“I tagli alla spesa che il Governo Monti va approvando non tengono in minima considerazione chi in questo Paese sta sprecando risorse pubbliche e chi si sta comportando in maniera virtuosa. Anzi: il Governo si sta muovendo in modo del tutto contrario a questo principio”. Lo sostengono i consiglieri regionali della Lega Davide Boni e Roberto Pedretti.
“Il decreto sulla spending review prevede una riduzione dei trasferimenti sul trasporto ferroviario per circa 250 milioni di euro per la Lombardia. Una cifra imponente, che non permetterà più di garantire la medesima qualità di servizio sulle reti ferroviarie della nostra Regione. Un duro colpo per i pendolari della Lombardia”.
“Quello che fa specie – continuano i consiglieri della Lega Nord – è che, mentre vengono tagliati 250 mln alla Lombardia, l’esecutivo guidato da Mario Monti stanzia 240 milioni di euro per risanare le aziende ferroviarie di Campania, Puglia e Calabria. Anche stavolta il Nord e la Lombardia pagano per tutti e constatiamo che questo governo si sta dimostrando, senza ombra di dubbio, il più centralista degli ultimi vent’anni. Tutti i provvedimenti posti in essere fino ad oggi, infatti, vanno nella direzione di penalizzare gli Enti locali e le Regioni del Nord”.
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I consiglieri regionali leghisti coi terremotati
I consiglieri regionali leghisti Claudio Bottari (commissione ambiente e protezione civile), Davide Boni (commissioni agricoltura e attività produttive) e Roberto Pedretti (già commissione agricoltura), si sono recati nelle zone terremotate del mantovano per un sopralluogo propedeutico alla discussione consiliare che si terrà il prossimo 19 giugno.
Accompagnati dal consigliere nazionale della Lega Lombarda appena riconfermato Edi Scaini (ex assessore a Moglia), e dal consigliere comunale di Gonzaga Achille Zatelli, hanno visitato il centro di Moglia e il campo tendato, insieme all’ex sindaco Claudio Bavutti. I tre consiglieri lumbard si sono quindi diretti a San Giacomo delle Segnate, dove si sono lungamente intrattenuti con il sindaco Paolo Bocchi, nel visitare il centro cittadino danneggiato, Villa Arrigona e il campo tendato, dove il consigliere Pedretti ha incontrato i conterranei volontari bergamaschi. Infine, visita presso due aziende lattiero casearie e il centro cittadino di Pegognaga.
I consiglieri, primi firmatari di una mozione pro terremotati approvata nell’ultima seduta del consiglio regionale, hanno confermato il loro massimo impegno a sostegno dei cittadini, delle imprese e delle amministrazioni delle zone colpite dal sisma.
L’Intervista a Davide Boni su : La Camera delle Regioni
L’emigrazione bergamasca portatrice di valori nel mondo
L’Ente bergamaschi nel mondo ha incontrato ieri il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Davide Boni. Obiettivo dell’incontro, ha spiegato il direttore dell’Ente, illustrare il lavoro fatto in questi anni e quanto intendiamo fare per il futuro». L’Ente è nato nel 1967. «I pilastri su cui volevamo concentrare la nostra azione erano tre – ha ricordato il presidente Santo Locatelli-. Volevamo fare un censimento dei bergamaschi emigrati, raggiungerli con una rivista, e poi, la cosa più importante, costituire dei circoli dove i nostri concittadini potessero incontrarsi».
Il primo circolo è nato nel 1968 nella cittadina industriale di La Louvière. Oggi sono 33 (cui si aggiungono le delegazioni), alcuni dei quali contano centinaia di aderenti. L’ultimo è stato inaugurato a dicembre a Bruxelles, in Belgio come il primo, ma in mezzo c’è una differenza abissale perché l’emigrazione è cambiata ed ora a partire sono sovente professionisti plurilaureati.
Parole di apprezzamento per l’Ente sono venute dal presidente Boni, che con la sua visita ha voluto «testimoniare la vicinanza delle istituzioni. Bergamo è una punta di diamante della nostra regione, terra capace di sacrifici, con una forte cultura del lavoro. La nostra emigrazione è stata sempre portatrice di valori, un modello da riproporre ».
Autonomie locali, al via collaborazione tra Consiglio regionale e Province
Si è svolto presso la sede del Consiglio regionale lombardo, l’incontro tra la Consulta Upl delle Province Lombarde e il Presidente del Consiglio della Regione Lombardia Davide Boni sul tema della Carta delle Autonomie Locali e del nuovo ruolo dei Consigli Provinciali :
“Assemblee più forti danno esecutivi più forti: per questo motivo – commenta il Presidente Boni – ritengo sia preziosa la collaborazione tra il Consiglio Regionale e le Province lombarde su temi di interesse comune che possono dare un ruolo determinante ai singoli consiglieri, chiamati a dare voce alle istanze del territorio che rappresentano. Anche alla luce dei cambiamenti normativi, come hanno anche evidenziato le Province, è quindi fondamentale riuscire a portare a compimento il processo di Riforma federale dello Stato, valorizzando il ruolo dei singoli enti ed approvando la nuova Carta delle autonomie locali, sensibilizzando in maniera congiunta lo stesso Governo. Peraltro il fatto che il testo elaborato dal Ministro Calderoli abbia trovato l’adesione da parte dell’Upl conferma come la strada sulle riforme intrapresa è quella giusta. Ho dato quindi la disponibilità al Coordinatore Dapei per sollecitare le istituzioni nazionali ad accelerare il processo di riforme già intrapreso”.
“Come Presidenti dei Consigli provinciali abbiamo approvato, nel corso dell’assemblea dell’UPI svoltasi a Catania la settimana scorsa, – commenta il Coordinatore nazionale della Consulta dei Presidenti del Consiglio dell’UPL e il vice Coordinatore nazionale dei presidenti dei Consigli provinciali, Bruno Dapei – un ordine del giorno che sollecita l’approvazione in Senato della carta delle Autonomie, così come proposta dal Ministro Calderoli. Il documento contiene infatti importanti passaggi che valorizzano il ruolo delle assemblee elettive come presidio democratico delle comunità territoriali che gli enti locali rappresentano. In qualità di Coordinatore dei Presidenti del Consiglio delle Province lombarde chiedo dunque al Presidente Boni di sollecitare nelle sedi competenti l’approvazione della Carta delle autonomie, nella versione proposta dal ministro Calderoli, e di portare avanti da capofila le istanze di promozione e valorizzazione del ruolo delle assemblee elettive”.