dalla Provincia per la città

Manutenzione scuole superiori
Interventi a pioggia da via Tasso

Gli edifici che ospitano gli istituti superiori della città saranno oggetto di manutenzione straordinaria. Sono numerosi infatti i progetti preliminari degli interventi inseriti nel Pop 2010 della Provincia di Bergamo, in particolare per quanto riguarda la sostituzione di serramenti esterni, gli interventi di antisfondellamento e il rifacimento della pavimentazione delle palestre. L’assessore all’Edilizia scolastica e all’Innovazione tecnologica Anelli ha esposto ieri alle commissioni congiunte della Provincia di Bergamo gli interventi che riguarderanno gli istituti superiori cittadini. Partendo dall’edificio che ospita il Vittorio Emanuele II, attualmente oggetto di lavori di sostituzione dei serramenti esterni della facciata principale e di quella su via Mai (in fase di ultimazione), l’intervento esposto ieri prevede la sostituzione dei serramenti in legno delle facciate prospicienti il cortile interno. Interventi antisfondellamento (ovvero prevenzione di fenomeni di potenziale distacco del fondello degli elementi in latterizio che costituiscono il solaio) invece per il Pesenti e per il Lussana, dove verranno realizzate controsoffittature brevettate; il progetto prevede inoltre l’esecuzione di tinteggiature e verniciature di parte degli spazi scolastici oggetto dell’intervento ai soffitti. Interventi antisfondellamento anche per gli istituti Paleocapa (dove verrà attuato anche il recupero strutturale delle due palestre esistenti), Natta e Quarenghi: questi ultimi due, (unitamente agli istituti Pesenti, Belotti, Secco Suardo, Falcone e Vittorio Emanuele) saranno inoltre interessati da interventi di adeguamento normativo degli impianti elettrici. All’Itas di via Borgo Palazzo, al Caniana e al Quarenghi verranno invece realizzate la parziale sostituzione dei serramenti, la registrazione delle porte di uscita esistenti con posa di maniglioni antipanico, sostituzione delle porte interne tagliafuoco esistenti, la fornitura e posa di nuovi estintori, la compartimentazione dei locali e l’adeguamento delle scale per uscita di sicurezza. Infine al liceo Mascheroni e al liceo Artistico di via Tasso verranno realizzati interventi di manutenzione straordinaria della pavimentazione delle palestre.
(Eco diBergamo, 28-04-2010 -Alessandro Belotti)

Provincia : un milione alle famiglie

pirovano.jpgL’amministrazione provinciale interverrà a sostegno delle famiglie e delle imprese in difficoltà: nel bilancio di previsione per il 2010 sono stati inseriti un milione di euro per interventi a favore delle famiglie e un milione per incrementare il fondo rischi dei Confidi, gli organismi che hanno lo scopo di garantire i finanziamenti erogati alle imprese dalle banche.
L’assicurazione è arrivata ieri in Consiglio provinciale dal Presidente di via Tasso Ettore Pirovano rispondendo ad un’interrogazione presentata dal Pd. Per quanto riguarda i finanziamenti ai nuclei familiari Pirovano ha osservato che «il modo più giusto per arrivare direttamente sul territorio è quello di passare attraverso i quattordici Uffici di Piano provinciali; verranno, poi, stabilite griglie e modalità, ma penso che il sistema più efficace sia quello dei voucher per l’acquisto di beni». Un altro milione di euro, ha aggiunto l’assessore alla formazione e lavoro Enrico Zucchi, «andrà ad incrementare il fondo rischi di Confidi, ossia il fondo utilizzato per far fronte agli impegni assunti nei confronti delle banche e a beneficio delle imprese. Il contributo genererà un volano di finanziamenti garantibili, da parte di Consorzi e Cooperative Fidi, di circa ventinove milioni di euro». (da Eco di Bergamo, 20-04-2010)

Partecipate, attacco di Pirovano:

Partecipate, attacco di Pirovano: costate 62 milioni, solo 3 i ricavi. Il presidente della Provincia: pronto il dossier sulle società create da Bettoni  «Se dovessimo venderle nessuno saprebbe valutare il loro valore effettivo».

pirovano.jpgIl peso delle società partecipate grava sul bilancio dell’Amministrazione provinciale. Tanto che il presidente Ettore Pirovano, senza troppi giri di parole, ha definito tragica la situazione creata da queste realtà che operano nei settori dell’energia, delle infrastrutture e dei servizi. Basti pensare che nel giro di cinque anni i fondi sborsati da via Tasso alle oltre quaranta società partecipate ammontano a circa 62 milioni di euro. Per contro, i ricavi ammontano a soli tre milioni di euro.
«Dal 2004 al 2009 la Provincia di Bergamo – ha dichiarato ieri il presidente Ettore Pirovano al termine della riunione della Giunta – ha erogato alle società partecipate 53 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti circa 8 milioni di euro di riduzione del capitale sociale. I ricavi ammontano a 3 milioni di euro. Nel giro di cinque anni, dunque, abbiamo sborsato 62 milioni di euro e oggi ci ritroviamo con delle società che se dovessimo vendere nessuno saprebbe valutare».

Il peso sul bilancio
E il peso delle società si fa sentire anche nel bilancio del 2010, documento che nei prossimi giorni sarà sottoposto all’esame delle commissioni, per poi approdare in Consiglio per il via libera che deve arrivare entro il 30 aprile. Un bilancio messo in difficoltà dalle partecipate che, ovviamente, anche nel 2010 continueranno a incidere sulle casse della Provincia: «Quest’anno dovremo sborsare qualche milione di euro per non fare fallire alcune società», ha annunciato Pirovano, sfogliando il dossier che sarà un allegato ufficiale dei documenti del bilancio di previsione per verificare le società a una a una. Dossier che è stato preparato come primo passo indispensabile per stabilire come procedere. Mentre per alcune infatti si è già in fase di scioglimento (ad esempio Abm nel 2010), per altre si è ancora in fase di valutazione. Certo è che per il presidente Pirovano e per la Giunta di via Tasso qualcosa va fatto: oltre alle società palesemente in perdita, infatti, ci sono partecipate il cui valore patrimoniale è ormai ridotto a cifre esigue e l’unica in attivo è Abm Calor.

Uno studio dell’università
A questo proposito ieri la Quarta commissione ha dato il via libera alla convenzione quadro con l’Università degli Studi di Bergamo in materia di didattica, formazione, ricerca e consulenza. In particolare l’Università si occuperà, come più volte auspicato dal presidente Pirovano, di effettuare uno studio accurato relativamente alle società partecipate. «Lo studio di cui è stata incaricata l’università – ha spiegato il presidente della Quarta commissione Maurizio Maggioni – servirà per avere un quadro più completo di queste società, ad informare su quello che è stato fatto fino ad oggi dalle partecipate e su quelle che potranno essere le prospettive future. Con questa convenzione le attività di sviluppo e ricerca condotte dall’università forniranno risorse e strumenti utili per il lavoro sviluppato in Provincia».
Interpellato sulle parole di Pirovano a proposito delle partecipate, l’ex presidente della Provincia Valerio Bettoni ieri ha preferito non replicare: si riserverà di farlo in questi giorni.
(da Eco di Bergamo, 13-04-2010 -Desirée Cividini)

Fondi Università: la Lega chiede conto al ministro

università.jpgL’Università di Bergamo finisce in parlamento. Sono stati i parlamentari leghisti Giacomo Stucchi, Pierguido Vanalli, Nunziante Consiglio e Ettore Pirovano a presentare un’interrogazione al ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini per venire incontro alle richieste di fondi dell’ateneo bergamasco, avanzata a mezzo stampa dal rettore Stefano Paleari.
“Quest’anno gli iscritti sono 1600 (300 in più rispetto all’anno scorso) – si legge nel documento -; l’ateneo orobico punta ad offrire tutti gli strumenti per diventare protagonisti nel mondo del lavoro e nella società, grazie alla collaborazione di tutte le facoltà, per offrire agli studenti e alle famiglie bergamasche un’offerta formativa capace di sviluppare professionalità in grado di guardare con fiducia oltre la crisi; che all’aumento degli studenti è seguito un taglio dei trasferimenti dallo Stato, conseguenti alla riforma Gelmini, che sono stati quantificati dal rettore Paleari in 15 milioni di euro e che spetterebbero di diritto all’Ateneo bergamasco, come sono a disposizione di altre università del Paese con la stessa struttura ed eguale offerta formativa”.
Per questo i parlamentari della Lega interrogano il ministro per sapere se “ritenga urgente verificare i motivi che hanno generato un taglio dei trasferimenti verso l’Ateneo bergamasco, rispetto ad altre università del Paese, nonché erogare tempestivamente il contributo spettante allo stesso, al fine di evitare discriminazioni e consentire un adeguato percorso formativo ai giovani orobici”. (da Bergamosera, 12-04-2010)

Vertice sul collegamento con l’aeroporto

Linea 2 del tram e treno per Orio, Provincia al lavoro

lanzani-pirovano b.jpg«Diciamo che qualcosa si muove…». Ettore Pirovano, presidente della Provincia, si dice soddisfatto del faccia a faccia con il viceministro alle Infrastrutture (e collega di partito) Roberto Castelli. Sul tavolo i finanziamenti per le linee del tram, passate e future.

«Ci sono ancora delle questioni pregresse da chiudere, relative al finanziamento per la linea della Valle Seriana», spiega Pirovano: «Lo Stato non ha ancora erogato 19 milioni di euro di finanziamento previsti». Una situazione che ha costretto Teb ad attivare degli affidamenti col sistema bancario per fare fronte ai pagamenti previsti. Ieri all’incontro con Castelli c’era anche Nunziante Consiglio, nelle duplice vesti di presidente della società del tram delle Valli e deputato leghista, insieme al collega d’aula Giacomo Stucchi, all’assessore provinciale alle Grandi infrastrutture, Silvia Lanzani e all’amministratore delegato Teb Gianni Scarfone. «Ad ogni modo pare che la questione sia prossima a sbloccarsi», prosegue Pirovano, che non esclude «che il contributo dello Stato al Piano d’investimenti per la linea della Valle Seriana passi dall’attuale 57 alla soglia massima del 60 per cento prevista dalla legge 211/92, il che comporterebbe altri 5,5 milioni per Teb».

Ma alle porte c’è la questione della linea T2, ovvero quella direzione Valle Brembana. Il costo della prima tratta funzionale (fino a Petosino, nel limite dei 100 milioni previsti dalle procedure) è di 92 milioni, compreso il materiale rotabile: «Ma sono una cinquantina i progetti depositati al ministero a livello nazionale». Il che non vuol dire che tutti passino le forche caudine della verifica dei requisiti: «Da qualche anticipazione si capisce già che diversi verranno scartati in quanto lacunosi: ad ogni modo i tecnici della Teb e quelli del ministero si confronteranno nei prossimi giorni per verificare che la nostra domanda abbia tutti i requisiti del caso» spiega Pirovano. Con l’auspicio (magari cinico ma realistico…) che il numero di chi si perderà per strada sia nettamente maggiore di chi verrà ammesso alla graduatoria finale. Utile sia per attingere ai (decisamente pochi) fondi attualmente disponibili che agli eventuali rifinanziamenti del capitolo di spesa.

Poi c’è un’altra questione delicata, quella del collegamento ferroviario con l’aeroporto di Orio al Serio: la scorsa settimana il gruppo provinciale del Pdl ha presentato un ordine del giorno per chiedere un ruolo attivo (da cabina di regia, testualmente) di Via Tasso in questa operazione dai costi e dalle modalità tecniche ancora indefinite. Questo alla luce di due fatti: l’inserimento dell’opera nel Dpef (documento di programmazione economico-finanziaria) 2010 del Pirellone e l’Expo 2015 alle porte. Nel frattempo a Palafrizzoni circola l’ipotesi di una soluzione alternativa: una monorotaia che costerebbe la metà di quanto ipotizzato. Nota bene, il range delle previsioni di spesa oscilla tra i 90 e i 160 milioni, quindi anche il concetto della metà è quanto mai indefinito. «Il 27 febbraio ci sarà il secondo incontro tecnico sul tema – annuncia Pirovano – dopo quello dello scorso autunno: Provincia, Comune, imprenditori, Sacbo (società che gestisce Orio – ndr), istituti di credito e mondo economico finanziario». L’obiettivo è arrivare «alla costituzione di una società sul modello di Brebemi, per poter arrivare all’elaborazione di un project financing». Soluzione tanto di moda concettualmente, ma dai risultati finora in chiaroscuro.

L’Istituto di cerealicoltura resti a Bergamo

Salvare l’Istituto Sperimentale per la cerearicoltura di Bergamo dal previsto trasferimento in provincia di Lodi. E’ questo lo scopo di un’interrogazione parlamentare presentata dai parlamentari della Lega Nord Stucchi, Consiglio, Vanalli e Pirovano al ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia.

“L’attività delll’Istituto – si legge nel documento – è stata principalmente indirizzata allo studio di problematiche agronomiche del mais, scelte varietali, miglioramento genetico, fisiologia della produzione, genetica di base, biologia molecolare e manipolazione degli acidi nucleici con le nuove tecnologie dell’ingegneria genetica. La Sezione di maiscoltura di Bergamo è stata costituita nel 1920, grazie al contributo di diversi enti e istituzioni locali e dal 1968 è parte dell’Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura. Fin dall’inizio la stazione ha contribuito allo sviluppo della maiscoltura italiana con la creazione di varietà adatte alle condizioni pedoclimatiche nazionali e, nell’immediato dopoguerra, con l’introduzione e l’adattamento dei mais ibridi”.

“Attualmente – prosegue – il centro svolge attività di ricerca prevalentemente indirizzata al miglioramento genetico del mais e particolarmente curato è il settore scientifico, che riguarda l’approccio genetico alla produttività. L’Istituto potrebbe essere sposato dalla Provincia di Bergamo alla Provincia di Lodi, il che rappresenterebbe una grave perdita per l’agricoltura bergamasca, considerando inoltre l’incognita lavorativa per le 35 persone a cui il centro dà lavoro”.

Per questo la Lega chiede al ministro di “verificare la possibilità di confermare al permanenza del Centro nella Provincia di Bergamo, nell’ottica di un rilancio dell’attività di ricerca avanzata nel settore dell’innovazione genetica dei vegetali.(da Bergamosera,03-02-2010)

Pirovano a Bettoni: non parlo con chi non è stato eletto

pirovano_ettore-300x225.jpgNon rispondo a chi non è riuscito nemmeno farsi eleggere in consiglio provinciale. Così il presidente della provincia Ettore Pirovano si è espresso a L’Eco di Bergamo, rispondendo alle critiche lanciate a mezzo stampa da Valerio Bettoni sull’operato dell’attuale amministrazione di via Tasso.

Pirovano, che in passato aveva precisato più volte di dover ricorrere a provvedimenti straordinari per sanare i “disastri lasciati dal mio predecessore”, punta il dito sulle operazioni finanziarie effettuate dalla precedente amministrazione. Operazioni che avrebbero dovuto portare ad entrate superiori a 45 milioni di euro e che invece non si sono realizzate: dalle azioni della Serenissima agli immobili che sarebbero serviti per pagare la nuova sede di Porta Sud. Quanto alle società partecipate, Pirovano conta di venirne a capo quanto prima e d’intraprendere azioni nelle sedi opportune.

Intanto la Provincia, di concerto con il Comune, si sta muovendo per realizzare una nuova sede dell’Arpa, nuove residenze e uffici, in via Borgo Palazzo, dove attualmente ha sede il grande parcheggio dell’ex manicomio, attraverso un intervento pubblico-privato. La Provincia metterà in vendita circa 13 mila metri quadrati di terreno, libero ma non più utilizzabile ai fini istituzionali, attraverso un’asta. L’obiettivo dell’assessore Enrico Piccinelli è portare oltre 2 milioni di euro nelle casse della Provincia. (BergamoSera,22-01-2010)

DICONO DI NOI…

090509 -presentaz candid 1b.jpg…..L’ultimo “big game” in ordine di tempo, che va spopolando sulle testate locali, è quello che riguarda il gradimento fra la cittadinanza del presidente della Provincia e del sindaco …..

…..Allora, rispetto alle passate elezioni, Pirovano avrebbe mantenuto intatto il suo consenso: 59 per cento era ed è rimasto. Tentorio, nonostante i titoli sulla sua caduta in classifica, sarebbe addirittura avanzato: + 0,6 fino al 52 per cento. Ora, alla vigilia delle elezioni regionali cosa significano questi due dati? Che il centrodestra e la Lega a Bergamo godono ancora di gradimento altissimo fra la gente. A nulla sono servite le battaglie furibonde scatenate nell’ultimo periodo dal centrosinistra. Pirovano pare più solido delle colonne del palazzo in cui risiede. Tentorio è ancora in sella e, a quanto pare, ci vorrà ben altro per disarcionarlo.

I meccanismi che stanno all’origine del successo dei due, d’altronde, sono molto più semplici – e per questo più solidi – di quanto si ostini a credere l’opposizione. La gente ama questo tipo di amministratori, soprattutto in un periodo come quello in cui viviamo, dove c’è poca tolleranza per i bizantinismi, la retorica a oltranza, quelli che spaccano il capello in quattro e quegli altri che amano sentirsi parlare all’infinito. Fino quando il centrosinistra a Bergamo verrà percepito come “salotti per pochi e massimi sistemi”, “buoni sentimenti e immigrati” e “tasse e sacrifici per gli altri”, il centrodestra avrà un futuro assicurato (a meno di qualche harakiri sempre possibile dalle parti di via Zelasco).

I bergamaschi paiono gradire gli attuali amministratori perché pronti a scendere nel cantiere e sporcarsi le mani pur di sistemare le cose, come fanno gli assessori Saltarelli e Invernizzi. I bergamaschi li vedono più vicini al loro modo d’essere. Pragmatici, poco ideologici, li considerano persone che fanno: poche chiacchiere e tanta sostanza. Poi magari non avranno l’eloquio avvolgente e le visioni strategiche dell’avvocato Bruni. Ma questo, stando alle urne, importa davvero a pochi. (da BergamoSera, 12-01-10)

I deputati leghisti “ambasciatori” di prelibatezze orobiche

leghisti vari.jpgFar vedere a Roma quanto di buono si produce a Bergamo. E’ la ragione che ha spinto i deputati bergamaschi della Lega Nord Giacomo Stucchi, Nunziante Consiglio, Pierguido Vanalli e Ettore Pirovano a consegnare ai funzionari della Commissione attività produttive della Camera e ai dirigenti dei vari ministeri delle confezioni regalo natalizie, contenenti formaggi tipici della Valle Brembana (Branzi, Monte e Strakitunt), prodotti dalla “Latteria sociale” di Branzi.

“Ambasciatori delle bontà bergamasche”, potremmo chiamarli. Il presidente della Provincia di Bergamo, durante la consegna delle confezioni ha ricordato come il formaggio Branzi è originario della Alta Val Brembana e prende il nome del comune di Branzi situato alla confluenza delle tre Valli Alte del fiume Brembo. I deputati del Carroccio hanno spiegato che questa valle bergamasca, meta di turismo estivo ed invernale, ha in comune con le altre zone alpine una secolare tradizione zootecnica che si mantiene vitale ancora oggi, nonostante la tendenza al progressivo abbandono dell’attività agricola in queste aree montane.

Giacomo Stucchi, Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati, ha ribadito l’importanza di voler continuare su questa strada anche in futuro, promuovendo la conoscenza di tutti gli ottimi formaggi bergamaschi. Inutile dire che il costo per i pacchi regalo è stato sostenuto dai diretti interessati e non è stato speso nemmeno un euro di denaro dei cittadini. (BergamoSera, 18-12-09)

Pirovano: la Provincia non si sposta, de profundis su Porta Sud

provincia.jpgDurante la discussione in consiglio comunale sul Pgt, in particolare su Porta Sud, la Lega era stata piuttosto defilata. Il centrodestra sull’argomento spesso era stato in silenzio, suscitando i richiami dell’opposizione. Lo stesso assessore all’urbanistica Pezzotta, aveva ribadito più volte che il faraonico progetto a sud della città era di difficile fattibilità, per i costi enormi che avrebbe comportato: per questo il Comune aveva tentato di limare qualcosa sulla “piastra” che sovrastava i binari, ma aveva specificato e rispecificato “se mai si farà, sarebbe la prima volta in Italia”. (nella foto òl mausoleo del Betù).

Ora arriva la doccia fredda: il presidente della Provincia Pirovano, in consiglio provinciale, ha detto testualmente che non ci sono i soldi per realizzare una simile struttura, quindi la sede della Provincia, fulcro di tutto il progetto, non si sposterà da via Tasso. Suona dunque il de profundis, almeno per un po’, sulla gigantesca Porta Sud, che avrebbe dovuto cambiare faccia alla città. Che il progetto di trasferimento della sede non sia mai piaciuto alla Lega è cosa nota. Fin dalla sua presentazione, quella della torre di 88 metri che il consigliere regionale Belotti definì in maniera sprezzante “il mausoleo del Betù”, i leghisti non hanno fatto mistero della loro contrarietà ad un impegno economico così gravoso. Ieri Pirovano ha ribadito che “in questo momento di ristrettezze preferiamo rimanere in affitto piuttosto che impegnarci a realizzare una nuova casa”, in attesa di tempi migliori.Per raggranellare il denaro necessario, la Provincia ha tentato di vendere alcune azioni delle sue società, ma le aste sono andate deserte. Il presidente ha rivolto appelli per un intervento economico dei privati, ma anche qui nisba. Da qui le prospettive funebri del progetto, e il mancato ricorso al Tar contro la sentenza di annullamento del concorso vinto dall’architetto Isozaki, per la costruzione della nuova sede provinciale. In più le previsioni sulla vendita degli immobili provinciali non sono state rispettate, semplicemente perché i prezzi del mercato sono calati e quindi nelle casse di via Tasso non entrerà quanto necessario per un impegno così oneroso.   Insomma, ci sono tutte le condizioni per rimandare a un futuro non troppo definito la costruzione di quella Porta Sud tanto voluta dal centrosinistra, Bruni e Grossi in testa. Certo è che il progetto strategico per il Comune verrà stravolto senza la presenza della Provincia, con tutte le conseguenze del caso. Il sindaco Tentorio condivide i timori del collega di via Tasso ma rimanda la decisione definitiva al consiglio di vigilanza su Porta Sud che si terrà nelle settimane a venire. D’altronde, ha precisato il sindaco, non si può chiedere alla Pronvicia di farsi carico della gran parte del progetto. “Non vedo perché il nostro ruolo debba essere determinante per la partenza di Porta Sud e poi nessuno ci aiuta” ha detto il presidente Pirovano.  Il ritiro da Porta Sud, tuttavia, non frenerà l’arrivo del treno per Orio. Pirovano ha detto ai consiglieri provinciali di aver incontrato l’amministratore delegato delle Fs, Mauro Moretti, che ha assicurato che considera i due progetti completamente distinti. (da bergamoSera, 28/11/09)

Decreto sull’acqua

“Decreto sull’acqua, a Bergamo cambierà poco o niente”

Il varo del decreto sull’acqua tramite voto di fiducia, decreto che ha scatenato proteste e polemiche da parte delle opposizioni, ma che ha fatto storcere il naso anche ai parlamentari leghisti, non modificherà la situazione bergamasca legata a Uniacque società (ormai operativa anche se ancora vanno concluse alcune operazioni) che gestisce l’acqua di tutta la provincia.
Lo assicurano i parlamentari del Carroccio Pierguido Vanalli ed Ettore Pirovano, quest’ultimo peraltro presidente della Provincia di Bergamo che, come tale, sovrintende l’Ato, l’Ambito territoriale a cui fanno riferimento le acque locali.
“E’ vero – ammette Vanalli – noi leghisti da sempre siamo in prima fila nella difesa dell’acqua come patrimonio talmente prezioso da dover assolutamente rimanere in mano pubblica, e proprio per questo abbiamo già fatto modificare il progetto di legge al Senato, progetto che oggi è sicuramnete migliore  rispetto al tentativo di privatizzazione che si delineava all’inizio”.
Conferma Pirovano: “Sia chiaro che questa norma non consegna l’acqua nelle mani del privato. E’ migliorabile, ma intanto si passa dal 20 al 40 massimo per cento di possibile gestione da parte del privato, la maggioranza resta in mano pubblica. Questo è certo. Poi tocca al pubblico saper scegliere le persone giuste, preparate, dentro i consigli di amministrazione delle società: mi sembra che questo siamo riusciti a fare con le recenti nomine per l’Ato e per Uniacque a Bergamo”. (da BergamoNews,17-11-09)

Dal Palazzo della Provincia

E’ andata deserta la prima asta per le quote dell’autostrada Brescia-Padova, la cosiddetta Serenissima, detenute dalla Provincia di Bergamo. Alla scadenza del termine, fissato per le 12 del 10 novembre, non è stata presentata alcuna richiesta.

Il presidente della Provincia Ettore Pirovano non sembra particolarmente turbato: ci sarà un’altra asta nei prossimi mesi. Via Tasso detiene il 2,84 per cento delle azioni della Serenissima. L’obiettivo è quello di venderne una parte, circa l’1 per cento, per ricavarne una decina di milioni di euro da reinvestire nell’acquisto di azioni della Sacbo, la società di gestione dell’aeroporto di Orio al Serio, per acquistare le quote Sacbo – messe in vendita dalla Sea di Milano che vuole defilarsi da Orio dal momento che possiede già la maggioranza di Linate e Malpensa-, c’è tempo fino a giugno.

Entro fine anno il Piano dell’offerta formativa. Superiori: crescono gli iscritti

La Provincia punta sulla formazione

La Provincia punta sulla formazione: entro la fine dell’anno potrebbe infatti essere pronto il Piano provinciale dell’offerta formativa, al quale assessori e dipendenti dell’ente stanno già lavorando da diverso tempo. Dopo l’incontro con i referenti dei vari ambiti per un confronto sui contenuti, nei giorni scorsi sono stati avviati gli incontri con i Comuni di ciascun ambito per la condivisione delle proposte pervenute dalle istituzioni scolastiche e formative. E dalla seconda metà di novembre, se la tabella di marcia dovesse essere rispettata, si dovrebbe passare all’esame conclusivo in sede di cabina di regia provinciale, per poi approdare in commissione. L’obiettivo? Adottare il piano di organizzazione formativa di secondo grado entro dicembre e trasmetterlo alla Regione Lombardia. Lo ha annunciato l’assessore all’Istruzione, formazione, lavoro e sicurezza sul lavoro Enrico Zucchi, durante la riunione della Seconda commissione provinciale, che ha esaminato le attività in corso nel settore. E tra gli obiettivi programmati nel campo della formazione c’è anche quello di implementare la Banca dati provinciale, invitando entro date ben precise gli istituti provinciali a fornire l’anagrafica dei ragazzi che frequentano le scuole di primo e secondo grado, il percorso scolastico e formativo scelto dai ragazzi delle classi terze delle scuole medie e a comunicare tempestivamente in ogni periodo dell’anno scolastico i trasferimenti e i ritiri dei ragazzi frequentanti gli istituti provinciali.

 

Vento del Nord anche in Provincia

Provincia Pirovano: verso la riorganizzazione di orari e servizi

«Uffici aperti venerdì e sabato»

Chi l’ha detto che gli uffici pubblici devono chiudere il venerdì pomeriggio e il sabato mattina? Il ministro Brunetta sarebbe fiero della Provincia, dove è in atto una riorganizzazione dei servizi, «all’insegna del miglior rapporto costi-benefici», dice il presidente di via Tasso Ettore Pirovano.  L’adeguamento, passato in Giunta e approvato nell’ultimo Consiglio provinciale, è stato presentato dall’assessore al Personale (ora esiste questa delega, prima sotto l’ala diretta di Valerio Bettoni) e Bilancio Mario Gandolfi. Si passerà dall’attuale accorpamento dei settori provinciali in sei aree omogenee per materia (risorse economiche e finanziarie; servizi generali; sviluppo economico; attività culturali e servizi alla persona; opere pubbliche e valorizzazione dell’ambiente) all’articolazione per settori, dodici, in pratica corrispondenti agli assessorati. «Così si saprà chi comanda e chi obbedisce, con le rispettive responsabilità», commenta Pirovano. Pirovano.jpgFermo restando che «il coordinamento tra i vari settori verrà garantito dalla figura del direttore-segretario generale e che per materie trasversali sarà possibile costituire unità di progetto». Era dal 1997 che non si metteva mano ai criteri generali di organizzazione, e se si considera che l’organico della Provincia è di quasi 800 unità si capisce la portata dell’operazione. I cui obiettivi principali, ricorda sempre Pirovano, sono «l’efficienza e la valorizzazione del personale interno». A vantaggio degli utenti: «Dove sta scritto che in Provincia non ci debba essere nessuno il venerdì pomeriggio o il sabato mattina, orari più comodi ai cittadini? Con questa riorganizzazione vedremo innanzitutto se c’è la possibilità di rivedere la turnazione dei dipendenti per una Provincia più vicina ai cittadini». Oltre che ai Comuni, con l’apertura degli sportelli decentrati che sono previsti nella delibera e verranno presentati agli stati generali del 29 novembre. Verrà quindi rivista la pianta organica («con la responsabilizzazione dei dirigenti quali datori di lavoro che operano in una gestione per obiettivi; la riconversione interna a fronte di esigenze organizzative; la valorizzazione del principio di esclusività del rapporto di pubblico impiego con contenimento degli incarichi extralavorativi») e anche il Bilancio di previsione 2010 (che verrà approvato entro Natale) sarà diviso settore per settore. Sul punto si è astenuto il Pd. «L’obiettivo della ristrutturazione – interviene il capogruppo Franco Cornolti – è il contenimento del costo del personale, che secondo i dati 2008 ammontava a 30 milioni e 500 mila euro, cioé il 19,1% della spesa corrente, tra le più basse in Lombardia. Non vorrei che questo ulteriore contenimento si traducesse in minor efficienza». «Semmai il contrario – ha ribattuto Pirovano –. Risparmiare ancora si può. Ad esempio, ora, tutti gli assessori non avranno più una segretaria esterna, e il presidente che prima aveva cinque segretarie ora ne ha una». (da Eco di Bergamo, 16-11-09)

Il 29 novembre gli stati generali della Provincia

«Scusi, e gli stati generali?». Il presidente della Provincia Ettore Pirovano, a margine della Giunta di ieri, non si fa cogliere in castagna: «Il 29 novembre, sono già partiti gli inviti».Pirovano.jpg
Nella fattispecie 244 e qualcuno in più. Destinatari tutti i sindaci della Bergamasca, oltre al prefetto Camillo Andreana e al vescovo Francesco Beschi. Appena eletto, il leghista l’aveva preso come uno dei primi impegni e il segno della rivoluzione in via Tasso: convocare i Comuni, per un confronto schietto e una Provincia che si mettesse a fianco delle amministrazioni locali. Ora la data e il posto ci sono. Arrivati anche puntuali, visto che il rendevouz era sempre stato annunciato tra ottobre e novembre. Così l’appuntamento è deciso per l’ultima domenica di questo mese, dalle 10 (ma gli accreditamenti cominciano alle 8,30) alle 17, alla Fiera di Bergamo (per la precisione nella sala Caravaggio, un segno di buon auspicio per un presidente della Provincia che da sindaco e vice per anni ha governato proprio nella cittadina della Bassa).
Il programma della giornata è fitto: dopo il saluto delle autorità, dello stesso Pirovano e del sindaco di Bergamo Franco Tentorio, seguiranno le relazioni tecniche su temi che riguardano l’urbanistica, materie giuridiche e il trasporto disabili delle scuole superiori (un argomento fin qui dalla giurisdizione incerta, che ha spesso contrapposto Regione, Comuni e Provincia sulla competenza e relative risorse), mentre il pomeriggio sarà dedicato agli interventi dei sindaci. In mezzo anche «un pranzo di lavoro»: nonostante il bilancio al lumicino, nell’invito si precisa che offre la casa (ovvero
la Provincia), limitando però la partecipazione «massimo a due persone per ogni Comune».
Uffici decentrati
All’ordine del giorno, in particolare, la presentazione del progetto di decentramento degli uffici provinciali. Un altro punto delle linee programmatiche di Pirovano, …. (da Eco di Bergamo,10-11-09)

Pirovano e le Iene…

Blitz delle iene da Pirovano

Un blitz delle Iene, ieri mattina, in via Tasso. Gli inviati di Italia1 hanno aspettato il presidente della Provincia Ettore Pirovano poco prima della riunione di Giunta, per consegnargli un provocatorio omaggio: un fondoschiena di gesso. Il riferimento è al doppio incarico di Pirovano, deputato a Roma e leader della Provincia a Bergamo: occupa due posti, ma con lo stesso fondoschiena. Lo sketch ripreso nei corridoi di via Tasso andrà in onda in una delle prossime puntate della trasmissione televisiva, ma Pirovano è sereno: «Hanno cercato in tutti modi di farmi arrabbiare, ma ho scherzato con loro, e quasi ci sono rimasti male». Sarà che il presidente della Provincia è ormai abituato a rispondere a uno dei leit motiv delle opposizioni, quello della sovrapposizione di cariche. «Ma ho spiegato anche alle Iene che non c’è nessun doppio stipendio e che un impegno non esclude l’altro».

La Lega si presenta, militanti e volti nuovi

La squadra – Presentata al Quadriportico, nel giorno di esame delle liste elettorali, la squadra dei quaranta della Lega Nord che correranno per Palazzo Frizzoni. “Una lista capace di unire militanti, anche storici, a professionisti di rilievo e a volti nuovi, anche giovani”, ha dichiarato il segretario cittadino Luisa Pecce Bamberga.

listaleganord40.jpg

Presentata al Quadriportico, nel giorno di esame delle liste elettorali, la squadra dei quaranta della Lega Nord che correranno per Palazzo Frizzoni. “Una lista capace di unire militanti, anche storici, a professionisti di rilievo e a volti nuovi, anche giovani”, ha dichiarato il segretario cittadino Luisa Pecce Bamberga. Confermati al vertice i quattro consiglieri uscenti e storici Luciana Frosio Roncalli, Daniele Belotti, Silvia Lanzani e Guglielmo Redondi. In campo anche il presidente uscente della Quarta Circoscrizione Alessio Saltarelli. Punte di diamante le new entry: l’ex campionessa di sci e imprenditrice Elena Matous Radici e l’ex calciatore dell’Atalanta Beppe Savoldi. Al termine della cerimonia i militanti e i candidati del Carroccio hanno fatto “volare” in cielo, da piazza Matteotti, la bandiera della Lega appesa ad una serie di palloncini verdi. Durante la presentazione Ettore Pirovano, a fianco di Franco Tentorio, ha ironizzato sulla recente approvazione del regolamento di polizia locale da parte della Giunta Bruni: “Speriamo che la nostra passeggiata sul sentierone non duri più di un’ora, altrimenti potremmo essere accusati e multati per accattonaggio. E non sedetevi da nessuna parte mentre siete in centro a Bergamo”.
 
Luciana Frosio Roncalli
Daniele Belotti
Silvia Lanzani
Guglielmo Redondi
Giuseppe Savoldi
Elena Matous Radici
Alessio Saltarelli
Luisa Pecce Bamberga
Roberto Cadonati
Giuseppe Epis
Enrico Facoetti
Massimo Leardini
Giovan Battista Marcarini
Emanuela Paravisi
Edoardo Rho
Alberto Ribolla
Maurizio Allegrini
Renzo Casati
Pierluigi Turani
Maurizio Barcella
Cristina Bigatti
Raffaella Bordogna
Emma Modesti Farinotti
Ivano Fidanza
Cesare Fradegrada
Angiolo Galbiati
Giancarlo Giavazzi
Livio Lorenzi
Luigi Maffeis
Alfredo Mandelli
Fabrizio Mazzoleni
Franco Meani
Luigi Mistri
Camillo Oberti
Ismaela Offredi
Mariangela Ruggeri
Michele Ruggeri
Roberto Sacchi
Gianbattista Testolin