Calderoli: scoveremo i furbi

calderoli_roberto181208adn-400x300-300x225.jpgIl ministro bergamasco Roberto Calderoli, in un’intervista al Corriere della Sera, anticipa alcuni dei punti del decreto sul federalismo municipale : “Scoveremo i furbi della prima casa, faremo una stretta sull’accatastamento delle abitazioni abusive per chi non si mette in regola entro febbraio, eviteremo i vantaggi per i Comuni turistici e sulla cedolare secca introdurremo dei bonus anche per chi è in affitto e per le famiglie”. Sul tema della casa, il ministro per la Semplificazione spiega di aver individuato un meccanismo per scovare coloro “che in famiglia intestano più immobili, in modo da far emergere il vero numero dei secondi alloggi, che verranno tassati con aliquota da stabilire”. Poi verrà cambiata l’imposta sui trasferimenti di proprietà, “che passa dal 4 al 2 per cento per la prima casa e dal 10 all’8 per cento per la seconda”. Le risorse, aggiunge, saranno recuperate “evitando distorsioni e furbizie dei proprietari”.  E a proposito di cedolare secca sull’affitto: “In pratica, anche chi è in affitto potrà detrarre una parte del canone”, dice, una cifra “intorno ai 300 euro di partenza” che invoglierà anche l’inquilino “ad avere un contratto regolare”. Per quanto riguarda l’aliquota si sta lavorando “a un altro schema in modo da non favorire i grandi proprietari di immobili, una specie di imposta progressiva. Aliquota diversa per i canoni concordati”. Sul quoziente familiare, invece, sottolinea che : ” il quoziente familiare è dentro il decreto sulla fiscalità delle Regioni e delle Province approvato dalla Conferenza unificata e non è escluso che anche i Comuni possano favorire la famiglia”. (da BergamoSera,10-1-2011)

Calderoli: il centralismo favorisce le mafie

Calderoli pensieroso.jpg“Chi sostiene che il federalismo possa favorire la criminalità organizzata dimostra con le sue parole di non sapere neppure di cosa sta parlando”. Lo ha detto il ministro bergamasco per la Semplificazione Normativa Roberto Calderoli.  

“Il federalismo fiscale e la conseguente autonomia impositiva garantita ai territori in funzione dell’articolo 119 della Costituzione, in essere dal 2001, significano trasparenza, responsabilità e controllo delle risorse, ovvero esattamente il contrario di quello che potrebbe essere gradito alle cosche malavitose. Quello che infatti ha favorito la criminalità organizzata in tutti questi anni è stato, viceversa, proprio il centralismo, con l’assoluta deresponsabilizzazione degli amministratori locali sul territorio, che in assenza di un costo di riferimento, come il costo standard che noi invece abbiamo introdotto con la nostra riforma, potevano scialacquare sulla base di trasferimenti a piè di lista, permettendo così alle cosche di sguazzarci”.
“Questo attacco nei confronti del Federalismo – ha concluso il ministro – può essere giustificato soltanto sulla base dell’ignoranza sulla materia, perché diversamente dovrei pensare alla malafede di chi, attaccando i nemici delle mafie, sortisce paradossalmente un risultato opposto e comunque favorevole alla parte politica per cui parteggia…” (da Bergamosera,19-11-2010)

Calderoli, Castelli, Formula 1

Ferrari sconfitta: Calderoli e Castelli all’attacco di Montezemolo.
Quella attuata dai box della Ferrari è stata una “strategia demenziale”. Il ministro per la Semplificazione Normativa, il bergamasco Roberto Calderoli, analizza così le ragioni della sconfitta del Cavallino. E, mentre applaude l”ottimo Fernando Alonso», sfoga la sua delusione di tifoso sul presidente Luca Cordero di Montezemolo: “Ci ha fatto vergognare di essere tifosi della Rossa – dice – entro sera ci aspettiamo le sue dimissioni”. «La Ferrari – sostiene l’esponente del Carroccio – è riuscita a perdere un Mondiale di fatto già vinto grazie alla demenziale strategia operata dai box. E visto che a perdere questo titolo sono stati gli strateghi ai box, e non certo l’ammirevole Alonso, chi è responsabile di questa disfatta deve andarsene e quindi entro sera ci si aspettiamo le dimissioni di Luca Cordero di Montezemolo, il quale, al posto di fare il grillo parlante della politica senza beccarne mai una, dovrebbe invece cercare di imparare dagli altri come si fa a gestire una vittoria nel Mondiale. Nel frattempo, se ne vada subito da Maranello, evitando di fare ulteriori danni alla Rossa che tutti noi abbiamo nel cuore».
castelli perplessoo.jpg“Se dovessi usare nei confronti della Ferrari e del dottor Montezemolo lo stesso metro di giudizio che egli usa nei confronti del nostro governo, dovrei dire che Alonso ha perso il mondiale a causa della gestione dilettantesca della corsa con il dottor Montezemolo ai box. Dico invece che mi dispiace molto e faccio i più sinceri auguri alla Ferrari di poter vincere l’anno prossimo”. Dichiara invece il vice ministro della Lega Nord, senatore Roberto Castelli.

E COMUNQUE : GIO’ I MAN DAL GRAN PREMI….

Congresso Provinciale

calderoli congresso.jpgCalderoli Il ministro a ruota libera al congresso provinciale della Lega. “Berlusconi sbaglia i conti, gli regaleremo un pallottoliere. Si guardi bene da chi lo circonda”.

 

“Il nemico numero 1? Il governo tecnico”. Al congresso provinciale del Carroccio Roberto Calderoli, nel suo semplice stile di maglietta e jeans, ha ribadito che la Lega si sente forte e che dall’impasse politico degli ultimi mesi si esce solo percorrendo due strade, tra loro lontane: “O un patto chiaro fino al termine della legislatura, oppure al voto”. La Lega non vede altre soluzioni possibili, “perchè sono in tanti quelli pronti a votare qualsiasi cosa pur di mandare avanti così questa legislatura e logorarla”.
Calderoli ha ribadito così la granitica linea leghista a livello nazionale, dopo i maldipancia tra Gianfranco Fini e il resto della maggioranza di governo. E ha avuto parole per tutti, il ministro della semplificazione, a partire da una battuta per Daniele Belotti, “son passati i tempi del ce l’abbiamo duro, ora su quelle famose mutande dovresti scrivere “ce l’avevo…” – per arrivare a Silvio Berlusconi – “al quale regaleremo un pallottoliere perché sbaglia spesso i conti soprattutto sui finiani. Il presidente del Consiglio deve guardarsi bene da chi gli sta attorno e capire che c’è gente che vuole solo logorare questa legislatura, anche grazie a quella mossa sbagliata della fiducia sui 5 punti, dopo la quale non è cambiato niente”.
Un logoramento ad opera del centrosinistra, di Casini e di Fini, secondo Calderoli, che procede “foglia dopo foglia come fossimo un carciofo”. “E allora se non ci sono più le condizioni di andare avanti seriamente si torni a votare, perché di cose da fare ce ne sono tante, a partire dalla riforma della Costituzione in senso federale dopo il federalismo fiscale”. Quindi il ministro padano si è levato un sassolino dalla scarpa, sul famoso porcellum, o legge elettorale a lui ascritta: “Voglio ricordare che quella legge si fece non per volere della Lega, ma per il ricatto del signor Casini. E ci si lamenta adesso di liste bloccate e altro. Le liste funzionano lo stesso quando si selezionano i candidati, come facciamo noi, non se si scelgono i candidati in base ai tacchi a spillo”. Coloro che parlano di legge elettorale sono anche quelli che stanno architettando “un’operazione non proprio pulita in Piemonte. E state tranquilli, alle ultime regionali è toccato a Piemonte e Veneto, la prossima volta la Lombardia è nostra”. 

 

Dopo l’intervento al congresso provinciale della Lega Nord il ministro parla con i giornalisti e concede una battuta sulla “Bergamo del centrodestra”.

 

“Ho assolutamente segnali positivi, poi adesso c’è anche un buon questore, finalmente…”. Roberto Calderoli conferma, nemmeno troppo implicitamente, di averci messo del suo nella dipartita del questore Matteo Turillo, a soli 14 mesi dall’insediamento a Bergamo. Turillo sarà sostituito da Vincenzo Ricciardi, che aveva già lavorato alla squadra mobile di Bergamo negli anni ’80 e ’90. E sulla partenza di Turillo sembra proprio aver pesato l’assalto degli ultras dell’Atalanta alla Bèrghem Fest di Alzano, a fine agosto, dove erano presenti i ministri Maroni, Tremonti e Calderoli. In quella sede il ministro della Semplificazione aveva promesso provvedimenti, che non hanno tardato neppure troppo. “Mi sembra che Bergamo negli ultimi tempi sia migliorata e ho buoni segnali dall’Amministrazione del sindaco Tentorio – ha detto Calderoli -. Certo c’è il Patto di Stabilità che per i Comuni non è un ostacolo indifferente. Però mi sembra che Bergamo stia dando buona prova. E finalmente c’è anche un buon questore”.

 

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pirovano congresso.jpgPirovano –  Al congresso provinciale della Lega il presidente della Provincia parla della sua amministrazione e non solo. “Ora ci sono i mezzi per combattere certi fenomeni. Fatelo”,

 

Calderoli alla Berghem Fest

Martedì 24 agosto 2010

 

Il Ministro per la Semplificazione Normativa

 

COMUNICATO STAMPA

 

CALDEROLI DOMANI ALLA BERGHEM FEST AD ALZANO LOMBARDO (BG)

 

Il senatore Roberto Calderoli, Ministro per la Semplificazione Normativa
e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord,

sarà presente domani, mercoledì 25, alle 22.00, alla
21
esima
edizione della ‘Berghem Fest’ ad Alzano Lombardo (BG),
presso l’Area Feste in via Piave,
per un dibattito pubblico dal titolo
«Federalismo fiscale, riforme e sicurezza», insieme 
al
Ministro degli Interni, on. Roberto Maroni
,
e al
Ministro per l’Economia, on. Giulio Tremonti .
 

TUTTA LA LEGA alla BERGHEM FEST

«Bèrghem Fest» – Sul palco leghista quattro ministri

Attesi Bossi, Tremonti, Calderoli e Maroni – La kermesse provinciale al via ad Alzano.

 

È la festa storica della Lega. Storica perché di anni ne ha 21. Decana sul territorio orobico, è una delle più longeve sull’intero suolo lombardo: apre domani la «Bèrghem Fest», l’unica che i leghisti bergamaschi definiscono festa provinciale. La sede sarà la solita, quella ad Alzano, vicino alle piscine. Ma il parterre è d’eccezione: si contano ben quattro ministri. Il primo a intervenire sarà Umberto Bossi, numero uno della Lega e titolare delle Riforme. Il suo comizio è atteso per sabato alle 21,30 e cartelloni in mezza provincia già lo pubblicizzano. calderoli-roberto_0021.jpgLa serata «di governo» sarà poi il 25, mercoledì: si confronteranno sul tema «Federalismo fiscale, riforme e sicurezza», Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Maroni, ministro dell’Interno, e Giulio Tremonti, titolare dell’Economia. Ma nell’edizione numero 21 della festa ci sarà spazio per le realtà politiche e amministrative a ogni livello, come sottolineato ieri dal responsabile politico della kermesse, l’onorevole Nunziante Consiglio: «Abbiamo dato spazio ai Comuni, con l’intervento di sindaci e assessori, così come alla Provincia, con il presidente Ettore Pirovano. Approfondimenti poi sulla politica regionale. Per l’organizzazione ringrazio anche Giacomo Stucchi e Daniele Belotti: ad Alzano avremo un’arena in cui si attendono prese di posizioni di rilievo nazionale, un bis di quanto fino a ora avvenuto a Ponte di Legno». Presente alla conferenza di lancio – insieme anche a Bruno Bosatelli ed Emanuele Pezzotta dello staff organizzativo – Pirovano ha sottolineato la «completezza del programma» ma anche «rispetto alle divisioni di altri partiti, la forza di un movimento che ha visto tanti tentativi esterni di mettere i suoi componenti uno contro l’altro, ma che invece ha sempre mostrato unità. Ci hanno attaccato nel 2004, quando Bossi è stato male, dicendo che ci sarebbero state divisioni. Non è stato così, anzi». Venendo al programma (resta la parte di ristoro e musica, come da tradizione), con i dibattiti (sempre alle 21,30) si parte domani: Nunziante Consiglio interverrà, insieme ad alcuni amministratori locali, su «Valle Seriana, quali prospettive?». Venerdì gli onorevoli Paolo Grimoldi e Matteo Salvini discuteranno del ruolo dei giovani padani. Sabato tocca a Bossi, domenica su «La forza della Lega fra Regione e Provincia» si confronteranno Pirovano e Andrea Gibelli, vicepresidente al Pirellone. Lunedì ci sarà il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, martedì interverranno l’onorevole Stucchi e il segretario nazionale lumbard Giancarlo Giorgetti. Mercoledì spazio ai ministri, giovedì ai sindaci e ai consiglieri provinciali leghisti. Venerdì 27 si discute di obiettivi al Pirellone con l’assessore Daniele Belotti, il capogruppo lumbard Stefano Galli e i consiglieri Giosuè Frosio e Roberto Pedretti. Sabato ribalta per il Comune di Bergamo con il sindaco Franco Tentorio (unico esponente Pdl insieme a Tremonti) e gli assessori Invernizzi, Saltarelli, Facoetti e Bandera. Per la chiusura, il 29 agosto, sul palco i politici leghisti bergamaschi. È attesa, in più, la conferma del sindaco di Verona Flavio Tosi.

A. G. (da Eco di Bergamo 18,8,10)

Calderoli ai Militanti della LEGA

lunedì 31 maggio 2010

  

COORDINAMENTO SEGRETERIE NAZIONALI

 

Finalmente Pontida!
Mancano soltanto tre settimane al nostro grande raduno.

Un appuntamento atteso e sentito da tutti noi che, quest’anno, cade in un momento particolare: quello dell’ approvazione dei decreti attuativi del Federalismo fiscale, il cui primo decreto, quello riguardante il Federalismo Demaniale, è già entrato in vigore.

Attraverso questa riforma – che consente alle nostre Regioni, alle nostre Province e ai nostri Comuni, di poter amministrare i propri fiumi, i propri laghi e il proprio patrimonio naturale o immobiliare, finora gestito dal Demanio Pubblico – potremo finalmente essere padroni a casa nostra.

Un primo passo importante verso l’autonomia che tutti noi auspichiamo.

Ma il cammino per completare le riforme è ancora lungo e per questo abbiamo bisogno di far sentire forte e unita la voce del Nord e dei suoi popoli.

Pontida è sempre stata la nostra festa, ma non solo: è sempre stato un momento politico fondamentale, in cui sono state annunciate decisioni che hanno cambiato il corso degli eventi politici e delle legislature.

Per tutte queste ragioni a Pontida dovremo esserci tutti: dobbiamo riempire il nostro sacro prato, le colline e le strade tutto intorno, invadendole e colorandole con le nostre bandiere.

Dobbiamo farci vedere e farci sentire
Questo significa che ogni nazione, ogni provincia e ogni singola sezione deve fare la propria parte: la macchina organizzativa in queste settimane si è attivata con il consueto impegno, ma tutti voi, ognuno di voi, può fare qualcosa in più.

Andate nelle piazze, nelle strade, nei mercati, nei bar e parlate con tutti i nostri simpatizzanti, e non solo con loro, e convinceteli a venire a Pontida, per fare in modo che il nostro segretario Umberto Bossi, dal palco, si trovi davanti a sé una distesa verde, un mare verde, fatto di teste e di bandiere.

I nostri parlamentari e i nostri segretari regionali e provinciali stanno già facendo la loro parte, nelle interviste su tv, radio e giornali, ma tocca a voi farci compiere il salto di qualità.

Tutti a Pontida, con Umberto Bossi, per festeggiare il Federalismo demaniale e che nessuno manchi!

 

                                                                        Roberto Calderoli 

Calderoli lancia la “service tax”

Federalismo fiscale – Il nuovo tributo che andrà a sostituire i trasferimenti statali agli enti pubblici arriverà entro il gennaio 2011 attraverso cinque tappe.

Il governo intenzionato a creare la “service tax” che unificherà in un unico tributo la maggior parte delle tasse dei servizi immobiliari e che andrà a sostituire i vari trasferimenti statali, per una cifra intorno ai 16 miliardi di euro, cioè l’importo dei vari assegni che oggi arrivano agli enti locali dall’amministrazione centrale.. A confermarlo Roberto Calderoli, il ministro della Semplificazione, che spiega la modalità con cui si attuerà la riforma: cinque tappe partendo dal decreto sul federalismo demaniale passando per quello riguardante l’autonomia impositiva dei comuni, dei costi standard, della finanza regionale ed infine il collegamento con la riforma fiscale di Tremonti. Il tutto dovrebbe avvenire, secondo le previsioni del Ministro, entro gennaio 2011.
Per funzionare il tutto “dovrà reggersi su due gambe. La prima è la carta delle autonomie che avrà il compito di stabilire le funzioni delle province, comuni e città metropolitane, la seconda consiste nelle riforme costituzionali che prevedranno la riduzione del numero dei parlamentari, il varo del Senato federale ed il riparto delle competenze tra Stato e regioni”, spiega Calderoli.
Oltre al trasferimento dei tributi, il secondo motore delle entrate locali sarà spinto dalla compartecipazione soprattutto sull’Iva per responsabilizzare di più quelle amministrazioni poco efficienti che non favoriscono commercio e industria ed impoveriscono, di conseguenza, il gettito dell’imposta.
Convince in Confindustria, il programma del leghista. “ Il federalismo fiscale è un passo avanti – spiega il vicepresidente Bombassei al “Sole 24 ore” – E’ necessario per ridistribuire beni all’interno del Paese”. Storce il naso, al contrario, il Pd. “ Il governo parte con il piede sbagliato – l’analisi di Marco Causi, vicepresidente della commissione bicamerale – Cinque decreti non bastano perché resterebbero fuori questioni cruciali come ad esempio gli interventi speciali e la perequazione infrastrutturale”. (BergamoNews, 29-04-2010)

Tempi stretti sul federalismo

ItaliaOggi
sezione: Pubblica Amministrazione data: 28/04/2010 – pag: 26
autore: di Francesco Cerisano

Con l’audizione del ministro entrano nel vivo i lavori della bicamerale

Tempi stretti sul federalismo

Calderoli: il parlamento faccia la sua parte
Tempi stretti sul federalismo fiscale. La tabella di marcia per arrivare a centrare la scadenza del prossimo 21 maggio (data ultima per varare il decreto che trasferirà agli enti locali i beni demaniali inutilizzati) non ammette tentennamenti. Anche perché entro il 21 maggio 2011 dovranno vedere la luce gli altri provvedimenti attuativi della legge n. 42/2009 e quindi i relativi testi dovranno essere presentati in parlamento al massimo per il prossimo mese di dicembre. Con l’audizione del ministro per la semplificazione, Roberto Calderoli, sono entrati nel vivo i lavori della commissione bicamerale per l’attuazione del federalismo fiscale a cui spetta il parere sugli schemi di dlgs. Un compito che non si annuncia facile, visto che la commissione presieduta da Enrico La Loggia dovrà trovare la quadratura del cerchio non solo con le opposizioni, ma anche con le diverse anime, più o meno federaliste, della maggioranza. La Loggia ha promesso che «i tempi saranno rispettati e il federalismo demaniale diventerà realtà entro la fine di maggio». Ma sarà indispensabile la collaborazione del parlamento. Calderoli lo sa bene anche se dice di non temere che gli attriti nella maggioranza delle ultime settimane (sfociati nella lite tra Fini e Berlusconi alla direzione nazionale del Pdl di giovedì scorso) possano insabbiare il provvedimento che tanto sta a cuore alla Lega. «Credo che un provvedimento che prende i beni dello stato, finora sottoutilizzati, e li mette a disposizione del territorio sia una cosa molto positiva», ha commentato il ministro leghista uscendo da palazzo San Macuto. «Voglio vedere chi può essere contrario a una cosa del genere». Calderoli ha rivendicato come il federalismo fiscale abbia avuto un «largo confronto» in parlamento e «non ci sia stata nemmeno una forza politica che non ha visto accolta almeno una delle proprie proposte». «C’è stata da sempre», ha aggiunto, «la volontà di affrontare il problema in termini di garanzia e coesione sociale». Il Sud dunque può stare tranquillo. «Il federalismo», ha assicurato il coordinatore del Carroccio, «è nato ed è stato impostato esattamente per ridurre il divario. Una volta stabilito che a tutti verranno erogati integralmente i finanziamenti per le funzioni fondamentali, le risorse verranno assicurate anche nelle zone dove oggi queste funzioni, civili e sociali, non sono garantite. A condizione che il finanziamento sia chiaro e trasparente per tutti: se una cosa costa dieci, deve continuare a costare dieci e non passare a quindici». Il ministro ha poi confermato che il federalismo fiscale è solo uno dei tre tasselli che andranno a comporre il nuovo assetto istituzionale dello stato. Gli altri sono il Codice delle autonomie (che ridisegnerà la governance degli enti locali eliminando gli enti intermedi inutili e i centri di duplicazione della spesa) e il superamento del bicameralismo perfetto, primo esempio, secondo Calderoli, di inefficiente duplicazione di funzioni. Calderoli si è detto favorevole a un’ipotesi di «bicameralismo paritario e specializzato dove non ci sono camere di serie A e di serie B, ma i due rami del parlamento svolgono compiti diversi». Sul secondo decreto attuativo del federalismo, che invece riguarderà l’autonomia impositiva dei comuni e delle province e attribuirà ai sindaci la titolarità di un nuovo super-tributo immobiliare, Calderoli ha rassicurato che non sarà istituita nessuna nuova tassa «ma l’idea è di arrivare a unificare in una cosiddetta service tax tutti i servizi che un ente locale gestisce e offre al cittadino». In ogni caso, ha tranquillizzato il ministro, «non c’è nessuna intenzione di reintrodurre l’Ici».

Calderoli: positivo l’incontro con Napolitano sulle riforme

Calderoli-Roberto59-300x225.jpg“L’incontro di questa mattina al Quirinale, è stato molto positivo e assolutamente cordiale. Il presidente Napolitano, infatti, viene tenuto costantemente informato rispetto al lavoro da noi svolto nell’ambito delle riforme, in maniera particolare quando si tratta di riforme costituzionali”. Lo ha detto il ministro bergamasco per la Semplificazione normativa e coordinatore delle segreterie Nazionali della Lega Nord, Roberto Calderoli, al termine del confronto con il capo dello Stato. (da Bergamosera, 07-04-2010)

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Calderoli fa un falò delle leggi inutili

Calderoli1-300x225.jpgMercoledì 24 marzo, alle 11.00, presso la caserma dei Vigili del Fuoco di Roma, in piazza Scilla 2, zona Capannelle, il ministro per la Semplificazione Normativa, appiccherà il fuoco a 375mila atti normativi che non fanno più parte dell’ordinamento italiano. Il taglio di queste norme, realizzato in questi primi 22 mesi di legislatura, ha permesso di arrivare ad avere “solo” diecimila leggi vigenti e ha prodotto un risparmio di 800 milioni di euro l’anno.

Calderoli: tolleranza zero verso gli irregolari. La sinistra faccia mea culpa

scontri a milano.jpgOra tolleranza zero verso gli irregolari. Questa è la pesante eredità della politica delle porte aperte a tutti della Sinistra. Bersani faccia il mea culpa”. Lo ha detto il ministro Calderoli commentando gli scontri fra immigrati a Milano.

 “I gravi incidenti tra immigrati avvenuti ieri sera a Milano rappresentano una risposta nei confronti di chi si ostina a ritenere che l’integrazione possa avvenire per legge o per decreto.Quanto successo ieri sera conferma che stiamo pagando una ideologia sbagliata del passato e anche gli sbagli odierni di qualcuno che pensa che l’integrazione possa realizzarsi attraverso delle modifiche numeriche” ha detto il titolare della Semplificazione normativa.

“Questa è la pesante eredità che paghiamo per la sbagliata politica della sinistra, la politica delle porte aperte per tutti, pertanto Bersani deve stare zitto e fare mea culpa” ha aggiunto il ministro.

 “La Lega – ha precisato Calderoli – da sempre sostiene che in materia di immigrazione la quantità e la qualità ed il loro controllo, sono essenziali. Gli incidenti di Milano sono un segnale del rischio di possibili nuove banlieu come successo in Francia e tutto questo proprio mentre la Francia sta metendo n campo proposte rigide per il controllo dell’immigrazione, dimostrando come sia giusta la linea portata avanti dal nostro Governo”.

 “Questo governo – ha concluso – è riuscito a impedire gli ingressi e le partenze verso il nostro Paese di irregolari, ora dovremo occuparci di tutti gli irregolari che, grazie al Pd e a Bersani, sono purtroppo già presenti sul nostro territorio e verso di loro ci dovrà essere una politica di tolleranza zero”. (da BergamoSera, 15-02-2010)

Il prezioso lavoro dei nostri Ministri

Calderoli taglia 200mila leggi obsolete: e il governo risparmia 400 milioni.

calderoli.jpgDopo aver già tagliato 40mila leggi inutili, la scure del ministro bergamasco Roberto Calderoli si appresta a mandare definitivamente al macero altre 200mila norme obsolete. Lo ha annunciato lo stesso Ministro per la Semplificazione Normativa nel corso dell’odierno question time alla Camera dei Deputati.  “Il Governo nel mese di marzo – ha anticipato il ministro leghista – intende procedere all’emanazione di un decreto legislativo e di un regolamento che concluderanno il percorso soppressivo, cancellando complessivamente 225.000 norme”.   Intanto, dopo la sforbiciata attuata con i tre decreti ‘taglia-leggi’ che ha portato all’abrogazione di circa 40mila leggi nell’ultimo anno e mezzo, procede il lavoro di codificazione delle 10 mila leggi rimaste in vigore; leggi che, a partire da marzo, saranno consultabili liberamente, e gratuitamente, da qualsiasi cittadino che potrà collegarsi, con un semplice click dal proprio computer o telefonino, alla banca dati online denominata ‘Normattiva’, raggiungibile all’indirizzo www.normattiva.it.   “E’ stato avviato – ha confermato il titolare per la Semplificazione Normativa – il lavoro di codificazione delle residue 10.000 leggi, che già portato all’approvazione di due codici, quello dell’Agricoltura e della Difesa. Inoltre comunico che dal prossimo mese di marzo tutte le leggi vigenti saranno gratuitamente consultabili sul sito pubblico denominato “Normattiva”, una banca dati online a disposizione di ogni cittadino”.   Per quanto concerne la soppressione degli enti pubblici non economici il ministro Calderoli ha sottolineato che “il percorso iniziato con il decreto legge n. 112 del 2008 non ha consentito di raggiungere i risultati sperati in termini di riduzione del numero a causa della discutibile ma, purtroppo, insindacabile resistenza delle amministrazioni vigilanti. Nonostante ciò si è riusciti a procedere alla loro razionalizzazione attraverso 35 regolamenti di riordino. Tale operazione – ha sottolineato il ministro Calderoli – ha comportato l’eliminazione di 480 componenti di organi collegiali, una razionalizzazione degli organi stessi, e una contrazione della spesa strutturale delle amministrazioni vigilanti con un risparmio complessivo e certo per il 2009, pari a 415 milioni”.  Confermato, infine, il taglio di circa 50 mila poltrone negli enti locali a partire dalla prima tornata elettorale del 2011 (era impossibile applicarlo già da questa tornata in quanto “l’accorpamento delle elezioni amministrative a quelle regionali ha determinato un’anticipazione dell’usuale finestra per il rinnovo degli enti locali. La riduzione del numero dei seggi a poche settimane dall’indizione dei comizi elettorali, avrebbe comportato – ha ribadito il ministro – gravi difficoltà organizzative al ministero degli Interni con il rischio di una compressione delle prerogative democratiche e del conseguente contenzioso”), taglio esteso anche ai consigli provinciali, mentre la norma che impone un tetto allo stipendio dei consiglieri regionali si applicherà “già nel 2010, dunque nell’anno corrente, con conseguente ulteriore riduzione di spesa”. (da Bergamosera, 04-02-2010)

 

Calderoli: niente burqa nei luoghi pubblici

 “La proposta della commissione parlamentare francese sul divieto di utilizzare il burqa in luoghi pubblici rappresenta un’iniziativa positiva in quanto la libertà individuale, compresa quella religiosa, deve essere sempre bilanciata con le esigenze di tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico”. Lo ha detto oggi il ministro bergamasco Roberto Calderoli.

“Ricordo che a casa nostra esiste già una normativa a riguardo – ha aggiunto il titolare della Semplificazione normativa – che deve essere però completata come suggerito dalla proposta della Lega Nord,presentata lo scorso ottobre dal capogruppo Roberto Cota alla Camera dei Deputati, proposta che impedisce la possibilità di aggiramento della suddetta norma”.  “Questa necessità di impedire l’utilizzo del burqa in luoghi pubblici – ha concluso Calderoli – è confermata anche dal fatto che altri Paesi europei, come la Danimarca e l’Olanda, hanno allo studio misure analoghe a quelle francesi”

Il ministro Calderoli a Bergamo

Il ministro Calderoli a Bergamo per l’inaugurazione di una mostra.

calderoli.jpgIl senatore bergamasco Roberto Calderoli, ministro per la Semplificazione Normativa e coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord, sarà a Bergamo sabato 16 gennaio.

L’esponente politico del governo, che non si vedeva da tempo in pubblico nella nostra città visti gli impegni che lo costringevano a restare a Roma, presenzierà all’inaugurazione della mostra “Settimanale #1″, che si terrà alle 18 presso lo spazio d’arte “Viamoronisedici”, in via Moroni 16/A. (da BergamoSera, 14-1-10)

Lega Nord: quella cautela che punta al Federalismo

bossi e burlusconi.jpgE’ una Lega cauta e riflessiva quella che si è presentata sabato ad Arcore per parlare con il premier Berlusconi della linea politica da tenere d’ora in avanti. L’obiettivo del centrodestra ora è la pacificazione del paese, troppo in tensione per la crisi economica in atto e per gli attacchi continui nei confronti della maggioranza. L’obiettivo di Bossi, Calderoli e della Lega è di arrivare a tutti i costi al federalismo fiscale e alle riforme, da sempre obiettivo del Carroccio. Per questo la Lega plaude alla fase “buonista” del Cavaliere e al dialogo con l’opposizione, tanto che Calderoli ha riproposto l’Assemblea costituente bicamerale, trovando subito il consenso di D’Alema che ha mezzo stampa ha scaricato le posizioni di chiusura di Veltroni mandandogli a dire “noi siamo uomini politici”. Senza Pd o con il Pd che si mette di traverso, il traguardo delle Riforme diventa più difficile e il risultato sarebbe comunque oggetto di polemiche perenni, come ripetono sia Napolitano che il presidente della Camera Fini. Stando ad indiscrezioni, il premier dovrebbe vedere Fini ad Arcore durante le feste di Natale. Poi si recherà in una clinica ticinese per rimettersi in forma.