Libertà religiosa in uno stato laico …e diritti inventati !!

libertà-religiosa,diritti-religiosIl sequestro a termini di legge del capannone dove seguaci di varie religiosi si davano appuntamento alla Malpensata (il cambio d’uso di ogni costruzione deve essere autorizzato perchè noi – lo Stato, la maggioranza degli italiani – vogliamo che tutti rispettino le norme di sicurezza, di igiene, ecc.) ha dato la stura (e chi non se lo aspettava ??) alle ormai solite discussioni sulla libertà religiosa.  Leggiamo :

Zaffar lancia un appello all’amministrazione comunale: «Ci diano un posto giusto per pregare…. (???) …   Se il sequestro ha chiuso fuori le associazioni religiose dalle loro sedi, molto più complicato sarà impedire loro di pregare di nuovo per strada (anche per questo esistono già delle leggi DA RISPETTARE !)…. e poi c’è tutto il fronte delle chiese di ispirazione cristiana. Sono circa una decina quelle che si ritrovavano nello stabile di via Carnovali, soprattutto nelle ore serali. Cosa accadrà nel week end, quando molti dei frequentatori dell’ex fonderia scopriranno che è stata messa sotto sequestro ??? (se la prenderanno con il proprietario !!! non certo con le nostre leggi !!)”.

E c’è chi ha scritto all’ Assessore alla Sicurezza invocandone l’intervento :

OGNI PADANO HA DIRITTO AL SUO CULTO RELIGIOSO – LETTERA APERTA ALL’ASSESSORE INVERNIZZI

Caro Assessore, chiedo il tuo aiuto, per poter esercitare il mio diritto, di Cittadino e Padano, al credo religioso.  Per anni la tenebra dell’agnosticismo ha avvolto la mia mente, ma in queste settimane  sono stato illuminato dalla fede! Una nuova luce ha infatti sollecitato il mio animo ed il mio intelletto, grazie ad un grande profeta, lo statunitense Bobby Henderson. E’ stato grazie ai suoi scritti che la luce …> – leggi la lettera –

Questa Giustizia non funziona….

toghe.jpgMilioni di cause irrisolte, giudici in televisione come star, fughe di notizie, milioni di euro per intercettare appuntameti amorosi, carceri stracolme con migliaia di persone in attesa di giudizio, con continue richieste di amnistie, malviventi liberati in poche ore… e la poca sicurezza che produce è una delle cause principali dei mancati investimenti esteri nel nostro paese. Certo la sinistra, che sente anche in questo campo di avervi piazzato sufficientemente simpatizzanti, si oppone alla sua riforma con stantie battaglie di retroguardia e cercando tutti gli spiragli per far cadere il Governo frenando così questa e tutte le altre riforme in atto.  In allegato il disegno di legge per la riforma del Titolo IV della Costituzione relativo alla Giustizia : Riforma del Titolo IV – Giustizia.pdf .

«Con i profughi vandalismi litigi e molestie»

untitled.jpg«Cittadini molestati da profughi ubriachi, episodi di violenza, vandalismi e prepotenze». A scrivere a Berlusconi e al ministro dell’Interno Maroni, per un’interrogazione a risposta scritta, sono i parlamentari bergamaschi della Lega Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Nunziante Consiglio e Pierguido Vanalli. Da ormai tre mesi, l’Ostello dei Tasso di Camerata Cornello ospita una ventina di profughi fuggiti dalla Libia. Ma parte della comunità locale non ha accettato di buon grado l’arrivo degli extracomunitari. Lunedì l’ultimo episodio: un profugo, probabilmente sotto l’effetto dell’alcol, ha rotto il lunotto posteriore di un’auto parcheggiata vicino all’Ostello. Ferito è stato medicato all’ospedale. Sul posto anche i carabinieri. «Dall’arrivo dei profughi – scrivono i parlamentari – la sicurezza dei cittadini è continuamente messa a repentaglio dai violenti litigi tra loro. I cittadini, molestati dai profughi ubriachi, non sporgono denuncia perché intimoriti dalla obbligata convivenza. E le forze dell’ordine sono chiamate spesso a intervenire per cercare di arginare atti vandalici e prepotenze». Nell’interrogazione si chiede quindi quando i profughi potranno trovare una diversa sistemazione. Sulla vicenda interviene anche il capogruppo di minoranza Alex Galizzi che parla di «popolazione preoccupata per il futuro della vita quotidiana del paese».

Comunicato stampa : Sequestro moschea

LN - LL - Bossi - UFFICIALE.jpgLEGA NORD – LEGA LOMBARDA
per l’indipendenza della Padania
 Via Berlese 1 -24124 BERGAMO (Padania)-
tel.035.363.111 – fax 035.363.183
e-mail: info@leganordbergamo.org – Internet: www.leganordbergamo.org

—  Bergamo 29/09/2011

Comunicato stampa

Sequestro moschea, bene l’azione dell’amministrazione

“C’è grande soddisfazione da parte del gruppo Lega Nord per l’attenzione che l’amministrazione comunale ha dedicato alla delicata questione della Malpensata”. Lo afferma il capogruppo del Carroccio in Comune a Bergamo, Alberto Ribolla, all’indomani del sequestro da parte della polizia locale dello stabile al civico 94 di via Carnovali.

“In quell’edificio – spiega Ribolla – sono stati allestiti dei luoghi di culto senza l’autorizzazione dell’amministrazione, obbligatoria nel caso in cui – come previsto dalla legge regionale 12 del 2005 – vi sia un cambio di destinazione di un edificio a luogo di culto. Una volta accertato l’abuso edilizio, dunque, sono scattati i sigilli”.
Lo stabile, che ospita undici associazioni religiose di varia ispirazione,da tempo creava problemi ai residenti della zona: “E’ dal 2007 che questa situazione andava avanti – prosegue Ribolla – e più di una volta abbiamo incontrato i residenti i quali, esasperati dalla situazione che si era venuta a creare anche a causa del lassismo e del buonismo di chi ci ha preceduto alla guida del Comune, ci avevano chiesto di intervenire. Chi vive in quell’area, infatti, da anni conviveva non solo con il caos causato dall’attività svolta dalle associazioni, dotate di potenti sistemi di amplificazione, ma anche con gli inevitabili problemi di sicurezza legati alla convivenza fra centinaia di persone in un unico luogo. Una volta eseguiti tutti gli accertamenti necessari, le carte sono passate alla procura ed è scattato il sequestro”.
Soddisfatto anche Cristian Invernizzi, assessore alla Sicurezza e segretario provinciale della Lega Nord: “Il provvedimento che è stato preso è un forte segnale della politica che questa amministrazione sta attuando e che vede tra le priorità quella di fare in modo che tutti i cittadini rispettino le regole: nessuno vuole limitare il diritto di culto, ma questo deve essere esercitato nel rispetto delle leggi e delle norme di sicurezza”- dichiara Invernizzi.
Il sequestro dello stabile, secondo il gruppo Lega Nord,dovrebbe portare ad accrescere la sicurezza nella zona della Malpensata, “già oggetto di diversi interventi da parte dell’amministrazione, che si sta impegnando per dare risposte concrete alla cittadinanza” – conclude il capogruppo Ribolla.

Segreteria Provinciale Lega Nord – Lega Lombarda

Decreto Rimpatri

Leggi di seguito le :

– Disposizioni urgenti per il completamento dell’attuazione della direttiva 2004/38/CE sulla libera circolazione dei cittadini comunitari e per il recepimento della direttiva 2008/115/CE sul rimpatrio dei cittadini di Paesi terzi irregolari  DL_89-2011 Decreto_Rimpatri.pdf.

 

decreto-rimpatri…manderanno via anche me ??

Tranquillo, bambino mio, c’è qui la tua nonna a difenderti dal lupo cattivo..

Danneggiato l’Albertino di Albano

padania.jpg“Siamo di fronte all’ennesimo atto vandalico messo in atto da chi la pensa in modo diverso da noi e che, evidentemente, invece di aprire un confronto politico preferisce esprimere le proprie idee con gesti incivili”. A dichiararlo è il segretario provinciale della Lega Nord Cristian Invernizzi, riferendosi all’atto vandalico messo a segno la notte scorsa ad Albano Sant’Alessandro, ai danni della statua di Alberto da Giussano posizionata all’esterno della tensostruttura di via don Canini, dove fino a domenica sarà in corso la festa della Lega Nord. La statua in polistirolo, alta circa 5 metri, è stata presa di mira da un vandalo che, poco dopo le 2, nella notte compresa tra giovedì e venerdì, ha cercato di rompere lo spadone. Ad accorgersi di quanto stava accadendo sono state alcune guardie, che hanno messo in fuga il marrano. La statua è stata comunque danneggiata. Per la Lega Nord, che nel frattempo ha denunciato l’accaduto alla Polizia intercomunale dei Colli, si tratta di un gesto grave: “Anche se a livello nazionale stiamo vivendo un momento particolarmente delicato dal punto di vista politico – conclude Invernizzi – , l’invito è a rispettare sempre e comunque la legalità, preferendo un confronto politico serio rispetto a gesti incivili e irrispettosi come quello verificatosi ad Albano”.

NON POSSIAMO ACCOGLIERE TUTTI !!!

sgombero.jpgsgomberi,Incredibili i costi che la nostra comunità affronta per la continua “tratta” di esseri umani che taluni si ostinano a sostenere in nome di una fasulla “solidarietà”. La maggior parte degli arrivi dispone di cellulari e di appoggi interni che li spingono poi, se non a delinquere, ad occupare gli angoli più infimi delle nostre città.

Regolamento di polizia locale

polizia-locale,La Giunta ha esaminato una prima bozza del nuovo regolamento di polizia locale atteso da cinquant’anni visto che la versione in vigore risale al 1961. Alcune norme  sono il manifesto della “tolleranza zero”. Banditi pattini a rotelle, skateboard, rollerblade dalle strade della città. Se qualche ragazzino vorrà destreggiarsi con la tavola potrà farlo solo in strutture chiuse. Niente bivacchi in strade, piazze, portici, sui monumenti come porta nuova, luogo privilegiato dagli studenti dopo la campanella di uscita di scuola. Addio alla tintarella “low cost” nei parchi pubblici dove sarà vietata prendere il sole in costume, ormai un must di fronte al laghetto del parco della Trucca. Polizia locale inflessibile anche contro il classico pic nic: sarà vietato infatti “installare tavoli, panche e altre attrezzature per fare merende o feste, accendere fuochi o installare bracieri”. Bergamo prende esempio dalla Svizzera infine nel punire chi getta a terra carte e mozziconi con una sanzione da 25 a 500 euro. Una regola che troverà tutti d’accordo.
Qualche polemica sarà inevitabile ma c’è da dire che ci si è perfino trattenuti rispetto a quanto si può trovare in altre città italiane dove i divieti assurdi non si contano. A Vicenza è vietato sedersi sulle panchine se si ha meno di 70 anni, a Bologna è vietato farsi un piercing su parti anatomiche le cui funzionalità potrebbero essere compromesse. A Positano è vietato indossare gli zoccoli. A Eboli sono vietate le effusioni amorose in automobile, baci compresi.

Corte Costituzionale : ennesima balorda sentenza

prevediniLa condizione di immigrato o immigrata irregolare non può essere di per sé un ostacolo alla celebrazione delle nozze con un cittadino o una cittadina italiana: lo ha stabilito la Corte Costituzionale con la sentenza 245/2011, redatta dal presidente Alfonso Quaranta. La Consulta ha dichiarato “l’illegittimità costituzionale dell’articolo 116, primo comma, del codice civile, come modificato dall’articolo 1, comma 15, della legge 15 luglio 2009, numero 94 (disposizioni in materia di sicurezza pubblica)– modifica volta a limitare i matrimoni di comodo – limitatamente alle parole “nonché un documento attestante la regolarità del soggiorno nel territorio italiano”.prevedini
Ecco il testo completo dell’articolo: “Lo straniero che vuole contrarre matrimonio nella Repubblica deve presentare all’ufficiale dello stato civile una dichiarazione dell’autorità competente del proprio paese, dalla quale risulti che giusta le leggi a cui è sottoposto nulla osta al matrimonio nonché un documento attestante la regolarità del soggiorno nel territorio italiano”.prevedini
Giuseppe Prevedini, sindaco di Caravaggio, che per primo nel 2007 aveva emesso un provvedimento in base al quale lo straniero che vuole sposarsi deve presentare anche il permesso di soggiorno, questa “sentenza è sbagliata al 100%. Una scelta ingiusta che permette ai clandestini scorciatoie per avere la cittadinanza italiana. Siamo diventati troppo liberali e permissivi, abbiamo troppa cura degli immigrati e trascuriamo i nostri cittadini. Noi continueremo a chiedere l’esibizione del permesso di soggiorno al momento del matrimonio, anche solamente per rispetto nei confronti dei nostri cittadini”. Il primo cittadino di Caravaggio non si arrende e rilancia. “Fu proprio grazie alla nostra circolare che il Ministro Maroni dispose la Legge 94 nel luglio 2009 – ricorda Prevedini -. Andrò a leggere le motivazioni della sentenza della Corte Costituzionale, ma sono convinto che non abbiano compreso il vero problema. Rimango della mia opinione”.

Esercitazioni e stand. Serina «capitale» della Protezione civile

Tanti visitatori al primo open day provinciale. Simulazioni di ricerca scomparsi e antincendio. «Diventerà un appuntamento fisso e itinerante»

protezione civile.jpgSerina capitale, per due giorni, della Protezione civile bergamasca. Il paese brembano ha infatti ospitato la prima edizione dell’open day della Protezione civile orobica, che si è svolto tra sabato e ieri.
Sabato mattina l’esercitazione, a cui hanno preso parte circa 450 volontari, è servita anche per testare la Colonna mobile provinciale, nata nell’ottobre dello scorso anno, e che, in caso di emergenza sul territorio, costituisce il punto di riferimento ed è la prima struttura ad essere allertata. L’esercitazione : Nel corso delle simulazioni sono stati utilizzati tutti i quattro moduli che la compongono. Nella struttura sportiva di via Scuri è stato allestito il campo accoglienza, costituito da tende per ospitare la popolazione, cucina, mensa, generatore, bagni e docce. Il modulo è completamente autonomo e serve per fornire un soccorso immediato. Gli strumenti del modulo idraulico, utile per esempio per esondazioni e allagamenti, sono stati testati nella Valle del Manzo. Il terzo modulo è quello della ricerca delle persone scomparse: l’esercitazione, che comprendeva anche la partecipazione delle unità cinofile provinciali, si è svolta alla Conca dell’Alben. L’ultimo modulo riguarda le telecomunicazioni: i volontari hanno allestito una rete di comunicazioni radio che copriva i diversi punti dove si sono svolte le simulazioni.
Alla giornata di esercitazioni hanno preso parte anche le squadre antincendio boschivo della Valle Brembana, supportate da quelle provenienti da altre parti della provincia, dal Corpo forestale e dalle Guardie ecologiche volontarie: per loro sono stati creati tre scenari di intervento su incendi, dei quali due irraggiungibili con i mezzi e che hanno quindi visto impegnato l’elicottero. L’ultimo intervento effettuato nella giornata di sabato rientrava invece nell’operazione «Fiumi sicuri» e riguardava la bonifica di un’area del torrente Serina in in via Valle.
Gli stand sul viale
L’open day è poi proseguito ieri con gli stand lungo viale Papa Giovanni XXIII, dove una quarantina di associazioni della Protezione civile hanno illustrato le loro attività a visitatori e turisti. Una particolare attenzione è stata rivolta ai bambini, per i quali sono state organizzate alcune attività pratiche. «Un grazie – commenta l’assessore provinciale alla Protezione civile, Fausto Carrara – va a tutti i volontari che hanno preso parte a queste due giornate e che si mettono quotidianamente a disposizione. Si è trattato della prima iniziativa di questo genere che abbiamo intenzione di ripetere di anno in anno in modo itinerante».
«Sono state due giornate intense – aggiunge l’assessore alla Protezione civile della Comunità montana Valle Brembana, Enrico Sonzogni – e siamo molto soddisfatti per l’esito. Grazie alla Provincia, che ha scelto di fare per la prima volta questa manifestazione sul nostro territorio». «Da parte nostra – afferma Giovanni Fattori, vicesindaco di Serina – c’è stata disponibilità ed entusiasmo fin da quando abbiamo iniziato a progettare questo open day, con il quale abbiamo potuto anche offrire alla cittadinanza una giornata di informazione su questa parte importante del mondo del volontariato». In visita agli stand anche il presidente della Provincia, Ettore Pirovano: «È giusto che i membri della Protezione civile – ha detto – stiano in mezzo alla gente: sono volontari che svolgono un lavoro importante per il quale devono sentirsi fieri» (Eco di Bergamo,11-7-11)

Scatta il 112 Numero unico per tutte le emergenze

Maroni formigoni.jpgAddio al 113, al 118 per chiamare un’ambulanza, al 115 per i vigili del fuoco e al numero dei vigili urbani. Dal primo gennaio 2012 in caso di pericolo e per ogni emergenza anche di carattere sanitario sarà possibile comporre da tutta la Lombardia il numero 112. Dall’altra parte del filo a rispondere ci sarà un call center laico, in grado cioè di raccogliere le chiamate di tutti i numeri di emergenza finora esistenti e che rimarranno attivi ancora per qualche tempo, e di smistarle; multilingue, per venire incontro anche alle richieste dei cittadini stranieri, e di facile accesso per i disabili, con un servizio di messaggistica pensato in particolare per gli affetti da sordità e sordomutismo.  «Primi in Italia attueremo una direttiva dell’Unione europea che impone il 112 come numero unico delle emergenze in tutto il Continente», ha spiegato ieri il presidente della Regione Roberto Formigoni firmando con il ministro dell’Interno Roberto Maroni e alla presenza di numerose autorità, tra cui il vice capo della Polizia Nicola Izzo e il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi, il Protocollo d’Intesa, che sancisce la nascita di un gruppo di lavoro con i rappresentanti del Dipartimento della pubblica sicurezza, dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, dell’Arma dei Carabinieri per l’attivazione del call center, e definisce i compiti: lo Stato mette a disposizione 1,4 milioni di euro di nuovi fondi e dovrà reperire, allestire e garantire la manutenzione delle sedi, mentre la Regione si occuperà del personale. 
Tra le caratteristiche principali del nuovo 112 la possibilità, poi, per gli operatori di individuare subito il punto da cui parte la chiamata. Dopo un anno di sperimentazione positiva in provincia di Varese (oltre 430 mila chiamate identificabili – 1.180 in media al giorno – filtrate dal call center «che ha scremato il 50% dei contatti fasulli e ha portato un sensibile miglioramento della gestione operativa e della soddisfazione dei cittadini», come ha spiegato Formigoni), il nuovo servizio all’insegna di una maggiore tempestività ed efficacia nella risposta da dare a chi è in pericolo sarà organizzato, infatti, da tre centrali operative: una a Varese, i cui lavori per l’adeguamento dell’immobile scelto partiranno a settembre, che servirà l’area pedemontana e avrà competenza anche su Bergamo, una a Milano e una a Brescia con autorità anche sulle province lungo il Po.
Il ministro Maroni ha lodato la collaborazione tra governo e Pirellone e ha sottolineato che «il modello lombardo di efficienza ed eccellenza può essere esportato a tutte le regioni».

Direttrice di Telepadania aggredita a Brescia

14971313_brescia-aggredita-aurora-lussana-direttrice-di-telepadania-0.jpgÈ andata in ospedale ieri a Milano per accertamenti Aurora Lussana, la direttrice di Telepadania, originaria di Villa di Serio. La giornalista era stata colpita al volto giovedì in tarda serata a Brescia, in largo Formentone, nelle vicinanze di piazza della Loggia. «Ero a cena con la collega Camilla Vanaria e l’assessore Eva Lorenzoni – è il racconto di Lussana –. Abbiamo saputo che in piazza un immigrato era salito su un tetto per chiedere sostegno alla causa dei cittadini stranieri rimasti esclusi dalla sanatoria sui permessi di soggiorno, e siamo andate a vedere».  «Una volta sul posto, però, siamo state insultate e aggredite da alcune persone presenti in piazza – è la versione della giornalista, che è stata colpita al volto –. Per fortuna è intervenuta la Digos». Lussana ha denunciato l’accaduto in Questura. Numerosi esponenti del Carroccio ieri le hanno manifestato solidarietà: si va dall’europarlamentare Mario Borghezio al vicesindaco di Brescia Fabio Rolfi. L’assessore regionale Daniele Belotti parla di un «atto di violenza vile e gratuita» e invia a Lussana «i migliori auguri affinché possa riprendersi al più presto da questa brutta vicenda». (Eco di Bergamo,24-6-11)

 

Missioni all’estero, la Lega all’attacco: vanno ridotte

calderoli serio.jpgIl Carroccio torna ad alzare la voce sulle missioni militari e sull’immigrazione.
Portavoce delle istanze leghiste è Roberto Calderoli. Il ministro rivela che ieri in Consiglio dei ministri ha prospettato «una concreta riduzione del numero sia dei nostri soldati impegnati nella varie missioni all’estero, sia una riduzione del numero delle missioni stesse» in vista del riesame «del decreto di rifinanziamento». Ma garanzie i lumbard le vogliono anche sul fronte dell’immigrazione. Calderoli, sempre con una nota, spiega di aver «chiesto al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, di assumere personalmente il mandato di impegnarsi direttamente con gli attuali governanti libici per trovare una soluzione al problema dei profughi provenienti dalla Libia». Sullo sfondo resta la questione dello spostamento dei ministeri al Nord.