dover pagare per le inefficienze amministrative di altri. In particolare, alcune norme del suddetto decreto prevedono più soldi ai Comuni in rosso, ed un anticipo di 50 milioni alle Regioni con squilibri finanziari. Qui non si tratta di nord o sud, e specificarlo non è mai superfluo, ma di incapacità, o peggio di incoscienza, da parte di amministratori che hanno assolto nel peggiore modo possibile al mandato affidatogli dai loro concittadini e che adesso, ironia della sorte, vengono quasi premiati dal governo con anticipazioni economiche”.

Lombardia, ufficiale la data delle elezioni: 10 febbraio

lezioni reg.jpgE’ stata ufficializzata la data delle elezioni regionali che si terranno in Lombardia, Lazio e Molise. Il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri ha reso noto che si terranno il 10 e 11 febbraio 2013.
Il ministro ha invitato i prefetti di Milano e Campobasso a convocare i comizi per le elezioni nelle tre regioni. Il ministro dell’Interno, fa sapere il Viminale, ha informato della decisione il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. In quest’ultima Regione, infatti, la legge prevede che sia il governatore uscente a fissare la data delle elezioni. La data del 10 e 11 febbraio anche per il Lazio è stata così concordata tra Polverini e Cancellieri, come ha fatto sapere la stessa presidente della Regione.
In Lombardia, per il momento, sono tre i candidati ufficiali: Gabriele Albertini, Umberto Ambrosoli e Roberto Maroni. “Bene, noi siamo pronti” ha detto il segretario leghista che ha spiegato di essere già “al lavoro” per la campagna elettorale in cui il Carroccio lo ha candidato governatore in Lombardia.

Patto di Stabilità: Vanalli, la maggioranza tradisce i piccoli Comuni

vanalli.jpg“Abbiamo presentato un ordine del giorno per differire la data di entrata in vigore del Patto di stabilità interno per gli enti locali con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, dal Governo fissata al 1 gennaio 2013. Ancora una volta, però, Pd, Pdl e Udc, nonostante ad ogni occasione sia in tv che sui giornali si straccino le vesti in favore dei piccoli comuni, al momento di votare hanno loro voltato le spalle, respingendo il nostro ordine del giorno”. Lo afferma l’onorevole Pierguido Vanalli, capogruppo della Lega Nord in Commissione Affari Costituzionali, dopo che la maggioranza ha bocciato un odg della Lega Nord al decreto legge in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali. “L’applicazione del Patto di stabilità interno anche ai Comuni con una popolazione tra i 1.000 e i 5.000 abitanti – conclude Vanalli – porrà un ulteriore freno allo sviluppo e agli investimenti all’interno di questa piccole amministrazioni ed avrà ricadute negative anche e soprattutto sulle spese di investimento ma, evidentemente, tutto questo non interessa né al Governo né tanto meno alla sua maggioranza parlamentare”.

Maroni, Governo Monti è finito. La Lega è pronta a lasciare il Parlamento

thumbnail_21892752_l43-maroni-121111140430_medium.jpgIl Governo Monti prima va a casa e meglio è: per questo dopo l’approvazione della legge elettorale e della legge di stabilità, la Lega Nord, con il sì del Consiglio federale, ritirerà le proprie delegazioni dal Parlamento. Lo ha annunciato  Roberto Maroni dal palco di Bologna di fronte a oltre diecimila persone dove il Carroccio ha organizzato una manifestazione per protestare contro le politiche fiscali del Governo.
L’Esecutivo, ha sottolineato il segretario federale “prima se ne va a casa e meglio è. E’ un governo – ha aggiunto – che ha messo in difficoltà le famiglie, portato le imprese a chiudere, ha tagliato i fondi ai comuni e ha attaccato il mondo delle autonomie”.

Meno fisco e più semplificazioni in uno Stato terrorizzato dalle Euroregioni

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LA LEGA CONTESTA L’ELIMINAZIONE DALLA COSTITUZIONE DELL’AUTONOMA POTESTA’ DELLE REGIONI DI INTRATTENERE RAPPORTI CON L’UNIONE EUROPEA.

Lo dice il vicepresidente della Commissione per l’attuazione del Federalismo Fiscale, senatore Paolo Franco, dopo l’audizione del ministro Patroni Griffi in Commissione. Secondo il parlamentare veneto “Lo Stato è terrorizato dalla costruzione di macro aree europee che portino all’Europa delle Regioni e dei popoli, che metta in discussione il ferreo e militare controllo dello stato romano sui suoi sudditi contribuenti”

Riforma della legge elettorale. Proposta della Lega

calderoli serio nuova.jpgRoberto Calderoli, ex-ministro della Semplificazione, mette in campo una mediazione inviando a capigruppo e relatori un documento contenente una serie di punti finalizzati al superamento delle divergenze attualmente in essere tra Pd e Pdl sulla riforma. In particolare, secondo la proposta, che ricorda vagamente il modello spagnolo, i seggi vengono attribuiti con un sistema proporzionale circoscrizionale ma con un numero esiguo di eletti per circoscrizione (massimo 3 visto che le circoscrizioni previste sarebbero 232) con un effetto bipolare che premia i partiti maggiori. Come in Spagna, devono essere salvaguardati i partiti fortemente radicati sul territorio che possono contare su alte percentuali a livello locale. Inoltre si voterebbe sulla base di micro-collegi plurinominali, prevedendo un premio alla lista o alla coalizione che supera almeno il 40% dei seggi portandola al 52% dei seggi, o, se non supera il 40%, un premio del 5% dei seggi. La scelta dei candidati avverrebbe sulla base di liste plurinominali (brevi e con i nomi visibili sulla scheda elettorale) e misure di garanzia per promuovere l’equilibrio di genere nella rappresentanza. Quello che propone Calderoli è un sistema proporzionale corretto nel quale i seggi verrebbero attribuiti a livello circoscrizionale con il metodo del quoziente, con recupero dei più alti resti su base nazionale, e conferma delle attuali norme di salvaguardia per le minoranze linguistiche. Lo stesso metodo è previsto per l’elezione del Senato con 116 collegi plurinominali. Gli sbarramenti previsti: per la Camera, nazionale, al 5%  in un insieme di circoscrizioni equivalenti a 1/5 della popolazione; per il Senato, che dovrà diventare a base regionale, sbarramento al 6% per ogni Regione.

Macroregione, l’unione fa il federalismo

L’esecutivo Monti affossa il decentramento avviato da Berlusconi. Ma Cota, Formigoni, Tondo e Zaia, Costituzione alla mano, rilanciano: subito una Macroregione per amministrare in autonomia le eccellenze del Nord

 

macroregione-7.jpgLa proposta prende il nome di Macroregione Nord e sottintende un percorso di collaborazione tra le Regioni settentrionali su tematiche concrete e possibili unioni tra le realtà più virtuose di Veneto, Piemonte, Lombardia e Friuli-Venezia Giulia. Un aggregato così forte da costringere Roma a “mollare” alcune competenze che, se gestite in modo autonomo, sarebbero più efficienti: due esempi calzanti sono la scuola e il sistema dei trasporti. Queste Regioni da sole realizzano buona parte del Pil italiano in una situazione paradossale: ricevono solo il 30 per cento delle tasse generate nei loro territori e ciò nonostante sono in grado di offrire i servizi più efficienti in Italia e in Europa. Per questo l’argomento Macroregione incontra l’interesse dei governatori della parte settentrionale dello stivale, e nonostante i botta e risposta offerti alle pagine dei quotidiani, le quattro regioni sopra menzionate si guardano con interesse per verificare possibili unioni.

 

Il settimanaleTempi” ha incontrato i presidenti Roberto Cota, Luca Zaia, Gabriele Tondo e Roberto Formigoni rilevando in tutti e quattro la volontà di perseguire l’obiettivo Macroregione Nord….

Leggi l’intero articolo qui allegato : da Tempi – Macroregione.doc

Caro Monti..non esiste solo l’Ilva…

Stucchi serio nuova.JPGIl parlamentare bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi ha presentato ieri in parlamento un ordine del giorno che chiama il governo a intervenire nell’annosa vicenda del cromo esavalente nella Bassa.
Il documento, accolto, impegna il governo a promuovere la bonifica delle acquifere dei comuni della provincia di Bergamo interessati dalla presenza di cromo esavalente, al fine di tutelare la salute dei cittadini”. Ecco il testo del documento.
“Molti territori della provincia di Bergamo sono interessati dall’inquinamento da cromo esavalente, immesso nelle falde acquifere dagli impianti industriali della zona; il cromo ed i suoi composti possono causare danni genetici e malattie cancerogene: un’esposizione eccessiva può colpire il sistema digestivo, i reni, il fegato, i polmoni, l’apparato respiratorio, la pelle ed essere causa d’aborti spontanei;
 ad oggi i comuni bergamaschi interessati dall’inquinamento da cromo esavalente della falda sono Verdellino, Arcene, Ciserano, Castel Rozzone e Treviglio, che attendono l’avvio delle opere di bonifica da anni, impegna il Governo a stanziare le risorse necessarie a bonificare le falde acquifere dei comuni della provincia di Bergamo interessati dalla presenza di cromo esavalente nelle stesse, al fine di tutelare la salute dei cittadini”.