Lombardia: Maroni, farò la rivoluzione della concretezza. 1.1 miliardi alle imprese

“Un grande lombardo, Giorgio Gaber, ci ammoniva che le buone intenzioni da sole non bastano: ‘Se potessi mangiare un’idea – cantava il poeta – avrei fatto la mia rivoluzione’. Ecco, la rivoluzione che voglio fare io e’ quella della concretezza: trasformare le idee che ho illustrato in azioni incisive, efficaci e durature, nell’interesse esclusivo dei nostri cittadini”. Cosi’, Roberto Maroni ha concluso il suo intervento programmatico nell’Aula del Consiglio regionale della Lombardia.maroni.JPG
 Il neo-governatore ha parlato per quasi un’ora illustrando i suoi impegni di legislatura, che ricalcano quelli del programma elettorale “che – ha detto – rappresentano l’oggetto di un patto con gli elettori per conservare quanto di buono e’ stato fatto nelle passate legislature, ma anche un patto per cambiare quello che non va”. Maroni ha riferito di voler puntare molto sull’innovazione e ha spiegato che adesso sono tre le priorita’ amministrative: combattere la crisi economica, contrastare la criminalita’ organizzata e ogni forma di illegalita’, ridurre i costi della politica (obiettivo, meno 10 milioni di costi di funzionamento della Giunta entro la fine della legislatura). Per quanto riguarda la crisi economica, il presidente della Lombardia ha annunciato in particolare “un pacchetto di misure choc a favore delle nostre imprese, del valore complessivo di oltre 1,1 miliardi di euro”, con fra l’altro ”500 milioni di euro per lo smobilizzo dei crediti che le pmi vantano nei confronti degli enti locali e 300 milioni per la cartolarizzazione dei crediti della Regione”.

Maroni: “Giunta pronta entro la settimana Persone oneste e capaci”

maroni e microfoni.jpgNon perde tempo Roberto Maroni. A pochi giorni dalla vittoria il neo governatore della Lombardia è già pronto a presentare la nuova Giunta. Lo ha annunciato dal palco della festa organizzata dalla Lega Nord per celebrare il successo elettorale. In corso Como sono arrivati da tutta la Lombardia: folta anche la rappresentanza bergamasca, con tutti i candidati alle Regionali. Maroni ha anche annunciato di voler lasciare la segreteria federale della Lega perché intende dedicarsi al nuovo compito con entusiasmo, nel segno del 75% delle tasse da tenere in Lombardia. Accanto a Maroni anche Matteo Salvini, segretario della Lega Lombarda, e Mario Mantovani, coordinatore regionale del Popolo della Libertà. Non c’era Silvio Berlusconi, che ha sostenuto con forza Maroni in cambio dell’alleanza a livello nazionale. “Questa piazza ci ha portato bene – ha spiegato Maroni -. Io non ho mai avuto dubbi sulla vittoria perché la nostra coalizione e’ certamente più’ forte rispetto alle altre, ci ho messo la mia faccia senza paracaduti romani perché ci credevo. Dopo la proclamazione ufficiale, il giorno dopo, insedieremo la giunta che sarà metà di uomini e metà di donne, che non hanno una ma due marce in più degli uomini, e questa sarà una novità. Vi assicuro che saranno persone oneste, competenti e capaci. A Roma sono finiti in una palude, non so come ne usciranno, noi il governo lo faremo subito, entro la fine di questa settimana saremo pronti. Sarò il Govenatore della Lombardia, il Governatore di tutti i lombardi, anche di quelli che non mi hanno votato: li convincerò che hanno sbagliato e la prossima volta voteranno me. Possiamo partire quindi subito a lavorare, a partire dal progetto di macroregione”. (BergamoNews, 4-3-13)

Gazebo e Maroni a Ponte San pietro

Proseguono in città i Gazebo per la distribuzione dei nostri programmi con una grande partecipazione che fa molto ben sperare in una rinnovata fiducia dei bergamaschi nelle nostre idee, nelle nostre proposte e nella necessità di autodifesa del Nord.

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E Maroni a Ponte San Pietro fa il pieno !! Teatro strapieno e lunghissimi, calorosi applausi hanno accompagnato il suo discorso e i suoi incitamenti rivolti ai candidati alle regionali presenti sul palco. Fra i tanti argomenti toccati (due i numeri importanti : 75% delle tasse e 0 inteso come a km 0, partendo dagli appalti; al Pirellone il Presidente sarà a piano terra,maroni,calderoli,pirovano,consiglio,ponte-san-pietro,pecce vicino ai cittadini e non al 35° piano, ecc.), gli incitamenti a non mollare fino all’ultimo e le proposte spiritose (adotta un indeciso, gara a suon di voti tra Bergamo e Varese, ecc.). Non meno applausi per gli interventi di Cristian Invernizzi, Giacomo Stucchi, Ettore Pirovano, Nunziante Consiglio, Roberto Calderoli e gli annunci di Daniele Belotti.  A margine, abbiamo notato un ottimo il rapporto di intesa del futuro Governatore della Regione con il candidato della nostra Circoscrizione Luisa Pecce.

Aperto a Bergamo il Maroni-Point

Giornate molto intense per il nostro Segretario Federale Roberto Maroni. Nella sua tappa bergamasca, un costruttivo incontro con i rappresentanti del comitato “Imprese&Territorio”. E’ di fronte alle richieste degli imprenditori che il segretario federale del Carroccio ha potuto spiegare nel dettaglio il suo programma. I concetti sono chiarissimi, ripetuti per inculcarli bene in testa a chi deve ancora capire: 75% delle tasse in Lombardia, macroregione del Nord, zero burocrazia.
In via Corridoni ha poi inaugurato il Maroni Point e presentato la lista di cittadini che, pur non essendo nè iscritti nè militanti della Lega ne sostengono il programma e hanno anch’essi deciso che Maroni sia la persona giusta per governare la Lombardia.

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Prima ha snocciolato i “cavalli di battaglia” del suo progetto per il futuro della Lombardia – macroregione del Nord per trattare con Roma e con il 75% delle tasse sul territorio con 16 miliardi in più, all’anno, per abolire Irap sostenendo lavoro e imprese. Il Segretario si è poi detto ottimista perché “i sondaggi ci danno in crescita e non possiamo che migliorare”. Infine: “Io mi sono candidato solo in Lombardia e non ho un paracadute a Roma come tanti altri. Se vincerò  farò il presidente della Regione Lombardia e se perderò’ farò’ il consigliere regionale nella mia regione”.
In serata, davanti a centinaia di persone al centro congressi di viale Papa Giovanni, ha poi presentato il suo libro “Il mio Nord, il sogno dei nuovi barbari” .

Cominciano i sondaggi elettorali

Maroni avanti, Ambrosoli insegue, Movimento 5 stelle al 10,5%

maroni guarda in alto.jpgLa decisione di puntare tutto sulla Lombardia sembra premiare la Lega Nord, almeno secondo i primi sondaggi sulle intenzioni di voto in vista dell’appuntamento del 24 e 25 febbraio. Secondo le rilevazioni condotte tra il 3 e il 6 gennaio da scenari politici.com, Roberto Maroni si attesta al 37,5%, mentre Umberto Ambrosoli per ora è fermo al 35%. Numeri inaspettati, raccolti prima dell’annuncio dell’accordo tra la Lega Nord e il Popolo della libertà. Percentuali inaspettate, che preoccupano il centrosinistra, non ancora entrato nel vivo della campagna elettorale. In questo senso Maroni ha anticipato tutti, iniziando la rincorsa ben prima dei tempi canonici con continui appuntamenti sul territorio, maxi manifesti appesi in ogni angolo della Lombardia. Sempre secondo le prime rilevazioni Gabriele Albertini otterrebbe il 12,5%, mentre il peso del Movimento a 5 stelle, che schiera Silvana Carcano, sarebbe intorno al 10,5%.  Secondo Renato Mannheimer (Ispo), che di numeri se ne intende, “la delusione della base leghista porterà qualche defezione, ma la maggioranza del Carroccio obbedirà al partito”. Per Roberto Weber (Swg) la scelta di Roberto Maroni è stata “obbligata. Se voleva competere davvero, il patto con il Pdl era l’unica vera chanche per ottenere una certa massa critica, la sola scelta ragionevole ragionando sui numeri. L’obiettivo primario della Lega è la Lombardia: bisogna correre per vincere. Adesso, anche se il clima non è dei più favorevoli al centrodestra, il bacino potenziale dell’asse Maroni-Berlusconi è davvero ampio. Partono da una situazione che sulla carta è schiacciante, ma in Lombardia i democratici non sono mai stati competitivi”.

grande successo della Berghèmfrècc

Maroni, Bossi, Calderoli, ecc. ecc. fanno il pieno alla Berghèmfrècc. Militanti e sostenitori fanno quadrato intorno ai responsabili del movimento con grandi applausi e acclamazioni. Le prossime elezioni regionali saranno un “referendum” per il Nord : se oltre venti anni di lavori e fatiche avranno aperto gli occhi alle genti del Nord, si compirà un passo decisivo verso l’Euroregione.

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la Lega in piazza. 200 Gazebo nel Bergamasco

gazebo,maroni,tosi,salvini,La Lega Nord scende di nuovo in piazza per sostenere la candidatura di Roberto Maroni a presidente della Regione Lombardia. In Bergamasca sono stati organizzati circa 200 gazebo, quasi uno per ogni Comune della provincia. Uno sforzo notevole per il partito e soprattutto per i volontari, che combattono contro freddo, neve, pioggia e nebbia. Si sono attrezzati con qualsiasi mezzo, dalle stufette alle coperte, fino all’immancabile vin brulè. Qualcuno ha deciso di scaldarsi pulendo i marciapiedi del paese dalla neve e dal ghiaccio. La gazebata di sabato e domenica segue quella organizzata ad ottobre in cui i militanti hanno scelto il segretario federale come candidato presidente. “Grazie a chi combatte – spiega Matteo Salvini, segretario nazionale della Lega Lombarda -, ai tanti militanti che nonostante il gelo e la neve affollano le piazze della Lombardia sotto i gazebo della Lega Nord per sostenere la candidatura di Roberto Maroni a Governatore”.
Nel frattempo Flavio Tosi, sindaco di Verona, ha rivelato di aver ricevuto la richiesta di candidatura a premier da parte di Roberto Maroni. «Il mio segretario federale mi ha detto che se io accettassi la candidatura a premier lui vedrebbe bene la cosa. E io ho risposto che se a lui va bene, a me sta bene. Siamo rimasti così, poi non abbiamo formalizzato». E sua moglie per chi voterebbe in quel caso? «Spero che almeno questa volta voti per me. Se mi votasse lei, già sarebbe una cosa importante», ha detto scherzando Tosi riferendosi alla moglie che, alla trasmissione «Un Giorno da Pecora», aveva rivelato di non votare per lui ma per il Pdl. (BergamoNews)