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partono i lavori della nuova giunta…
“Il sindaco Giorgio Gori lo ha annunciato due giorni fa e nella mattinata di giovedì 26 giugno i dipendenti del Comune erano già al lavoro. In viale Papa Giovanni sono stati tolti i braccioli antichochard dalle panchine. La decisione era stata presa nella prima riunione operativa della Giunta.”
Bravo il nuovo sindaco… finalmente qualcuno che si occupa subito dei problemi urgenti di Bergamo! Se ne ricorderanno i 10.000 Bergamaschi che hanno disertato le urne, permettendo ai “semper fidelis” (anzi 1.000 in meno) di metterti sullo scranno!
Una battaglia della Lega : Nuove sale slot, la Regione dà l’altolà
«Servirà anche l’ok dei Comuni»
La Lombardia sperimenterà un nuovo sistema di rilascio delle autorizzazioni alla apertura di sale gioco, bingo o videoslot. Lo studierà un tavolo di lavoro coordinato dall’assessore Paola Bulbarelli al quale parteciperanno Regione, Anci, Comune di Milano, prefetture e questure.
Il Governatore Roberto Maroni ha rilevato come dal confronto con prefetti e questori lombardi di mercoledì 23 aprile sia emerso come «l’autorizzazione di Ps rilasciata dalle questure, da sola non può più bastare. Serve anche un’autorizzazione di carattere amministrativo, rilasciata dalla Regione o dai Comuni, perché si possa aprire il locale. Come regolamentare e fare in modo che questo “concorso di interessi di pari rilievo” abbiano la stessa rilevanza, sarà oggetto del lavoro del tavolo di lavoro che si riunirà già nei prossimi giorni con l’obiettivo di individuare le procedure per dare piena attuazione a questo nuovo sistema». Una sperimentazione importante, l’ha definita Maroni «perché vede insieme il ministero dell’Interno attraverso prefetture e questure, la Regione e i Comuni a tutela dei soggetti deboli per evitare che si rovinino nelle sale slot».
Maroni ha ricordato una circolare del Dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, secondo la quale sulla materia esiste «un concorso di interessi pubblici di pari rilievo facenti capo ad amministrazioni diverse, statali (ministero dell’Interno, concorso pubblico in materia di sicurezza) da un lato e territoriali dall’altro (Regione Lombardia, interesse pubblico a tutela dei più deboli e degli affetti da ludopatie), con la conseguenza che il regime di pubblica sicurezza convive con eventuali norme di legge regionali o regolamentazioni comunali che, muovendo su un piano diverso rispetto a quello della licenza di Polizia, pongono limiti all’apertura di sale gioco, sale bingo e slot». (Eco di Bergamo,23/4/14)
Grande afflusso ai gazebo per la raccolta firme dei 6 referendum proposti dalla Lega Nord
Pronta anche la “lobby” dei Sindaci contro il gioco d’azzardo
Il fallimento di questa organizzazione dello Stato, che costringe i Primi Cittadini eletti a costituirsi in “lobby” per imporre soluzioni civili e dimostrando così la sua lontananza dai cittadini, è stata espressa in molti interventi al convegno tenutosi a Palazzo Marino. Numerosi e approfonditi tutti gli interventi dei rappresentanti di Associazioni, di Asl e di Sindaci.
– “Sindaci uniti nella campagna “no slot” e firmano la proposta di legge di iniziativa popolare per la tutela della salute dal gioco d’azzardo, promossa da Lega Autonomie Lombardia, Terre di Mezzo e Scuola delle Buone Pratiche. Ieri a Milano la sottoscrizione e il lancio della proposta di legge, cui hanno partecipato anche i comuni di Bergamo, di Treviglio e molti altri della bergamasca.
L’incontro si è tenuto a Palazzo Marino, dove un centinaio di sindaci italiani ha firmato simbolicamente per la legge. Alla sottoscrizione seguirà l’avvio di una raccolta firme rivolta ai cittadini per la «tutela della salute degli individui tramite il riordino delle norme vigenti in materia di gioco con vincite in denaro – gioco d’azzardo». Positivo il commento di chi ha partecipato: «È andata molto bene, c’è stata una presa di posizione da parte dei sindaci -commenta Luisa Pecce, consigliere comunale Lega Nord e presidente del Consiglio delle donne, in rappresentanza del Comune di Bergamo -. Gli organizzatori dell’iniziativa hanno voluto che indossassimo la fascia tricolore, perché l’ultima sentenza del Consiglio di Stato insiste sul fatto che non i sindaci ma i questori possono presidiare gli interessi di particolare rilievo pubblico che coinvolge il settore del gioco, come per esempio l’orario delle sale». La consigliera parla di un’azione «potente e simbolica»: «La forza dell’unione dei sindaci è il portare avanti le istanze, in modo che si possa legiferare – continua Pecce -. Ieri si è parlato di una lobby dei sindaci contro quella del gioco d’azzardo. Il fatto che ci siano due proposte di legge contro il gioco è uno stimolo, unito ad un’azione potente e simbolica».
Presente anche il sindaco di Treviglio Giuseppe Pezzoni, che invita i cittadini a sottoscrivere la proposta già da oggi: «Ci siamo mossi in anticipo con il Consiglio delle donne e mozioni in Consiglio – commenta Pezzoni -. Da subito è possibile recarsi in municipio e sottoscrivere la proposta, per aiutare i Comuni e per non far pagare ai più deboli questa “tassa della speranza”, che è la ludopatia. Abbiamo altre iniziative in atto, come momenti di formazione nelle scuole, per rendere consapevoli, dai piccoli ai grandi, il livello di rischio legato al gioco».
A rappresentare i sindaci della provincia, Leonio Callioni, presidente del Consiglio di rappresentanza dei sindaci (Cdrs) e Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Bergamo. «È un’iniziativa utile perché concreta e rappresenta la posizione dei sindaci che hanno aderito al documento dei Comuni bergamaschi per il contrasto al gioco d’azzardo promosso dal Cdrs e che rappresentano quasi il 90% della popolazione. Bisogna superare la logica che i Comuni sono responsabili di tutto, ma non hanno potere di imporre un regolamento che abbia efficacia. È un’ottima iniziativa – conclude – che avremmo dovuto fare anche con altri temi, come per esempio il patto di stabilità»-. (da Eco di Bergamo,10-10-13)
Dal Comune una tranche di 500.000 euro per il recupero di Via Quarenghi.
Grande soddisfazione della Lega che da anni si batte per il recupero della via. Prendendo spunto da una delibera che permette di erogare alla società Bergamo Infrastrutture 500.000 euro dedicati al pagamento dei lavori di recupero del civico 33 di via Quarenghi, la Lega Nord ha avuto occasione di ribadire in Consiglio comunale la sua posizione in merito alla scelta di riqualificazione dell’immobile. Gli interventi del capogruppo Alberto Ribolla e del consigliere e Segretario cittadino Luisa Pecce hanno sottolineato come le scelte di destinazione d’uso e di riqualificazione siano state scelte politiche, volte ad alleggerire la situazione di via Quarenghi, densamente abitata da extracomunitari, con una offerta di commercio quasi esclusivamente gestita da stranieri e purtroppo interessata da frequenti episodi di microcriminalità.
«Abbiamo radicalmente cambiato la destinazione dell’immobile» – sottolinea la consigliera Luisa Pecce, che ha seguito con particolare attenzione il progetto di riqualificazione e il percorso per ottenere un finanziamento della Fondazione Cariplo per 800.000 euro. Abbiamo ridotto della metà (oggi sono 24) gli appartamenti di housing sociale, che destineremo a famiglie di militari, a studenti, a famiglie mono-genitoriali – prosegue -. Inoltre, abbiamo voluto che nello stabile fossero ubicati gli uffici dell’Assessorato alle Opere pubbliche, che creeranno movimento sano nella via e faranno risparmiare l’affitto dei locali attualmente occupati in via Canovine. Al piano terra – continua Pecce -troverà spazio un ufficio della polizia locale, che traslocherà dalle stanze in affitto sempre in via Quarenghi. Ampi spazi saranno fruibili per attività di tipo socio-culturale collegate all’animazione teatrale ed al teatro dei burattini. E’ previsto un bar, magari connotato con le attività svolte. Il tutto contribuirà a rivitalizzare la via richiamando, nelle ore diurne e serali, i fruitori dei servizi. Infine, una sala all’ultimo piano, utilizzata di giorno per le attività dell’Assessorato, potrà essere utilizzata nelle altre ore dalla cittadinanza».
«Il recupero è stato studiato con grande attenzione –conclude la consigliera Pecce- cercando anche di salvaguardare e valorizzare le cantine ipogee con tetto a volta. Un immediato riscontro della validità delle nostre scelte, importantissime per l’Assessorato alla Sicurezza e condivise da tutta la Giunta, ci viene dalla soddisfazione dei residenti, sulle cui richieste si è mosso il nostro progetto».
Un altro passo per lo stop al gioco d’azzardo
La lotta al gioco d’azzardo entra nel vivo e diventa operativa. Regione Lombardia è pronta a varare la sua prima legge di contrasto al gioco d’azzardo patologico per regolamentare in maniera strutturata il fenomeno, concentrando in particolare l’attenzione alla proliferazione delle slot-machine. In Commissione Attività Produttive il consigliere Fabio Rolfi della Lega Nord è stato nominato relatore del provvedimento unico che recepirà le quattro proposte di normativa elaborate nei mesi scorsi dalla Giunta Regionale e dai gruppi consiliari. “L’obiettivo è dotarsi di un dispositivo ad hoc entro Ottobre – spiega Rolfi -. Grazie al contributo di tutti, questa sarà una legge completa e assolutamente innovativa per regolare e in parte contrastare un fenomeno che ogni giorno fa registrare fatti di cronaca drammatici. Noi pensiamo sia stato fatto un buon lavoro preparatorio e contiamo senza dubbio di arrivare ad una mediazione condivisa”. Nelle quattro proposte sono contenute indicazioni per l’assistenza dei ludopatici, la costituzione di centri di ascolto, l’erogazione di incentivi economici o di detassazione ai locali no-slot, l’introduzione di un “contributo etico” per chi invece ospita le macchinette e contemplano corsi di formazione per la Polizia Locale finalizzati ad agevolare un controllo più sistematico ed efficiente per il rispetto della normativa.
Mozione della Lega : basta disservizi sulla linea Bergamo – Milano
La Lega, che da tempo è il portavoce anche dei disagi dei pendolari, ha presentato in Comune una mozione per impegnare l’Amministrazione, coinvolgendo la Regione, a presentare una protesta a Trenord :
Premesse e considerazioni:
• in data 6 agosto 2013, per l’ennesima volta, si sono registrati fortissimi disservizi nella tratta Milano-Bergamo di Trenord;
• in particolare, nella giornata sopraccitata, il treno delle 16.10, vecchio e sporco, è restato fermo per 40 minuti tra le stazioni di Milano Centrale e Milano Lambrate, con aria condizionata guasta e con conseguenti temperature interne che superavano i 40 gradi; nessuno, né tramite interfono né di persona, ha fornito alcuna informazione ai pendolari e ai turisti che affollavano le carrozze; il treno è giunto a destinazione con 45 minuti di ritardo;
• sono sempre più i cittadini bergamaschi che usufruiscono dei treni, anche a causa della crisi economica e del costo della benzina;
• conseguentemente, i treni sono sempre più affollati, anche da turisti che si recano nella nostra città o nel nostro aeroporto; di fatto il treno è utilizzato come navetta tra Milano centrale ed il quarto scalo aeroportuale italiano di Bergamo Orio al Serio; non è quindi certamente un buon biglietto da visita per i tanti turisti che visitano la nostra città e la nostra Regione;
• i disservizi purtroppo perdurano da anni senza che soluzioni concrete siano state approntate;
• in particolare, i vagoni sono vecchi e risalgono ai primi anni novanta; spesso l’aria condizionata, dove predisposta (è così solo per la metà delle carrozze), non funziona; anche i finestrini risultano talvolta bloccati, in attesa di un controllore che li apra; i ritardi sono frequenti, e quasi usuali in arrivo a Milano centrale (solitamente invece del 50esimo minuto di ogni ora, i treni arrivano al 55esimo minuto) con relative perdite delle coincidenze per altre tratte; la pulizia è carente; le porte talvolta sono inagibili così come alcune carrozze; alcune viaggiatrici segnalano che più volte la sera si viaggia con luci spente, con tutti i rischi relativi alla sicurezza; è capitato, infine, più volte che ci fosse fumo (pare tossico) nelle carrozze a causa di freni mal funzionanti/surriscaldati;
• sulle carrozze viaggiano numerosi zingari e persone non paganti che effettuano accattonaggio, a volte insistente, nei confronti dei passeggeri;
• i treni sulle linee suburbane S (che arrivano fino a Treviglio) sono stati rinnovati al contrario dei convogli regionali;
• Trenord aveva predisposto un servizio di vigilanza, poi sospeso, che garantiva un minimo decoro sui treni e allontanava zingari e viaggiatori non paganti;
• Trenord aveva programmato un treno Express (a regime privato senza contributi pubblici) tra Bergamo e Milano, ora sospeso, che, seppur non avesse risolto i problemi dei pendolari, garantiva un servizio di collegamento veloce tra le due città, a servizio anche turistico;
• in un’intervista a l’Eco di Bergamo del 23 ottobre 2012, l’ex ad di Trenord Biesuz aveva promesso nuovi treni, frequenze di 15 minuti e tempi di percorrenza ridotti (addirittura 25 minuti da Bergamo a Milano contro gli attuali 48);
• i capigruppo consiliari avevano promosso un incontro con lo stesso Biesuz per affrontare e spiegare le problematiche suddette, ottenendo promesse disattese;
• Regione Lombardia è prima per investimenti nel settore ferroviario;
• le promozioni “Io viaggio ovunque in Lombardia” sono di sicuro interesse per i pendolari;
• investire nel materiale rotabile di linee ad alta affluenza come la Milano-Bergamo via Treviglio appare indispensabile e improcrastinabile, anche per lo sviluppo turistico e per adeguarci agli standard europei;
• appare opportuno estendere la linea suburbana fino a Bergamo, così come già accade per altri capoluoghi di provincia (Lodi, Varese, Pavia, Novara) e come in previsione per altri ancora (Lecco);
IL CONSIGLIO COMUNALE DI BERGAMO esprime profonda indignazione per le attuali e perduranti pessime condizioni del servizio ferroviario tra Bergamo e Milano; si augura celeri interventi da parte di Trenord; impegna il Sindaco a trasmettere la presente mozione a Trenord, ai Consiglieri e agli Assessori Regionali Bergamaschi, al Presidente del Consiglio Regionale, al Presidente della Giunta di Regione Lombardia.
Alberto Ribolla -Capogruppo Lega Nord-
A Milano il centrosinistra propone le “nuove ronde”
E adesso la Giunta di Pisapia ha pensato alle “unità mobili sociali”, ma guai chiamarle “ronde”… Quei gruppi di cittadini volontari che tanto fecero discutere nel 2009, quando il Decreto Maroni li rese legali tra le mille e più polemiche. Ora, a distanza di anni, a rilanciare la figura del “cittadino in pettorina” è il Comune di Milano, pronto a lanciare in autunno un doppio avviso pubblico per la ricerca di volontari e finanziatori per quelle che saranno chiamate le “unità mobili sociali”. Certo si muoveranno in aree ben precise, come le linee della metropolitana e i bus, per “aiutare le persone in difficoltà, gli emarginati, gli invisibili”. Un’idea che ha fatto scatenare le opposizioni che rivendicano la paternità del progetto che all’epoca finì al centro di incredibili, quanto ipocrite, polemiche. L’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano, però, ci tiene a precisare che “non si tratta di ronde, ma avranno il compito di agganciare le persone fragili, deboli e che vivono nella solitudine per portarle nei dormitori, nei centri, nei pronto soccorso”. Bravo ! e questo cosa significa.. se vedranno un marocchino con una mazza sfasciare la testa a qualche milanese o aggredire qualche donna nel parco dovranno girare la testa da un’altra parte ??.. Bravissimo !!
Recuperare via Quarenghi
Protestano i cittadini ma qualcuno fa orecchie da mercante
L’Italia multirazziale
Immigrati, Bergamo terza provincia in Italia per inserimento sociale
La ricerca condotta congiuntamente da Onc (Organismo nazionale di coordinamento per le politiche di integrazione sociale degli stranieri), dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione, riporta i dati annuali relativi al livello di inserimento sociale e occupazionale degli immigrati su base nazionale e locale, nonché al grado di attrattività che province, regioni e grandi aree nazionali esercitano sulla popolazione straniera presente in Italia. Dal IX Rapporto Cnel sugli “Indici di integrazione degli immigrati in Italia” si può notare che Bergamo è la terza provincia italiana più attrattiva per la popolazione immigrata, mentre la Lombardia guida la classifica delle regioni.
Tra tutte le regioni italiane la Lombardia presenta :
– la più alta densità demografica degli immigrati, con punta nella provincia di Milano, che non a caso svetta smisuratamente nella corrispondente graduatoria per province;
– il più elevato grado di stabilità delle presenze, con un’incidenza media di minorenni tra gli stranieri residenti pari al 24,2% (contro una media nazionale del 21,7%), con punte del 27,3 a Brescia e Cremona e di poco meno del 27% a Bergamo e Lodi, che infatti guidano, nell’ordine, la corrispondente graduatoria per province;
– la più elevata quota di incremento annuo degli immigrati.
Tra le province, la massima attrattivita’ e’ detenuta da Brescia, che precede Prato e le successive Bergamo e Milano. La minor attrattivita’ registrata dalla provincia di Prato è dovuta semplicemente al fatto che molti cinesi stanno abbandonando l’area pratese per spostarsi in altre zone del Paese.
Problema Stazione (creatosi nella passata amministrazione) sempre al centro dell’attenzione
Contrastare l’apertura di nuove sale slot : la Lega porta il caso anche in Parlamento
Dopo aver partecipato partecipato a numerosi incontri con i cittadini ed organizzato convegni, il Capogruppo della Lega Nord Alberto Ribolla ed il Segretario Cittadino e Consigliere Luisa Pecce avevavno presentato ben cinque ordini del giorno in Comune sulle problematiche legate alle sale slot. L’argomento è stato ora portato in Parlamento dai deputati leghisti Cristian Invernizzi e Paolo Grimoldi con la seguente interrogazione al Ministero degli Interni :
Premesso che:
• Il settore del gioco d’azzardo legale è la terza impresa italiana per giro d’affari, con quasi 100 miliardi di euro di fatturato, in continua crescita;
• dopo Giappone e Regno Unito, l’Italia è il terzo Paese al mondo per volume di gioco;
• i giocatori in Italia sono 15 milioni: 3 milioni sono a rischio dipendenza ed 800 mila sono i malati;
• la tassazione sulle slot machines è bassissima: nel 2005 era pari, in media, al 29%; oggi è, in media, dell’8%;
• da un lato lo Stato guadagna 8 miliardi dal gioco d’azzardo, dall’altro però ne spende 5-6 per curare i giocatori affetti da dipendenza, ignorando in sostanza gli effetti devastanti sulla società;
• i problemi connessi all’apertura di sale slot sono molteplici: degrado e problemi di ordine pubblico, schiamazzi notturni, gravissimi problemi e costi sociali, costi affettivi, con famiglie rovinate dal gioco ma soprattutto aumento e diffusione della criminalità organizzata;
• la criminalità organizzata guadagna con il gioco d’azzardo più che con gli altri traffici illeciti, in quanto il gioco d’azzardo è meno rischioso e più redditizio;
• la criminalità organizzata agisce attraverso prestanome, pressioni sui gestori, la pratica dell’usura, il riciclaggio di denaro di dubbia provenienza, e l’adescamento di nuovi affiliati insospettabili, ovvero i giocatori malati;
• in molte città, tra cui Bergamo, il problema è molto sentito: le sale slot sono in continua crescita;
• alcune di queste sale sono a pochi metri da scuole, oratori e da contesti particolarmente delicati per l’ordine pubblico;
• i residenti, i commercianti, gli insegnanti delle scuole ed i parroci, fortemente preoccupati, sono intervenuti, supportati dai quotidiani locali, con diverse iniziative volte a scongiurare l’apertura di queste sale (raccolte firme, riunioni, assemblee pubbliche) ed è in programma una manifestazione davanti alla Prefettura di Bergamo;
• il Comune di Bergamo, così come molti altri comuni, ha approvato alla fine del 2012 il regolamento “Disposizioni per la valorizzazione del commercio negli ambiti del tessuto urbano consolidato” che vieta, tra l’altro, l’apertura di sale slot nei borghi storici e a 400 metri dai luoghi di culto, ospedali, case di cura, cimiteri, caserme, scuole di qualsiasi ordine e grado ed insediamenti destinati all’educazione ed allo svago di bambini e ragazzi;
• l’autorizzazione per l’apertura di nuove sale slot è però concessa, a norma di legge, direttamente dal Questore, in quanto licenza di pubblica sicurezza;
• difatti, una recente Circolare del Ministero degli Interni afferma che il rilascio delle licenza di pubblica sicurezza alle sale può avvenire “eventualmente anche in contrasto con regolamenti comunali che, se adottati, non possono interferire con la competenza dell’autorità di pubblica sicurezza”;
• le Questure autorizzano l’apertura di nuove sale esclusivamente sulla base di tre requisiti previsti dalla legge nazionale: il titolare della sala non deve avere precedenti penali, la sala deve avere accessi controllabili e deve essere presente un sistema di videosorveglianza;
• se i Comuni limitano in qualche modo, con regolamenti od ordinanze, queste attività, nel 90% dei casi i Tar hanno bocciato questi provvedimenti (es. Vicenza, Milano, Verbania…);
• ciò ha comportato, nei fatti, una proliferazione delle sale senza che i Comuni possano intervenire, ad eccezione dei controlli;
• la tutela dell’ordine pubblico e della salute pubblica è da intendere anche come prevenzione delle condizioni che potenzialmente le minacciano;
• la scelta operata alcuni anni fa dal legislatore nazionale di rimettere al mercato la regolazione del numero di sale dedicate ad ospitare slot e vlt si scontra con le esigenze dei Comuni, ai quali non si può impedire ogni possibilità di intervento;
• oltre 160 Sindaci hanno aderito al “Manifesto dei Sindaci per la legalità” per chiedere maggiori poteri;
• numerosissimi Comuni stanno affrontando questa problematica e hanno recentemente organizzato a Pavia la prima manifestazione nazionale no-slot:-
Si chiede se il Ministro non ritenga opportuno ed urgente modificare la normativa relativa al rilascio delle licenze per sale slot VLT in modo tale da permettere ai Sindaci di esprimere parere preventivo e vincolante per l’apertura di nuove sale e di regolamentarle in particolar modo per quanto attiene la vicinanza a luoghi sensibili e orari di apertura.
Lega : interventi per la popolazione di Longuelo
ORDINE DEL GIORNO: interventi a favore della popolazione del quartiere di Longuelo.
Premesse e considerazioni :
– nel quartiere di Longuelo ha recentemente chiuso l’unico minimarket del quartiere, che era sito in via Puccini;
– la popolazione non ha più una struttura di vendita per i beni di prima necessità (detersivi, materiale per la casa) ed è costretta a recarsi nei punti vendita più vicini che sono siti a Curno o nel quartiere di Loreto;
– ciò comporta notevoli disagi, soprattutto per i molti anziani del quartiere;
– il comparto di via Rota-via Bellini prevede l’insediamento di una media struttura commerciale;
– ad oggi non sono note le categorie merceologiche che verranno vendute all’interno di tale struttura;
Si impegna il Sindaco e la Giunta :
– a prevedere che la nuova struttura commerciale che andrà ad insediarsi nel comparto di via Rota-via Bellini possa supplire alla chiusura di quella sita in via Puccini, soprattutto con riferimento alle categorie merceologiche suddette;
– in subordine, a farsi carico delle esigenze della popolazione di Longuelo approntando i necessari interventi al fine di garantire la reperibilità nel quartiere dei generi di prima necessità.
Alberto Ribolla (Capogruppo Lega Nord)
Importante appuntamento per la città
La Lega Nord “prende casa” anche a Gazzaniga
Alla presenza di una settantina di militanti e sostenitori sabato scorso Matteo Salvini ha inaugurato la sede Lega Nord Gazzaniga. Presenti il segretario di sezione Alberto Ongaro, il commissario della Val seriana Roberto Pedretti, il segretario provinciale Cristian Invernizzi, il senatore Nunziante Consiglio e il consigliere regionale Roberto Anelli. Salvini ha ribadito l’importanza di aprire le sezioni sul territorio per aver un maggior contatto con la popolazione. Prima di Gazzaniga Salvini aveva tenuto un incontro ad Alzano Lombardo per ascoltare le esigenze degli amministratori locali. Sono emersi importanti spunti per le prossime battaglie della Lega. Occupazione, patto di stabilità, sostegno alle famiglie e contrasto al governo che vorrebbe cancellare la Bossi Fini. Il tour seriano di Salvini si è concluso a Villa D’ogna per la presentazione della lista Fantoni Sindaco In vista delle prossime elezioni amministrative. (BergamoNews,14-5-13)